Si sono formati dei fori tra i denti inferiori durante il trattamento
Scritto da Nicola / Pubblicato il
Buonasera,
ho portato l'apparecchio fisso per due anni...ora a fine cura dovrei metter il filetto di contenimento nei denti inferiori e chiudere dei fori che si sono formati tra i denti inferiori durante il trattamento tramite otturazioni.
La mia preoccupazione è che dopo due anni le gengive si sono ritratte in maniera importante e mi fanno male e questo mi preoccupa. Anche in altri posti della bocca le gengive si sono ritirate ma non così tanto come quelli inferiori. Sono spaventato prima di tutto per il fatto dell'estetica e seconda cosa non meno fondamentale, per paura di perdere i denti. Vi allego le foto di prima e dopo il trattamento e vi chiedo gentilmente se secondo voi questo fatto del ritiro delle gengive può esser pericoloso, se può esser una forma di paradontite e soprattutto se vado a fare delle otturazioni per coprire lo spazio fra i denti se questo può provocare un ulteriore ritiro delle gengive.
Pubblicato il 26-05-2015
Caro signor Nicola, buongiorno. Si, in realtà vedo patologie mucogengivali di rilievo. Ci deve essere una strettissima relazione di forma ed armonia tra Denti, Gengive, Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante, perché ci sia salute dell'Unità Dentale (Dente e suo Parodonto ossia Tessuto di sostegno, Osso e Gengiva e Ligamento Parodontale). Tutti questi organi devono essere in equilibrio tra di loro per avere quello che gli "Statunitensi" chiamano "Natural smile", "Sorriso naturale", che è dovuto ad una proporzione tra "pink aesthetics" and "white aesthetics", ossia tra l’estetica rosa (dovuta alle gengive) e l’estetica bianca (dovuta ai denti). Bisogna fare una visita mucogengivale per le Recessioni stabilendo soprattutto la quantità e qualità di Gengiva Aderente Presente e la Profondità del Fornice, in tutta la bocca. In parole semplici, intorno al dente, ci deve essere la Gengiva Rosa che circonda i denti e che aderisce all'osso sottostante e non la mucosa Alveolare che è quella violacea, elastica , che forma il fornice e si riflette sulle labbra e le Guance. Apicalmente ai suoi incisivi inferiori (i superiori non si vedono), in particolare a livello degli incisivi centrali ed ancora più precisamente in corrispondenza dell'incisivo centrale inferiore sinistro, c'è una palese insufficienza di Gengiva Aderente. La linea di giunzione mucogengivale, che separa la gengiva aderente dalla mucosa alveolare è praticamente stata raggiunta dalla recessione. Per di più c'è un frenulo inferiore "traente" ed una decapitazione delle papille che è la causa dei "buchi neri" di cui lamenta la presenza e che non vanno certo curati con otturazioni sovradimensionate rispetto alla forma del dente. Sarebbe un errore grave. Le spiegherò più avanti. Le spiego qualcosa sulle Recessioni Gengivali. Questo lo si può decidere solo clinicamente con adeguata visita parodontale. Diciamo che ogni Recessione ed ogni zona della bocca necessitano di interventi adatti e mirati! Questa è serietà! Non si vende il "fumo", si vende "l'arrosto"! :) Infatti la morfologia delle recessioni è varia: possono assumere l’aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l’aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all’estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Condizione più labile e da considerare poi quella in cui si sia "perduta" la gengiva aderente e sia rimasta solo la mucosa alveolare, cedevole, elastica e quindi non perfettamente idonea a fungere da attacco epiteliale. E' quindi di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Il trattamento dovrà tendere a ottenere la completa ricopertura della radice denudata, senza venir meno però allo scopo principale dell'intervento stesso, che è quello di creare una zona di gengiva aderente intorno alla recessione. Gli interventi di elezione sono molti, tra questi: Innesto Libero di Gengiva , Il riposizionamento coronale del lembo (CAF) e sue varianti , Lembo Peduncolato Ruotato , Il riposizionamento laterale del lembo , Lembo con doppia papilla , Innesto bilaminare e sue varianti, Il lembo semilunare secondo Tarnow , lembo coronale posto a copertura di una membrana secondo i principi della GTR , amelogenine sulla superficie radicolare ,(veda nei miei Casi Clinici, ci sono tanti lavori, cliccando il mio nome ed entrando nel mio profilo). Il dolore agli stimoli termici o chimici lo da una carie o se no un denudamento della radice o per una recessione gengivale o per una tasca parodontale; si faccia visitare da un Parodontologo; le lascio una foto di recessioni gengivali curate con innesti liberi, legga nel mio profilo sotto pubblicazioni Recessioni Gengivali : Lembo semilunare, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo Riposizionato Lateralmente,POI RECESSIONI GENGIVALI: LEMBO CON DOPPIA PAPILLA (Bipapillare secondo tecnica di Goldman), in una grave terza classe di Miller, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo peduncolato ruotato, POI RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva con tessuto connettivo autogeno e protezione della zona donatrice con lembo a spessore parziale, POI RECESSIONI GENGIVALI: Trattamento chirurgico con lembo a riposizionamento coronale e innesto libero di gengiva, POI RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva. Per concludere, se sono state fatte Diagnosi dopo le Visite Spiegate abbondantemente può dare fiducia altrimenti cerchi un VERO PARODONTOLOGO.Le lascio un Poster di recessioni gengivali e loro terapia. Le preciso inoltre che i risultati ottenuti con gli interventi chirurgici parodontali mucogengivali di terapia delle Recessioni, sono stabili nel tempo. Se dovesse rincominciare a progredire la recessione in modo "continuo, cosa quasi impossibile", la velocità con cui si formerebbe, si approfonderebbe alla velocità di circa 1/7 di mm. all'anno o in casi molto rari al massimo di 1/3 di mm l'anno. Dato che funzionalmente il recupero della gengiva aderente è di almeno 3-5 mm e più, capisce che occorrerebbero veramente tantissimi decenni prima che si possa riformare una recessione, nell'improbabile e raro caso in cui rincominciasse la patologia. Questo lo spiego perché da alcuni Colleghi, purtroppo, per Ignoranza, ho sentito dire che le recessioni sono incurabili perché il tempo annulla prestissimo gli interventi. Niente di più falso!!! Ovviamente deve essere un Parodontologo ad attuare queste Terapie, se necessarie! Ripeto che E' di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Si metta in "mani buone" di un Eccellente Parodontologo e Gnatologo. Parodontologia e Gnatologia camminano insieme, quindi un buon Parodontologo è anche Gnatologo, così come un Buon Dentista ha sempre una mentalità Parodontale e Gnatologica che gli consentono di fare qualsiasi terapia di qualsiasi Specialità Odontoiatrica, anche solo Generica come la conservativa, senza prescindere dal Parodonto e dal giusto rapporto Gnatologico che ci deve essere tra le arcate, i denti viciniori e gli antagonisti e le disclusionoi canine, incisive ed in Relazione Centrica e ovviamente le ATM (Articolazioni Temporo Mandibolari). Diffidi di chi non fa pagare la Visita!Bisogna valutare poi la sua immunità cellulo mediata dai Linfociti T.La Visita Gratis propende a far pensare che il Dentista sia "mediocre". Non esiste qualità a costi bassi! Come in un centro low cost, a basso costo dove fanno la visita gratis, la panoramica gratis etcetcetc! Ma purtroppo come accade anche da molti Dentisti Privati che non capiscono che La visita Odontoiatrica, ripeto , è un atto medico essenziale e "carico della cultura del medico e non può non essere fatta "pagare" con un giusto Onorario! Quindi se vuole un consiglio, scelga solo chi inizi una terapia o proponga o pianifichi una terapia, qualsiasi essa sia, solo dopo una adeguata visita Odontoiatrica completa e "colta"! Una visita Odontoiatrica è un atto medico importante e colto che richiede almeno un'oretta oltre un'altra mezzoretta per informare il paziente (consenso informato). Questo comportamento (della visita Gratis "che purtroppo è figlio di questi nostri tempi malsani e di questa nostra Società decadente" deve cessare! Io faccio il possibile. Una Visita Odontoiatrica è la massima espressione Culturale e di conoscenza Medico-Odontoiatrica e, se fatta come si deve , impegna il Cervello del Dentista per un'ora circa più una mezzora per le informazioni doverose di "consenso informato"! Legga come faccio io una Visita leggendo sul mio Profilo "VISITA PARODONTALE", ma vale come visita Odontoiatrica generale, perché la visita che si fa nel mio studio, a prescindere dal motivo per cui è venuto il paziente, è questa! E stia certo che tutte le patologie "saltano fuori"! Vada dal Dentista, scelto per Fiducia e Stima e non in base a visite gratis e preventivi apparentemente convenienti! Segua la "Vox Populi" o cerchi su questo portale in "Trova Dentista " in Home page digitando la città e leggendo i curricula. Poi digiti il nome del Dentista su un motore di ricerca e se il Professionista è uno studioso, troverà curriculum, foto di interventi, corsi, congressi, pubblicazioni. Non sarebbe indispensabile avere tutto questo, ma almeno sa che sta recandosi da un Dentista colto e che fa cultura, il ché è già un buon inizio! Ed ora veniamo al problema dei "buchi neri"! Creare con otturazioni una "chiusura degli spazi lasciati liberi dalla decapitazione delle papille crea a sua volta un sovradimensionamento e sottosquadri interprossimali nocivi per il parodonto e discutibili dal punto di vista della armonia estetica del sorriso! La decapitazione delle papille indica che c'è una sofferenza parodontale in atto. Ora per risolvere la situazione bisogna creare dei modelli di studio in gesso della sua bocca con articolatore a valore medio e fare cerature diagnostiche in cera bianca e affrontare il problema con la chirurgia estetica parodontale che la invito a leggere sul mio profilo. Legga "La chirurgia parodontale estetica Introduzione Divulgativa alla Chirurgia Estetica Parodontale". Deve solo fare una doppia visita Clinica. Ossia, bisogna visitarla clinicamente con due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente!Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltre a valutare visivamente il parodonto profondo, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti. Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà. Come vede affrontare il suo "problema" è meno semplicistico di quanto apparirebbe ad una superficiale e frettolosa valutazione! In bocca al Lupo e Cari Saluti
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Pubblicato il 26-05-2015
Gentile Nicola, il fatto che si sia creato un piccolo spazio nella zona corrispondente alla papilla non significa di essere davanti ad un serio problema parodontale. La diagnosi di parodontite non si basa sulla analisi di una fotografia ma è necessario effettuare una accurata visita che comprende anche il sondaggio gengivale ed analisi di radiografie endorali. Solo in questo modo è possibile fare una corretta diagnosi. Se il problema è solo estetico esistono comunque interventi di carattere muco-gengivali per eliminare il problema che se eseguiti da professionisti esperti può dare ottimi risultati. Cordialmente
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Pubblicato il 26-05-2015
.................Mi chiedo se hai posto questi quesiti anche al tuo Dentista (dopo in trattamento),
...........e sarei interessato a sapere che risposte hai avuto.
Ti prego di farlo sapere a tutti noi.
...........e sarei interessato a sapere che risposte hai avuto.
Ti prego di farlo sapere a tutti noi.
Pubblicato il 26-05-2015
Gentile Nicola, innanzitutto non si tratta di "fori" o carie, se quelli a cui lei si riferisce sono gli spazi triangolari che risultano tra gli incisivi inferiori, questi "triangoli" non vanno ASSOLUTAMENTE chiusi, semmai un nuovo e più attento approccio con la detersione di questi ultimi con sussidi quali:
A. Lo scovolino
B. L'idropulsore
C. Spazzolini morbidi con punte fine ( esempio spazzolino parodontale )
D. Dentifrici specifici.
Tutto per evitare che si allarghino di più, quindi una spazzolatura attenta e soprattutto in un tempo minimo di 3 minuti; oggi in commercio esistono diversi sussidi per il trattamento della parodontite.
In merito alle retrazioni gengivali, si rivolga ad un bravo parodontologo che le indicherà certamente la soluzione migliore, per ora l'unica cosa che le posso dire è di mantenere un livello di igiene considerevolmente più elevato del normale che le permetterà di mantenere tutto così com'è. Cordiali saluti.
A. Lo scovolino
B. L'idropulsore
C. Spazzolini morbidi con punte fine ( esempio spazzolino parodontale )
D. Dentifrici specifici.
Tutto per evitare che si allarghino di più, quindi una spazzolatura attenta e soprattutto in un tempo minimo di 3 minuti; oggi in commercio esistono diversi sussidi per il trattamento della parodontite.
In merito alle retrazioni gengivali, si rivolga ad un bravo parodontologo che le indicherà certamente la soluzione migliore, per ora l'unica cosa che le posso dire è di mantenere un livello di igiene considerevolmente più elevato del normale che le permetterà di mantenere tutto così com'è. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 26-05-2015
Non sono i, come li chiama lei, fori fra i denti che si formano spesso nell'allineamento dei denti per lo spostamento dei punti di contatto ma c'è una recessione dei centrali inferiori, forse dovuta ad una avanzata di questi 2 denti. Non si preoccupi perchè è rimediabile anche per l'ottima igiene che osserva. Cordialmente
Pubblicato il 26-05-2015
La recessione gengivale, cosi si chiama la sua condizione gengivale esprime nel suo caso perdita di attacco e di osso di sostegno, con igiene accurata potrebbe rimanere cosi senza pericoli ma lei afferma di avere problemi estetici e sintomi dolorosi perciò bisogna intervenire chirurgicamente. Le conviene consultare un parodontologo come lo sono io, l'otturazione deve rispettare le gengive e permettere accurata igiene orale
Pubblicato il 26-05-2015
Dalle foto non riesco a vedere nessun foro sui denti, noto retrazione gengivale, deve farsi visitare da un parodontologo per la diagnosi e le cause della retrazione gengivale, non deve fare nessuna otturazione per coprire lo spazio
Pubblicato il 26-05-2015
Dalle foto che lei allega è possibile intravedere i "buchi neri interprossimali" (su elementi dentari normalmente erotti e senza anomalie dimensionali - di forma), che non ritengo affatto sia il caso di chiudere con otturazioni. In quei "buchi neri" che lei vede, se manterrà un elevato livello di igiene orale (si intravede anche placca batterica), si formeranno progressivamente (fin quasi a chiuderli) le papille interprossimali; se lei li chiude completamente o quasi con otturazioni, queste agiranno come corpi estranei - corpi debordanti sulle gengive, causando infiammazione ed ulteriori recessioni. Anche in caso di splintaggio come contenzione post - ortodontica, ma il collega che lo esegue lo sa, pur applicando resina composita che in parte li chiuderà, è sempre opportuno lasciare quel minimo di spazio interprossimale per il passaggio dello scovolino o del super - floss. Relativamente alle recessioni già presenti a livello incisale, prima di tutto è necessaria identificarne la causa (conseguenza dello spostamento ortodontico? trauma occlusale? abitudini viziate e/o parafunzioni? scorrette metodiche di igiene orale?), eseguendo quindi una accurata visita clinica a riguardo (comprensiva di anamnesi specifica); quindi, una volta identificata la causa (se pregressa e non più esistente, o se attuale - concomitante e trattabile), si definisce clinicamente di fronte a quale tipo di recessione gengivale si tratta e quindi, se sussistono condizioni favorevoli, si esegue un intervento di chirurgia muco - gengivale che consente (tramite appositi lembi chirurgici) per ottenere la ricopertura radicolare degli elementi dentari coinvolti. La parodontite in senso proprio non dovrebbe averla colpita, ma una visita parodontale a riguardo completa (sondaggio parodontale in primis) potrebbe comunque esserle utile.
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Pubblicato il 27-05-2015
Sig. Nicola, ritorni dall'odontoiatra che le ha proposto questo tipo di cura e se lo faccia mettere per iscritto, vedrà che forse non ha ben capito il tipo di cura proposto. Mi raccomando ci riscriva.
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