Il dentista mi disse che avevo un'infiammazione nelle gengive e che avrei perso i denti
Scritto da Natalia / Pubblicato il
Salve a tutti, ho un "piccolo" problema. Circa un mese fa mi sono recata da un dentista con l'intento di mettere un apparecchio e chiudere gli spazi che ci sono tra i miei denti. Tale dentista mi disse che avevo un'infiammazione nelle gengive inferiori e che avrei perso i denti, dandomi l'appuntamento per la pulizia due settimane dopo. Dopo circa una settimana, stufa di aver paranoie, mi sono recata da un'altra dentista che dopo una visita mi fissó l'appuntamento dopo una settimana. Nel frattempo le gengive superiori si erano gonfiate e i denti mi facevano male; dopo aver fatto la pulizia le gengive si sono sgonfiate. Ho usato curasept per più di due settimane e venerdì sono andata a fare due otturazioni per delle carie. Ho riferito alla mia dentista di avere ancora un po' di bruciore e che i denti erano ancora un po' indolenziti. Guardando l'ortopanoramica fatta il giorno prima, disse che era tutto apposto (ho solo disodontiasi degli ottavi e inclinazione delle arcate dentarie) e che probabilmente era la mia fissazione e controllando le mie gengive mi disse che la situazione "gengivite" non era male, ma che dovevo ancora curare molto la mia igiene orale.
Il giorno dopo, stufa del bruciore, il mio medico curante mi prescrisse un antibiotico Augmentin per 6 giorni. Ho iniziato a prenderlo sabato mattina è ancora oggi, dopo 3 giorni, avverto del bruciore.
à normale? Andrà mai via questa gengivite? L'antibiotico farà effetto e se si, dopo quanti giorni?
A volte mi fanno ancora male i denti, nel senso che al tatto o mentre ho de cibo in bocca, avverto dolore; la prima volta la dentista mi disse che era per l'infiammazione (difatti a volte mi fa male un incisivo e a volte degli altri denti, proprio dove avverto il bruciore alle gengive). La dentista non mi ha mai parlato di recessioni o di tasche gengivali, quindi presumo di non averne.
E in più, che collutorio posso usare ora che ho smesso con curasept?
Pubblicato il 28-02-2017
Probabilmente lei soffre di una forma di gengivite da cattiva igiene orale, difficilmente (ma non impossibile) ha una vera e propria parodontite, anche se non è da escludere. La sua sfortuna è che "si stufa" molto rapidamente, e questo va a discapito delle terapie applicare per gestire la sua problematica. Si affidi ad uno studio, ma uno soltanto, di un dentista preparato e che la possa seguire da un punto di vista parodontale (lasci stare il medico di base), ne va della salute della sua bocca.
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Pubblicato il 28-02-2017
Cara Signora Natalia, buongiorno. Scrive: "mi disse che avevo un'infiammazione nelle gengive inferiori e che avrei perso i denti" = evidentemente non era un Odontoiatra ma un abusivo!" La Gengivite è curabilissima con poco e benissimo ed in modo sicuro. Anche se fosse stata Parodontite, sarebbe stata curabilissima bene e tranquillamente! Tra parentesi all'età di soli 19 anni! Non può avere una Parodontite seria né una Gengivite gravissima che è evoluta in Parodontite! Per la verità,esiste, oltre alle Parodontite Aggressiva dell'Adulto che però ad una età così giovane potrebbe manifestarsi solo se avesse patologie del Sistema immunitario o ematologiche o del Sistema Reticolo Endoteliare e/o Emopoietico, esiste, dicevo, una Parodontite Giovanile, molto rara e con caratteristiche particolari che un Parodontologo conosce bene e che può iniziare a manifestarsi intorno ai 13/14 anni di età scheletrica (non sempre l'età scheletrica coincide con quella anagrafica, per inciso). Nel Sesso Maschile no! Poichè la velocità di approfondimento delle tasche parodontali e dei difetti ossei, in essa, è di 1/2 mm l'anno, ecco che in 10 anni, potrebbe avere perso fino a 5-6 mm di osso in tutti i denti ed anche più se si associasse un riassorbimento non solo verticale (crateri, emisetti, circumferenziali etc) ma anche orizzontale! Ma questa Parodontite è rarissima e dai sintomi e caratteristiche peculiari che "pochi, anche Parodontologi", conoscono, per cui la Diagnosi in genere è "Tardiva"! La Parodontite Giovanile, colpisce il sesso femminile e solo femminile, ed è l'unica Parodontite geneticamente trasmissibile. Ha bisogno di una Visita Parodontale che è costituita da due visite intervallate da una preparazione iniziale con Igiene Professionale della tasca, Curettage e Scaling e Root Planing per rimuovere il tessuto di granulazione dall'interno della tasca stessa che falsa la presa delle misurazioni della sua profondità, le Rx endorali complete, i modelli di studio e che nella seconda visita si riprendono le misure delle tasche che ora saranno quelle vere e dalla differenza tra le prime e le seconde si fa diagnosi sul tipo di Parodontite, sulla sua Aggressività, sulla sua attività e si emette una Prognosi e si pianifica una eventuale terapia! Ribadisco che la Parodontite, quale che essa fosse, se ci fosse, si può curare e si deve curare e lo ribadisco perché sento troppo spesso Colleghi che dicono che non è curabile, ma scherziamo veramente? No! E' "profonda e Reale ed inammissibile Ignoranza, di regola di chi riduce l'Odontoiatria intera, ormai,ad una serie di Avulsioni Dentarie (estrazioni) e sostituzione con impianti!(Non mi capisca male, io stesso faccio implantologia ma solo se Necessaria e solo come "Ultima spiaggia". Un accuratissimo e Colto Studio di Charles J. Goodacre e W. Patrick Naylor della Loma Linda University, in California ha concluso che, e riporto dall'articolo del Dr.Adelmo Calatroni, si hanno maggiori certezze nel promuovere, quando possibile, la conservazione del dente attraverso la terapia endo-parodontale: in questo caso il rapporto costo-efficacia è risultato cinque volte migliore rispetto all'estrazione seguita dal posizionamento di un impianto.Bibliografia: Goodacre CJ, Naylor WP. Single implant and crown versus fixed partial denture: A cost-benefit, patient-centred analysis. Eur J Oral Implantol. 2016;9(2):59-68. Ma si è parlato di Gengivite, non di Parodontite! Quindi una malattia ancora più "Soft", sempre che la Diagnosi sia stata fatta correttamente perché da un "Dentista2 che dice certe "Fesserie ed Assurdità" non lo riterrei in gradi di fare diagnosi di Gengivite, magari era un ascesso dovuto a patologie dentali!! bisogna visitarla clinicamente con due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Inoltre bisogna valutare non solo l'altezza della cresta ma anche la sua larghezza e la Profondità del Fornice e la presenza di una banda sufficiente di Gengiva Aderente! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà! In ogni caso va sicuramente e senza tema di smentita, prima valutata, diagnosticata, espressa la prognosi e curata, la Parodontite sapendo di che parodontite si tratta perché esistono diverse parodontiti! Questo il Parodontologo lo sa! Si faccia visitare da un Parodontologo esperto! Le lascio un Poster che le spiega cosa sia la Gengivite perché di Gengivite si deve parlare e glielo spiego qui, ora. Legga con attenzione:Per favorirle la comprensione di un argomento così astruso le faccio la stessa spiegazione che faccio ai miei pazienti durante il colloquio informativo alla fine della prima Visita Parodontale: Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". Per essere più precisi riguardo alla Gengivite, Legga nel mio profilo "Visita Parodontale"! La sospetta Diagnosi più credibile è quella di una Gengivite, vista anche la Sua Giovane età Nella Gengivite è perso il normale aspetto a buccia d'arancio della Gengiva Sana. L'aspetto a buccia d'arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, e zone depresse a proiezioni epiteliali. Poiché in una gengivite sono proprio le fibre connettivali a "soffrire" e quindi a "rompersi", si ha la perdita dell'aspetto descritto e si forma un aspetto lucido che è il primo sintomo di gengivite. Ovviamente questo danno connettivale provoca sanguinamento. Un altro concetto essenziale è che non possiamo più considerare il dente e la sua patologia "da solo", il parodonto e la sua patologia "da solo", ma dobbiamo abituarci a considerare il complesso dente-tessuto come un unico organo: parliamo infatti di "unita dentale" che è un organo formato dai denti e dai loro tessuti di sostegno molli e duri . Come abbiamo visto, quindi, c'è una strettissima relazione di forma ed armonia tra Denti, Gengive, Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante. Tutti questi organi devono essere in equilibrio.Aggiungo che è un Argomento molto complesso per poter essere affrontato solo via Web e senza una Visita Clinica Parodontale. Nella Gengivite non ci sono tasche parodontali altrimenti significherebbe che sarebbe già evoluta in Parodontite (sempre che sia una Gengivite). La Gengivite, di cui le lascio un Poster fatto da me e da mia Figlia Claudia anche Lei Odontoiatra, si cura con il Curettage e Scaling e Root Planing dopo accurata Igiene Orale Professionale in Studio, sotto copertura di Antibiotici idonei da iniziare almeno due o tre giorni prima e da proseguire per almeno cinque/sette giorni dopo!Questo per evitare le Malattie Focali e pousseés di batteri con Endocarditi ed altre infezioni gravi fino alle setticemie! Veniamo ora alla seconda faccia della medaglia costituita dalla giovane età: essa è negativa per patologie sistemiche che abbiano manifestazioni orali come sanguinamenti gengivali e gengiviti secondarie! Se non avesse tasche parodontali e se non avesse cause locali che spieghino la formazione di una Gengivite, sarebbe il casi di fare analisi ematologiche, quanto meno di base come emocromo con formula e Reticolociti, Ves, Aslo, Proteina C Reattiva, RA Test e se in queste analisi ci fossero delle valori al di fuori della "norma", allora sarebbe indicata una Valutazione Clinica, non solo del Dentista (in questo caso del Parodontologo) ma anche di un Medico specialista in Medicina Interna od in Ematologia! Ora non si "spaventi", è normalissima routine! Il problema è che Lei chiede con superficialità nel Web ma io non posso essere superficiale. Devo essere Professionale e prendermi cura di Lei ) ! Chiaro? Si facci a quindi Visitare da un Bravo Parodontologo che faccia una corretta Diagnosi (prendendo in considerazione tutte le Diagnosi Differenziali Possibili) Il Parodontologo è praticamente un Clinico! Ora stia Tranquilla e legga il Poster sulla Gengivite. Cari Saluti e mi contatti se crede!
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Pubblicato il 28-02-2017
Mi unisco a quello che le spiega il dr. Petti e Sbarbaro. Aggiungo che una predisposizione ad infiammazioni gengivali alla sua giovane età può essere determinata proprio dalla malocclusione che vorrebbe curare. Cioè i denti "storti" portano ad infiammazioni più frequenti delle gengive. Un po' l'uovo e la gallina... Quindi raddrizzare i denti migliorerà anche lo stato delle gengive.
Pubblicato il 28-02-2017
Gentile utente, perchè sta combinando questi pasticci? Perchè cambia odontoiatra? Perche non segue le indicazioni dell'odontoiatra? Perchè chiede inutili pareri in internet sul collutorio da usare? Le ricordo che stiamo parlando della sua salute il bene più caro che possiede, ora il suo comportamento la sta portando solo verso complicanze. Per il cavo orale deve stare alle indicazioni di un solo odontoiatra che si assume tutte le responsabilità della sua bocca, per patologie generiche deve rivolgersi al suo medico di base al bisogno. Lei non conosce i danni che può fare un antibiotico assunto senza una corretta diagnosi.
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Pubblicato il 28-02-2017
Gentile Sig.ra Natalia, ma in tutto questo peregrinare qualcuno le ha insegnato ad avere una corretta igiene orale? Se non impara a pulirsi i denti la gengivite non passa. Deve scegliere un dentista che ispiri fiducia ed affidarsi alle sue cure e non cambiare in continuazione. Cordiali saluti
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