SEGUITO ALLA DOMANDA: Ho 40 anni ed un problema legato ai due incisivi superiori
Scritto da cristina / Pubblicato il
Buongiorno, avevo già scritto sui miei denti incisivi superiori e vorrei aggiornarvi sui miei consulti ( perdonatemi ma sto' cercando il verso di non farmi togliere la protesi ); sono stata dal dentista di mio fratello che con una siringa ad ago fine mi ha suggerito di immettere nella sacca il plank gel per poter impedire alla placca di formarsi. Mi spiego meglio , secondo il suo parere il liquido biancastro e con odore non sarebbe pus ma placca e da una osservazione della mia " tasca" lui sostiene che sia una profondità di 5 mm. Ho chiesto secondo lui come possa risolvere in modo risolutivo anche perché da quando ho questa protesi ...ho visto cariare i miei denti maggiormente e la mia salute non è stata meglio....avverto sempre stanchezza astenia mal di testa aumentato ....e mi ammalò spesso di gola e naso ....ho chiesto se il mio sistema immunitario possa in qualche modo essere compromesso ....da biologa per me la risposta è si ....lui mi ha detto che alla fine dovrò estrarre nel futuro ...e qui mi ritrovo da punto e da capo....chiedo allora un ulteriore vostro parere ...e un grande aiuto per chi se la sente ....invece di continuare a girare chissà per quanto tempo mi potete indicare una clinica universitaria ottima per il mio caso in Italia? Oppure in toscana dove devo andare? Da piccola partii da Carteggi e li trovai lo specialista che prese in mano il mio caso e mi risolse un grosso problema ....ahimè non ricordo chi fosse avevo solo 11 anni ....poi la mia mamma è morta e il problema successivo degli incisivi si è presentato quando lei non c' era più . Non voglio ritrovarsi con la dentiera a 50 anni o anche prima ...sto' cambiando alimentazione ...stando attenta a tutto ciò che mangio ....ma non ho pace...non fumo..evito lo zucchero... Non bevo roba gassata o alcolici ...sono scrupolosa nel pulire i denti ...ma loro sono impotenti di fronte alla carie . Ringrazio il collega di mio fratello che almeno mi ha dato una piccola soluzionenon risolutiva ma almeno tengo sotto controllo il problema . La mia panoramica poi ha molti artefatti tutti i dentisti a cui l' ho presentata l' hanno letta in modo diverso e se stavo a sentirli non avevo più denti vivi...meglio forse non portarla più.... Ultime due domande: come si usa il puliscilingua? Quali altri articoli posso leggere su questo problema ? Se provo ad osservare la mia placcatopusal microscopio ottico posso avere qualche info in più? Nessuno di voi ha immagini al microscopio ottico di pus e placca batterica? Vi ringrazio ancora infinitamente dei vostri consigli e come si dice chi la dura la vince ;-) Buona serata a tutti
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http://www.dentisti-italia.it/dentista_domande/parodontologia/10539_pus-dalla-parte-centrale-dei-due-denti.html
Pubblicato il 28-05-2015
Gentile Cristina, inutile girare e girare cercando ed ascoltando pareri continuamente che ovviamente saranno anche un poco diversi l'uno dall'altro. Se cio' che riferisce corrisponde alla sua situazione clinica reale e cioè una tasca di appena 5 mm non vedo perchè non si possa intervenire ma al contrario aspettare inerti che la situazione peggiori e la tasca diventi più profonda. Se la situazione è reale, una tasca di 5 mm può essere tranquillamente curata da un buon dentista. Le consiglio di affidarsi alle cure di un parodontologo che sicuramente saprà dare giuste indicazioni. Cordialmente
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Pubblicato il 28-05-2015
Cara Signora Cristina, buongiorno. Ma andiamo, è Biologa e crede ancora alle "favole"? Lo dico col massimo rispetto naturalmente ma per farle capire ed "aprire occhi e mente alla realtà"!!! La Parodontologie è una Specialità molto Seria e purtroppo poco "conosciuta"! bisogna visitarla clinicamente con due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente!Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltre a valutare visivamente il parodonto profondo, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti. Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà, tra cui "Le protesi dentali fisse Excursus su i vari tipi di protesi fisse. Consigli e suggerimenti per i pazienti" e "Riabilitazione orale completa, parodontale, implantologica e protesica, in un caso complesso pluridisciplinare, con Follow up di 19 anni. PRIMA PARTE: CHIRURGIA PARODONTALE, CHIRURGIA PREPROTESICA, CHIRURGIA IMPLANTOLOGICA." e poi la "Seconda Parte" "Dalla parodontologia alla protesi, attraverso tutta l'odontoiatria." e così via! " e "Chirurgia parodontale estetica Introduzione Divulgativa alla Chirurgia Estetica Parodontale"! Sì, perché esiste una Chirurgia Parodontale Estetica molto utile per ripristinare la corretta festonatura ossea e gengivale e i giusti rapporti tra Denti Naturali, Corone Protesiche e Gengiva!E' normalissima routine Odontoiatrica ma di Odontoiatria "Seria e Colta", come deve essere! Evidentemente, come al solito, stando almeno al suo racconto, è mancata la grande assente di sempre: la Diagnosi! La Grande Assente, come al solito, dicevo, è proprio la Diagnosi che è la conseguenza di una Visita Odontoiatrica Accurata e che impegna Dentista e Paziente per tanto tempo! Non basta un'occhiata e via! Non Bisogna valutare solo il Dente in questione ma analizzare tutto l'apparato Stomatognatico, Gnatologicamente, Parodontalmente, Conservativamente, Funzionalmente, Esteticamente. Tutto questo, senza estrapolare la "bocca" dal contesto dell'Organismo intero in cui si trova che va valutato quindi insieme alla "bocca", Clinicamente, Anamnesticamente, Semeiologicamente per fare Diagnosi Differenziali che Nascono Solo dalla conoscenza delle varie patologie ed emettere infine un sospetto Diagnostico che diventa poi Diagnosi Certa con "Ragionamento Clinico e Strumentale e eventualmente analitico ematologico". Si emette così una Prognosi ed infine la Terapia ed ho detto "La", non "Una" Terapia che sceglie il Dentista e solo il Dentista!Le lascio un Poster (ripreso dal mio Libro "Piccolo Atlante di Parodontologia) di una Gengivite e della sua terapia precisando qualche nozione sulla Gengivite. Ma potrebbe essere parodontite con sovrapposizione di patologie endodontiche. Per favorirle la comprensione di un argomento così astruso le faccio la stessa spiegazione che faccio ai miei pazienti durante il colloquio informativo alla fine della prima Visita Parodontale:Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane.il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta . molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a di stanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti. La Terapia Parodontale, consiste essenzialmente nel ricostruire chirurgicamente ciò che la malattia parodontale ha distrutto." Cari saluti” e si faccia visitare da un Parodontologo molto noto e di grande Cultura e Capacità, glielo dice un Parodontologo che ama la Parodontologia con Grande Passione e la Esercita Professionalmente da 37 anni! Ancora cari saluti e stia molto tranquilla ma si metta nelle mani "giuste"! Inutile dirle che le corone protesiche che ha, da quanto scrive, devono essere irrazionali Vada dal Dentista, scelto per Fiducia e Stima e non in base a visite gratis e preventivi apparentemente convenienti! Segua la "Vox Populi" o cerchi su questo portale in "Trova Dentista " in Home page digitando la città e leggendo i curricula. Poi digiti il nome del Dentista su un motore di ricerca e se il Professionista è uno studioso, troverà curriculum, foto di interventi, corsi, congressi, pubblicazioni. Non sarebbe indispensabile avere tutto questo, ma almeno sa che sta recandosi da un Dentista colto e che fa cultura, il ché è già un buon inizio! In bocca al Lupo. :) Ancora Cari saluti
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Pubblicato il 28-05-2015
Cristina, di nuovo buongiorno.
Forse nelle nostre precedenti risposte non siamo stati esaustivi.
Provo a spiegarmi meglio: non é possibile eseguire una diagnosi a distanza, quindi non possiamo emetterne una, ma solo tentare di aiutarla a capire cosa stia accadendo nella sua bocca.
Personalmente non sono d'accordo con la teoria della placca, ma questo perchè dal suo racconto pare impossibile che sia placca.
Le faccio io un paio di domande: ha letto le nostre risposte? Le sono state eseguite delle Radiografie endorali? E' stato effettuato un sondaggio parodontale dei due elementi? Ha fatto delle analisi per valutare le condizioni del suo sistema immunitario?
Perchè sta cercando una clinica universitaria? Crede forse che la sapienza sia ad appannaggio esclusivo degli atenei? La deluderò dicendole che molto spesso è proprio dietro i titoli universitari che si celano le maggiori incompetenze.
Il mio consiglio? La smetta di cercare rimedi su internet, la smetta di angosciarsi su protesi, puliscilingua e visioni al microscopio.
Cosa pensa di risolvere dopo che avrà visto la placca al microscopio? La visione non migliorerà lo stato di salute dei suoi incisivi nè delle sue gengive.
Perchè nomina così spesso la dentiera, che non la riguarda per la sua situazione orale? Io credo che abbia letto troppo in giro e abbia molta confusione in testa e tante idee errate sull'odontoiatria.
Lasci stare le terapie a casaccio, il plak gel e affini.
Cerchi un collega esperto in parodontologia e protesi e si affidi alle cure di uno solo, che abbia cervello e che lo colleghi alle mani.
Auguri,
Forse nelle nostre precedenti risposte non siamo stati esaustivi.
Provo a spiegarmi meglio: non é possibile eseguire una diagnosi a distanza, quindi non possiamo emetterne una, ma solo tentare di aiutarla a capire cosa stia accadendo nella sua bocca.
Personalmente non sono d'accordo con la teoria della placca, ma questo perchè dal suo racconto pare impossibile che sia placca.
Le faccio io un paio di domande: ha letto le nostre risposte? Le sono state eseguite delle Radiografie endorali? E' stato effettuato un sondaggio parodontale dei due elementi? Ha fatto delle analisi per valutare le condizioni del suo sistema immunitario?
Perchè sta cercando una clinica universitaria? Crede forse che la sapienza sia ad appannaggio esclusivo degli atenei? La deluderò dicendole che molto spesso è proprio dietro i titoli universitari che si celano le maggiori incompetenze.
Il mio consiglio? La smetta di cercare rimedi su internet, la smetta di angosciarsi su protesi, puliscilingua e visioni al microscopio.
Cosa pensa di risolvere dopo che avrà visto la placca al microscopio? La visione non migliorerà lo stato di salute dei suoi incisivi nè delle sue gengive.
Perchè nomina così spesso la dentiera, che non la riguarda per la sua situazione orale? Io credo che abbia letto troppo in giro e abbia molta confusione in testa e tante idee errate sull'odontoiatria.
Lasci stare le terapie a casaccio, il plak gel e affini.
Cerchi un collega esperto in parodontologia e protesi e si affidi alle cure di uno solo, che abbia cervello e che lo colleghi alle mani.
Auguri,
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Pubblicato il 28-05-2015
Ill.ma sig.ra Cristina si rassereni perchè ho capito il suo problema ma il suo linguaggio non è facilmente interpretabile ad ogni modo mi sembra si tratti di problemi parodontali per cui la indirizzo ad un bravo parodontologo della sua bellissima Firenze, si tratta del dott.Giano Ricci, consulti internet, gliela mando come amico del dottore, non rilevo altre patologie
Pubblicato il 28-05-2015
Basta una rx endorale e un sondaggio parodontale per fare una diagnosi sicuramente di parodontite, trovi semplicemente uno specializzato in parodontologia che ti possa indirizzare da un bravo clinico per i tuoi sintomi, se hai delle otturazioni in amalgama i sintomi possono essere collegati ad intossicazione da amalgama, sono un omotossicologo
Pubblicato il 28-05-2015
Sig. Cristina, per non arrivare alla dentiera a 50 anni , non occorrono super specialisti, basta un semplicissimo odontoiatria e stare alle sue indicazioni rispettando le visite di controllo, senza che lei si preoccupi di pus o placca che non sono di sua competenza.
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