E' possibile migliorare la mia situazione estetica nonostante la parodontite?
Scritto da Alessandro / Pubblicato il
Buongiorno Gent.mi Dentisti Italia. Vorrei chiederVi se possibile migliorare la mia situazione estetica quanto più possibile nonostante la parodontite ormai decennale nelle parti più esteticamente più esteticamente compromesse. Vi allego una foto ed una panoramica. Grazie in anticipo!. Buona giornata e Grazie per il lavoro di informazione che fate.
Pubblicato il 12-09-2016
Gentile Alessandro, la panoramica allegata da cui già si nota una seria patologia parodontale, non è l'esame principale per effettuare una diagnosi che si basa su di una accurata VISITA corredata da test di vitalità,sondaggio gengivale e rx endorali con centratore. Solo in questo modo si può giungere ad una giusta diagnosi senza la quale non ci può assolutamente essere una terapia appropriata. La sua situazione è sicuramente migliorabile con trattamento multidisciplinare e cioè con trattamento parodontale ed ortodontico ma si deve rivolgere ad un dentista capace. Provi anche a cercare su questo sito alla home page un dentista a lei vicino. Cordialmente
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Pubblicato il 12-09-2016
Caro Signor Alessandro, buongiorno. Che senso ha dire "chiederVi se possibile migliorare la mia situazione estetica nonostante la parodontite ormai decennale" Rispondo :" Curando la Parodontite!" Mi sembra ovvio.Se facesse terapie estetiche senza curare la parodotite, non solo si ripresenterebbero in brevissimo tempo gli inestetismi per il progredire della parodontite ma, in un tempo più o meno breve (1/2 mm all'anno) perderebbe i denti! La Parodontite si cura. Perché non è stata curata? Esistono ancora Dentisti che non sanno che esiste la Parodontologia ed il Parodontologo che cura con la Chirurgia Parodontale Ossea le Parodontiti? Ma dove siamo mai finiti Culturalmente? Povera Odontoitria!!! :( Solo dopo averla Curata, si può, con la Chirurgia Parodontale Estetica e con l'Odontoiatria e le faccette o le Protesi Fisse o tanto altro ridonare l'estetica: legga le mie numerose pubblicazioni ed articoli sull'argomento Parodontologia nel mio Profilo su questo siti e guardi i filmati dei miei interventi nella sezione ALTA FORMAZIONE CASI E VIDEO, sulla barra blu in alto al centro! Un concetto essenziale è che non possiamo più considerare il dente e la sua patologia "da solo", il parodonto e la sua patologia "da solo", ma dobbiamo abituarci a considerare il complesso dente-tessuto come un unico organo: parliamo infatti di "unita dentale" che è un organo formato dai denti e dai loro tessuti di sostegno molli e duri . Come abbiamo visto, quindi, c'è una strettissima relazione di forma ed armonia tra Denti, Gengive, Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante. Tutti questi organi devono essere in equilibrio tra di loro per avere quello che gli "Statunitensi" chiamano "Natural smile", "Sorriso naturale", che è dovuto ad una proporzione tra "pink aesthetics" and "white aesthetics", ossia tra l'estetica rosa (dovuta alle gengive) e l'estetica bianca (dovuta ai denti). Se la proporzione tra queste due componenti viene meno e si ha il prevalere, rispettivamente, dell'una (Gummy smile, ossia Sorriso Gengivale), come nelle ipertrofie gengivali o dell'altra (White smile, ossia sorriso bianco) per eccesso della componente dentale come avviene per esempio nelle recessioni gengivali e nella Parodontiti, ma anche in inestetismi che hanno cause nelle Disgnazie e nelle patologie Gnatologiche. La Parodontite invece è una malattia dovuta ad azione dei batteri che entrano i profondità tramite la formazione della tasca parodontale e dalla loro interazione col sistema immunitari locale (in particolare linfociti T) e sistemico, hanno una azione distruttiva sui tessuti molli (gengiva) e duri (osso). La terapia in parole semplici e stringate consiste essenzialmente nel ricostruire chirurgicamente ciò che la malattia parodontale avesse distrutto! Le lascio un Poster che le spiega cosa sia la Parodontite e glielo spiego qui, ora. Legga con attenzione:Per favorirle la comprensione di un argomento così astruso le faccio la stessa spiegazione che faccio ai miei pazienti durante il colloquio informativo alla fine della prima Visita Parodontale:Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane.il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta . molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto benre abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a di stanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti. Cari saluti e si faccia visitare da un Parodontologo, glielo dice un Parodontologo!Terapia Chirurgica Parodontale con GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell'avvento dell'HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l'avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita,nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a guisa di membrana) , amelogenine, Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali. ORA Le domando solo una cosa: e' stata fatta questa doppia visita così come l'ho descritta con una preparazione Parodontale iniziale tra la prima e la seconda visita? Sicuramente NO! E se confermasse il no, significherebbe che chi l'ha visitata non è Parodontologo! Le lascio un Poster sulle Parodontiti! Cari saluti
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Pubblicato il 12-09-2016
E' una situazione complessa perche' l'aspetto estetico e' una parte del problema; ci sono problemi endodontici (granulomi) e problemi parodontali. L'aspetto estetico però va affrontato dopo (anche se quella corona sull'incisivo e' incongrua e potrebbe cambiarla subito). Io prima cercherei di curare i granulomi (il molare inf destro non e' facile perche' forse perforato) poi ( o contemporaneamente ) l'aspetto parodontale. Risolti questi potrebbe mettere in linea gli incisivi inferiori e adottare terapie estetiche. Tutto questo a parole; nei fatti non e' una situazione facile. Deve trovare un odontoiatra capace e avere molta pazienza
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Pubblicato il 12-09-2016
Sig. Alessandro, negli anni 80 le avrebbero dato un biglietto per l'Olanda per poi rientrare con un sorriso a 2 dentiere.Oggi ci chiediamo: potrà guarire e riuscirà poi a mantenere il tutto? Perché la malattia parodontale è guaribile se lei cambiasse stile di vita, poi una volta curata si può ottenere qualcosa di meglio anche per il sorriso.
Pubblicato il 12-09-2016
Tutto o quasi è possibile. Prima di tutto dipende da lei (arrivare ad uno standard di igiene orale ottimo, gestendo la parodontite con adeguate terapie di mantenimento domiciliari e professionali), quindi dal collega a cui si rivolgerà (dovrà essere parodontologo ma con approccio multidisciplinare, per valutare clinicamente e non soltanto radiograficamente la sua situazione, salvare il salvabile, estrarre gli elementi dentari non recuperabili, portarla ad uno status parodontale accettabile e quindi riabilitarla funzionalmente ed esteticamente nel settore frontale). In conclusione: tanta motivazione, tanta disponibilità a collaborare e ad eseguire quanto detto dal dentista a casa, tanto tempo e pazienza, e un discreto impegno economico. Il risultato deve essere bello e soddisfacente subito, ma anche nel medio e lungo termine, altrimenti non ha senso.
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Pubblicato il 12-09-2016
Gentile Sig. Alessandro, la parodontite va curata (e si può, anzi si deve). Dopo si possono fare terapie estetiche. Altrimenti rischia di perdere i denti. Cordiali saluti
Pubblicato il 13-09-2016
Buongiorno, assolutamente prima curi la parodontite e poi una volta che avrà ottenuto uno stato di saluti penserà a come riabilitare sia esteticamente che funzionalmente la sua bocca. Qualunque cosa faccia senza curare e stabilizzare prima la parodontite, è destinata a fallire in breve tempo. Ha bisogno di un coretto progetto terapeutico multidisciplinare a lungo termine. A Disposizione per eventuali chiarimenti
Pubblicato il 13-09-2016
A far diagnosi di parodontopatia è lei, il dentista che la cura non ha fatto sondaggi, nè rx endorali, la sua igiene mi pare molto scarsa, prima di valutare una terapia parodontale faccia una accurata igiene orale, il problema estetico se per lei è indispensabile la risolva con protesizzazione provvisoria
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