Due mesi fa ho sostituito una vecchia otturazione in amalgama (che non mi faceva male) con una nuova in composito.
Scritto da Emma / Pubblicato il
Salve, due mesi fa ho sostituito una vecchia otturazione in amalgama (che non mi faceva male) con una nuova in composito. Da allora ho un'estrema sensibilità sia al freddo che al caldo, e a volte, quando mangiando stringo troppo i denti, sento delle fitte. Dalla radiografia si vede che l'otturazione sembra fatta bene ma è molto vicina al nervo e questo sembrerebbe essere la causa del dolore. Ieri dal dentista, usando un getto d'acqua ci siamo accorti che la parte più sensibile è sul lato esterno del dente, dal lato in cui l'otturazione è molto vicino al nervo. Vorrei sapere dai signori medici, se questo episodio è del tutto normale o è sintomo di incapacità del dentista. E' da poco che mi sono trasferita in questa città e ho dovuto cambiare il dentista. Potete aiutarmi? Grazie
Pubblicato il 19-02-2010
Cara signora Emma...la vecchia buona amalgama, specialmente sui molari che (masticano) e ricevono forze impressionanti mi creda...è ancora insostituibile...i materiali estetici si avvicinano molto ormai alla "bontà" di una buona amalgama ma non la raggiungono...quasi...ciò detto...la sensibilità potrebbe essere normale....(sempre che non sia un dolore pulsante (legga in fondo a questa mia risposta)...se va in decrescendo...le fitte alla masticazione no...è probabile che ci siano precontatti che vanno molati (molaggio selettivo = il dente ha quella forma perchè deve svolgere una funzione e deve articolare con le forme del dente antagonista...se le forme non sono ricreate bene con fossette, solchi e cuspidi e versanti cuspidali e cresta marginale...si hanno traumi o non corrispondenza di forme e quindi di funzione con l'antagonista e nelle disclisioni gnatologuche incisive e canine e in relazione centrica!...però è bene valutare anche la sensibilità con delle prove termiche (una lastra endorale, una visita con percussione assiale e trasversale e carina d'articolazione, le prove termiche che stabiliscano se il dente è in pulpite, in iperemia attiva, in iperemia passiva o in necrosi, un sondaggio di eventuali tasche parodontali ed un esame gnatologico).... che le descrivo:........le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre...il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato...ovviamente si deve fare una Rx endorale in diverse proiezioni se necessaria...ed una visita clinica accurata con percussione assiale e trasversale...una analisi occlusale-gnatologica del dente e stia sicuro che si arriva ad emettere una diagnosi certa ed a formulare una terapia idonea...ora LE SPIEGO LE ORIGINI ED IL SIGNIFICATO DI UN DOLORE PULSANTE: il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti...o dal "picchiettarvi sopra"...o dagli stimoli termici...in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile...la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!...se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esci più con la vena danneggiata...si ha pressione che può anche scatenare dolori forti...o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta..le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono= necrosi...e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti...IL DOLORE DA NECROSI O DA FRATTURA MICROSCOPICA DI UN DENTE DEVITALIZZATO è invece sordo profondo e non pulsante... Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 19-02-2010
Sig.ra Emma, difficilmente un odontoiatra è incapace di sostituire un’otturazione, purtroppo sono avvenute delle complicanze che devono essere controllate a distanza.
Pubblicato il 19-02-2010
Cara Emma, i motivi possono essere svariati. Le consiglio di ritornare dal suo dentista, solo lui saprà dare una spiegazione a questa complicanza. E nel caso sostituirle l'otturazione. Cordialmente, Gianluigi Renda
Pubblicato il 19-02-2010
Dalla mia esperienza eseguo sempre una radiografia che mi permette di fare una corretta diagnosi di carie. Se è realmente presente carie sostituisco la vecchia otturazione in amalgama con materiale composito. Per effettuare correttamente una otturazione in composito bisogna isolare il dente con la diga di gomma e aggingere in maniera incrementale cioè 2mm di materiale per volta e farlo indurire con l'apposita lampada. Le consiglio di ritornare dal dentista e chiedere di rifare nuovamente l'otturazione. Cordialmente
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Pubblicato il 19-02-2010
Gentile Emma, potrebbe essere necessario devitalizzare il dente. Venga a trovarmi per un consulto gratuito e senza impegno presso il mio ambulatorio di Roma. Cordiali saluti. Dott. Alessandro Gentile 3384169353.
Pubblicato il 20-02-2010
L'apprezzamento verso le vecchie, gloriose amalgame d'argento, fatto dal Collega Dr. Petti, vero maestro di scienze ed arte odontoiatrica, è del tutto condiviso da me. Però l'esigenza di estetica dei tempi attuali, per me è del tutto giustificata, e quindi per noi dentisti, è necessario e doveroso abbandonare l'amalgama (detta volgarmente impiombatura) a favore dei compositi per motivi principalmente estetici. Tutto quel.. "piombo" in bocca, oggi che siamo tutti più belli (io ad esempio mi tingo un po' i capelli che sono sale e pepe, guadagnando all'istante una decina di anni di meno...) proprio non va più di moda. D'altronde se ve lo ricordate dagli studi della storia e della letteratura, ai tempi di Giacomo Leopardi, mio vicinato di casa, le donne più belle erano quelle dalla pelle bianchissima diafana e delicata. Le donne stile contadinotta tutte nere per la fatica dei campi sarebbero state sicuramente meno apprezzate dalla nobiltà.. I gusti cambiano, oggi il piombo non di deve fare più. Ma chi ha letto nelle tabelle della medicina legale e delle assicurazioni che una impiombatura viene data durevole per 15 anni e un composito per 5?? E' ancora così la tabella??
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Pubblicato il 20-02-2010
Gentile Emma la storia clinica di un dente deve sempre essere tenuta ben a mente. Esso è stato aggredito da una carie che lo ha disturbato ed in qualche misura intaccato la sua capacità vitale, poi otturato ed anche qui un dentista lo ha fresato senza tanti complimenti per poi applicarci su un materiale ad esso estraneo, un altro pò di capacità vitale è andata allora via. In fine dopo vari anni, e magari una nuova infiltrazione cariosa con ulteriori danni, ecco che un nuovo intervento infierisce sulla capacità di resistenza della polpa del suo dente. Magari adesso è arrivato il momento in cui l'infiammazione è irreversibile ed il dente va devitalizzato. O forse no attenda se non c'è troppo dolore. Cordialmente
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Pubblicato il 20-02-2010
Concordo con i colleghi che esaltano le ricostruzioni in amalgama. Possono insorgere problemi di sensibilità dentale dopo la rimozione di ricostruzioni in amalgama molto estese per motivi estetici.
Pubblicato il 20-02-2010
Cara Signora, da dentista, Le dico che io personalmente mi sarei tenuta la vecchia otturazione in amalgama, semplicemente per la robustezza e la lunga durata (non avendone fatta una questione di estetica. Comunque se l'ha sostituita per problemi estetici ha fatto bene. Se la dolenzia dovesse perdurare, sarà necessario rifarla, ma assolutamente previa applicazione della diga di gomma in sterilità. Calogero Alessi
Pubblicato il 23-02-2010
Purtroppo il dente in questione deve essere devitalizzato e questo non per l'incapacità del collega ma per un eccesso di ottimismo nello sperare in un reazione naturale del dente nel proteggere la polpa attraverso la neo apposizione di dentina di reazione. Se la sensibilità va progressivamente diminuendo questo è ciò che avviene altrimenti deve essere devitalizzato. In ogni caso credo che sia presente un altro problema legato ad un precontatto occlusale che scatena un sensibilità parodontale altrettanto dolorosa di quanto lo sia quella pulpare. Siamo uno Studio all'avanguardia in Piemonte, con pazienti provenienti da tutto il centro nord Italia. I pazienti provenienti da fuori Regione vengono ospitati a nostre spese presso un bellissimo bed and breakfast della zona e tutti gli spostamenti vengono gestiti dal nostro personale. Cordialità
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