Ho 43 anni e soffro di parondontite
Scritto da gabriele / Pubblicato il
Buongiorno,
innanzitutto mi scuso in anticipo se dovessi utilizzare una terminologia non corretta. Io ho 43 anni e soffro di parondontite, ho tasche di circa 8mm quasi ovunque. Negli ultimi 4 anni mi sono sottoposto a degli interventi "a cielo aperto" (spero sia giusta la definizione) dove sostanzialmente mi sono state aperte le gengive per ripulire la base dei denti in profondità , successivamente a questi interventi mi sottoponevo ad sedute di igiene orale prima ogni 3 mesi poi 6 e l'anno scorso il mio dentista mi ha detto che, visto la mia attenzione all'igiene, potevamo vederci dopo un anno. Purtroppo in questo anno ho avuto un brusco assorbimento dell'osso dell'arcata inferiore che ha determinato a novembre circa la perdita dei 4 denti anteriori, ormai mobili da novembre. Da qui ho iniziato a consultare diversi dentisti e, purtroppo, alcuni di questi mi hanno prospettato per il momento uno scheletrato e la continua cura della mia patologia e solo successivamente, se si arresta la patologia poter pensare a degli impianti. Io naturalmente a livello psicologico ho qualche freno e non so che fare
Grazie
Pubblicato il 28-02-2017
L'approccio corretto per il paziente parodontale è quella di farsi gestire da uno studio dove sia presente un Parodontologo o Odontoiatra specializzato in parodontologia, sia per quanto riguarda la terapia causale, che per quella eventualmente chirurgica che per il mantenimento, a cadenze comunque regolari ogni 3 - 4 mesi massimo. Il tutto prima di perdere i denti e di pensare ad una protesi removibile o all'implantologia. Dopo, da queste basi di partenza, si ragiona. Se alcuni denti, nonostante l'approccio quanto più possibile conservativo e preventivo, vengono persi, l'implanto - protesi (gestita con molta attenzione nel paziente parodontale) può essere una soluzione.
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Pubblicato il 28-02-2017
Caro Signor Gabriele, buongiorno. Quello chele è stato fatto si chiama Curettage e Scaling e Root planing a Cielo Aperto ed è solo Preparatorio all'intervento o meglio è l'inizio dell'intervento che poi prosegue con la Chirurgia ossea Parodontale Conservativa, Resettiva, Ricostruttiva o Rigenerativa a seconda del tipo di Parodontite e della Situazione Clinica e Conformazione dei Difetti Ossei Parodontali! Il Curettage e Scaling e Root Planing a Cielo Chiuso è solo Preparatorio alla Diagnosi ed alla pianificazione Terapeutica corrispondente! Le Spiego: La Parodontite è una infiammazione come le spiego più sotto.le rispondo nel modo in cui spiego ai miei pazienti in studio, cosa sia una tasca parodontale e come si arriva ad una diagnosi e come si imposta una terapia.ecco: " Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto,nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane.il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta,molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a distanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." In questa sede si procederà anche alla pianificazione della eliminazione di tutto ciò che di irrazionale è in bocca ( restauri conservativi e protesici irrazionali, necessità di immobilizzazione temporanea o definitiva di denti con mobilità superiore al 1°,pianificazione della risoluzione di eventuali disgnazie (per le quali si segnerà una ulteriore serie di Visite anche per lo studio Cefalometrico), pianificazione di tutta la conservativa, endodonzia, chirurgia orale, Gengiviti e solo alla fine si pianificherà la "parte di riabilitazione Chirurgica Parodontale! Arriveremo così ad una diagnosi esatta, ad emettere una Prognosi, ed infine ad un ulteriore colloquio col paziente che sarà reso edotto su tutti i suoi problemi (sottolineando complicazioni, tempi,possibilità di recidive etc.). La "terapia parodontale", spesso, per la sua importanza e complessità, coinvolge tutta l'Odontoiatria. Per rispondere in modo completo alla sua domanda, cercherò di spiegarle brevemente in cosa consista la TERAPIA PARODONTALE. Essa consiste nel ricostruire ciò che lamalattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso,nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovo cemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo. Nel primo caso si ha una rigenerazione, quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration =Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell'avvento dell'HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l'avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita, nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mo di membrana), amelogenine, Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali. Ora spiego più dettagliatamente la Visita Parodontale:Il Parodontologo deve avere una "Cultura Odontoiatrica completa con conoscenze altissime di tutte le altre specialità dell'Odontoiatria, supervisionate da questa Mentalità Parodontale" Ecco che la Visita Parodontale, diventa una visita "totale odontoiatrica". È quindi una visita complessa che richiede almeno un'ora/due ore, compreso un Colloquio col Paziente, seguita da una Preparazione Iniziale dell'apparato Stomatognatico, un rilievo di dati ed eventualmente analisi cliniche, che richiedono almeno ulteriori due/quattro ore ed infine una seconda visita detta Visita di Rivalutazione Parodontale, che richiede due/tre ore in cui si emette una Diagnosi, una Prognosi, un Piano Terapeutico non solo Parodontale ma Totale di tutti i problemi e Patologie presenti! Quindi la Visita Parodontale si svolge in tre tempi: La Prima Visita Parodontale, La Preparazione Iniziale Parodontale, La Seconda Visita di Rivalutazione Parodontale e Totale Odontoiatrica (Per un totale 5/9 ore in tre sedute). Entrambe le Visite sono seguite da un accurato "colloquio" col Paziente.Ecco un Poster esplicativo, Saluti
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Pubblicato il 28-02-2017
Da quello che lei dice è stato seguito molto bene e lei si è comportato correttamente. Purtroppo in alcuni soggetti, la malattia parodontale va veloce e già in età giovanile accade quello che è successo a lei. Lei ora va in giro senza i denti persi? In qualche modo deve rimpiazzarli. Scheletrato o impianti anche ora. Un valido implantologo non credo che vorrà aspettare che cadano tutti gli altri denti. A meno che la situazione sia talmente grave che ciò sia prevedibile in breve tempo. C'è una controindicazione agli impianti se i germi presenti nel contesto della bocca sono davvero troppi, ma questo va valutato.
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Pubblicato il 28-02-2017
Certo non vederla per un anno non è stata la scelta giusta. Nei pz affetti da parodontite (la diagnosi della gravità è importante) il controllo regolare che va da tre ai quattro mesi è importante per intercettare un eventuale riacutizzarsi della malattia. Si affidi ad uno studio parodontale per fare un programma di intervento e mantenimento serrato. Successivamente considerare anche un approccio implantologico. Saluti
Pubblicato il 28-02-2017
Gentile Sig. Gabriele, un paziente che soffre di parodontite deve avere una igiene perfetta e seguito con cadenza almeno semestrale (un anno è troppo). Ora deve pensare ad una riabilitazione dei denti persi. Deve cercare un bravo studio ed affidarsi alle sue cure. Cordiali saluti
Pubblicato il 28-02-2017
Decisamente strano che la terapia non abbia avuto un buon esito, almeno parziale. Nascono dubbi sulla scrupolosità del trattamento. Cerchi uno specialista affidabile e si affidi appunto. È assurdo perdere i suoi denti così in giovane età. Salvi il salvabile, veda l'igienista frequentemente e sostituisca i denti mancanti con impianti. Uno scheletrato le farebbe perdere anche gli altri.
Pubblicato il 28-02-2017
Sig. Gabriele, mettiamo una pietra sopra sul passato, ma Riabilitare 4 incisivi con uno scheletrato mi sembra un po' precoce. Forse per l'implantologia non c'è supporto osseo a sufficienza e un aumento osseo con innesti ossei può essere difficoltoso, ma una riabilitazione fissa tradizionale non è da escludere.
Pubblicato il 01-03-2017
Ill.mo sig.re qualsiasi consiglio le venga fornito non può attecchire se prima non acquista la fiducia verso gli odontoiatri. Il bravo odontoiatra la sa indirizzare e la può aiutare a risolvere i suoi problemi parodontali. Con umiltà ascolti il professionista, gli chieda se è preparato nella parodontologia e si faccia scrivere quello che lui intende fare
Pubblicato il 01-03-2017
Nel caso del sig. Gabriele siamo di fronte ad una fase attiva e particolarmente aggressiva della malattia parodontale, è quindi d'obbligo direi in questo momento sostituire i denti mancanti con una protesi mobile. Al contempo alla luce di questa recidiva le sedute di igiene orale, scailing ed i controlli periodici (anche della protesi) sarà bene effettuarli con una cadenza più ravvicinata. Ad esempio ogni quattro-sei mesi nelle fasi di quiescenza della malattia. Cordiali saluti
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