La mia situazione dentale è complessa e vorrei il Vostro parere
Scritto da Francesca / Pubblicato il
Salve! Il mio problema è complesso e sicuramente non potrò ottenere una risposta senza una visita ma...perchè ogni dentista mi dà risposte diverse? Non so più a chi rivolgermi visto che uno mi dice una cosa ed un altro aggiunge/toglie probabili interventi risolutivi o non si accorge nemmeno di un problema che dovrebbe essere palese? 1° DENTISTA: gengive "ritirate", dolore allo spazzolamento ecc... Risposta: "Hai una paradontopatia ereditaria...non c'è nulla da fare...gel alla clorexidina...". Per allineare i denti mi dice che forse nel mio caso non è possibile ma bisogna prima tentare per un motivo osseo che non ricordo bene... Questo dentista chiude lo studio e mi consiglia uno studio-cooperativa a Brescia. Mi metto il cuore in pace per le gengive e passo al problema dei denti storti...vado in questo studio e faccio la visita con l'ortodonzista... 2° DENTISTA (ORTODONZISTA)...dopo aver visto la panoramica mi dice che devo fare la TAC (perchè ho i denti del giudizio inclusi) e poi di parlare col chirurgo... 3° (CHIRURGO) "Ma chi le ha fatto fare la TAC,le sconsiglio di toccare gli ottavi inferiori se non danno problemi per il rischio di "toccare" il nervo...non c'era bisogno della TAC... Mi consiglia un bite dopo che gli ho parlato degli acufeni e dopo avermi visitato. 4° DENTISTA: Mi ripropone il problema delle gengive per le quali non credevo esistesse la soluzione...mi dice che prima di mettere il bite bisogna sistemare i denti...e mi dice che le gengive ritirate sono delle "quinte classi"... Mi dice anche che gli sembra di vedere un granuloma alla opt ma che devo fare un'altra radiografia... Ora....da dove inizio??? Perchè gli altri non si sono accorti di queste "quinte classi"? Mi fido dell'ultimo dentista? Se sistemo queste quinte classi e poi metto il bite, quando potrò mettere l'apparecchio? Prima di arrivare a 80 ce la farò a sistemare questi denti?? Io vi allego la mia OPT per quanto possa essere utile... Vi ringrazio per la pazienza e per eventuali risposte.
Pubblicato il 03-12-2010
Sig. Francesca, probabilmente qui troverà altre versioni che la confonderanno sempre di più. Il suo problema è l'estetica? Bene bisogna lasciarlo per ultimo; perché per raggiungere quest’obiettivo, occorrono per primo delle cure conservative, cioè otturazioni e trattamenti canalari che non si rilevano solo dall’OPT, poi si passa all'Igienista Dentale e si seguono alla lettera i suoi consigli e si ristabilisce il parodonto portandolo e mantenendolo in uno stato di salute, poi da uno studio ortognatodontico nasceranno le corrette cure per ottenere estetica e funzionalità gnatologica. La semplicità dell'odontoiatra, seguita dalla fiducia del paziente, che deve essere correttamente informato, ma che non deve sostituirsi allo specialista, contribuiranno a ottenere e mantenere il suo sorriso fino a 80 anni.
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Pubblicato il 03-12-2010
Gentile Francesca, il suo caso è, come afferma, piuttosto complesso e non è la sola panoramica sufficiente per una diagnosi certa ma sono necessarie altre analisi come ad esempio il rilievo delle impronte montate su articolatore e anche un dentalscan soprattutto dei denti del giudizio che presentano una seria disodontiasi e ben ha fatto il dentista che lo ha prescritto; inoltre è presente un granuloma apicale da valutare con radiografia endorale. Una volta eseguita l'avulsione dei denti del giudizio e risolto il problema del granuloma le consiglio di affidarsi alle cure di un buon ortodontista che dopo seria ed accurata valutazione possa risolvere al meglio la sua malocclusione. Cordialmente
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Pubblicato il 03-12-2010
Cara Signora Francesca, premesso che da una OPT od OPM che dir si voglia, non si può fare diagnosi e che l'unica cosa reale che ha comunicato col suo scritto è che occorre una visita clinica, deve considerare che i primi tre dentisti sono concatenati e la conseguenza l'uno dell'altro, ossia derivano dal primo dentista che non "ci ha capito molto". Quindi c'è solo un secondo dentista che anche lui non conosce le recessioni gengivali perchè la 5° classe non esiste, l'avrà inventata lui. Poi legga la mia spiegazione e capirà! Quindi cerchi un terzo Dentista che deve essere preferibilmente un Parodontologo noto e che abbia uno studio proprio. Non uno di quei parodontologi che vanno negli studi degli altri perchè non avrebbe cognizioni per le altre patologie do Gnatologia, conservativa, chiruegia orale etc. Per precisione visto che ha parlato di 5° classe, non è che si riferiva a delle erosioni dello smalto, al colletto del dente che non hanno niente a che vedere con le recessioni gengivali? Perchè si chiamano anche lesioni di 5° classe! Se inviasse una foto con le labbra ben tirate in modo da vedere dente e tutta la gengiva, forse si potrebbe chiarire anche via web! Provi se crede! Se avesse sia le erosioni che le recessioni è buona regola che prima si devono curare le recessioni e solo dopo le erosioni, altrimenti la gengiva riposizionata se incontrasse l'otturazione cervicale, non potrebbe attaccarsi al dente ma si formerebbe uno scollamento, ossia una tasca parodontale iatrogema che porterebbe ad una parodontite con lesioni profonde ossee!Le recessioni sono anarchiche nel loro manifestarsi: possono interessare un unico dente o più denti adiacenti e non adiacenti. La morfologia è varia: possono assumere l’aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l’aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all’estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Condizione più labile e da considerare poi quella in cui si sia "perduta" la gengiva aderente e sia rimasta solo la mucosa alveolare, cedevole, elastica e quindi non perfettamente idonea a fungere da attacco epiteliale. E' quindi di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Il trattamento dovrà tendere a ottenere la completa ricopertura della radice denudata, senza venir meno però allo scopo principale dell'intervento stesso, che è quello di creare una zona di gengiva aderente intorno alla recessione. Gli interventi di elezione sono molti, tra questi: Innesto Libero di Gengiva , Il riposizionamento coronale del lembo (CAF) e sue varianti , Lembo Peduncolato Ruotato , Il riposizionamento laterale del lembo , Lembo con doppia papilla , Innesto bilaminare e sue varianti, Il lembo semilunare secondo Tarnow , lembo coronale posto a copertura di una membrana secondo i principi della GTR , amelogenine sulla superficie radicolare ,(veda nei miei Casi Clinici, ci sono tanti lavori, cliccando il mio nome ed entrando nel mio profilo). Il dolore agli stimoli termici o chimici lo da una carie o se no un denudamento della radice o per una recessione gengivale o per una tasca parodontale; si faccia visitare da un Parodontologo; le lascio una foto di recessioni gengivali curate con innesti liberi, legga nel mio profilo sotto pubblicazioni Recessioni Gengivali : Lembo semilunare, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo Riposizionato Lateralmente,POI RECESSIONI GENGIVALI: LEMBO CON DOPPIA PAPILLA (Bipapillare secondo tecnica di Goldman), in una grave terza classe di Miller, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo peduncolato ruotato, POI RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva con tessuto connettivo autogeno e protezione della zona donatrice con lembo a spessore parziale, POI RECESSIONI GENGIVALI: Trattamento chirurgico con lembo a riposizionamento coronale e innesto libero di gengiva, POIRECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva, POI. Per i denti del giudizio, si ci sono rapporti stretti col canale mandibolare, ma un buon chirurgo li estrae senza problemi e un buon chirurgo può essere benissimo il Parodontologho stesso! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia,Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 03-12-2010
Gentile Francesca, come i colleghi le hanno già correttamente detto ci sono vari ordini di problemi: i denti del giudizio vanno sicuramente estratti, i suoi denti vanno sicuramente allineati con un trattamento ortodontico e le retrazioni gengivali sono molto probabilmente la conseguenza del suo affollamento dentale. Il rifacimento della terapia canalare va valutato con radiografia più accurata della panoramica. Nel suo caso mi sembra che si tratti più che altro di stabilire la priorità degli interventi. Alla fine del trattamento ortodontico si potrà entrare nel merito delle retrazioni gengivali e di eventuali terapie da consigliare. Come vede niente di particolarmente complicato, solo un caso da valutare globalmente e, se proprio devo esprimermi penso che il trattamento ortodontico sia il primo passo da fare insieme all'estrazione dei denti del giudizio. Cordiali saluti
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Pubblicato il 03-12-2010
Gentile signora quello che si evince dal suo racconto e' la mancanza di una diagnosi, come affrontare un problema se non lo si conosce? Per farle capire, per poter dire che un paziente e' affetto dalla malattia parodontale si deve effettuare il sondaggio parodontale corredato da uno status radiografico, solo in questo modo si può esprimere una simile affermazione; cordialità.
Pubblicato il 03-12-2010
Cara Francesca, tanti dentisti, tanti pareri. Speriamo che i nostri consigli, pur non uguali, non contribuiscano alla confusione generale. Segua il parere più semplice del dentista che le ispira più fiducia. Io seguirei quello che le suggerisce il dott. Ruffoni. Prima conservativa ed igiene, poi ortodonzia magari invisibile. Io sono contrario all'estrazione dei denti del giudizio. Cordialmete E.Spagnoli
Pubblicato il 03-12-2010
Cara Francesca, vedendo che giustamente hai un po'di confusione cerco di dare un ordine logico alle possibili terapie consigliate dai vari colleghi: prima di tutto incontro con l'igienista che, viste le retrazioni gengivali potrà consigliarti una corretta tecnica di spazzolamento e di igiene orale,poi valutazione di eventuali carie da curare o otturazioni da rifare e terapie canalari da risondare. E' la volta del trattamento ortodontico al quale sarebbe meglio anteporre le estrazioni degli ottavi inferiori. Dopo tutto ciò rivaluterei le recessioni gengivali per pianificare solo allora un piano di trattamento se e dove sia necessario. Non abbandonare l'igienista durante tutto questo periodo e neanche frequenti controlli dal collega che ti seguirà: con lavori così lunghi e impegnativi sia dal punto di vista fisico che economico il paziente deve sentirsi anche un po' coccolato. Cordiali saluti
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Pubblicato il 03-12-2010
Gentile signore, ha ragione! Sebbene le cure odontoiatriche debbano necessariamente rispettare una certa sequenzialità, diversi odontoiatri possono dare diversi pareri sulle priorità. In linea di massima comunque va rispettata 1) l'urgenza dolore, se c'è. 2) l'igiene e il suo mantenimento da parte del paziente. 3) la chirurgia perchè è quella che ci mette di più a guarire. 4) la conservativa e l'endodonzia. 5) l'ortodonzia e l'estetica. 6) la protesi. Questo è solo l'ordine che normalmente do io alle cose, ma ribadisco come non sia un diktat e che ognuno possa cambiarlo fino a stravolgerlo. Nulla vieta (se possibile) che più fasi avvengano contemporaneamente. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 04-12-2010
Cara e paziente Francesca! Il suo caso è complesso quanto un caso di normale routine può essere, ma veniamo con ordine ai problemi che potrebbero a mio parere essere affrontati possibilmente nel seguente modo: 1) è necessario estrarre i tre denti del giudizio inclusi,sia perché gli inferiori mettono a rischio la radice distale del secondo molare, sia perché accentuano la malocclusione, e per questo basta l'OPT che ha inviato; 2) è necessario rivedere la conservativa prima di mettere l'apparecchio ortodontico che stabilizza anche la parodontopatia; 3) non esistono "parodontopatie ereditarie", almeno io non ne conosco, e se ci sono vorrei conoscerle. Per ereditario si dovrebbe intendere un gene che a un certo punto della vita si manifesta per mezzo di una certa sintomatologia, Lei non riferisce alcunché in proposito e in letteratura sappiamo che le parodontopatie sono secondarie -questo sì- a malattie metaboliche, particolari tipi di farmaci, malattie neurologiche, gravidanza ecc, cosa che Lei non riporta. Vorrei ricordarLe che una malocclusione - e quindi angoli interdentari anomali, papille dal contorno difficile- predipone, specie nelle II classi - come sembra dall'OPT, alla malattia parodontale; 4) Al termine del trattamento ortodontico è urgente poi ricostituire opportunamente i quattro sesti inferiori e superiori seriamente danneggiati nella morfologia, e voglio usare un eufemismo, per non dire che non presentano proprio morfologia; 5) In tutto questo percorso l'igiene orale deve essere ben assimilata,compresa e realizzata quotidianamente, le tasche parodontali se presenti curate, scaling eseguito. Auguri di vero cuore,
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Pubblicato il 04-12-2010
Gentile paziente, la vede il primo dentista e, onestamente dovendo chiudere l'attività la invia in un altro Centro, che debbo, non conoscendolo, considerare rispettabilissimo, anche se il nome " Studio Cooperativa " mi fà venire un pò i brividi, e, per associazione di idee, penso subito all'Odontoiatria del blocco Sovietico ai tempi dell'URSS, che, mi creda sulla parola, sicuramente non era al Top della gamma. Mi perdoni per questa divagazione che assolutamente non ha nulla a che fare con il suddetto Centro. L'ortodonzista di questo centro, da quello che lei riporta, ha ritenuto prioritaria l'asportazione degli ottavi chiedendole onestamente di fare una Tac. Nulla di eccezionale, oggi le Tac sono assoluta routine. Onestamente questo stesso odontoiatra la invia dallo specialista Chirurgo il quale , credo con parere motivato, ha sconsigliato l'asportazione degli ottavi. Cosa c'è di strano? Quante volte il medico della mutua invia un paziente ad uno specialista richiedendo un intervento che poi lo specialista suddetto ritiene di non fare?. A questo punto , e non si capisce il passaggio logico, si rivolge ad un quarto dentista. Ma perchè non è ritornato dall'Ortodonzista? Avrebbe dovuto riferire a lui il parere del chirurgo, dandogli la possibilità di esporgli, alla luce di questo responso , le sue conclusioni. Ovviamente il quarto dentista evidenzia altre problematiche, e si figuri! Di denti è piena la bocca, e ogni singolo dente è un organo a parte con tutte le sue problematiche che per sviscerare completamente e definitivamente con diagnosi e piano di cura altro che una semplice visita, per'altro gratis, e mi creda, questo ha la sua importanza , perchè purtroppo anche il dentista tiene famiglia.Mi scuso ancora per le divagazioni, ma credo che il piu' grosso problema della sua bocca è il suo atteggiamento. Si deve fidare, non deve fare l'analisi logica di ogni singola parola detta o non detta, e soprattutto deve scegliere un dentista di suo apprezzamento e lasciare fare a lui. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 05-12-2010
Ma il suo problema qual'è? Gli ottavi senza dubbio sono complessi ma sembra che non ci sia necessità di intervenire se non ha sintomatolgia. Se ha le gengive retratte può intervenire con chirurgia parodontale o con conservativa (V classi). Ma poi la domanda che mi sorge spontanea è questa: mettere l'apparecchio è una sua esigenza o è una esigenza del suo dentista?
Pubblicato il 13-12-2010
Cara Francesca tutta questa grande complessità non la vedo sinceramente e non capisco come sia possibile che i clinici che l'hanno visitata abbiano fatto tante diagnosi diverse. dalla radiografia si evidenziano delle carie interprossimali degli incisivi non curate o curate con compositi radioopachi. Per risolvere le recessioni, molto probabilmente associate alla malocclusione, da risolvere con una adeguata terapia ortodontica previa estrazione dei denti del giudizio distinti saluti
Dentista Sardegna, Cagliari
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