Per curare la parodontite ho sentito parlare di Terapia Fotodinamica Antimicrobica
Scritto da enrico / Pubblicato il
Gentili dottori, ho tre tasche gengivali (di 5mm, 6,5mm e 7mm) e sto cercando a tutti i costi di evitare una terapia chirurgica. Ho sentito parlare di "Terapia Fotodinamica Antimicrobica" e mi farebbe piacere avere l'indirizzo di un centro in Italia dove viene usata. Si dice che sia molto efficace e magari associandola, in un secondo momento, con Amelogenina oppure con i fattori di crescita (PRGF) potrei anche risolvere il mio problema in maniera non invasiva. Ringrazio anticipatamente.
Pubblicato il 03-04-2009
Caro signor Enrico per tasche di 5/6 mm (6 mm è un pò al limite...e poi scusi sono 5 o sono 6...) è sufficiente fare ripetuti curettage e scaling a cielo coperto quindi non cruentemente sotto copertura antibiotica potente la prima ed irrigando alla fine con clorexidina concentrata le tasche stesse... preceduti da accurata detartrasi con scadenze di tre mesi per diverse volte e poi continuare con una terapia sempre di detartrasi e curettage e scaling con tempi da decidere...la tasca di 7 mm. o diminuisce a 4-5 mm coi ripetuti curettage o se dopo due curettage non diminuisce, ma rimane invariata, richiede una terapia chirurgica cruente con lembo esposizione ossea e osteotomia osteoplastica con terapia rigenerativa ossea...la terapia fotodinamica antimicrobica...la lasci stare...se vuol seguire il mio consiglio...la Parodontologia è la mia VITA e PASSIONE da 32 anni...questo ovviamente come consiglio perchè dovrei visitarla clinicamente ...legga per favore negli aricoli miei in questo poirtale ...cliccando sul mio nome..."LA VISITA PARODONTALE" e "IL CURETTAGE SCALING" e si chiarirà le idee su tante cose importanti...le ho scritte per Voi pazienti! Cordialmente Gustavo Petti
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Pubblicato il 03-04-2009
Sig.Enrico, la profondità di tasca è un indice importante in parodontologia ma non è l'unico, esiste l'indice di sanguinamento e di placca, si parla di perdita di attacco, si deve valutare la recessione o iperplasia gengivale,difetti ossei angolari a una o più pareti, ecc. I migliori risultati, non si ottengono solo con quello che lei sta cercando, ma con la motivazione a voler mantenere il parodonto sano, opera che solo lei può impegnarsi a fare. Si ricordi che qualunque cura, che lei ricerca, se non mantenuta con i principi sopraelencati , potrà andare incontro a insuccesso. Segua i consigli di un buon odontoiatra che si occupa di parodontologia e non s’illuda di facili promesse del mondo mediatico. Buona parte degli odontoiatri che si occupano della malattia parodontale, conoscono e sanno ottenere il PRGF, PRP,sono a conoscenza dove acquistare l'amelogenina e possiedono il laser che interferisce con il blu o il rosso e soprattutto collaborano con l’igienista dentale. In questo portale troverà diversi professionisti della zona che sta ricercando, li contatti alle loro e-mail personali.
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Pubblicato il 04-04-2009
Sig.Enrico, la parodontite è un'infezione cronica delle strutture parodontali, causata da batteri, soprattutto anaerobici, che decorre per lungo tempo in modo indolore, ma se trascurata può portare alla copromissione della stabilità dentaria. Nel cavo orale vivono numerosi ceppi diversi di batteri, tenuti sotto controllo dal sistema immunitario. I batteri provocano dapprima gengivite, che si manifesta con gengive che sanguinano quando si spazzolano i denti. Se la gengivite è trascurate e perdura per molto tempo, l'infiammazione può estendersi alle strutture circostanti, distruggendo le fibre parodontali e l'osso alveolare che sorregge i denti. In questo stadio si formano le tasche parodontali. Le cause sono diverse tra cui l'igiene orale, il fumo, cause genetiche (una buona percentuale della popolazione possiede un genotipo che favorisce la patologia). lo stress, la gravidanza. La terapia prevede diverse fasi a seconda della gravità e di come il paziente risponde alle cure. La terapia iniziale mira a migliorare l'igiene orale del paziente, rimuovendo tartaro e placca batterica mediante detartrasi (pulizia dei denti eseguita in studio) poi si procede alla levigatura sottogengivale delle radici in anestesia locale. Il trattamento antibiotico può essere utile, soprattutto se mirato, rivolto contro i germi specifici e si può determinare con un test microbiologico. La terapia chirurgica normalmente viene presa in considerazione soltanto quando permangono tasche profonde dopo gli altri trattamenti. Cerchi come le ha consigliato il Dott. Ruffoni, un professionista (parodontologo) all'interno di questo portale. Buon week end
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Pubblicato il 04-04-2009
Gentile sig. Enrico, trattasi di sola pubblicità, tipo quella del "detersivo che lava più bianco". Amelogenina e fattori di crescita sono qualcosa in più, ma da utilizzarsi esclusivamente in determinate condizioni, non rappresentando una panacea universale, e in ogni caso non sono i soli presidi utilizzabili: ce ne sono tanti altri, e naturalmente ogni ditta dirà che il suo prodotto è il migliore ed è rivoluzionario. -------------------------------------------------------------------------- In ogni caso lei DEVE PRIMA OBBLIGATORIAMENTE da un trattamento convenzionale di ablazione del tartaro, curettage delle tasche e levigatura delle radici, sufficiente nella maggior parte dei casi (se correttamente eseguito) a risolvere il problema. Le terapie da lei citate NON SONO ASSOLUTAMENTE delle terapie non invasive, checché ne dica la pubblicità sanitaria di cui lei è stato vittima.
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Pubblicato il 04-04-2009
Gent Paziente: dovrebbe avere già, dalle risposte avute, le idee più chiare. Inutile cercare delle scorciatoie. Il trattamento della malattia parodontale è da decenni standardizzato e codificato in funzione di alcuni parametri. Se i curettaggi che dovrà fare inizialmente permetteranno di evitarle l'intervento chirurgico bene, altrimenti si avvicini alla chirurgia parodontale senza timore, se ben effettuata la terapie parodontale permette di mantenere in arcata anche elementi dentari gravemente compromessi e per molti anni. Cordiali saluti
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Pubblicato il 05-04-2009
Gentile Enrico, con le dimensioni di tasche da lei descritte, è molto probabile che una buona levigatura radicolare e relativa terapia farmacologica (AB locale, clorexidina, ecc) con una corretta igiene domiciliare, possano risolvere il suo problema o comunque evitare la chirurgia parodontale. E' necessario però essere costante nell'igiene domiciliare e nelle rivalutazioni in studio. Cordialità.
Pubblicato il 06-04-2009
Caro Enrico, non cerchi scorciatoie o l'acqua benedetta che risolve tutto, ma si rivolga ad un bravo parodontologo che la curerà al meglio
Dentista Veneto, Padova
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