Conviene farmi devitalizzare il dente o rifare l'otturazione?
Scritto da FRANCESCO / Pubblicato il
Buongiorno, sono un appassionato di immersioni con autorespiratore, e da un po' di tempo non riesco ad effettuare questa attivita' in quanto in discesa ho un forte dolore in un'otturazione nel terzo molare superiore dx. Mi sono recato dal mio dentista di fiducia il quale mi ha sottoposto a rx dalla quale non si evince, secondo lui, nessun tipo di problema, pero' io continuo a non potermi immergere x i dolori lancinanti gia' sui 5 mt di profondita'. L'otturazione l'ho effettuata un anno fa e x una stagione intera non ho avuto nessun tipo di problema. Un minimo raffreddore con occlusione delle vie aeree puo' significare qualcosa? Compenso bene quindi non so....Un minimo raffreddore con occlusione delle vie aeree puo' significare qualcosa?conviene farmi devitalizzare il dente o rifare l'otturazione? Lui e' contrario a devitalizzare un dente quasi sano pero' io vorrei risolvere il problema...Aggiungo che il dolore lieve permane per giusto una giornata poi scompare del tutto...questo dente e' sensibile(mi provoca forte dolore) se metto acqua fredda sopra o al sol soffio di aria dal dentista. Certo di una vostra risposta Vi auguro Buon lavoro.
Pubblicato il 03-06-2015
Caro Signor Francesco, buongiorno. Se fosse stata fatta solo una Rx endorale e non anche una Visita Clinica non si sarebbe potuto fare Diagnosi con la sola Rx! Le spiegherò più avanti. Chiede se "Un minimo raffreddore con occlusione delle vie aeree possa significare qualcosa. Certo che può avere una grande significato perché potrebbe avere una alterazione o addirittura mancata compensazione della pressione durante l'immersione per la flogosi e chiusura delle tube di Eustachio che collegano la cavità dell'orecchio medio con il rinofaringe. Inoltre non potrebbe attuare la manovra del Valsava! Faccia aereolsol con mucolitici, cortisone ed eventualmente antibiotici specifici per aereosol, ma è solo una indicazione che va confermata dal suo Medico curante o dall'Otorino! Torniamo ora al suo dente. Anche qui se ha dolore, significa che non sopporta la pressione dell'immersione! Quindi c'è una sofferenza pulpare che va analizzata bene. E' sempre più prudente che la visiti un Dentista, meglio se Parodontologo perché con la visita Parodontale ed il sondaggio parodontale escluda non solo una Parodontite ma anche una endoparodontite, visto che ha l'età di 47 anni che è tra le più colpite dalla Parodontite. Torniamo al Dente. :) Bisogna valutare la Vitalità dei denti con stimoli termici al freddo ed al caldo e se c'è una iperemia passiva da danno venoso che non è altro che una pulpite, non è reversibile e bisogna procedere alla terapia endodontica, se fosse una iperemia attiva con danno arterioso, la sofferenza pulpare sarebbe reversibile! Se il dente fosse positivamente normale allo stimolo freddo, bisogna portare su esso uno stimolo caldo per valutare la presenza di una sintomatologia radicolare della polpa! Le spiego meglio: il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice, ossia un granuloma, cisti (ma col tempo, non immediatamente. Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e una visita o almeno una anamnesi ed una semeiologia sistemica e stia certo che si arriva ad una diagnosi. Tenga inoltre presente che la visita Odontoiatrica deve essere totale. Bisogna anche escludere che ci sia un "dolore riflesso", per capirci, che si chiama in Medicina, Sinalgia. Le Sinalgie sono sintomi che, praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca e del massiccio cranio-facciale, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano o da altri organi. Un dolore riflesso potrebbe avere la sua origine anche in altri organi sistemici. Per esempio un dolore uro-genitale può riflettersi a livello del dente che le duole, quindi l'anamnesi clinica sistemica deve essere accurata e particolareggiata! Ciò detto, devo precisare che la Diagnosi è semplicissima e di normalissima routine Odontoiatrica. Spero di esserle stato utile ed esaustivo. Ne parli col suo Dentista! Cari saluti e "buone immersioni, dopo avere risolto il problema, ovviamente
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Pubblicato il 03-06-2015
Sicuramente è presente una sofferenza pulpare, esacerbata dalle sue immersioni. Poi il discorso diventa molto semplice. Se diventa costante e caratterizzante le sue immersioni, e quindi non la fa stare bene, proceda alla terapia canalare del dente (analizzandone bene l'anatomia radicolare, trattandosi di un dente del giudizio e controllando che non siano presenti anche concomitanti problemi parodontali, ed escludendo eventuali dolori riflessi ovviamente), e avrà la controprova.
Pubblicato il 03-06-2015
Sig. Francesco, come lei ben sa da buon brevettato, se ci fosse una piccolissima bolla d'aria non comunicante con l'esterno tra otturazione e cavità, questa durante l'immersione avrebbe una pressione costante non compensabile che le potrebbe dare il dolore riferito. Un trattamento canalare a quel dente non è semplice e non sempre va a buon fine per cui nei terzi molari in questi casi si valuta anche l'eventuale avulsione.
Pubblicato il 03-06-2015
Buongiorno Sigr. Francesco, il raffreddore con occlusione della vie aeree non è il responsabile del mal di denti. Può incidere solo sulla capacità di compensazione. Mentre il dolore da lei riferito è legato ad un sigillo dell'otturazione non ottimale, rimane intrappolata dell'aria tra il materiale da otturazione e la parete del dente che come lei sa da buon sub diminuisce ed aumenta di volume al variare della pressione.Quindi cosa fare? Se l'otturazione non è un grosso e profondo restauro la prima cosa è rifare l'otturazione se il problema persiste potrà sempre devitalizzarlo od eventualmente estrarlo ( se non interviene nella masticazione dato che è un dente del giudizio). Un saluto e buone immersioni da un dentista subacqueo.
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Pubblicato il 03-06-2015
Se si tratta di un dente del giudizio (terzo molare) è ben difficile che si possa devitalizzare efficacemente. Controlli che il suo dentista sia un laureato iscritto all'ordine del medici ed odontoiatri, e se lo faccia togliere senza nessun rimpianto, e da sub a sub le dico che le immersioni torneranno ad essere molto serene.
Pubblicato il 03-06-2015
Se si tratta di un dente del giudizio, non ha senso fare una devitalizzazione, se lo faccia togliere, anche perchè un molare devitalizzato, andrebbe incapsulato, e dato che i denti del giudizio hanno solitamente un anatomia canalare complicata, e di difficile esecuzione ( diga, posizione operativamente difficile) il fallimento è dietro l' angolo, l' impresa non vale la spesa
Pubblicato il 03-06-2015
Concordo con il collega Sbarbaro, è presente una sofferenza pulpare, proceda alla terapia canalare del dente o all'estrazione (se strategicamente non utile/senza antagonista/fuori arcata/microdonzia), naturalmente è necessaria una visita per una risposta e una diagnosi completa.
Pubblicato il 03-06-2015
In base alla nostra personale esperienza trentennale, di casi analoghi, è abbastanza frequente il riscontro di otturazioni che in caso di variazioni della pressione atmosferica, come ad esempio in volo con aerei, o nel corso di immersioni subacquee, diventano sintomatici, scatenando intenso ed improvviso dolore. Il razionale è quello della espansione / compressione, dei materiali di otturazione, causati dalle variazioni della pressione endorale, che scaricando questi traumi barometrici sulla dentina e sulla polpa provocano una reazione della stessa e quindi dolore. La soluzione è quella di sottoporre il dente incriminato a terapia canalare. Problema: si tratta purtroppo di un terzo molare pertanto potrebbe non essere possibile o non essere predicibile di successo, una terapia canalare, pertanto in questo caso, la soluzione al problema è quella della sua avulsione. Come alternativa, se tutto ciò sembra esagerato, si può tentare di rifare l'otturazione magari con materiale composito e un buon strato di sottofondo, in qualche caso ha funzionato.
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Pubblicato il 04-06-2015
Come peraltro ben esposto dal primo collega, una diagnosi "completa" con prove di sensibilità al caldo freddo potrebbe aiutare a prendere la decisione se devitalizzare o no il dente.
La sintomatologia da lei descritta pare molto compatibile con un ipotesi di pulpite, il che spiegherebbe l'esaltata sensibilità del dente a tutte le variazioni delle condizioni fisiche e ambientali.
Potrebbe tentare a ri-effettuare l'otturazione, che potrebbe avere piccole aree di infiltrazione, e in assenza di risultati positivi nell'arco di una trentina di giorni, procedere alla devitalizzazione.
cordiali saluti
La sintomatologia da lei descritta pare molto compatibile con un ipotesi di pulpite, il che spiegherebbe l'esaltata sensibilità del dente a tutte le variazioni delle condizioni fisiche e ambientali.
Potrebbe tentare a ri-effettuare l'otturazione, che potrebbe avere piccole aree di infiltrazione, e in assenza di risultati positivi nell'arco di una trentina di giorni, procedere alla devitalizzazione.
cordiali saluti
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