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Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 9

Mi hanno diagnosticato una parodontite avanzata grave

Scritto da TIZIANA / Pubblicato il
Buongiorno, innanzitutto vi ringrazio per il servizio che mettete a disposizione dei pazienti " virtuali". Ho 39 anni e da un paio di mesi mi hanno diagnosticato una parodontite avanzata grave, con tasche di 4/5 millimetri nell'arcata inferiore e maggiori nell' arcata superiore, soprattutto negli incisivi che sono uno di 6 e l altro di 7 mm. Ho effettuato un curettage nei quattro quadranti e a detta del dentista, si risolve tutto così, facendo ogni 3 mesi igiene e nelle tasche più profonde di nuovo levigatura. Ora la mia domanda è questa: tasche di 6 e 7 mm possono chiudersi e "guarire" solo con i curettage!? Ad esempio una tasca di 6 diventare 4 è una di 7 diventare 5? Scusate la confusione nella mia domanda, solo che vorrei essere sicura di aver intrapreso la strada giusta. Ho notato dopo il curettage gengive più sane, però denti più lunghi. Grazie mille per la disponibilità
Si, è impossibile dire che la strada sia quella giusta senza poter effettuare una visita..che comunque è stata fatta da un professionista.
Abbia fiducia in quello che le è stato proposto e fatto.
Lei stessa nota dei miglioramenti.
Purtroppo si "allungano" anche i denti..tessuto infiammatorio che scompare. Igiene dentale fatta da professionisti, frequenti controlli e massima igiene domiciliare.
Cordiali saluti

Scritto da Studio Dentistico Fiori
Castelnuovo di Garfagnana (LU)

Gentile Tiziana, il termine parodontite si intende una infiammazione ed infezione che coinvolge il tessuto di sostegno del dente e cioè osso, legamento parodontale, cemento radicolare e gengiva e raccoglie una serie di problematiche che vanno dalla semplice gengivite fino alla formazione di tasche più o meno profonde. Ad ogni tipo di problema corrisponde una terapia diversa. Per la gengivite di solito è sufficiente adottare una più efficace igiene domiciliare. Per quanto riguarda la terapia delle tasche è ovvio che dipende dalla profondità delle tasche e dall'interessamento più o meno evidente delle strutture. Solitamente per tasche minime di 4-5 mm è risolutiva una levigatura radicolare accurata ed un courettage gengivale. Per tasche superiori di solito è coinvolto anche il tessuto osseo trattandosi di tasche infraossee. In questo caso sarà necessario diagnosticare la gravità ed eventuale interessamento delle pareti ossee. La terapia sarà sicuramente più efficace e più facile da effettuare se il difetto interessa una sola parete e più complicato se interesserà più pareti ossee. Pertanto le consiglio di farsi spiegare bene di che tipo di lesione si tratta e come intende procedere soprattutto per le tasche più profonde. A tutte le domande che lei pone via internet dovrebbe risponderle in maniera esauriente il dentista che la cura e che conosce la situazione piuttosto che chiedere conferme ad altri che non sanno nulla della sua situazione. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Sicuramente dopo una pulizia profonda ben fatta la situazione parodontale migliora. A distanza di circa 2 mesi da essa bisogna fare una rivalutazione e confrontare le misurazioni e gli altri segni con quelli iniziali; se i sondaggi sono rientrati nella norma, non c'è sanguinamento al sondaggio e non ci sono "deformità" parodontali da correggere, si può entrare in quella che viene chiamata "terapia di mantenimento" con controlli tri- quadrimestrali ed un'ottima igiene domiciliare da parte sua, se invece persistono sondaggi e sanguinamento, si può decidere, esaminando anche le radiografie, se programmare qualche intervento di chirurgia parodontale correttiva.
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Scritto da Dott. Paolo Gaetani
Lecce (LE)

Cara Signora Tiziana, buongiorno. Dice: "parodontite avanzata grave, con tasche di 4/5 millimetri nell'arcata inferiore e maggiori nell' arcata superiore, soprattutto negli incisivi che sono uno di 6 e l altro di 7 mm." rispondo: se queste misure di sondaggio delle tasche fossero vere e reali e non falsificate dal tessuto di granulazione presente (legga più avanti), non sarebbe certo una parodontite grave, almeno stando alle misure ed all'età! Dice: tasche di 6 e 7 mm possono chiudersi e "guarire" solo con i curettage!? Rispondo: se reali, no! 6 mm significa che la tasca parodontale ha raggiunto la cresta ossea e 7 mm che è penetrata nell'osso causando un difetto osseo ad una, due, tre, quattro pareti residue o miste a più pareti (la più grave è quella ad una parete sola residua perché non solo è più complesso ricostruirle l'osso per la mancanza di supporto osseo circostante dell'ospite e perché è più difficile la organizzazione del coagulo ematico da cui "parte" la guarigione. La prima si cura con la chirurgia parodontale Resettiva (osteotomia osteoplastica), la seconda con la Chirurgia Ossea Parodontale Ricostruttiva o rigenerativa GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata). Le tasche di 4-5 mm possono essere guarite con ripetuti Curettage e Scaling e Root Planing (di regola almeno ogni tre mesi). Le Spiego:

La Parodontite è una infiammazione come le spiego più sotto.le rispondo nel modo in cui spiego ai miei pazienti in studio, cosa sia una tasca parodontale e come si arriva ad una diagnosi e come si imposta una terapia.ecco: " Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente
mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto,nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al
dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano
dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente,Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente
all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma
non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la
visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenzae leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la
malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane.il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro,
compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di
anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti.Si fa tutto in una seduta,molti preferiscono in più sedute. Io preferisco
una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Ovviamernte dipende anche dalla situazione Clinica come più volte detto.Questo sotto copertura
Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm,
può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche
Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a distanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la
misurazione! la "terapia parodontale", spesso,per la sua importanza e complessità, coinvolge tutta l'Odontoiatria. Per rispondere in modo completo alla sua domanda, cercherò di spiegarle brevemente in cosa consista la TERAPIA PARODONTALE. Essa consiste nel ricostruire ciò che la malattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una
rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso,nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovocemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo.nel primo
caso si ha una rigenerazione..quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi
indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa
terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell'avvento dell'HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l'avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors =
fattori di crescita,nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mo di membrana) , amelogenine,Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno,osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della
situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali.Ora spiego più dettagliatamente la Visita Parodontale: IlParodontologo deve avere una "Cultura Odontoiatrica completa con conoscenze altissime di tutte le altre specialità dell'Odontoiatria, supervisionate da questa Mentalità Parodontale" Ecco che la Visita Parodontale, diventa una visita "totale odontoiatrica". È quindi una visita complessa che richiede almeno un'ora/due ore, compreso un Colloquio col Paziente
Cari Saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Tiziana, non basta sapere la profondita' della tasca per decidere come trattarla. ovviamente il collega che l'ha visitata avra' fatto le opportune valutazioni. ovviamente piu' profonda e' la tasca piu' sara' difficile il decorso, comunque il collega sapra' cosa fare.
resto a sua disposizione cordiali saluti.

Scritto da Dott. Cristian Romano
Palermo (PA)

Gentile Sig.ra Tiziana, denti più lunghi significa che l'edema che gonfiava le gengive si è risolto, pertanto anche le tasche si sono ridotte. Ora dire che nel suo caso la sola preparazione iniziale basti senza una visita è impossibile. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

I colleghi hanno risposto in modo più che completo. Io posso aggiungere solo alcune osservazioni. La tasca (la cui profondità non è l'unico segno predittivo di gravità, perchè c'è da vedere altri parametri, come il sanguinamento etc etc) sarebbe "normale " solo fino a 2-3 mm. Cioè il vero obbiettivo è sia quello di ridurne la profondità, ma se possibile "eliminarle", cioè arrivare ai 2-3 mm della normalità.. Altra considerazione è che la malattia parodontale è sostenuta dai germi: cioè è per l'esattezza una infezione batterica di gengiva e talora osso. Questo significa alcune cose: che tende a ritornare e la grande lotta non sta nel guarire completamente per sempre, ma nel rallentarla più possibile e procrastinarla più avanti possibile. In altre parole, tale malattia (io dico solo per ipotesi fantasiosa per fare un esempio) se non curata e trascurata, può portare in una persona a perdere i denti dopo, immaginiamo, 10 anni. Se ben curata, li perderà dopo 20 anni o 30. L'esempio quindi non è quello di una polmonite, che curata bene si risolve e finisce lì. Con la piorrea è una lotta CONTINUA di ciò che innanzitutto il paziente in primissima persona può fare per se stesso, con igiene e FILO (FUMARE POCO, E ALTRI CENTO CONSIGLI) e quello che può fare il dentista con sedute di igiene ripetute, anche ogni 3 mesi nei casi seri, e curettage, chirurgia e tutto quello che la scienza ci offe ora e di più nel futuro. A proposito, oggi c'è anche il laser a diodo (che disinfettando profondamente e favorendo il trofismo dei tessuti e la conseguente guarigione) è molto efficace, anche se ci sono pareri a favore e meno a favore, nel rallentarla, perchè agisce proprio sulla causa: la infezione batterica. Permettendo periodi più lunghi di remissione e benessere e maggiore probabilità di eliminazione o almeno riduzione delle tasche.
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Sig. Tiziana, e cure proposte sono valide ma sono perfettamente inutili se lei non è motivata al mantenimento. Le istruzioni dell'igienista dentale o dell'odontoiatra vanno eseguite lettera e mai dimenticate. Quello che verrà ristabilito è un attacco epiteliale lungo e rimarrà lungo senza altre retrazioni se lei l'ho saprà mantenere.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Signora Tiziana, la strada intrapresa è quella giusta ma il percorso va fatto insieme a chi la sta curando...mi spiego la terapia causale parodontale non chirurgica (quella che sta facendo) mette al primo posto il miglioramento del livello di collaborazione e di partecipazione del paziente. Riduzione significativa e stabile della quantità di placca batterica e tartaro depositati sulle superfici dentali. Eliminazione o riduzione dei segni clinici di infiammazione marginale (quali rossore, edema e sanguinamento).


 
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Scritto da Dott. Cristoforo Del Deo
Teramo (TE)