Dolore dente dopo rifacimento otturazione
Scritto da Damiano / Pubblicato il
Salve, Ho dovuto rifare una otturazione fratturata in amalgama ad un molare, discretamente profonda ma non ho mai avuto dolori persistenti, solo un leggero dolore alla pressione. Sin dal primo giorno con la nuova otturazione il dolore alla pressione era notevolmente aumentato, diciamo dal 10 al 90. Tutti i precontatti sono stati eliminati, ma armai è passato più di un mese e il dolore alla pressione è presente in modo inalterato. La sensibilità al caldo e al freddo è uguale ai denti sani, e non ho MAI avuto dolore spontaneo. La rx non rileva niente. Il dolore alla pressione avviene se si preme su una zona molto localizzata dell'otturazione, verso il bordo al confine con l'ultimo molare. In quella zona si era fratturata l'amalgama e una cuspide. Quali possono essere le cause? Il dentista non sa che pesci prendere. Grazie.
Pubblicato il 20-05-2010
Caro Damiano, la conclusione della tua domanda, quando dici "il dentista non sa che pesci prendere", mi fa sorridere perchè non lo sa il collega (?) che ti sta curando il dente cosa fare e pensi che, senza una visita ed una valutazione Rx, on-line ti si possa dare una risposta esauriente? Tento, comunque, considerata la spontaneità del tuo quesito, di darti ugualmente una risposta ritenendo che, poichè si è rotta la cuspide distale del molare, e, considerata la tua giovane età, nella quale la camera pulpare è ancora abbastanza ampia ed i cornetti pulpari sono abbastanza rappresentati nella zona in cui è avvenuta la frattura della ricostruzione, sia cominciata una necrobiosi del nervo a questo livello. Pertanto, in primis, ti consiglio di verificare se il tuo dentista è iscritto all'ordine di appartenenza della categoria dei medici dentisti o sia un abusivo che senza avere la canna da pesca (cioè la laurea e l'abilitazione) tenta di pescare ed, in secundis, valutare se procedere ad un incappuciamento diretto e/o indiretto della polpa dentaria, al fine di conservare la vitalità del dente, o se invece devitalizzarlo. Un saluto e tanti auguri.
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Pubblicato il 20-05-2010
Impossibile senza una visita caro Damiano darti una risposta... in linea di massima, come dice il collega Santomauro si deve solo decidere se mantenere o no la vitalità del elemento dentario. Saluti
Pubblicato il 20-05-2010
Caro Damiano,dal quesito si evince che una certa dolorabilità era presente anche prima del rifacimento dell'otturazione e che questa si è accentuata con la nuova otturazione.Quindi sicuramente un iniziale interessamento della polpa si era già verificato.In questi casi è opportuno procedere alla terapia canalare o devitalizzazione de l dente interessato.
Pubblicato il 20-05-2010
Salve Damiano, se il dentista non sa che pesci prendere, lo cambi. se il dolore deriva dal suddetto dente, o si deve rifare l'otturazione o una nuova diagnosi. Cordialmente, Gianluigi Renda
Pubblicato il 20-05-2010
Caro signor Damiano..." Il dentista non sa che pesci prendere"... quindi non "sa neanche pescare...con una battuta".....la diagnosi è semplicissima si procede così:basta fare una visita...percussioni trasversali ed assiali , una Rx endorale e prove termiche per fare la diagnosi.....:...le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre....il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato...........ovviamente si deve fare una Rx endorale in diverse proiezioni se necessaria...ed una visita clinica accurata con percussione assiale e trasversale...una analisi occlusale-gnatologica del dente e stia sicuro che si arriva ad emettere una diagnosi certa ed a formulare una terapia idonea........................a questo punto mi permetto di spiegare come procedo io in caso di terapia di un Granuloma e/o necrosi o sindrome radicolare della polpa (vedere sotto):: si deve procedere così, almeno io procedo così (altri procedono in una unica seduta): 1- Bisogna iniziare almeno tre giorni prima di intervenire una copertura antibiotica con un antibiotico potente, a largo spettro soprattutto su anaerobi gram neg. come il ceftriaxone bisodico in fiale intramuscolari da 1Gr. (una al di per tutto il trattamento e proseguire oltre di almeno 4/5 giorni. (ovviamente è solo un suggerimento ...non posso prescrivere antibiotici per vie web senza neanche averla vista e fatto una anamnesi accurata...lo farà il suo medico Dentista che la prenderà in cura)!!!!Faccia la prima seduta un lunedì....la seconda un Venerdì e la terza di chiusura dei canali il Lunedì successivo...in modo da assumere, partendo da tre giorni prima e terminando 4/5 giorni dopo, in tutto 14/15 Fiale da 1 Gr. (una al dì) 2- procedere alla rimozione delle vecchie terapie canalari se ci sono(fatta prima la diagnosi però!!!) e quindi alla strumentazione accurata con lavaggi (sotto diga ovviamente) di ipoclorito neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana semipermeabile per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi DOLORE!..... E qui finisce la prima seduta! 3-Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione... si vede se c'è pus ( se c'è bisogna programmare altre sedute) si ripete tutto e si chiude sempre con membrana semipermeabile... 5-infine in terza seduta si chiude il dente....questo faccio io...poi ci sono altri dentisti che chiudono in una sola seduta...ognuno agisce come meglio crede...esistono delle linee guida dettate dalla società italiana di endodonzia...ma la creatività di ognuno è libera di agire come meglio ritiene per quella situazione e per quel paziente...io mi comporto così da 32 anni...con i dovuti aggiornamenti per il progresso che in continuo avviene...e i denti in necrosi non mi hanno mai dato problemi... Il Dentista anche se per motivi logistici non avesse potuto iniziare subito una terapia del genere avrebbe dovuto fare almeno la prima seduta sotto diga per decomprimere il dente e disinfettarlo e chiuderlo con la famosa membrana semipermeabile affinchè non avesse DOLORE...!..........Se poi non fosse possibile fare tutto questo per la presenza di una corona (capsula)...difficile perchè di regola si può forare la corona per procedere alla terapia e poi chiuderla con amalgama d'argento lucidata.... o di impedimenti, tipo calcoli di dentina nella radice.... si curano le radici per via retrograda ossia chirurgica...si scolpisce un lembo di accesso all'osso...si perfora...l'osso...a livello degli apici delle radici...e si curano le radici entrando in esse dall'apice...per via retrograda ...poi si sigilla l'apice agli apici con MTA o con Amalgama d'argento chirurgica priva di zinco...: quindi il dente, in linea di massima, perché non la vedo clinicamente…ma il mio parlare è supportato dal fatto che il suo dentista avesse fatto la terapia e quindi ciò dimostrerebbe che il dente è stato giudicato salvabile…ecco perché le ho fatto tutto questo discorso. Inoltre guarire un granuloma (che è molto probabile che lei abbia...o possiamo chiamarla più genericamente area di osteolisi periapicale, espressione dell'infezione) è importante per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", in questo caso la zona di osteolisi periapicale, granuloma o anche cisti che siano o parodontite acuta periapicale o tasche parodontali o altre infezioni presenti in bocca…appunto in una cavità del corpo umano, comunicante con l’esterno.... le lascio una foto di un caso di frattura, con sfondamento del pavimento della camera pulpare e difetti ossei complessi e misti a più pareti con gravi problemi parodontali ed endodontici......CURATO ed in bocca da 30 anni!!!.... legga tra le mie pubblicazioni cliccando il nome: Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente..................Cordialmente ..........Gustavo Petti, Parodontologia,Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 20-05-2010
Torni dal suo dentista curante ed esegua una terapia canalare sul dente in questione. Saluti
Pubblicato il 20-05-2010
Sig. Damiano, dica al suo odontoiatra che potrebbe iscriversi a questo portale, dove esiste un forum a lui riservato, dove potrà pescare tutte le soluzioni per far fronte a queste problematiche.
Pubblicato il 20-05-2010
Gentile signore lei afferma che la dolenzia persiste oramai da circa un mese e che non v'è stato alcun miglioramento in questo lasso di tempo, inoltre ci riferisce che l'otturazione è a ridosso della camera pulpare ed a questo proposito vanno fatte due considerazioni, ossia è stato rimosso tutto il tessuto cariato? E' stato disposto uno strato di flow come sottofondo? Molta importanza ha il sistema adesivo utilizzato, tutto ciò potrebbe avere un ruolo nell'eziologia della sintomatologia che ci riferisce; ciò detto non si può fare diagnosi su due righe riportate in una mail, per questo motivo credo che debba affrontare la problematica col suo curante e se lui non è in grado di farlo allora si affidi ad un nuovo specialista, cordialità.
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Pubblicato il 20-05-2010
Io farei sicuramente rimuovere la otturazione in composito, e se i cornetti pulpari non sono scoperti, dopo una attenta rimozione della carie faccio l'incappucciamento pulpare con MTA che è un ottimo cemento in questi casi + otturazione provvisoria che serve a valutare i sintomi.....se non migliora allora vuol dire che il dente sarà condannato alla terapia canalare...lege artis mi raccomando!!!
Pubblicato il 21-05-2010
Caro Sigr. Damiano, la diagnosi è già stata fatta da lei stesso parlando di frattura della vecchia otturazione e di una cuspide. Il suo dente che risponde normalmente ai test termici indica un NON interessamento della polpa, é importante invece il dolore provocato durante la masticazione. Se ci fa caso si renderà conto che il dolore è più marcato non tanto nel momento in cui i denti vengono a contatto ma soprattutto in fase di rilascio. Questo fenomeno ha un nome ben preciso: SINDROME DEL DENTE INCRINATO. Ci sono sicuramente su una o più pareti residue alcune linee di frattura sullo smalto con interessamento della dentina( talvolta sono veramente piccolissime).Torni dal suo dentista é gli parli di questo, basterà abbassare la cuspide o cuspidi interessate e ricostruire il dente o con tecnica diretta o indiretta ( ONLAY A RICOPRIMENTO CUSPIDALE) e vedrà che il suo problema verrà risolto senza devitalizzare il suo molare. Se il dentista non conosce tale Sindrome e non sa come risolverla si affidi ad un 'altro collega più competente. Cordiali saluti.
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