Ho 40 anni e una diagnosi di parodontite
Scritto da Maria Daniela / Pubblicato il
Buongiorno,
sono Daniela ho 40 anni e una diagnosi di parodontite.
Nella disgrazia la fortuna è rappresentata dal fatto che questa parodontite è stata diagnosticata medio-lieve. Spiego meglio il decorso e quanto fatto fin'ora:
Ho rimbalzato da un dentista all'altro e gli ho abbandonati per la perdita degli ultimi due molari inferiori avvenuti in concomitanza ciascuno con le mie due gravidanze e senza che me ne fosse spiegata la ragione.
dopo la diagnosi di parodontite ed un primo tour tra vari dentisti non parodontologi, la scelta è ricaduta sul medico che, a mio parere, mi proponeva la tecnica meno invasiva ma comunque efficace: curettage a cielo coperto. A questo sono seguite pulizie dei denti ogni sei mesi. Ultimamente però, assillata dall'idea che ciò fosse insufficiente, pur non avendo alcun tipo di problema, ho ripreso i miei tour dentistici. Finalmente ho consultato un bravo parodontologo e il suo verdetto è stato appunto quello di una parodontite lieve: se ho ben capito due tasche di 5mm! Tuttavia permangono in me numerosi dubbi sulla soluzione propostami: piccolo interventi chirurgico, che non ho ben capito per cosa dovrebbe essere fatto e curettage con cadenza trimestrale per i primi due anni. Ora mi chiedo: ma se la parodontite è lieve, c'è bisogno di un intervento così invasivo come la chirurgia per risolvere questo mio problema?
Pubblicato il 20-05-2015
Sig. Maria, le gravidanze non sono la causa della perdita dei denti? altrimenti tutti gli uomini avrebbero una dentatura integra. Lei ha trovato un responsabile della sua bocca che le ha praticato delle cure, non cerchi altro, stia alle sue indicazioni senza abbandonarlo; nei trattamenti parodontali per essere premiati con buoni risultati è fondamentale essere motivati, non abbandonare mai l'odontoiatra e seguire meticolosamente le istruzioni dell'igienista dentale.
Pubblicato il 20-05-2015
Cara Signora Maia Daniela, buongiorno. Che dirle? Ha definito il suo Parodontologo "un bravo parodontologo" quindi non capisco perché non abbia Fiducia e Stima in Lui! Parli dei suoi dubbi con Lui e chieda che le venga Chiarito il perché di tutto! Le dovrebbe essere già stato spiegato tutto in sede di informazione per il Consenso Informato! Vede, lei dice "se ho ben capito due tasche di 5mm!". quindi lei per prima ha dubbi di avere compreso bene! Chiarisca col suo Parodontologo! Se ha deciso una data Terapia ci saranno indubbiamente motivi validi. La Terapia sarà stata programmata dopo accurata preparazione iniziale parodontale della bocca che deve aver portato ad una Diagnosi Certa, una Prognosi ed una Terapia. Quello che posso "pensare" è che lei abbia tasche di 4-5 mm, diffuse, con intervallate, tasche di 6 e di 7 mm di ciò non si ricorda o che non ha capito di avere o altro. Quindi l'intervento proposto immagino che sia di Chirurgia Ossea Conservativa a livello delle tasche di 5 mm, di Chirurgia ossea Resettiva a livello di quelle di 6 mm e di Chirurgia Ossea Ricostruttiva e/o Rigenerativa a livello di quelle di 7 mm! La mia Vastissima esperienza mi porta a fare questa riflessione appena elaborata! Ne parli col suo Parodontologo, non abbia "timori"! Legga tra le mie pubblicazioni di Parodontologia questi concetti, in particolare, tra gli Articoli, "Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi)" e soprattutto "Terapia chirurgica della parodontite.La Terapia Parodontale, consiste essenzialmente nel ricostruire chirurgicamente ciò che la malattia parodontale ha distrutto." Dove troverà , in questo ultimo, disegni esplicativi sulle chirurgie ossee citate e tutto le sarà più chiaro! In ogni caso voglio aiutarla di più: Per favorirle la comprensione di un argomento così astruso le faccio la stessa spiegazione che faccio ai miei pazienti durante il colloquio informativo alla fine della prima Visita Parodontale:Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane.il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta . molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" (ATTENZIONE: ho detto Può che significa solo "Possibilità" non che sia la Terapia Risolutiva, è fondamentale che "Comprenda bene questo concetto", ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a di stanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti. La Terapia Parodontale, consiste essenzialmente nel ricostruire chirurgicamente ciò che la malattia parodontale ha distrutto." Cari saluti” La Parodontologia richiede grande Cultura e Capacità, glielo dice un Parodontologo che ama la Parodontologia con Grande Passione e la Esercita Professionalmente da 37 anni! Ancora cari saluti e stia molto tranquilla e si affidi al suo Parodontologo.
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Pubblicato il 20-05-2015
Se ha la fortuna di essere seguita da un bravo Parodontologo, cerchi di essere fiduciosa e tranquilla. Se ha dei dubbi sul perchè di un approccio chirurgico piuttosto che di un altro tipo di terapia, chieda al Collega che sicuramente le spiegherà tutto (tenga conto che la sua forma di parodontite non è lieve, ma, da come scrive lei, lieve - moderata, con alcuni punti di sondaggio importanti, quindi il curettage a cielo coperto potrebbe non bastare).
Pubblicato il 20-05-2015
Gentile Daniela, on line è difficile se non impossibile trattarla. A Cagliari ha la fortuna di avere il miglior parodontologo che conosca:il dott Petti che le consiglio di seguire. Il resto sono parole. Cordialmente
Pubblicato il 20-05-2015
La diagosi di parodontite è fatta con i sondaggi parodontali le radiografie endorali la valutazione della mobilità,da parodontologo, oltre detartrasi e levigatura radicolare, che per un sondaggio fino a 5 mm non abbisogna di lembo, si usano sostanze medicamentose e rigenerative,occorre eseguire un'accurata igiene orale domiciliare e controlli presso l'igienista peridici frequenti, ogni sei mesi si rifanno i sondaggi e le radiografie endorali, qual'ora ci fosse un peggioramento si esegue scaaling e root planing a cielo aperto, per correggere la eventuale mobilità si esegue splintaggio dentale
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