Ho riscontrato un arrossamento delle gengive sopra gli incisivi superiori
Scritto da SONIA / Pubblicato il
Salve,
sono una ragazza di 22 anni e verso metà dicembre del 2014 ho riscontrato un arrossamento delle gengive sopra gli incisivi superiori, dopo essermi fatta male con la scorza del pane. Pensavo che si sarebbe risolto con il tempo ma a gennaio l'arrossamento si è esteso a tutte le gengive sia nell'arcata superiore ed inferiore. Mi sono recata perciò da un dentista, il quale mi disse che avevo una leggera infiammazione delle gengive (che oltretutto mi si erano leggermente gonfiate) e mi ha prescritto un' ortopanoramica (da cui non si riscontrò nessun problema ai denti) e una pulizia dentale che feci una settimana dopo (fine febbraio) con l'igienista di quello studio odontoiatrico. Quest'ultimo si raccomandò di fare gli sciacqui per 4 sere consecutive con l'acqua ossigenata ma comunque il rossore e il leggero gonfiore non passavano. Mi disse che comunque potevamo vederci 6 mesi dopo per una seconda pulizia. Intanto la bocca iniziò a farmi male, mi uscirono due alfte e le gengive erano sempre così e questo dentista mi disse che dovevo stare tranquilla perchè non era niente di che. Non mi sono mai sanguinate però, nemmeno spazzolandole. Andai da un altro dentista a maggio per un secondo parere e mi diede dentifricio e collutorio parodontax e la bocca non mi ha più fatto male ma comunque le gengive sono rimaste, e le ho tuttora, in questo stato: rosse e leggermente gonfie. Questo dentista continua a dirmi che non ho niente e che devo stare tranquilla, ma io ricordo il colore roseo delle mie gengive che non è quello attuale. Ho fatto con lui una seconda pulizia dentale anche perchè mi erano uscite delle macchie sui denti a causa del collutorio parodontax. Inoltre aggiungo che dal 4 gennaio 2015 ho iniziato ad assumere un integratore (inofolic) per problemi ormonali e dal 16 aprile ho iniziato invece ad assumere il tiroxil (sospendendo inofolic), poichè ho problemi di tiroide. Mi hanno detto entrambi i dentisti che la gengivite potrebbe derivare da questi farmaci, solo che i problemi ho iniziato ad averli prima (metà dicembre) che io assumessi il primo integratore (4 gennaio).
La foto 1 che vi allego è della prima pulizia che feci a febbraio con il primo dentista.
La seconda l'ho fatta poco fa e le gengive sono sempre così arrossate e leggermente gonfie ma non mi sanguinano; non mi sono mai sanguinate e non mi fanno male.
Ditemi cosa devo fare per favore. Grazie
Pubblicato il 23-07-2015
Cara Signora Sonia, buongiorno. Ma come, il Dentista Diagnostica una Gengivite ed anziché fare delle Rx endorali le prescrive una inutile e carica di radiazioni OPT ? L'Igienista raccomanda acqua ossigenata, il secondo dentista dentifricio e collutorio parodontax come recita la assillante pubblicità Televisiva! Ma andiamo, ma da chi è andata mai! E' mancata l'unica Diagnosi Seria, quella di Gengivite e la conseguente terapia. Lei Ha Bisogno di una Visita Parodontale. Visita che deve avvenire nell'ambito di una doppia visita. Ossia, bisogna visitarla clinicamente con due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Si valutano anche le Recessioni Gengivali Presenti che, se sintomatiche e se raggiungessero la linea di giunzione mucogengivale che separa la Gengiva aderente dalla mucosa Alveolare, devono essere curate. Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltre a valutare visivamente il parodonto profondo, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti. Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà, tra cui le numerose pubblicazioni sulle Recessioni Gengivali. Come vede affrontare il suo "problema" è meno semplicistico di quanto apparirebbe ad una superficiale e frettolosa valutazione! L'aspetto oggettivo della gengiva sana ha un aspetto a buccia d'arancio. L'aspetto a buccia d'arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, e zone depresse a proiezioni epiteliali. Poiché in una gengivite sono proprio le fibre connettivali a "soffrire" e quindi a "rompersi", si ha la perdita dell'aspetto descritto e si forma un aspetto lucido che è il primo sintomo di gengivite. Ovviamente questo danno connettivale provoca sanguinamento. Un altro concetto essenziale è che non possiamo più considerare il dente e la sua patologia "da solo", il parodonto e la sua patologia "da solo", ma dobbiamo abituarci a considerare il complesso dente-tessuto come un unico organo: parliamo infatti di "unita dentale" che è un organo formato dai denti e dai loro tessuti di sostegno molli e duri . Come abbiamo visto, quindi, c’è una strettissima relazione di forma ed armonia tra Denti, Gengive, Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante. Tutti questi organi devono essere in equilibrio tra di loro per avere quello che gli "Statunitensi" chiamano "Natural smile", "Sorriso naturale", che è dovuto ad una proporzione tra "pink aesthetics" and "white aesthetics", ossia tra l’estetica rosa (dovuta alle gengive) e l’estetica bianca (dovuta ai denti). Se la proporzione tra queste due componenti viene meno e si ha il prevalere, rispettivamente, dell’una (Gummy smile, ossia Sorriso Gengivale), come nelle ipertrofie gengivali o dell’altra (White smile, ossia sorriso bianco) per eccesso della componente dentale come avviene per esempio nelle recessioni gengivali e nella Parodontiti, ma anche in inestetismi che hanno cause nelle Disgnazie e nelle patologie Gnatologiche. La Terpia quindi, come dtto, è un semplice Curettage e Scaling e Root Planing preceduto da Igiene Orale professionale, dopo avere fatto ovviamente una corretta diagnosi perché le Gengiviti sono diverse e ce ne sono alcune veramente subdole e "cattive" come le Gengiviti ulcero necrotiche, ma,almeno dal poco che si può vedere non sembrerebbe il suo caso. Inoltre alcune Gengiviti son espressione di patologie sistemiche e quindi, durante la Visita Parodontale, non bisogna mai estrapolare la bocca dal contesto dell'Organismo Sistemico in cui è ed è doveroso fare una adeguata e scrupolosa anamnesi ed eventualmente analisi ematologiche se ci fossero sospetti diagnostici sistemici. Legga nel mio profilo, tra gli articoli"GENGIVITE " e "CURETTAGE E SCALING" Oltre che "Visita Parodontale" che è poi la visita completa Odontoiatrica che mia figlia ed io facciamo sempre nel nostro Studio per qualsiasi motivo il paziente fosse venuto ed avesse richiesto una visita! Così come il Medico deve visitare tutto il corpo a fronte di una patologia in atto, così il Dentista deve visitare tutta la bocca, sempre e non estrapolandola dal contesto in cui si trova, ossia da tutto l'organismo le cui patologie cliniche sistemiche che possono dare sintomi o manifestazioni orali, devono essere tenute presenti e Differenziate Diagnosticamente! In Bocca al Lupo e Cari Saluti. le lascio un Poster sulla Gengivite realizzato da mia Figlia Claudia e me.
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Pubblicato il 23-07-2015
Buonasera gentile paziente,
premetto che per rispondere correttamente alla sua domanda dovrei avere delle foto più dettagliate specialistiche (che ovviamente non poteva fare), un emocromo completo (esame del sangue), un sondaggio parodontale (delle misurazioni che si fanno sulle gengive). Le dico questo perchè, da come ha descritto la situazione e SCARTANDO UNA NORMALE GENGIVITE (lo dico solo perchè mi fido dei due colleghi che l'hanno visitata) mi resta solo da seguire una pista di "disagio sistemico" (tradotto: la causa va cercata altrove). Per affrontare dettagliatamente un discorso simile le consiglierei di fare due cose:
1. rivolgersi ad un terzo dentista (solo per capire se dice la stessa cosa che sa già)
2. rivolgersi al suo medico e spiegargli i sintomi.
Spero di esserle stato di aiuto.
Le auguro una buona serata
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Pubblicato il 23-07-2015
Gentile Sig.ra Sonia, l'ortopanoramica è un esame radiologico così grossolano che spesso non serve a nulla. Nessuno ha poi pensato che i suoi problemi non siano legati alle medicine ma alle patologie che devono curare. Problemi ormonali ed alla tiroide sono probabilmente le cause delle gengive arrossate. Cordiali saluti
Pubblicato il 24-07-2015
Sig. Sonia, forse lei non ha incontrato un vero igienista laureato, perché questa figura spiega ai suoi pazienti come devono eseguire l'igiene domiciliare, le cause del sanguinamento, come prevenirlo e difficilmente prescrive un prodotto che ha un uso esterno che non va utilizzato nel cavo orale. A questo punto le raccomando ricercare solo un igienista laureato o abilitato con il vecchio ordinamento pronto a presentarle i titoli accademici.
Pubblicato il 24-07-2015
Gentile Paziente, vedo che l'inizio della storia e' un fatto traumatico, e poi tale infiammazione si estende. e permane anche dopo l'inizio dell'assunzione dei farmaci. Credo che siano opportune due cose: 1. Una valutazione parodontale, per accertare che il parodonto non abbia problemi ( ma non mi sembra questa la via principale, perche Lei non riporta questi sintomi in precedenza) 2. Un emocromo completo con formula ( per la funzione immunitaria) ; per quanto riguarda la tiroide, un accertamento mirato a conoscerne i problemi reali. Indispensabili le egole di pulizia, un colluttorio alla clorexidina e in presenza di afte, antibiotico. La bocca puo' essere l'espressione di un disagio piu' generale. Sono presenti delle afte, che sono infezioni da herpes virus e di una flessione delle difese immunitarie. E poi ci vuole la visita. Auguri
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Pubblicato il 24-07-2015
Lei riferisce notizie suggeritele da qualcuno o è farina del suo sacco? quanto le hanno somministrato e detto è semplice ignoranza, i dentisti cosi li incontra solo lei? purtroppo no ritorni a questi terapeuti e chieda loro se conoscono la parodontologia, le conseguenze le tragga lei
Dentista Lazio, Roma
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