Mi è stata riscontrata una carie sul dente del giudizio
Scritto da Valeria / Pubblicato il
Buon pomeriggio; all'inizio del mese ho effettuato una pulizia dei denti piuttosto invasiva, post gravidanza e durante l'allattamento. Durante la pulizia, che debbo dire mi ha dato alquanto fastidio, mi è stata riscontrata (senza alcuna ortopanoramica) una carie sul dente del giudizio dell'arcata inferiore destra. Il dente non mi ha mai dato alcun problema. La carie, a detta del dentista, sembrava piccola ma in realtà, era un pò più profonda del previsto e mi è stata curata senza anestesia, siccome ancora allattavo (ora non più). A seguito di questo episodio ho avuto la mandibola indolenzita per qualche giorno ma poi per quindici giorni sono stata bene. All'improvviso qualche giorno fa, ho cominciato a sentire indolenzimento ad un primo molare quando mangiavo. Questo fastidio è passato ma si è scatenato un bruciore fortissimo per tutta l'arcata inferiore destra e che si diramava verso il palato, le gengive, la mandibola fino alla tempia destra e all'occhio, ai capelli, interessando anche la guancia destra che sembra letteralmente andare a fuoco (!) e il collo che mi si blocca. Tale bruciore si manifesta senza motivo, a volte dopo mangiato, a volte no e dura circa 20 minuti per poi passare se mi stendo sul letto e capitano 4/5 attacchi durante la giornata. Ad ogni modo il dente otturato mi da fastidio se ci capita qualcosa di molto freddo sopra ma al tatto (se lo premo) no. Passata la crisi mi rimane indolenzimento quando apro e chiudo la bocca, dentro l'orecchio e mi fanno fastidio le gengive. Sono una persona che soffre di trigemino e di gengive sensibili ma non mi è mai capitato che il trigemino venisse scatenato dai denti. Non so se in alcun modo quella otturazione possa aver scatenato il trigemino (ma poi perché dopo 2 settimane?!) ma ad ogni modo vorrei i vostri pareri su come possa procedere dato che purtroppo per questa emergenza sanitaria lo studio del mio dentista è chiuso. Grazie Un saluto
Pubblicato il 30-03-2020
Cara Signora Valeria, buongiorno. Ora non vada dal Dentista per i decreti ministeriali e Governativi anti diffusione del Virus Sars-Cov-2. Non è urgenza inderogabile. Stia a casa! Potrebbe essere certamente una esacerbazione della nevralgia per la quale potrebbe assumere (solo dopo aver parlato col Dentista per telefono o col Medico di Medicina Generale per la prescrizione ed una anamnesi e triage telefonico) Benexol B12 chè è un farmaco neurotropo! Ma tutto questo sembrerebbe essere stato scatenato da una possibile iperemia attiva molto probabilmente o passiva meno probabilmente della polpa ed allora non potendo andare dal Dentista, si faccia prescrivere un potente antibiotico a largo spettro ed attivo anche sui batteri gram negativi anaerobi ed un analgesico tipo della famiglia dei Fans!
Vede quando c'è una sofferenza pulpare succede questo: La Sofferenza Pulpare che provoca il "fastidio doloroso" va valutata clinicamente e con Rx Endorale (la panoramica non serve a niente), con stimoli termici con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. LE SPIEGO QUALCHE COSA: Nella iperemia attiva il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dagli stimoli termici, in questo caso il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!Se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti, tipici della Pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono = necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx endorale) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti.IL DOLORE DA NECROSI è invece sordo profondo e non pulsante. Potrebbe avere delle sinalgie, infatti esistono dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata. Per valutare il Parodonto basta fare un sondaggio Parodontale con un sondino parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti (senza limitarsi a quello in causa apparente) se vi fossero misure superiori a 4 mm (fino ad un massimo di 14 mm, ci sarebbero delle tasche Parodontali , sintomo di una Parodontite DNDD. Per le patologie Endoparodontali, esse sono un sovrapporsi o un "misto" delle due descritte! Il confine tra iperemia attiva e passiva non è a volte così ben distinto e distinguibile e si può diagnosticare una iperemia attiva mentre invece la polpa si trova in un momento di passaggio tra la attiva e la passiva ed ecco che si può allora fare una otturazione ed avere poi il dolore per l'esplosione immediata o a distanza di tempo della iperemia passiva e quindi della pulpite che porta alla terapia endodontica del dente! Chiaro? Tutto questo è normalissima routine Odontoiatrica ed Endodontica!
Ma non ora. Deve stare a casa fino alla fine dell'Epidemia/Pandemia. Se aumentasse il dolore al dente e diventasse forte e pulsante e prevalentemente notturno e durasse più di 10/30 minuti ci riscriva e la consiglieremo. Cari saluti
Vede quando c'è una sofferenza pulpare succede questo: La Sofferenza Pulpare che provoca il "fastidio doloroso" va valutata clinicamente e con Rx Endorale (la panoramica non serve a niente), con stimoli termici con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. LE SPIEGO QUALCHE COSA: Nella iperemia attiva il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dagli stimoli termici, in questo caso il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!Se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti, tipici della Pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono = necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx endorale) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti.IL DOLORE DA NECROSI è invece sordo profondo e non pulsante. Potrebbe avere delle sinalgie, infatti esistono dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata. Per valutare il Parodonto basta fare un sondaggio Parodontale con un sondino parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti (senza limitarsi a quello in causa apparente) se vi fossero misure superiori a 4 mm (fino ad un massimo di 14 mm, ci sarebbero delle tasche Parodontali , sintomo di una Parodontite DNDD. Per le patologie Endoparodontali, esse sono un sovrapporsi o un "misto" delle due descritte! Il confine tra iperemia attiva e passiva non è a volte così ben distinto e distinguibile e si può diagnosticare una iperemia attiva mentre invece la polpa si trova in un momento di passaggio tra la attiva e la passiva ed ecco che si può allora fare una otturazione ed avere poi il dolore per l'esplosione immediata o a distanza di tempo della iperemia passiva e quindi della pulpite che porta alla terapia endodontica del dente! Chiaro? Tutto questo è normalissima routine Odontoiatrica ed Endodontica!
Ma non ora. Deve stare a casa fino alla fine dell'Epidemia/Pandemia. Se aumentasse il dolore al dente e diventasse forte e pulsante e prevalentemente notturno e durasse più di 10/30 minuti ci riscriva e la consiglieremo. Cari saluti
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Pubblicato il 30-03-2020
Evidentemente la cura (ma perchè senza anestesia?? Anche se si allatta, si può fare anestesia senza danni per nessuno) non è bastata a sistemare la carie, che sta evolvendo in pulpite, cioè infiammazione del nervo del dente (tutti i sintomi ci dicono questo..), e ben presto temo (tocchiamo ferro veramente, ora come ora) evolverà in sintomi peggiori, ed infezione. Quindi si potrebbe trasformare in una situazione di emergenza. I dentisti sarebbero autorizzati (chi vuole e se le sente in questo momento) da parte dell'Ordine dei Medici etc a effettuare cure e manovre di emergenza. Se sfortunatamente la evoluzione non le darà il tempo di attendere oltre, provi a cercare chi lavora ancora, con coraggio, per venire incontro a chi soffre..
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Pubblicato il 30-03-2020
Sig. Valeria, la OPT è il peggior modo per fare diagnosi di carie. Non so cosa voglia dire soffro di trigemino, essendo questo uno dei nervi cranici che tutti possediamo. La crisi non dovrebbe essere dipendente dal dente. Le consiglio di non uscire da casa in questo periodo e di contattare il suo odontoiatra e con lui eventualmente programmare una futura visita.
Pubblicato il 30-03-2020
Penso che il problema sia derivante da una iniziale pulpite a carico del dente del giudizio..se il fastidio diventa pulsante e si esacerba quando è in posizione supina occorre effettuare o una devitalizzazione del dente del giudizio e/o occorre eventualmente valutare l'opportunità di una estrazione del dente del giudizio se è malposto e/o l'anatomia canalare del dente non ne permette la devitalizzazione...oltre ciò potrebbero anche assommarsi problemi parodontali non evidenziatisi durante la seduta di igiene orale..cmq in questo momento d'emergenza le consiglio, se persistono i sintomi o si aggrava la sintomatologia di assumere antibiotico a largo spettro ed analgesico/antinfiammatorio e a breve contattare il dentista che la segue o altro studio dentistico aperto in questo periodo per effettuare una diagnosi più precisa anche con orto panoramica
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Pubblicato il 30-03-2020
Buongiorno signora il fastidio che lei avverte è dovuta ad una infiammazione della palpa dentale che viene comunemente definita pulpite. Nel suo caso si tratta di una pulpite al momento reversibile ed è opportuno intervenire rapidamente altrimenti il fenomeno andrà avanti e accuserà dolori fortissimi dovendosi recare di urgenza al primo presidio odontoiatrico. Auguri
Pubblicato il 31-03-2020
E' possibile, ripeto, è possibile, che l'otturazione a carico dell'elemento trattato sia molto vicina al nervo e le abbia creato una pulpite, una infiammazione acuta del nervo. Chiaramente, con i giusti presidi diagnostico - clinici, il collega può capirlo ed intervenire. Trattandosi senza alcun dubbio di un'urgenza, almeno da quello che ci scrive, il mio consiglio è assolutamente andare dal dentista che l'ha curata o da un collega per risolverla.
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