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Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 9

Può la cura ormonale aver peggiorato lo stato delle mie gengive?

Scritto da Barbara / Pubblicato il
Salve, sono una ragazza di 31 anni, lo scorso anno ho scoperto di soffrire di endometriosi e ad oggi sono in cura con terapia ormonale Visanne da 10 mesi (progestinico) a seguito di un intervento chirurgico per rimozione cisti endometriosica, eseguito nell'ottobre 2017. Da poco più di un mese avverto una strana sensibilità dentale, soprattutto sugli incisivi superiori, a volte toccare questi denti mi crea una sensazione dolorosa, tipo delle leggere fitte interne nel dente. Le gengive attorno questi denti sono un po' gonfie, leggermente arrossate. Sono già stata dal mio dentista che mi ha fatto eseguire una panoramica e ora sono in attesa di una detartrasi. Non sembrano esserci carie (non ne ho mai avute né ho mai portato apparecchi). Sono molto preoccupata perché questa sensibilità a volte è più pronunciata, accusando anche fastidio durante la masticazione, è come se non mi sentissi perfettamente saldi gli incisivi, anche se ad occhio nudo non sembrano muoversi. Purtroppo negli ultimi tempi ho saltato le visite di routine dal dentista per motivi di salute di cui sopra e ora me ne trovo pentita. Temo di avere una forma di parodontite, infatti dopo la detartrasi vorrei recarmi da un bravo parodontologo per effettuare dei controlli più approfonditi ed eventualmente iniziare una cura quanto prima. In aggiunta a tutto questo ho anche 2 canini inclusi nel palato e sulle arcate superiori ancora i due da latte; di notte serro spesso i denti, a volte mi capita di svegliarmi mentre li stringo forte. La mia domanda è: può la cura ormonale aver peggiorato lo stato delle mie gengive? Ed inoltre, il serramento dei denti potrebbe peggiorare questa sensibilità? Aggiungo che non fumo, seguo un'alimentazione equilibrata, da quando ho accusato questa sensibilità il mio ginecologo mi ha consigliato degli integratori di calcio che prendo ogni giorno. Aspetto i vostri consigli, spero che la strada che sto intraprendendo per risolvere questa sensibilità sia corretta... Vorrei tanto capire il perchè di tutta questa sensibilità e soprattutto sapere come poterla risolvere. Vi ringrazio
Buongiorno sig.ra.
Deve recarsi da un bravo professionista nonchè paradontologo e farsi fare una bella visita di controllo.
Sarà poi lui che le spiegherà per bene tutto ciò che deve fare e sapere.
I denti "poco saldi" sono sinonimo di una sofferenza paradontale le cui cause possono essere molteplici che risulterebbe difficile farle capire ..via internet.
Segua questo consiglio e vedrà che risolverà il suo caso.

Scritto da Studio Dentistico Fiori
Castelnuovo di Garfagnana (LU)

Sia l'endometrosi che la cura che sta facendo, possono essere in rapporto con la parodontopatia. Certo curare la parodontite da un esperto parodontologo sicuramente le darà giovamento.

Scritto da Dott. Mauro Mazzocco
Roma (RM)

Da quello che lei ci descrive, si tratta di sofferenza parodontale. Lei ci dice che è un po' che non va dal dentista.. Se sono più di sei mesi che non fa la indispensabile seduta di igiene periodica, è molto probabile che si tratti di questo. La prima cosa da fare, senza allarmarsi troppo, è una bella seduta di pulizia. Con tutta probabilità, anche vista la giovane età, tutto tornerà in regola. Se durante questa seduta, l'igienista si accorgerà della presenza di tasche o altre forme di perdita di tessuti parodontali, dovrà approfondire e curare meglio questo aspetto della sua salute. Già dalla panoramica, anche se non è la rx giusta per valutare bene, si dovrebbe vedere qualcosa se ci sono questi problemi. Non solo le carie. Qualcosa si può capire alle volte anche dello stato di salute dei tessuti parodontali. Gli ormoni in questione in effetti non hanno una influenza positiva sulle gengive, è vero.. Ma la contromisura è sempre solo quella: se i cambiamenti ormonali predispongono alle infiammazioni gengivali, la unica vera causa è la placca, che si deve combattere con massima igiene casalinga quotidiana e con le sedute di ablazione un paio di volte l'anno minimo. La malattia parodontale è in realtà "solo" una infezione batterica! Se ci fossero problemi seri che non passano con la seduta per la quale ha preso appuntamento suggerisco anche l'utilizzo del laser che è molto efficace in tanti casi di infiammazione gengivale..
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Cara Signora Barbara, buongiorno. Il sospetto diagnostico è una Gengivite marginale o una Parodontite! E' Mancata la Prevenzione di queste malattie con Igiene Orale Professionale in Studio e Curettage e Scaling e Root Planing a cicli ben precisi che si deve fare obbligatoriamente in chi assume, come Lei Progestinici o estrogeni o altri ormoni che hanno tra i loro "bersagli" anche le Gengive ed il Parodonto! E' mancata anche una accurata analisi Gnatologica con palpazione delle ATM per saggiarne e valutarne i rumori e i movimenti dei condili e palpazione dei muscoli Masseteri e Pterigoidei che sono i primi ad andare in contrattura, specialmente gli Pterigoidei, in caso di Patologia della ATM e valutare le tre disclusioni incisiva o protrusiva, laterale sin e dx o canina e massimamente retrusa coi denti posteriori a contatto o Relazione Centrica con valutazione di Over Jet ed Over Bite e delle tre curve di compensazione, di Spee e di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale. La terza curva di Compensazione da valutare e quella di Monson che non è altro che una sfera immaginaria che serve per allineare le cuspidi dei denti posteriori con i margini incisali degli incisivi frontali..Sarebbe eventualmente, ma lo deciderebbe solo il Dentista, opportuno anche uno studio con un arco facciale di trasferimento, essenziale per rilevare i rapporti spaziali delle sue arcate con la base cranica e per il montaggio dei suoi modelli di studio su un articolatore a valore medio per studiare la gnatologia della sua bocca e la sua clinica e le sue articolazioni con angoli di spostamenti come l'angolo o movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia!

La mobilità dei denti si saggia tra due strumenti rigidi e non ad occhio o coi polpastrelli che falsano la sensibilità tattile!!!

Lei ha bisogno di due visite cliniche strumentali, semeiologiche e anamnestiche, intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Con le Rx endorali (non con la OPT o Panoramica) e le prove termiche e la Visita Clinica si valuta anche la presenza di carie, necrosi endodontiche, osteolisi periapicali, stomatiti etc. !!! E' stato fatto questo? Penso proprio di no! Per questo motivo si faccia visitare da un bravo Parodontologo esperto anche in riabilitazione orale! Stia serena perché è una "sciocchezza" (in mani "buone e sapienti", ovviamente). Le lascio un Poster che illustra come si forma e previene e cura una Gengivite che è la patologia più probabile che possa avere e che se non curata evolve in Parodontite.
Cari saluti

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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

La risposta alla sua domanda è sì, la terapia ormonale può provocare infiammazione dei tessuti parodontali e favorire una parodontite.
La soluzione è fare sedute di igiene accurate, per eliminare i fattori locali, ossia tartaro sottogengivale, anche ogni 3 mesi, eventualmente confezionare un bite per contrastare il digrignamento e proteggere i denti, e valutare con il ginecologo se la terapia ormonale non possa essere modificata.
Ovviamente l'igi Orale quotidiana deve essere impeccabile
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Scritto da Dott. Enrico Cauli
Roma (RM)

Gent. sig.ra, la cura con farmaci estro-progestinici può influire sull'infiammazione gengivale che, se trascurata, a sua volta può evolvere in parodontite. Il primo consiglio che le posso dare è quello di osservare delle regole igieniche "speciali", usando spesso e bene lo spazzolino, ma soprattutto di migliorare l'igiene "interprossimale", cioè negli spazi tra un dente e l'altro, con filo interdentale o, meglio, con scovolini. Il secondo consiglio è quello di cercare un parodontologo nella sua zona che la segua e le faccia una diagnosi (non con la panoramica!) del suo stato attuale, per escludere che non ci sia già una parodontite in atto. Può guardare sul sito della Società Italiana di Parodontologia: gengive.org , alla sessione "Trova parodontologo", digitando la sua città, troverà i parodontologi nella sua zona.
Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Paolo Gaetani
Lecce (LE)

Gentile Signora Barbara, una delle cause di paradentite è certamente quella ormonale: si manifesta con gonfiore o iperplasia gengivale e sanguinamento. Si cura con il riequilibrio della disfunzione ormonale e con terapia meccanica locale (ablazione del tartaro, curettaggi e levigatura radicolare. La diagnosi viene fatta accertando la presenza di disfunzioni ormonali che, ciclicamente peggiorano lo stato parodontale, e con l'esclusione di altra noxa patogena.
Bisogna quindi escludere la più frequente causa di parodontopatia, quella causata da disordinato rapporto tra i denti delle due arcate. A proposito, lei riferisce di soffrire di bruxismo (serramento notturno/digrignamento) e, probabilmente di malocclusione, data la persistenza di canini decidui superiori e l'inclusione dei canini permanenti: situazione questa che sicuramente altera la proporzione delle due arcate tra loro, i rapporti tra i denti superiori e quelli inferiori, e le guide nei movimenti di lateralità della mandibola. Chieda al suo dentista di indagare anche su questo poiché, quando non c'è una buona occlusione, c'è sempre paradentite. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Angelo De Fazio
Casalnuovo di Napoli (NA)

Gentile Sig.ra Barbara, purtroppo una cura ormonale ha delle conseguenze sul parodonto. Anche il serramento non aiuta. Pertanto deve recarsi da un bravo parodontologo ed affidarsi alle sue cure. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Sig. Barbara, ci manca la diagnosi, gengive arrossate le troviamo dalla banale gengivite alle più ampie malattie parodontali. In qualunque caso, lo stato che sia influenzato dalla cura ormonale o meno non fa differenza, va sempre curato.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)