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Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 6

Esistono delle tecniche di innesto osseo alternative a quelle tradizionali?

Scritto da OVIDIO / Pubblicato il
Buongiorno, vorrei avere dei chiarimenti. Sono privo dei denti mandibolari 35,36 ed ho poca superficie ossea. Vorrei sapere se esistono delle tecniche di innesto osseo alternative a quelle tradizionali, che sono molto invasive, e da quali studi a Roma vengono praticate. Ho sentito parlare dell'osteoneogenesi attiva attraverso le cellule staminali ed ho sentito parlare del PRP. Grazie!
Gentile Ovidio, purtroppo le tecniche da lei enunciate non possono essere applicate in quanto le cellule staminali sono del tutto sperimentali ed ad oggi non esiste la possibilità di utilizzarle in clinica.Lo stesso dicasi per il prp che da solo non è in grado di generare osso in maniera sufficiente .Purtroppo l'unico modo di generare osso è il prelievo dell'osso stesso in sede orale o extraorale ed innestarlo nella zona con in sufficienza ossea attendendo il tempo necessario per l'integrazione. Meno invasivo è l'innesto di osso eterologo di origine bovina o suina deantigenato:in questo modo si limita il prelievo chirurgico dalle sede predette ma sicuramente va valutato attentamente il caso clinico. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Caro Signor Ovidio, Buongiorno. la TERAPIA PARODONTALE, come detto, consiste nel ricostruire ciò che la malattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso, nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovo cemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo...nel primo caso si ha una rigenerazione,quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell'avvento dell'HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l'avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita,nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a guisa di membrana) , amelogenine, Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali. Ma lei parla non di Terapia Parodontale in Senso Stretto ma di Rialzo di Cresta Ossea che si fa con altre procedure con membrane ed osso artificiale o Eterologo (oper esempio di Kiel) o meglio Autologo! Ma non è Lei che deve e che possa decidere il Piano Terapeutico Chirurgico: è il Parodontologo! Non si "fissi " sula spiegazione da me data, perché ogni caso clinico è diverso da tutti gli altri :) quindi, bisogna visitarla clinicamente con due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Inoltre bisogna valutare non solo l'altezza della cresta ma anche la sua larghezza e la Profondità del Fornice e la presenza di una banda sufficiente di Gengiva Aderente! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Cari Saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig. Ovidio, esiste di tutto, anche la prevenzione che le avrebbe evitato la perdita di questi due elementi, ora si devono mettere come sempre sul piatto della bilancia i costi biologici e i benefici, in poche parole non esistono rigenerazioni ossee standard per tutti, soprattutto in pazienti che hanno perso i loro denti per scarsa igiene, ma esistono riabilitazioni protesiche ottimali adatte al singolo paziente. Le consiglio di affidarsi alle buone mani di un semplice odontoiatra evitando inutili e deleterie ricerche nel Web.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Buonasera, sarò breve. Non esistono. Un ottimo parodontologio sceglie la soluzione adatta al caso clinico, non esiste la soluzione migliore in assoluto. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Maurizio Macri'
Napoli (NA)

Gentile Sig. Ovidio, prima di tutto non esiste una terapia con cellule staminali, ma per essere corretti si tratta di cellule progenitrici. Questa tecnica che è ancora molto giovane deve avere in ogni caso un vettore per usare le cellule, e si usa osso. Pertanto migliora solo le vecchie tecniche, che in ogni caso non cambiano, hanno solo qualcosa in più. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Assolutamente no. Sono tutti studi sperimentali e ci vorrà ancora molto tempo prima di poterne avere un'applicazione clinica diretta ai tessuti dentali e parodontali. Nel contesto di una struttura dove sia presente un buon parodontologo, il suomproblema sarà adeguatamente trattato con le più moderne ed efficaci metodiche (ma non cellule staminali).

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)