Mi è stata diagnosticata una parodontite con tasche gengivali profonde dai 5 ai 9mm
Scritto da sara / Pubblicato il
Buongiorno, mi chiamo Sara e ho 21 anni.
Mi è stata diagnosticata una parodontite con tasche gengivali profonde dai 5 ai 9mm, alcune delle quali contenenti del pus. Il problema riguarda entrambe le arcate per intero e in alcuni punti le gengive si presentano giàmolto abbassate.
Il mio odontoiatra mi ha dunque consigliato di effettuare una gengivoplastica per rimuovere i tessuti infetti e rimodellare le gengive. Curettage o laser sarebbero a suo parere inefficaci.
Vi chiedo cortesemente una vostra opinione. È davvero necessario l'intervento o si potrebbe tentare un altro trattamento meno invasivo?
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
Cordiali saluti.
Pubblicato il 12-05-2016
Cara Signora Sara, Buongiorno. La Gengivoplastica non è l'intervento Corretto per fare terapia di Tasche Parodontali in Genere e soprattutto di oltre i 6 mm, che hanno cioè formato difetti ossei in profondità dal livello della Cresta ossea che si trova a 6 mm in senso apicale. Lei ha 21 anni! Nove mm di tasca mi sembrano molti per l'età che ha se pensa che la velocità di formazione di una tasca parodontale e di approfondimento è di 1/2 mm l'anno. Per arrivare a 9 mm occorrerebbero 18 anni, ne ha 21! Dubito che abbia 9 mm Reali di tasca Vera Parodontale. Tra l'altro se fossero veri, bisognerebbe indagare attentamente il Suo Sistema Immunitario, localmente e Sistemicamente! Ho parlato di Tasca Parodontale Vera perché esistono anche le Fale Tasche Parodontali che sono dovuto ed Ipertrofie-iperplasie Gengivali. Sono però False Tasche, non Tasche Parodontali e quindi non sarebbe Parodontite ma solo Ipertrofia-Iperplasia Gengivale che è un'altra Patologia che non ha niente a che fare con la Parodopntite! Questo perché non posso pensare che un Dentista voglia curare con una Gengivoplastica delle Tasche Parodontali! Sarebbe una mancanza totale di Cultura Odontoiatrica tale da far pensare a ciò che non voglio neanche pensare! Ho parlato di millimetri Reali perché, in parole povere, Lei ha bisogno di due visite intervallate da una preparazione iniziale con Igiene Professionale della tasca, Curettage e Scaling per rimuovere il tessuto di granulazione dall'interno della tasca stessa che falsa la presa delle misurazioni della sua profondità, le Rx endorali complete, i modelli di studio e che nella seconda visita si riprendono le misure delle tasche che ora saranno quelle vere e dalla differenza tra le prime e le seconde si fa diagnosi sul tipo di Parodontite, sulla sua Aggressività, sulla sua attività e si emette una Prognosi e si pianifica una eventuale terapia! Con le Rx endorali e le prove termiche e la Visita Clinica si valuta anche la presenza di carie, necrosi endodontiche, osteolisi periapicali, stomatiti etc. Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" " che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà, tra cui "Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi)" e "Terapia chirurgica della parodontite. Pensi a far chiarire questo sospetto diagnostico anche se l'aver proposto una gengivoplastica per curare tasche Parodontali di cui non si sa neanche se siano Vere o False per la presenza del tessuto di granilazione di cui le ho parlato! Proporre una Terapia senza aver fatto una doppia Visita con doppio Sondaggio come spiegato sopra è significativo che il Dentista in Questione ha una Grande confusione su cosa sia una Parodontite. Se Lei ovviamente avesse capito bene e si fosse espressa bene! Deve essere fatta anche una accuratissima visita Parodontale perché in realtà esiste nel sesso femminile e solo femminile, l'unica Parodontite geneticamente trasmissibile ossia la Parodontite Giovanile (molto rara e con caretteristiche particolari che un Parodontologo conosce bene) che può iniziare a manifestarsi intorno ai 13/14 anni di età scheletrica (non sempre l'età scheletrica coincide con quella anagrafica, per inciso). Nel Sesso Maschile no! Detto questo la Parodontite e le sue tasche parodontali ed i difetti ossei, si curano eccome! Poichè la velocità di approfondimento delle tasche parodontali e dei difetti ossei, in essa, è di 1/2 mm l'anno, ecco che in 8 anni circa potrebbe avere perso anche molti millimetri di tessuto parodontale! Ma questa Parodontite ha delle peculiarità talmente precise ed evidenti (ad un Parodontologo, ovviamente, non ad un Dentista Generico)che si farebbe subito la Diagnosi! Anche se fossero piccole, sui 4-5 mm vanno curate se no la Parodontite va avanti con una velocità di 1/2 mm l'anno e in pochi anni la situazione diventerebbe seria! Quindi si deve curare, se avesse veramente una Parodontite. Per favorirle la comprensione di un argomento così astruso le faccio la stessa spiegazione che faccio ai miei pazienti durante il colloquio informativo alla fine della prima Visita Parodontale: Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! Il Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta . molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a di stanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." clicchi sul mio nome in questa risposta ed entri nella mia pagina di INFORMAZIONI GENERALI, qui clicchi su PUBBLICAZIONI e si aprirà la finestra con da sin a dx ARTICOLI, CASI CLINICI e VIDEO e cerchi i seguenti titoli sotto Articoli: VISITA PARODONTALE da questa lettura sulla visita Parodontale capirà se chi ha fatto gli interventi è un Parodontologo o un Dentista che si occupa di Parodontologia (cosa molto diversa) quindi è importante che lei la legga Mio Sito Web di Parodontologia, poi sempre sotto gli ARTICOLI, La 'tasca parodontale, questa sconosciuta!' poi TRA I MIEI CASI CLINICI, i seguenti sotto Casi Clinici (guardi che continuano aprendo "TUTTI I CASI CLINICI", in fondo in basso, sono 4 pagine): a Pag 1, LA RIGENERAZIONE PARODONTALE GUIDATA CON MEMBRANA AMNIOTICA E COLLA DI FIBRINA (TECNICA PERSONALE) 1°PARTE - Considerazioni Istologiche e Sperimentali e le altre tre parti a Pag 2 Dalla parodontologia alla protesi, attraverso tutta l'odontoiatria e poi Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente, Le lascio una Poster di Parodontiti con vari tipi di tasche curate con la chirurgia ossea ricostruttiva e con quella Rigenerativa Profonda. Per concludere il discorso sulla Terapia parodontale le dico: la TERAPIA PARODONTALE, come detto, consiste nel ricostruire ciò che la malattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso, nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovo cemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo...nel primo caso si ha una rigenerazione,quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell'avvento dell'HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l'avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita,nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a guisa di membrana) , amelogenine, Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali. ORA Le domando solo una cosa: e' stata fatta questa doppia visita così come l'ho descritta con una preparazione Parodontale iniziale tra la prima e la seconda visita? Sicuramente NO! E se confermasse il no, significherebbe che chi l'ha visitata non è Parodontologo! Mi scriva in privato, troverà i miei contatti sul mio profilo! Mi scriva in privato, troverà i miei contatti sul mio profilo! Cari saluti e stia tranquillissima, posso affermare egualmente che i suoi problemi, ammesso che esistano veramente, sono non seri e di facile e veloce terapia. Non trascuri. Mi scriva come le ho detto! Cari Saluti.
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Pubblicato il 12-05-2016
Mi sembra molto giovane per avere una forma di parodontite così aggressiva, anche se, purtroppo, esistono non soltanto nell'adulto ma anche nei giovani, in forma localizzata o anche generalizzata. Detto questo, se davvero la diagnosi è stata effettuata correttamente con tutte le metodiche diagnostiche cliniche strumentali radiografiche specifiche, soltanto il collega che la sta seguendo (che, mi auguri per lei, sia un esperto in Parodontologia) potrà impostare un adeguato piano di trattamento parodontale (terapia causale, chirurgica e di mantenimento). L'approccio è fondamentalmente standard, e la chirurgia viene considerata come una seconda opzione dopo le terapie non chirurgiche (scaling - curettage - levigatura radicolare) e relativa rivalutazione. Ma non possiamo essere noi, via internet, a stabilire le tappe terapeutiche più opportune. Su una cosa il collega ha sicuramente ragione: il laser è abbastanza inutile, dà qualche minimo beneficio nell'immediato ma non nel breve - medio termine.
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Pubblicato il 13-05-2016
Sig. Sara, per la sua tenera età descrive un disastro, il suo odontoiatra segue correttamente quello che è citato sui sacri e attuali testi di parodontologia per ottenere successo nei trattamenti. In internet trova molte pubblicità di trattamenti laser o di altri miracoli della tecnica, ma con poche basi scientifiche, che promettono di curare l'incurabile depistando il povero paziente illudendolo; quando vediamo pubblicità mediche, dobbiamo pensare subito a tutte le creme antirughe e dimagranti che abbiamo acquistato per diffusione pubblicitaria. Si affidi con fiducia a queste buone mani del suo odontoiatra, stia alle sue indicazioni e soprattutto non abbandoni mai la visita semestrale, si ricordi che la malattia parodontale è curabile, ma solo per pochi eletti che devono essere motivati al mantenimento con manovre d'igiene dentale quotidiane.
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Pubblicato il 13-05-2016
Gent. Sig.na Sara il trattamento della parodontite presuppone inizialmente una corretta diagnosi, per fare ciò necessita di sondaggi parodontali (odontoperiogramma) radiografie endorali, motivazione del pz. insegnando correttamentel'igiene dentale, ed in seguito scaling radicolare e root planing e volendo anche terapia al laser; dopo questa terapia causale, si esegue una rivalutazione dei sondaggi e solo allora si vedrà dove necessita di terapie chirurgiche o in caso contrario di supporto (mantenimento). Cordiali saluti
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Pubblicato il 13-05-2016
La situazione sembra davvero troppo avanzata per la sua età. Se le cose stanno davvero così, bisogna anche ricercare con indagini per quella che è la salute generale e lo stato immunitario dell'organismo o il quadro ormonale... Se alla base di questa situazione c'è un difetto delle difese immunitarie, bisogna agire innanzitutto su questa cosa inerente lo stato di salute dell'organismo. Quanto ai trattamenti non riuscirei a dare un parere su quanto proposto. ma dobbiamo pensare questo, che la parodontopatia o gengivite o piorrea o chiamiamola come vogliamo è sempre e solamente una malattia batterica che appunto come tutte le infezioni, si manifesta ed ha un andamento che dipende fra l'equilibrio fra i germi e le difese. Poi potrebbero esserci dei fattori anatomici (tasche o ipertrofia gengivale) che vanno corretti per rendere la vita difficile ai germi nell'annidarsi sulle gengive. ma la cura fondamentale è quella di allontanare i germi. Quindi sono favorevoli sia sedute di igiene che lo scaling che il laser (che è un potentissimo battericida e disinfetta i tessuti in modo efficacissimo, secondo moltissimi studi provenienti dagli Stati Uniti e dal Nord Europa). Però io vorrei essere sicuro che il suo organismo non abbia problemi concomitanti se davvero la situazione è così grave.
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Pubblicato il 16-05-2016
Il protocollo da seguire passa attraverso una corretta diagnosi. Diagnosi che si conferma dopo diverse sedute di levigatura radici e curettaggio (e mettiamoci anche il laser per il suo effetto fotodinamico). Solo dopo si puo' pianificare gli eventuali interventi
Pubblicato il 19-05-2016
Gent. Sig.na Sara il quadro da lei descrittoci è quello di una Parodontite Aggressiva (definita così dalle linee guida attuali, ma in tempi passati chiamata anche parodontite giovanile). Il trattamento d'elezione in questi casi secondo i testi sacri è: sia chirurgico che sistemico e prevede un lembo d'accesso per ottenere una disinfezione meccanica (curettage) delle tasche profonde unitamente ad una terapia antibiotica della durata di almeno 15 giorni con Amoxicillina e Metronidazolo. La scelta della tecnica chirurgica è legata alle condizioni anatomiche clinicamente e radiologicamente rilevabili, quindi profondità della tasca e altezza ossea residua. L'obiettivo in ogni caso è ripristinare la profondità di tasca corretta/fisiologica e mantanere un livello di igiene elevato per evitare recidive.
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