Sono una ragazza di 24 anni ed ho sempre avuto tanti problemi con i miei denti
Scritto da francesca / Pubblicato il
Buongiorno, sono una ragazza di 24 anni ed ho sempre avuto tanti problemi con i miei denti. Premetto che dopo anni in cura da un dentista che poi si è rivelato incapace procurandomi danni permanenti, finalmente da tre anni ho trovato un professionista serio del quale mi fido molto. Tre anni fa circa mi ha rifatto un' otturazione all'ultimo molare sinistro dell'arcata superiore, dicendomi che essendo stata la carie molto profonda andava tenuto sotto controllo. Mi fece un' otturazione provvisoria e dopo tre mesi non avendo nessun tipo di dolore mi fece l'otturazione definitiva. Il Luglio scorso ho cominciato a sentire una sensazione di gonfiore in tutta l'arcata mi sono recata dal dentista e dopo un rx mi ha detto che i denti erano tutti a posto(anche quello otturato) ma c'era il dente del giudizio che stava cercando di erompere che "dava fastidio" agli altri. Dopo non ho più avuto problemi anche se qualche volta mangiando qualcosa di duro sul dente otturato sentivo un dolore non forte e non continuato. ora negli ultimi giorni sempre qualche volta mangiando qualcosa di duro sento dolore per qualche secondo e poi passa subito e mi sono resa conto che si localizza nella parte del dente più vicina al dente davanti. Non ho sensibilità al caldo o al freddo o al dolce e non mi accade sempre. Ho notato anche che a volte mi accade quando mangio frutta con la buccia. Il mio dentista è fuori e sicuramente al suo rientro lo chiamerò ma per adesso Vi chiedo gentilmente quale potrebbe essere la causa di questo dolore. Vi ringrazio per la cortese attenzione
Pubblicato il 17-09-2010
Cara Francesca, probabilmente si è verificata una necrosi pulpare nel dente otturato manifestata da dolore durante la masticazione. Questa evenienza spesso si verifica a distanza di tempo da una otturazione molto profonda ed in prossimità della polpa che può andare incontro progressivamente ad una irritazione e quindi a necrosi. Sarebbe opportuno verificarlo con dei tests di vitalità e una radiografia endorale con centratore di Rinn per evidenziare meglio il dente nei particolari.In questo modo si può giungere ad una corretta diagnosi e di conseguenza ad una giusta terapia. Cordialmente
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Pubblicato il 17-09-2010
Cara Signora Francesca.... mi dispiace per le sue vicissitudini odontoiatriche..ma ora ha un bravo Dentista...stia serena...dirle cosa possa essere senza visitarla è quasi impossibile...tuttavia, poichè il dolore.fastidio si concentra sul dente otturato ed è presente alla pressione ..potrebbe essere un risentimento periapicale nascente o una sofferenza pulpare nascente o già in necrosi.....Per fare DIAGNOSI si procede così:basta fare una visita...percussioni trasversali ed assiali , una Rx endorale e prove termiche per fare la diagnosi.....:...le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre....il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato...........le spiego...:....:Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus e quindi l'ascesso che si fa strada tra le fasce muscolari dove trovano meno resistenza...ecco che un ascesso può "emergere" anche abbastanza lontano dal dente di origine.... ... tolti i microbi con la nuova terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Per togliere il dolore basta fare questo … ossia una accurata "devitalizzazione"....i granulomi sono pericolosi non solo localmente per i denti...il Parodonto...l'Osso....le gengive...ma anche per l'Organismo intero....dal Granuloma possono partire microbi che col torrente ematico vengono portati in organi ed apparati importanti quali Rene, Cuore e tanti altri...e dare infezioni pericolose...fortunatamente molto rare...ma esistono e sono pericolose ripeto!...queste infezioni si chiamano malattie focali, ossia che hanno il loro Focus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", come si dice per DEFINIZIONE MEDICA, in questo caso l'osteolisi periapicale, così come le Tasche Parodontali (altra causa comune ed importante)! Quindi un granuloma va eliminato...soprattutto se è fistolizzato...: guardi che è semplice e normale terapia alla portata di qualsiasi buon Dentista!... Le spiego cos'è un Granuloma in parole "povere": I granulomi si curano: essi sono dei tentativi dell'organismo di bloccare l'infezione che risiede nel dente...ossia i microbi sono nella radice...le tossine escono dall'apice e provocano l'insorgenza del granuloma...curate le radici....il granuloma si riassorbe da solo in un tempo variabile di pochi mesi al massimo ... ma i microbi non ci sono più!...se fosse impossibile curare le radici per la via "normale"...le si curano per via retrograda, chirurgicamente, entrando nelle radici dagli apici che poi vanno sigillati con materiali particolari!...il granuloma i può anche non escidere chirurgicamente intanto si riassorbe! .....................POI potrebbe essere una sofferenza della polpa = ECCO CASA E':....:....:il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti...o dal "picchiettarvi sopra"...o dagli stimoli termici...in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile...la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!......se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata...si ha pressione che può anche scatenare dolori forti...o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta..le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono= necrosi...e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti...IL DOLORE DA NECROSI O DA FRATTURA MICROSCOPICA DI UN DENTE DEVITALIZZATO è invece sordo profondo e non pulsante.......... Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 17-09-2010
Sig. Francesca, lei descrive una sintomatologia lieve per cui può attendere benissimo il rientro, spero a giorni, del suo odontoiatra. Se peggiora la sintomatologia, le consiglio di rivolgersi al suo medico di base.
Pubblicato il 17-09-2010
Cara Francesca, la causa del dolore alla masticazione molto verosimilmente è determinata dal molare otturato che, con il passare del tempo, sarà andato incontro a necrosi pulpare e, pertanto, è necessaria una terapia canalare. Se il fastidio è tollerabile Le consiglio di aspettare il rientro del suo dentista di fiducia e, in caso contrario, può ricorrere all'assunzione di un analgesico. Cordiali saluti.
Pubblicato il 17-09-2010
Gentile paziente, concordo col Dott Ruffoni sulla possibilità di attendere senza grossi rischi il rientro del suo dentista di fiducia, che saprà perfettamente cosa fare visto che , come ci ha spiegato, conosce bene il suo dente. Cordiali saluti.
Pubblicato il 17-09-2010
La causa più probabile, se è stato tolto il dente del giudizio, è una sofferenza pulpare del dente otturato. Probabilmente dovrà essere eseguita una terapia canalare. Le consiglio di attendere il rientro del suo dentista.
Pubblicato il 17-09-2010
Gentile Francesca, la modestia della sintomatologia non allarma. Stia ad osservare se i fastidi rimangono tali o se tendono ad aumentare e ne parli serenamente con il suo dentista. Il quadro non ha certo i connotati dell'urgenza. Cordialità.
Pubblicato il 18-09-2010
Cara Francesca, verosimilmente il dente sarà stato incappucciato per cui può avere un aumento di sensibilità che però se non aumenta nelle ore notturne e non è di tipo pulsante difficilmente fa pensare a una patologia pulpare, anzi, il dolore a percussione è più caratteristico di una lesione o infiammazione parodontale. Comunque non si preoccupi e aspetti il ritorno del suo dentista che saprà sicuramente come agire. Distinti saluti
Pubblicato il 18-09-2010
Cara Francesca, finalmente qualcuno che si dichiara contento del proprio dentista! Lo aspetti perchè non deve essere nulla di preoccupante. Con stima E.Spagnoli
Pubblicato il 19-09-2010
Cara Francesca, il suo dolore saltuario alla masticazione è tipico di quella che viene chiamata "Sindrome del dente incrinato". In altre parole, potrebbe esserci un'incrinatura smalto dentinale che quando del cibo finisce su quel dente le provoca il forte dolore della durata di pochi secondi e poi sparisce. Dica al suo dentista di controllare con appositi coloranti e con mezzi ingrandenti se al di sotto della otturazione da lui eseguita tempo fa si è verificata una incrinatura. Faccia fare ovviamente anche dei test di vitalità pulpare e un buon esame radiografico endorale. Si rivolga al suo dentista in piena fiducia. Cordialmente Arnaldo Castellucci
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