Porto un apparecchio fisso da circa un anno e mezzo...
Scritto da sandro / Pubblicato il
Salve, prima di tutto vi faccio i complimenti perchè siete gentili e molto professionali. Porto un apparecchio fisso da circa un anno e mezzo, il mio dentista dice che tra un mese posso togliere l apparecchio. Sono profano in materia e non sono presuntuoso, ma secondo me e secondo i miei familiari i denti non sono assolutamente allineati, soprattutto l'arco inferiore, mentre l'arco superiore presenta i canini ancora sporgenti e i molari non allineati, si vede benissimo che i due fili o archi ortodontici non hanno raggiunto la loro forma iniziale ( un arco lineare). Vorrei sapere...quando si può parlare di lavoro finito..il risultato deve essere perfetto (sempre nei limiti del possibile) p.s. ho domandato al mio dentista, ma secondo lui va bene così. Grazie mille anticipatamente
Pubblicato il 11-10-2013
Caro Signor Sandro, grazie per le Gentili Parole! "Facciamo noi tutti il possibile. Spesso l'impossibile. Per i Miracoli ci stiamo attrezzando" Scusi la battuta ma fotografa la realtà ed è un "Aneddoto" incorniciato tra denti disegnati in modo artistico, nel mio studio, in segreteria! ;) In realtà esso recita " Il possibile lo abbiamo sempre fatto, l'impossibile lo stiamo già facendo, per i miracoli ci stiamo attrezzando" ! Ma ora veniamo alle cose serie, ossia alla sua "bocca". Non sapendo nulla della diagnosi, della situazione iniziale, degli scopi che si è prefisso di raggiungere il suo Dentista, della situazione attuale, del tipo di terapia effettuata, siamo proprio all'ultima frase del detto "Per i Miracoli ci stiamo attrezzando" e senza essi non è possibile rispondere. Aggiungo e preciso che Diagnosi Ortodontica è un atto Medico molto serio ed importante e che scaturisce solo da un Ceck up Ortodontico completo e da una analisi Cefalometrica che misura delle semirette che individuano dei piani e degli angoli in base a cui si fa una diagnosi e si prospetta una terapia ortodontica e che è compreso in più visite, rilievi di dati e soprattutto uno studio a "tavolino" dei problemi da correggere; è come una progettazione matematica di una espressione, di un problema che la cui soluzione è in una sequenza di espressioni , numeri e dati e, chiedere quello che chiede lei per l'ortodonzia, sarebbe come chiedere ad un matematico il risultato di un problema senza fargli fare tutti i "passaggi" che lo possano portare alla soluzione richiesta. Vede, siamo entrati in concetti complessi! Poi Modelli di Studio Ortodontici, Fotografie del profilo e di Fronte in rapporto 1:1 e ovviamente una Visita Clinica Gnatologica a completamento di quella Ortodontica già descritta!fare una Diagnosi e programmare una Terapia,bisognerebbe vederla Clinicamente, questo lunghissimo discorso che spero non l’abbia tediata, è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (La bocca nel suo intero) sono complesse e richiedono Cultura, Intelligenza e Capacità Clinica oltre che Terapeutica!bisogna valutare il "discorso miofunzionale e di postura dell lingua" e sappia che le valutazioni da fare sono molto più complesse di quanto creda. Oggi esistono esami elettromiografici di superficie per l'analisi funzionale e non solo morfologica che misurano le attività elettromiografiche in occlusione centrica con contrazione di gruppi muscolari specifici in particolari e diverse situazioni contrattili e registrando degli indici ben precisi. Ora esistono anche teleradiografie particolari che permettono di sovrapporre lo scheletro e il profilo fotografico per meglio fare queste valutazioni (stereofotografia che sincronizza il viso del paziente con il volume osseo, quindi, volumetrica). Banalmente forse, per lei, le dico : "Ne parli col suo Dentista che è l'unico che possa risponderle" ! Rifletta sull'importanza della fiducia e stima reciproca tra lei ed il suo dentista. Se fosse venuta meno, dato che cerca risposte altrove, sarebbe venuto meno questo rapporto medico-paziente ed allora non le rimarrebbe che cambiare facendosi visitare da un altro Dentista. Ma attenzione, entrerebbe in un circolo vizioso che la porterebbe da un Dentista ad un altro e alla perdita della sua salute ortodontica, diciamo così! Ci pensi bene quindi! Ne parli con lui, svisceri il problema ed i suoi dubbi e considerazioni con lui e vedrà che troverà le sue risposte! Non cambi Dentista! Vicino a lei, abbastanza c'è il Dottor Paolo Passaretti di Civitanova Marche Alta (MC) che è validissimo clinico e studioso di queste patologie Ortodontiche, nel caso si rivolga a Lui, almeno avrà la certezza di "cadere" in mani e mente eccellenti e sicure! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 11-10-2013
Ho risposto ieri ad una domanda dal titolo "perchè esistono le recidive?". Credo che la mia risposta sia valida anche per la sua perplessità. Situazione di massimo bilanciamento (che è il risultato a cui si deve tendere) ed estetica perfetta (che è il risultato a cui vorrebbe arrivare lei) non sempre vanno a braccetto, a meno di essere aperti a soluzioni tipo contenzioni e splintaggi da portare vita natural durante. Tutto questo ovviamente senza nemmeno aver visionato una foto, quindi da prendere da parte sua col beneficio del dubbio. Credo che sia meglio che il suo medico le spieghi perchè intende interrompere la terapia, e se possibile trovare una via di intesa. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 11-10-2013
Se mi trovassi su Facebook cliccherei "mi piace" a margine della risposta del collega Colla :-)
Pubblicato il 11-10-2013
Buongiorno...certo i miei colleghi sono stati esaustivi ma c'è da dire anche che spesso, molto spesso raggiungere il cosiddetto compromesso estetica funzionalità è possibile, di certo bisognerebbe sapere da dove siamo partiti e vedere oggi la situazione corrente, in ogni caso penso che lei debba parlare col suo medico e trovare un punto d incontro perché di certo il paziente deve essere contento del risultato ma soprattutto il medico deve espletare il suo lavoro fino in fondo. Cordiali saluti...mi faccia sapere...
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Pubblicato il 11-10-2013
Caro Sandro, l'ortodonzia negli adulti presenta sempre delle complessità e la necessità di alcuni compromessi, perché non è possibile ( salvo il ricorso alla chirurgia ) modificare le basi ossee in cui sono inseriti i denti. La migliore risposta che posso darle è quella di confrontare quanto previsto di raggiungere con il risultato ottenuto e di parlarne con il suo ortodonzista. Non ha una grande importanza se non ha una forma precisa di archi. Lei è a fine trattamento e, quindi, ha degli archi rigidi che sono stati certamente modellati dal suo ortodonzista sulla posizione attuale. A fine trattamento si tende a stabilizzare il risultato ottenuto e, tramite i summenzionati archi rigidi, ottenere quei mini-movimenti finali, che un arco flessibile molte volte non riesce ad attenere. Suppongo, quindi, che la posizione dentale che vede sia stata programmata dal suo ortodonzista per finalizzare la terapia. Ne parli con lui ed assieme valutate se e cosa è ancora possibile cambiare prima di togliere l'apparecchio. Dr. Franco Bruno
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Pubblicato il 11-10-2013
E' impossibile qualunque valutazione del suo caso senza conoscerne i dettagli. Un soddisfacente ed estetico allineamento dentale deve, comunque, essere percepibile dal paziente prima di togliere l'apparecchiatura fissa. In mancanza di ciò mi sincererei sulla possibilità di migliorare il risultato finale. Cari saluti, Dr.Roberto Del Rosso. Specialista in Ortognatodonzia, Terni
Pubblicato il 11-10-2013
Concordo con i colleghi che Le hanno dato risposte corrette
Pubblicato il 11-10-2013
Caro Sandro, la comune ortodonzia é una pratica che cerca di allineare i denti in maniera estetica secondo protocolli ideali predeterminati e generalizzati, realizzandoli mediante tracciati eseguiti su radiografie che sono una visione piatta e senza vita di una realtà tridimensionale fatta di ossa, muscoli e sopratutto fibre nervose che guidano dei fini meccanismi del tutto individuali. Ecco perché l'allineamento idealizzato dall'operatore non é realizzabile e le recidive così frequenti quando non si tenga conto di importantissimi parametri neuro muscolari ottenibili solo con adatta tecnica diagnostica. Michele Lasagna
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Pubblicato il 11-10-2013
Sig. Sandro ritorni dal suo odontoiatra e si faccia mettere per iscritto perchè ritiene il suo caso terminato, pensi se questa cosa l'avesse richiesta anche all'inizio, ora sarebbe in possesso di un documento che descriveva gli obiettivi che si volevano raggiungere.
Pubblicato il 12-10-2013
Potrei darle un parere più completo se potessi vedere i rapporti dei suoi denti. Non ci può inviare le foto delle arcate dentarie soprattutto nella posizione di chiusura? Cordialità
Pubblicato il 12-10-2013
Difficile dire qualsiasi cosa.. Sarebbe interessante avere una foto che lei ci puo mandare, per poter dare una opinione almeno alla lontana.. Direi pero che i suoi dubbi mi sembrano abbastanza legittimi, ma bisogna vedere tante tante cose, come dicono i colleghi. E la perfezionepuo essere difficile da raggiungere.. Alle volte.
Pubblicato il 15-10-2013
Così tutti quanti ragioniamo sul nulla! Ci vorrebbe una foto di un suo sorriso prima di cominciare la terapia ed un po' della situazione attuale, di fronte, di mezzo profilo, di profilo, a denti chiusi ed aperti...
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