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Domanda di Ortodonzia

Risposte pubblicate: 8

SEGUITO ALLA DOMANDA: Mia figlia di quasi 6 anni ha un morso inverso

Scritto da Fabio / Pubblicato il

Faccio seguito a mia domanda del 12/09 relativa a morso inverso in bimba di quasi 6 anni Ho fatto una visita dal primo dentista che mi ha mostrato le foto e calcoli eseguiti e mi ha detto che la bimba ha la mandibola lunga per cui bisogna agire a livello osseo per cui ha proposto: - estensore del palato (agganciato a molari non definitivi in quanto quelli definitivi sono usciti solo sotto) - successivamente maschera di delaire per indicativamente 8 mesi - successivamente apparecchio fisso sugli incisivi inferiori per portarli indietro in quanto uno dei 2 già usciti sporge un po' in avanti. Inoltre ha detto che vuole fare una verifica della lingua per valutare se mandarla anche a una visita da un logopedista. Direi che non ci facciamo mancare niente... mi hanno detto che comunque la risoluzione del problema non è garantita ma agendo adesso abbiamo maggiori possibilità e che un apparecchio funzionale secondo loro non sarebbe sufficiente. A parte il preventivo di oltre 3000 euro che se necessario sarei pronto a sostenere, vorrei avere il parere di qualche esperto pur consapevole che per dare un giudizio corretto bisognerebbe avere informazioni e dati dettagliati, la mia preoccupazione principale è di causare eccessivo stress alla bimba senza avere la certezza di un risultato positivo

 

Precedente:

http://www.dentisti-italia.it/dentista_domande/ortodonzia/8121_mia-figlia-di-quasi-6-anni-ha-un-morso-inverso.html

Caro Signor Fabio, nella mia risposta del 12-09-2013 penso di essere stato più che completo ed esaustivo. Le ho spiegato che la diagnosi scaturisce solo da un Ceck up Ortodontico completo e da una analisi Cefalometrica che misura delle semirette che individuano dei piani e degli angoli in base a cui si fa una diagnosi . Ovviamente questa analisi deve essere fatta dal Dentista che consulta e che propone poi la terapia, quindi per risponderle ad Hoc, dovrei essere io o meglio mia Figlia Claudia a visitare la sua bimba per poterle rispondere! Le ho spiegato che le disgnazie di terza classe scheletrica, terapia ortopedica di avanzamento del mascellare è molto più efficace prima che avvenga la "saldatura" delle suture ossee pterigo-mascellari processo che avviene intorno ai 7 anni circa e anche prima, quindi un progenismo va corretto di regola prima dei 5 anni, con vari apparecchi tra cui la maschera di Delaire con cui si ottiene un avanzamento del mascellare superiore con trazioni elastiche posizionate tra un arco intraorale ed una apparecchiatura extraorale o con le SIM (Elastici interni tra arcate dentarie), quindi sua figlia è ancora nei tempi giusti, forse, ma non bisogna tergiversare!Le ho spiegato anche che bisognerebbe valutare bene anche l'età scheletrica. Non è detto che l'età cronologica corrisponda con quella scheletrica. Le domando se è stato fatto!!! Per concludere ed essere più chiaro, se vuole un parere dello Studio Petti, la porti qui per fare i ceck up e la Cefalometria in più visite e riprese. La cosa più importante però è che non perda tempo e che dia finalmente Fiducia ad un Dentista del Luogo. Capisco che vorrebbe delegare la responsabilità di questa scelta a Noi! Ma per serietà professionale e deontologica questa scelta non la posso fare io. Deve farla Lei, anche "a pelle". A Reggio Emilia e Provincia, o vicinanze ci sono eccellenti Odontoiatri . Basta seguire la "Vox Populi" o cercare su questo portale in "Trova Dentista " in Home page digitando la città e leggendo i curricula fino a trovare un buon Dentista . Poi digiti il nome del Dentista su un motore di ricerca e se il Professionista è uno studioso, troverà curriculum, foto di interventi, corsi, congressi, pubblicazioni. Non sarebbe indispensabile avere tutto questo, ma almeno sa che sta recandosi da un Dentista colto e che fa cultura, il ché è già un buon inizio!In bocca al Lupo. Non continui a "perdere tempo prezioso". Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Come le dicevo l'altra volta, in ortodonzia c'è una torre di Babele: tanti professionisti validi parlano lingue diverse, e ce ne sono anche di dialettali, meno validi... Dalla foto, c'è netta interposizione della lingua con postura bassa. Bisogna far agire la logopedista, prima durante e dopo il trattamento ortodontico (ma il grosso del lavoro ovviamente avviene a casa con 3-7 minuti di esercizi casalinghi ogni santo giorno..). Bisogna controllare se la bambina ha fenomeni di respirazione orale che vanno fatti sorvegliare da un bravo otorino che dia loro il peso adeguato (in genere non glielo danno). Io farei questo: ora logopedista e otorino. Poi secondo il mio di linguaggio (della mia scuola di ortodonzia) aspetterei qualche mese (max 12?) per avere i 4 molari e alcuni incisivi, che faranno da ancoraggio all'apparecchio FUNZIONALE che metterei alla bimba (dopo aver confermato tutto quello che sto dicendo con esame cefalometrico, e mai nulla se non si è fatto questo!!!). L'apparecchio funzionale è dolce, non fa male, ci si adattano immediatamente, ci si parla bene, non si vede quasi per niente, a questa età i fallimenti (nel senso che poi non riescono a portarlo) sono pochissimissimi. E mette a posto esso stesso anche la lingua, causa o con causa della malocclusione. Quindi fa da logopedista..Tenga presente che per quello che riguarda la visita e la diagnosi le cose stanno esattamente così: un dentista ortodontista che ha esperienza, può visitare la bambina e dare un responso di massima. Quello che è certo è che è in grado di stabilire che c'è bisogno di ortodonzia. Ma non è in grado di stabilire che trattamento verrà fatto prima di aver fatto la cefalometria (legga i miei articoli su questo). Quindi non può neanche fare un preventivo preciso. Da me funziona così: io vedo il bambino, e mi rendo conto che dovrà mettere l'apparecchio in breve (sennò evidenzio la malocclusione e si rimanda di x tempo). Se è il momento di agire, faccio fare impronte, rx etc e effettuo la cefalometria. Da qui capisco che apparecchio ci vuole e lo spiego e faccio il preventivo etc. Chi fa diversamente, spesso fa tutto "ad occhio" e il trattamento viene "ad occhio" ..
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Salve, è pur vero che i calcoli che facciamo e le previsioni di crescita e quant'altro sono solamente calcoli e previsioni. Certo, se fosse mia figlia inizierei con un approccio più ampio. Valutazione della deglutizione e della respirazione, e poi la farei seguire da uno gnatologo anche in contemporanea con un ortodontista in un lavoro di equipe.

Scritto da Dott. Gino Perna
Roma (RM)

Il grande problema delle terze classi è la difficoltà nel prevederne l'evoluzione. Di sicuro un morso inverso anteriore lasciato a sè stesso si tramuterà in una terza classe scheletrica risolvibile solo chirurgicamente, ma non possiamo essere certi che la risoluzione precoce (sempre auspicabile!) della problematica sia un successo a lungo termine. La cosa importante è capire cosa provochi il problema,con un approccio che prenda in considerazione genetica, respirazione e funzione linguale. In questi casi l'obiettivo primario è quello di portare,quando possibile,gli incisivi superiori in una posizione corretta rispetto agli inferiori. Per far ciò esistono diversi mezzi, tra i quali anche quello propostovi dal Collega che avete consultato. Ogni mezzo ha pro e contro, quindi, con tutti gli elementi diagnostici a disposizione, verrà scelta la tecnica più adatta. Dopo aver risolto il morso inverso anteriore è spesso utile una terapia "funzionale"che cercherà di influenzare la crescita e che accompagnerà il bambino alla dentatura permanente. Ritengo, comunque, di poter dire,senza dare pareri definitivi in assenza dei records diagnostici e dell'esame clinico,che l'approccio del collega ha una sua razionalità. Cari saluti, Dr.Roberto Del Rosso, Specialista in Ortognatodonzia, Terni
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Scritto da Dott. Roberto Del Rosso
Terni (TR)

Sig, Fabio, il sorriso della bimba è stupendo, lei dice che il suo odontoiatra le ha mostrato le foto e calcoli eseguiti, ma su che cosa? Un tracciato cefalometrico su una RX latero laterale senza la presenza dei primi molari superiori probabilmente non fa grande fede. Purtroppo noi non conosciamo la clinica di sua figlia per esprimere pareri, ma le consiglio di farsi mettere il tutto per iscritto e non solo il preventivo.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

In linea di massima le è stato effettuato un piano di cura corretto se estrapolato da un accurato studio clinico e radiografico. Ho qualche perplessità solo sull'apparecchio fisso inferiore, in questa fase, ma non conosco il caso come lo conoscerà il suo dentista. Cordiali saluti

Scritto da Centro medico Vesalio Padova
Padova (PD)
Venezia (VE)

Le è stato proposto un trattamento corretto. Sotto bisognerà trattarla alla comparsa dei permanenti. Utile la collaborazione della logopedista anche se difficoltosa a questa età. Dopo sarà efficace un apparecchio funzionale tipo quello suggerito dal dott Passaretti. Cordialità

Scritto da Dott. Edmondo Spagnoli
Lecco (LC)

Gent. sig. Fabio, l'espansore del palato e la maschera di Delaire sono apparecchiature che agiscono in maniera brusca sulle strutture ossee per provocarne delle modifiche, ma in una bimba di 6 anni le stesse modifiche si possono ottenere in modo più fisiologico, naturale, sfruttando la sua capacità di crescita e la capacità di modifica del suo schema di crescita. Si affidi ad un dentista che usa apparecchiature funzionali, in quanto queste sono in grado di apportare le modiche che dicevo prima,e possono essere utilizzate anche senza la presenza dei denti definitivi.Anzi, se si riesce a modificare la struttura e la posizione ossea prima che questi erompano in arcata,esse stessi avranno la possibilità di posizionarsi in maniera ottimale fin dall'inizio, senza bisogno di successive correzioni.Daccordo sul controllo della lingua, ma da una terapista che non sia solo logopedista, ma che abbia pratica di terapia miofunzionale.
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Scritto da Dott. Salvatore Medaglia
Caserta (CE)