Menu

Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 7

Sono una ragazza di 27 anni con problemi di recessione gengivale

Scritto da viola / Pubblicato il
Buongiorno, sono una ragazza di 27 anni con problemi di recessione gengivale. Ad ottobre ho ricostruito un premolare superiore che durante l'estate si era spaccato a causa di una carie. Dopo l'otturazione ho iniziato ad avere dolore nei due mesi successivi, che mi portavano ad assumere giornalmente degli antidolorifici. Ho consultato due diversi dentisti ed entrambi non hanno riscontrato problemi al dente ma hanno confermato che si tratta di sensibilità dentale dovuta al colletto dentale scoperto. Il dolore non era sporadico ma intenso e continuo fino a quando non assumevo una bustina di brufen. Ho quindi cambiato dentifricio e spazzolino (ho usato elmex,gum morbido e un collutorio per i problemi gengivali) e con mia grande sorpresa il dolore è scomparso e solo a volte durante la giornata avvertivo un pó di fastidio. Solo con il freddo o le bevande calde avvertivo delle fitte, ma non più il dolore cronico di prima. Sto usando questi prodotti da circa due mesi, da ieri però stranamente è tornato il dolore (dopo due mesi di scomparsa) e non è cessato ancora! Ho preso già tre bustine in due giorni! Non riesco a capire come mai sia tornato. Ho pensato che potrebbe essere dovuto al fatto che per una settimana la mattina appena sveglia ho bevuto acqua e limone e ciò può aver corroso il dente già compromesso. Se fosse davvero dovuto a ciò volevo sapere se il dente si riprenderà nei prossimi giorni o se ormai è rovinato del tutto! Vorrei evitare di ricorrere alla chirurgia, per questo sto cercando rimedi che possano perlomeno ridurre il dolore.
Secondo me un dolore che richiede così tanti farmaci non può essere "solo" proveniente dalla gengiva, ma viene dal dente. La gengiva ritirata può dare sensibilità fastidiosa, ma a meno che non ci sia una tasca con infezione, dovrebbe essere un fastidio più modesto, agli stimoli termici o allo spazzolamento, che passa molto rapidamente e non richiede tutti questi antidolorifici. Invece penserei al dente. Che è plausibile che a distanza torni a dar fastidio. Ci sono prove da fare per verificarne lo stato di salute. Alla peggio probabilmente andrà devitalizzato.. E' stata fatta una rx dopo la cura??? Non basta una visita ispettiva!
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Sig. Viola, nel cavo orale i farmaci nella maggior parte dei casi spostano solo il problema mascherandolo, ma non rimuovono le cause per cui è normale che si ripresenti la sintomatologia. Per non peggiorare la situazione deve tornare dal suo odontoiatra.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Cara Signora Viola, perfettamente d'accordo col dottor Passaretti. Occorre una Visita Clinica e Semeiologica ben fatta: Basta una Visita con sondaggio Parodontale e semeiologia degli Stimoli termici al Freddo ed al caldo per Fare Diagnosi Differenziali delle varie patologie possibili oltre naturalmente una Diagnosi delle Recessioni Gengivali!

Le spiego: Le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. Per quanto riguarda la tasca parodontale, essa deve essere differenziata da una falsa tasca: ha bisogno di due visite intervallate da una preparazione iniziale con Igiene Professionale della tasca, Curettage e Scaling e Root Planing per rimuovere il tessuto di granulazione dall'interno della tasca stessa che falsa la presa delle misurazioni della sua profondità, le Rx endorali complete, i modelli di studio e che nella seconda visita si riprendono le misure delle tasche che ora saranno quelle vere e dalla differenza tra le prime e le seconde si fa diagnosi sul tipo di Parodontite, sulla sua Aggressività, sulla sua attività e si emette una Prognosi e si pianifica una eventuale terapia se ovviamente ci fosse la Malattia Parodontale o Endoparodontale che fosse!


Per le Recessioni Gengivali: La prima Diagnosi da fare è se c'è, in concomitanza delle Recessioni Gengivali, anche una Parodontite che si manifesta con Tasche Parodontali e Difetti Ossei ad una o più pareti residue. Solo dopo si può pensare di curare le Recessioni.Le spiego qualcosa sulle Recessioni Gengivali. Questo lo si può decidere solo clinicamente con adeguata visita parodontale. Diciamo che ogni Recessione ed ogni zona della bocca necessitano di interventi adatti e mirati! Questa è serietà! Non si vende il "fumo", si vende "l'arrosto"! :) Infatti la morfologia delle recessioni è varia: possono assumere l'aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l'aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all'estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Non tutte le recessioni vanno quindi curate :) Spero di essere stato chiaro ed esaustivo. Si faccia visitare da un Bravo Parodontologo. Le lascio un Poster con Recessioni Gengivali da me curate con varie metodiche affinché comprenda meglio l'argomento.

Per quanto riguarda l'uso dello spazzolino, attenzione: Lei sbaglia, non si usa uno spazzolino a setole morbide che non piliscono e non massaggiano le gengive. Si ricordi solo che lo spazzolino deve essere duro e a testa piccola e lo deve cambiare ogni mese almeno! Si ricordi poi che non esistono bocche senza placca batterica. La placca batterica si forma in circa 3-4 ore e l'igiene orale domiciliare serve per controllarne la formazione non certo per eliminarla totalmente. Ecco perché la pulizia dei denti professionale dal Dentista serve sempre periodicamente. Faccia una prova: compri in farmacia le pasticchette rivelatrici di placca, ne sciolga una in bocca passando la saliva e la lingua su tutti i denti, sulla faccia esterna, interna e sopra masticante e si guardi allo specchio. Se vedrà colore su denti, colletti, gengive, lingua, quella è placca batterica! Solo se non vedesse colore significherebbe che non ci sarebbe placca. allora passi uno scovolino tipo cotonfioc nei solchi gengivali e veda se si colora perché allora la placca sarebbe lì! Faccia la prova e poi mi dica! Ricordi anche di pulire il dorso della lingua dove si annida la placca con dedicati spazzolini piatti che trova in farmacia! Usi il filo interdentale per pulire gli spazi interprossimali dalla gengiva a salire fino al punto di contatto. Il dentifricio non ha nessuna importanza se non quella di rendere più gradevole questa operazione. Ovvio che è meglio sia di Marca conosciuta per evitare "pasticci nocivi"! La cosiddetta tecnica di Bass modificata, di cui dicevo sopra è questa: si usa lo spazzolino orientato verso le gengive a 45° e va usato con movimenti di rotazione, vibrazione e verticali che terminano con un movimento circolare deciso! Ma va insegnato in sede di Igiene Orale in Studio! Ora passando dal morbido al duro avrà dolore e sanguinamento. Non ci faccia caso: in pochi giorni passa tutto! Per la chirurgia è inutile non volerla se si dovesse fare. Le recessioni si curano solo chirurgicamente ma non tutte necessitano di terapia come detto :)
Cari saluti e stia tranquilla, in mani esperte è normalissima Routine Parodontale
CONTINUA A LEGGERE
petti-gustavo-parodontologo-ca-recessioni-143.jpg

Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Paziente, Le consiglio la devitalizzazione dell'elemento in tempi brevi. Infatti il dolore cronico non è compatibile con una semplice erosione del colletto, anche se Lei non invia alcuna foto dell'elemento in oggetto. Cordiali saluti

Scritto da Dott.ssa Maria Grazia Di Palermo
Carini (PA)

Gentile Sig. ra Viola, una settimana di una bevanda acida non può fare tutti questi danni. Si parla di assunzione cronica, sette giorni è una assunzione sporadica. Personalmente mi verrebbe da pensare ad una sofferenza della polpa verificabile con i test di vitalità. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Il fai-da-te é indicato fino ad un certo punto, sempre meglio, in caso di dubbi come il suo, tornare a rivolgersi ad un dentista di fiducia per fare diagnosi. Potrebbe risolversi tutto con una semplice visita ed istruzioni di igiene orale, piuttosto che con una otturazione del colletto. Ma vada dal dentista.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Buon giorno signorina vengo al suo problema dicendole ce se si tratta di sola sensibilità dentale dovuta alla recessione della"gengiva"la stessa sintomatologia può regredire trattandola eventualmente con una terapia mirata quale il laser per esempio ,ma se c'è già compromissione pulpare allora il fenomeno difficilmente è reversibile e toccherà ricorrere ad una terapia canalare. La saluto ed auguri

Scritto da Dott. Luigi Pesce
Salerno (SA)