Dopo 4 giorni di dolore mi sono fatto visitare e curare la carie sul 25
Scritto da FRANCESCO / Pubblicato il
Gent.li Dottori,
dopo 4 giorni di dolore mi sono fatto visitare e curare la carie sul 25. Da allora (12 giorni fa) riscontro ancora dolore al dente accompagnato da mal di testa latente e leggeri stati febbrili temporanei.
Stamane mi sono fatto visitare da un diverso studio dove la radiografia effettuata ha evidenziato anche la grossa carie sul 27 (credo). Io però vorrei il vostro parere sul 25. Il secondo studio ha posto l'attenzione sullo spazio lasciato dietro il composito che ho evidenziato, comunicandomi che l'otturazione non era stata fatta a dovere. Inoltre mi hanno chiesto se mi fosse stata tolta un'amalgama che risultava essere sullo stesso dente da vecchia ortopantomografia.
A questo punto mi sono recato presso il primo studio a chiedere spiegazioni. Per quanto riguarda l'amalgama il dottore, seppur con qualche reticenza, ha affermato che l'amalgama mancava già (affermando che forse era caduta accidentalmente in precedenza) e che lui ha solo grattato via la dentina. Lo spazio che si vede dietro il composito invece lo giustifica come idrossido di calcio che lui ha inserito come protezione.
Il quadro complessivo mi sembra alquanto confuso e contraddittorio e vorrei il vostro parere a riguardo.
Anche la terapia da intraprendere mi lascia perplesso. Mi hanno detto che quel dente è ormai troppo fragile e oltre a richiedere quasi certamente la devitalizzazione se il dolore persisterà nei prossimi giorni, necessiterà anche di un intarsio.
E ancora non si è riusciti a capire se i sintomi che ho siano dovuti alla "bolla" lasciata dietro la carie, al nervo ormai compromesso o a un'intossicazione da mercurio per un'amalgama rimossa senza protezione.
Grazie fin d'ora per la vostra disponibilitÃ
Pubblicato il 02-03-2017
Le posso dire cosa vedo ora dalla radiografia endorale, non cosa c'era prima. Il premolare probabilmente dovrà essere trattato con terapia canalare, ricostruito o con otturazione diretta e perno o con restauro indiretto (corona / intarsio): lasci stare l'intossicazione da amalgama, forse è stato fatto un tentativo sommario di non devitalizzare ma il quadro sintomatologico e radiografico non lasciano molti dubbi ora come ora. Il secondo molare ha una lesione cariosa molto estesa da trattare con urgenza.
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 02-03-2017
Sig. Francesco, perchè si intromette in cose di cui non ha competenze per comprenderle? Quando un odontoiatra dichiara al paziente che l'operato non è stato eseguito a dovere da un altro collega, il paziente deve mettere in contatto i due professionisti tra di loro in modo da ottenere dei chiarimenti, senza intromettersi e senza rischiare di riportare informazioni non corrette. Per non compiere altri errori e dormire tranquillo d'ora in avanti si faccia mettere sempre tutto per iscritto dall'intossicazione alla diagnosi.
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 02-03-2017
Caro Signor Francesco, buongiorno. Via, sia "pratico", come potrebbe mai avere una intossicazione di mercurio per la rimozione di un'amalgama; anche se fossero molte amalgame ma, per di più, è una sola, escluda nel modo più assoluto una intossicazione da Mercurio. Nell'Amalgama, Il mercurio, una volta legato agli altri metalli, è dimostrato essere stabile e liberato nel cavo orale in quantità assolutamente trascurabili per la salute. Nel Pesce che mangiamo (io tutti i giorni ma è pesce Sardo, di Pastura, "Ruspante" pescato e buonissimo) c'è più mercurio (anche in quello Sardo) che in decine e decine di amalgame! La questione della pericolosità di questo materiale per la salute è vecchia quasi quanto il materiale stesso ed ha portato i ricercatori a sviluppare su questo argomento una vastissima letteratura scientifica. Il mercurio, una volta legato agli altri metalli, è dimostrato essere stabile e liberato nel cavo orale in quantità assolutamente trascurabili per la salute. La Federation Dentaire Internationale FDI durante i congressi di Vancouver e di Budapest, dedicati all'argomento, ha assolto l'amalgama ritenendola un materiale valido ed economico e non ancora sostituito da altri. L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) con la collaborazione dei suoi organi, Oral Health Programme e Office of Global and Integrated Environmental Health, insieme alla FDI ha pubblicato un documento che conclude che i restauri in amalgama sono sicuri ed economici e che lo svantaggio è di non avere il colore dei denti. Detto questo Veniamo al suo problema: basta fare una Diagnosi: La Sofferenza Pulpare del premolare in questione che provoca il "fastidio doloroso", va valutato clinicamente e con Rx Endorale, con stimoli termici con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. LE SPIEGO QUALCHE COSA: Nella iperemia attiva , il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dagli stimoli termici, in questo caso il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!Se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti, tipici della Pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono = necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx endorale) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti.IL DOLORE DA NECROSI è invece sordo profondo e non pulsante. Potrebbe avere delle sinalgie, infatti esistono dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e stia certa che si arriva ad una diagnosi. Ma qui non c'è niente di complesso! Oltre a quanto già detto, bisogna visitarla clinicamente con due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Inoltre bisogna valutare non solo l'altezza della cresta ma anche la sua larghezza e la Profondità del Fornice e la presenza di una banda sufficiente di Gengiva Aderente! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Si faccia visitare da un Parodontologo esperto in Riabilitazione Orale Completa! Riguardo alla fragilità la si valuta clinicamente e semeiologicamente e con strumenti come il taglia smalto che è uno strumento con uno scalpello tagliente in acciaio e diamante (più duro quindi dello smalto) e se il dente cede alla sua pressione in punti particolari, la corona la si "azzera" e la si ricostruisce riabilitando, dopo cura endodontica, la radice, con un perno-moncone in Fibra di Carbonio o altro ed una corona nel materiale più adatto! L'intarsio avrebbe senso solo se la parte restante di corona fosse solida ed ovviamente fosse un intarsio o in oro o in ceramica, non certo in Materiale estetico da ricostruzione usato da quei dentisti che non sanno fare le otturazioni e fanno quindi realizzare l'intarsio in composito dal Laboratorio odontotecnico! Ma in questo caso, basta ed avanza una buona otturazione che costa enormemente meno! Spero di averle chiarito le idee :) i Sintomi sono espressione di sofferenza pulpare che deve essere valutato come ho spiegato sopra!!! Cari Saluti
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 02-03-2017
Il 25 è assai palese che vada devitalizzato.. Si vede anche un inizio di risentimento periapicale, ovvero di infezione che spiega forse gli stati febbrili. Forse. Su come ricostruirlo poi io non vedo immense difficoltà, basterà una corona ben fatta dopo la terapia endodontica. Il 27 ha una grossa carie che va curata subito. Speriamo non sia da devitalizzare anche questo, ma non sembra... C'è anche un nono dente, cioè un giudizio sovrannumerario: lei sia quindi giudizioso e scelga un dentista bravo e non low cost se vuole mantenere alla sua giovane età i denti sani o ben curati...
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 02-03-2017
Gentile Sig. Francesco, se la famosa intossicazione da mercurio presente nell'amalgama fosse vera i dentisti sarebbero tutti morti o molto malati. E' vero, il mercurio è tossico, ma non in tutti i suoi stati. Nell'amalgama è ormai presente in quantità minima (come già detto è presente molto di più in un pesce), ma soprattutto è stabile. Probabilmente il vecchio dentista ha provato a mantenere vitale il dente, ma purtroppo non sempre la terapia riesce ed adesso deve devitalizzare il dente. Poi vista la profonda carie sul 27 potrebbe essere anche lui l'artefice dei suoi dolori. Cordiali saluti
CONTINUA A LEGGERE
Dentista Campania, Napoli
Vedi la scheda
Dentista Campania, Napoli
Vedi la scheda
Dentista Lombardia, Milano
Vedi la scheda
Dentista Lazio, Roma
Vedi la scheda
Dentista Toscana, Prato
Vedi la scheda