Quali sono i fattori che portano ad una recidiva?
Scritto da Paolo Roberto / Pubblicato il
Potete cortesemente spiegarmi i fattori che portano ad una recidiva? Non riesco proprio a capire perchè, per tutta una vita, i denti rimangono nelle loro posizioni, mentre quando metti un apparecchio ortodontico e correggi la loro posizione, spunta fuori come un fungo il rischio recidiva. Ho appena tolto l'apparecchio ortodontico e i denti sono tornati quasi apposto (dico quasi perchè il mio era un problema complicato che non sto qui a spiegare). Per tutta una vita i miei denti sono rimasti brutti allo stesso modo. Adesso, improvvisamente, una volta corretti, c'è il rischio che ritornino brutti come prima. Ma per quale motivo dovrebbero modificarsi proprio ora? Grazie, spero nella vostra chiarezza.
Pubblicato il 17-07-2014
Caro Signor Paolo Roberto, non basterebbe un trattato e non vedo sinceramente cosa potrebbe capirci Lei anche se tentassi di spiegarglielo brevemente. Ne parli col suo Dentista. Egli deve spiegarle queste dinamiche, nel caso! Poi non conosco niente della sua Disgnazia. Le dinamiche cambiano da Disgnazia a Disgnazia! Banalmente potrei dirle che i denti stanno in bocca perché si controllano l'un l'altro. Basta che ne manchi uno che tutti gli altri si muovono e basta che vengano spostati ortodonticamente perché tendano a rimuoversi verso la posizione originaria se non venisse messa una adeguata continua contenzione di cui il suo Dentista le avrà abbondantemente parlato. Questo proprio in parole "poverissime e concettualmente non ortodosse". Infatti, per risponderle con professionalità, dovrei come minimo fare un Ceck up Ortodontico completo e una analisi Cefalometrica che misura delle semirette che individuano dei piani e degli angoli in base a cui si fa una diagnosi e si prospetta una terapia ortodontica e che è compreso in più visite, rilievi di dati e soprattutto uno studio a "tavolino" dei problemi da correggere; è come una progettazione matematica di una espressione, di un problema che la cui soluzione è in una sequenza di espressioni , numeri e dati e, chiedere quello che chiede lei per l'ortodonzia, sarebbe come chiedere ad un matematico il risultato di un problema senza fargli fare tutti i "passaggi" che lo possano portare alla soluzione richiesta. Vede, siamo entrati in concetti complessi! Poi Modelli di Studio Ortodontici, Fotografie del profilo e di Fronte in rapporto 1:1 e ovviamente una Visita Clinica Gnatologica a completamento di quella Ortodontica già descritta!Fare una Diagnosi e programmare una Terapia,bisognerebbe vederla Clinicamente, questo discorso che spero non l’abbia tediata, è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (La bocca nel suo intero) sono complesse e richiedono Cultura, Intelligenza e Capacità Clinica oltre che Terapeutica! Quindi parli col suo Dentista e chieda a Lui quale sia il tipo migliore di contenzione esprimendogli tutti i suoi desiderata. Cari saluti
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Pubblicato il 17-07-2014
Carissimo sig. Roberto, rispondere alla sua domanda non è facile ma cercherò di darle un'idea del motivo per cui si verificano le recidive. Il problema è di solito conseguente alla scelta fatte nel mento in cui si pianifica il trattamento. Se si decide di "forzare" i denti in una posizione senza rispettare gli equilibri è verosimile che i denti tornino almeno parzialmente indietro. A ciò si aggiunga che taluni movimenti (in particolare le derotazioni dei denti) sono esposte ad un elevato rischio per ragioni legate alle caratteristiche del legamento parodontale (struttura che tiene il dente ancorato all'osso). Nella mia esperienza i casi di recidiva che ho osservati erano dovuti al fatto che si è scelto di "accontentare" il paziente dimenticando le regole che fanno funzionare bene la bocca. Mi scusi per la brevità ma è un argomento troppo vasto per essere risolto in questa sede. Auguri
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Pubblicato il 17-07-2014
Come specificato dai miei colleghi, la risposta è piuttosto semplice. I denti, se si ha la fortuna di mantenere il proprio status orale sano (no estrazioni, no carie destruenti e conseguenti riabilitazioni protesiche), rimangono pressapoco nella loro posizione tutta la vita, in quella che di fatto è la loro posizione "naturale". Consideri che se lei toglie un dente (a patto magari che non sia un ottavo in mancanza di antagonista), si spostano tutti gli altri e lo vede bene con i denti adiacenti: estrusione antagonista ed inclinazione denti prossimali. I denti "si cercano", diciamo così. Una terapia ortodontica, nello specifico, forza la sua dentatura (sia che preveda precedenti estrazioni oppure no) in una determinata posizione, considerata "corretta" a fini occlusali - funzionali - estetici - gnatologici, ma che altera quella "naturale" che si aveva in origine: questa forzatura artificiale, imposta alla sua dentatura, appena termina la sua azione attiva, già dopo un brevissimo periodo, fa sì che i suoi denti (che hanno "memoria") cerchino di ritornate in quella che era la loro posizione naturale (anche se questa posizione è funzionalmente ed esteticamente sbagliata); viene meno quella spinta dall'esterno che ha modificato un equilibrio precostituito in anni e anni, per questo esiste la recidiva dopo trattamento ortodontico. Il rischio di recidiva, e quindi la spinta della sua dentatura finalizzata al raggiungimento della posizione d'origine, vengono contenuti con apposite "placche di contenzione e splintaggi rigidi o semi - rigidi" (portate per 1 anno ma anche si più); negli anni, questa forza dentale si esaurisce, la sua dentatura incomincia ad acquisire la nuova posizione come "naturale" ed il rischio di recidiva stessa diminuisce progressivamente fino a scomparire.
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Pubblicato il 17-07-2014
Gentile paziente, in qualsiasi patologia esiste il periodo di recidiva. I suoi denti sono stati corretti dall'ortodontista che le avrà anche consegnato un apparecchio di mantenimento e questo perché i suoi denti come qualsiasi altra parte del corpo tende a modificarsi nel tempo. Se lei gradisce che i suoi denti non effettuino spostamenti indesiderati deve indossare a vita il mantenimento per contrastare la recidiva. Cordialmente
Pubblicato il 18-07-2014
Gentile amico, i denti purtroppo o per fortuna sono elementi dinamici che rimangono apparentemente stabili negli anni quando la posizione è il frutto di un equilibrio naturale. Qualunque intervento esterno ( estrazioni, protesi, ortodontia, ecc.) che modifica questo equilibrio porta ad un nuovo equilibrio che è soprattutto il frutto dell'occlusione che si viene a creare . Nel caso particolare dell'ortodonzia i presupposti di cui sopra sono alla base di un minore rischio di recidiva ma con la complicazione che la nuova posizione raggiunta deve essere stabilizzata nel tempo. E' per questo motivo che la maggioranza degli ortodontisti " realisti" applicano per periodi più' o meno lunghi degli apparecchi di contenzione per abituare i tessuti alla nuova posizione . Resta inteso più' si è lontani da buon rapporto occlusale tra arcata superiore ed inferiore maggiore è il rischio di recidiva tanto che in questi casi nessuna contenzione successiva alla terapia riuscirà a stabilizzare i denti spostati.
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Pubblicato il 18-07-2014
Sig. Paolo, i denti hanno un articolazione con l'osso detta gonfosi, questo permette a loro molti vantaggi tra cui anche quello di muoversi. Non tutti i trattamenti ortodontici necessitano di contenzione, infatti dove si ottiene un risultato al 100% con un buon equilibrio occlusale gli spostamenti sono impercettibili.
Pubblicato il 21-07-2014
Caro Paolo Roberto, i denti si spostano per tutta la vita! La posizione dei denti non è casuale, ma è la risultante di influenze genetiche e funzionali. Quando iniziamo una Terapia Ortodontica andiamo a modificare una situazione che non ci soddisfa funzionalmente e/o esteticamente. I rischi di recidiva sono relativamente bassi se la nuova occlusione ha un buon equilibrio statico, dinamico, se i muscoli facciali (e la lingua) lavorano correttamente, le articolazioni temporo-mandibolari non vengono forzate in posizioni sbagliate e, soprattutto, se non esistono "parafunzioni"(digrignamento, serramento, onicofagia, mordicchiamento del labbro ecc.). Più il trattamento ortodontico potrà rispettare i parametri detti in precedenza, più sarà stabile. Cari saluti
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Pubblicato il 22-07-2014
Caro Roberto, il problema recidiva si presenta perché la posizione in cui sono stati spostati i denti non coincide con le forze neuromuscolari dettate dal sistema propriocettivo.
Dentista Piemonte, Alessandria
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