Mia nipote di nove anni ha scoperto di non avere i due incisivi centrali definitivi
Scritto da lino / Pubblicato il
Salve, mia nipote di nove anni ha scoperto di non avere i due incisivi centrali definitivi, credo si chiami agenesia. Quali sono le soluzioni per questo problema? grazie Lino
Pubblicato il 29-11-2012
Le soluzioni sostanzialmente sono due. O si lascia e mantiene perfezionandolo, lo spazio relativo ai denti mancanti per poi rimpiazzarli in età più adulta, oppure si chiudono gli spazi. Tutto ciò, sia la prima che la seconda, si ottengono tramite trattamento ortodontico. E la decisione viene presa solo rigorosamente dopo una analisi degli spazi ossei (senza la quale si procede letteralmente alla cieca per tentativi a tentoni) che si chiama cefalometria (veda se vuole sul mio sito che cosa è). Recapitaolando, prima si fa una diagnosi, con analisi degli spazi, per via cefalometrica. Poi si fa un trattamento ortodontiche che può mirare a due obiettivi opposti: richiudere gli spazi tramite apparecchio, o mantenerli aperti al fine di sostituire prima in via provvisoria e piu avanti in via definitiva i denti mancanti. Le agenesie riguardano ben il 10 per cento circa dei bambini..
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Pubblicato il 29-11-2012
Caro Signor Lino, L'amico carissimo Dottor Passaretti le ha spiegato l'essenza della terapia in caso di agenesia degli incisivi in un bimbo, con estrema semplicità e precisione. Ribadisco che la diagnosi Ortodontica è cosa seria e dipende da una infinità di problemi da valutare con accurato check up ortodontico e cefalometria che misura delle semirette che individuano dei piani e degli angoli in base a cui si fa una diagnosi e si prospetta una terapia ortodontica e che è compreso in più visite, rilievi di dati e soprattutto uno studio a "tavolino" dei problemi da correggere. La Diagnosi Ortodontica e la progettazione terapeutica sono come una progettazione matematica di una espressione, di un problema che la cui soluzione è in una sequenza di espressioni , numeri e dati e chiedere quello che chiede lei per l'ortodonzia sarebbe come chiedere ad un matematico il risultato di un problema senza fargli fare tutti i "passaggi" che lo possano portare alla soluzione richiesta che le può dire solo un Ortodontista dopo le visite suddette. Non posso quindi esprimere giudizi, senza vederla! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 29-11-2012
Gentile sig. Lino, quello di cui parla -l'agenesia degli incisivi laterali- è la mancanza dei germi dentari relativi agli incisivi laterali, si tratta di una anomalia molto diffusa, spesso su base familiare. Non ha conseguenze pratiche per la salute generale della persona, si tratta di seguire il paziente mediante l'ortodonzia, in modo da creare lo spazio necessario per la futura protesi, che va eseguita solo ad accrescimento terminato, in pratica verso i venti anni. In questo frattempo, una volta creato lo spazio, si applicano dei mantenitori di spazio. Le protesi che si possono realizzare sono di diverso genere, qui il problema è non toccare gli incisivi centrali e neanche i canini. Per gli impianti sono sempre restia, per il fatto che nel tempo potrebbe scoprirsi il colletto dell'impianto, e quindi determinare un danno estetico che spesso è rilevanti. Non sfugge infatti che la vita della persona comporta delle trasformazioni cui l'ambiente orale è soggetto.Nella pratica le gengive si riassorbono, e quindi nel tempo si vedono i colletti degli impianti in zona anteriore. Peraltro, il riassorbimento dell'osso mascellare è sempre piuttosto pronunciato, e poi bisogna considerare anche la classe di occlusione del paziente, che qui non è citata. Date tutte queste premesse, abbiamo risolto molti casi del genere mediante l'applicazione di protesi adesive eseguite con materiale del genere TARGIS, ponti Maryland che comportano due alette posteriori agli elementi (canino e incisivo centrale) e portano quindi l'elemento mancante permettendo una estetica molto evidente. Non ci si accorge di portare delle protesi. Inoltre, tali protesi sono anche economiche. Una serie di buone caratteristiche che fanno scegliere questi materiali, anche tenendo presente che si rivolgono ad un pubblico di ragazzi, dove non si toccano le strutture e si ridà un sorriso. Non bisogna poi dimenticare la funzione del canino, che è quella della lateralità, il quale, messo al posto dell'incisivo laterale, si trova a delegare la sua propria funzione. Un sorriso senza incisivi laterali non è estetico, perché manca la transizione di forma che proviene dall'incisivo centrale. Spero di averle dato una panoramica esaustiva e chiara dell'argomento. Cordiali saluti
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Pubblicato il 29-11-2012
Rileggendo la sua domanda, mi sono reso conto che lei parla di agenesia degli incisivi centrali. Questa è super-rara. Probabilmente sono i laterali. Bellissime le risposte dei colleghi Petti e Di Palermo. Ora dovrebbe avere un quadro ben completo..
Pubblicato il 29-11-2012
La mancanza per agenesia di denti permanenti è un problema più per la gestione dell'osso alveolare che per tutto il resto. Ogni terapia tenga in considerazione questo fattore. Se si sta avvalendo dei servizi di un vero dentista non vi saranno problemi. Cordiali saluti.
Pubblicato il 29-11-2012
Egregio Signor Lino, le risposte che ha ricevuto dai Colleghi che mi hanno preceduto, sono state molto chiare e precise. Serve fare terapia ortodontica sia per avvicinare i denti e chiudere gli spazi, che per creare gli spazi adatti all'aggiunta futura dei denti mancanti per agenesia. L'unica raccomandazione che mi sento di farle é di intervenire subito, adesso che sua nipote ha 9 anni, per terminare il trattamento ortodontico entro i prossimi due anni, cioè all'età di fine permuta dentaria. Se la bambina perde quest'occasione di trattamento ortodontico durante l'età di permuta dentaria, sarà tutto molto più difficile e con risultati molto più limitati. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 29-11-2012
Se, come penso, si tratta degli incisivi centrali inferiori, per adesso la bambina dovrà essere seguita da un ortodontista il quale deciderà se chiudere gli spazi o mantenerli. In questa seconda eventualità, quando avrà 16 - 17 anni, si deciderà come procedere per la sostituzione.
Pubblicato il 29-11-2012
Gentile Sig. Lino, è sicuro che si tratti di agenesia dei due incisivi centrali. Molto probabilmente si tratta dei laterali. In ogni caso bisogna fare una attenta valutazione degli spazi. Se sono i centrali chiudere gli spazi mi sembra difficile ed inestetico. Cosa diversa per i laterali. Altrimenti si tengono aperti ed a fine crescita di valuta una sostituzione protesica. Cordiali saluti
Pubblicato il 29-11-2012
Sig. Lino, i denti decidui sono presenti? Chi ha diagnosticato questa rara agenesia? Per sua nipote occorrono dati certi di un odontoiatra che si assuma tutta responsabilità del caso e non vari pareri telematici, che possono essere solo spiegati a professionisti competenti della materia
Pubblicato il 29-11-2012
Che sia sua nipote di 9 anni che faccia diagnosi di agenesia è piuttosto strano. Non ci sono dentisti a Napoli? Ad ogni modo l'agenesia dei centrali superiori è piuttosto rara e probabilmente c'è un odontoma che impedisce la loro eruzione. Già il suo dentista con una panoramica farà la diagnosi. Cordialmente
Pubblicato il 29-11-2012
Gentile paziente concordo con i colleghi sulla improbabilità che gli incisivi mancanti siano i centrali, in quanto è piuttosto raro, di solito sono gli incisivi leterali, comunque va seguito dal punto di vista ortodontico e ricreati gli spazi giusti. Cordiali saluti
Pubblicato il 29-11-2012
Sig. Lino esistono due alternative, il trattamento ortodontico con chiusura degli spazi oppure il trattamento implantare alla fine dello sviluppo. Nell attesa del posizionamento degli impianti verranno applicati dei provvisori fissi o mobili a seconda dei casi. Distinti saluti
Pubblicato il 30-11-2012
Gentile Sig. Lino, prima di tutto ci chiarisca ESATTAMENTE che incisivi siano: superiori oppure inferiori ( in totale ne abbiamo otto ) e inoltre se siano centrali o laterali. In tutti questi diversi casi cambiano sensibilmente gli approcci terapeutici e le considerazioni sia funzionali che estetiche durante e dopo i trattamenti. Per esempio la rara agenesia dei centrali superiori è ben più complessa da risolvere rispetto a quella dei laterali superiori a loro volta meno complessa dell'agenesia dei centrali e laterali inferiori ( anch'esse rare ) e certamente meno preoccupanti. In ogni caso sono terapie a lungo decorso che impongono la prosecuzione costante durante tutto il periodo dell'accrescimento fino alla sua conclusione , e a seconda della scelta protesica ( es. denti su impianti ) si associa a delicate procedure chirurgiche, che seppur consolidate non possono prescindere da accurate pianificazioni sia a livello osseo che gengivale per ottenere il risultato così a lungo sperato.
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