E' normale avvertire questa sensibilità per il solo fatto che l'otturazione sia rovinata?
Scritto da tati / Pubblicato il
Buongiorno, sono una ragazza di 25 anni.
Circa due-tre anni fa ho subito un'otturazione ad un molare dell'arcata superiore affetto da una carie profonda...ero ancora in tempo per non devitalizzarlo! Premetto che da quando sono piccola questo molare è stato curato ed otturato varie volte...a volte è stata semplicemente rifatta l'otturazione anche senza carie.
L'anno scorso ho notato che il materiale dell'otturazione si è scurito vicino la gengiva e che usando il filo interdentale si sporcava di sangue, cosàsono andata dal mio dentista, ma lui ha detto che il materiale si era semplicemente scurito col tempo e che il sangue era dovuto alla formazione di placca!
Ora, a distanza di un anno ho notato che l'otturazione si è scheggiata sopra, come se ci fosse un piccolo buchino e che comincio ad avvertire sensibilitàal freddo e al caldo e sento un pó di fastidio nella zona di separazione tra un dente e l'altro (quindi avanti e dietro il dente in questione).Non voglio credere che sia cariato perché ho sempre usato filo interdentale e spazzolino elettrico da quando l'ho curato!
Sicuramente andrò dal dentista a far rifare l'otturazione perché ormai è usurata.
Volevo solo sapere se è normale avvertire questa sensibilitàper il solo fatto che l'otturazione sia rovinata!
Vi ringrazio in anticipo
Pubblicato il 13-07-2015
Cara Signora Tati, buongiorno. Che dirle se non che tutto è possibile! Non si può fare una Visita Clinica via Web, la Tecnologia informatica fa passi da gigante ma visitarla informaticamente nel Web non si può :)Per completezza le spiego un po' tutto ciò che posso sulle patologie pulpari (il cosiddetto nervo). Bisogna valutare la Vitalità dei denti e se c'è una iperemia passiva da danno venoso che non è altro che una pulpite, non è reversibile e bisogna procedere alla terapia endodontica, se fosse una iperemia attiva con danno arterioso, la sofferenza pulpare sarebbe reversibile! Le spiego meglio: il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta, o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi, come è successo a Lei e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice, ossia un granuloma o una cisti e ci può essere un ascesso. Questa Visita deve avvenire nell'ambito di una doppia visita. Ossia, bisogna visitarla clinicamente con due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Si valutano anche le Recessioni Gengivali Presenti che, se sintomatiche e se raggiungessero la linea di giunzione mucogengivale che separa la Gengiva aderente dalla mucosa Alveolare, devono essere curate. Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltre a valutare visivamente il parodonto profondo, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti. Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà, tra cui le numerose pubblicazioni sulle Recessioni Gengivali. Come vede affrontare il suo "problema" è meno semplicistico di quanto apparirebbe ad una superficiale e frettolosa valutazione! In bocca al Lupo e Cari Saluti
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Pubblicato il 13-07-2015
Buongiorno Tatiana, "Solo per il fatto che l'otturazione sia rovinata" fa sorridere. Purtroppo sì, è sufficiente che sia "solo" rovinata per darle sensibilità. Ciò che per lei può essere solo un piccolo difetto può in realtà nascondere una recidiva cariosa che ha coinvolto i tubuli dentinali più prossimi alla polpa. Personalmente non condivido che il materiale "si sia scurito nel tempo" perchè le discromie delle resine raccontano la presenza di qualche difetto nel restauro, non necessariamente dovuto all'imperizia del collega, ma che comunque va eliminato. Io rimuoverei tutta la ricostruzione e in base alla quantità di tessuto dentale residuo valuterei la terapia, che non mi sembra troppo distante da terapia canalare e restauro indiretto. Auguri.
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Pubblicato il 13-07-2015
Gentile Tati, il fatto che lei usi il filo interdentale e lo spazzolino elettrico purtroppo non la mette al riparo da eventuali formazioni cariose. Sicuramente seguendo una corretta igiene orale domiciliare si riduce la eventualità ma sicuramente non si è immuni. Per quanto riguarda la sensibilità termica solo con accurata visita si può determinare l'origine che potrebbe essere anche il dente con la vecchia e profonda otturazione ma potrebbe avere anche altra origine. Si faccia visitare dal suo dentista che con le opportune indagini saprà darle giuste risposte. Cordialmente
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Pubblicato il 13-07-2015
La risposta, come le hanno fatto capire i colleghi, è purtroppo affermativa. Una buona igiene orale è fondamentale ma, sopratutto quando ragioniamo su vecchie otturazioni (che possono infiltrarsi nel tempo in seguito ad una fisiologica perdita del sigillo, scheggiarsi etc etc), non sempre è sufficiente. È necessaria sicuramente una visita dal suo Dentista che valuterà, pulendo a fondo dove è venuto meno il sigillo, se il dente è ancora recuperabile (nel senso non da devitalizzare) oppure no.
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Pubblicato il 13-07-2015
Gentile signora, Solo la diagnostica radiologica ed una telecamera endorale con ingrandimento saranno dirimenti. Generalmente trattasi di patologia cariosa. Restiamo a sua disposizione, Cordiali saluti.
Pubblicato il 13-07-2015
Torni dal suo dentista per una valutazione del problema: visita-sondaggio-test termico-rx endorale: diagnosi. Un piccolo buchino, come dice lei, è sufficiente per crearle sensibilità. Il mettere in pratica una scrupolosa igiene orale domiciliare non la preserva dal rischio carie.
Pubblicato il 13-07-2015
Gentile Sig.ra Tati, filo e spazzolino non possono ridurre la probabilità di carie a zero. Pertanto è possibile che il dente sia di nuovo cariato. La diagnosi di recidiva cariosa deve essere comunque fatta dal suo dentista dopo accurata visita. Cordiali saluti
Pubblicato il 13-07-2015
Se l'otturazione è incongrua ( infiltrata) è normale avvertire fastidi o sensibilità come pure avere infiammazione gengivale. Se i margini sono in vicinanza dei tessuti molli se il colore si è modificato in breve tempo sospetterei una possibile infiltrazione cariosa. Cordiali saluti
Pubblicato il 14-07-2015
Sig. Tati, il sanguinamento regredisce spontaneamente dopo la continua rimozione di placca, controlli se chi opera su di lei è iscritto all'ordine dei medici, se lo trova iscritto gli chieda, alle prossime cure, il suo parere sull'utilizzo della diga e dei coni interdentali.
Pubblicato il 14-07-2015
Che confusione mi meraviglia la frase ho subito, si rivolga con fiducia al suo dentista gli spieghi tutto e ascolti la sua risposta senza pregiudiziare humanum est perseverare est diabolicum ha troppe indecisioni ascolti con fiducia
Dentista Veneto, Padova
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