Ho fatto un intervento di innesto mucoso prelevato dal palato
Scritto da Simona / Pubblicato il
Buongiorno, avrei bisogno di un parere per cortesia: il 18 giugno 2018 ho fatto un intervento di innesto mucoso prelevato dal palato, per le gengive del canino e premolare in basso a sinistra. E' andato bene, ho fatto poi le visite di controllo togliendo i punti quando esattamente il 9 settembre, mi sono accorta che spingendo con il dito sulla gengiva del canino, è fuoriuscita una gran quantità di materiale bianco a forma di filo, dall'estremità del lembo verso gli incisivi, guardando la foto dal taglietto rossastro sulla gengiva che sembra come non rimarginato. Per rendere l'idea è come spremere un punto nero, esce materiale tutti i giorni e se salto qualche giorno si accumula all'interno sempre di piu'. Comunque proprio il giorno dopo la mia scoperta, avevo un'altra visita e ho fatto vedere al dentista cosa succede premendo la gengiva. Lui ha sbarrato gli occhi! Mi ha chiesto: ma ti fa male? A me non fa male niente ho risposto. Poi e' stato chiamato con urgenza da un altro reparto, dicendomi che mi voleva rivedere in un altro momento. Secondo me si tratta di placca, ma non riesco a capire quale possa essere la soluzione a questo nuovo problema. Ho fatto l'innesto perchè chiaramente avevo delle recessioni, ma non ho mai avuto nessuna tasca gengivale da dover pulire, forse era meglio lasciare tutto come era. Attendo con ansia un parere con grande gratitudine. Saluto cordialmente. Allego una foto.
Pubblicato il 08-10-2018
Cara Signora Simona, buongiorno. Non si può certo fare Diagnosi on line! Il Suo dentista sarebbe dovuto rimanere con Lei per fare Diagnosi certa ed impostare eventuale terapia! Parla di altro reparto, quindi desumo che si tratti di una clinica o un ospedale. In ospedale non si fa Parodontologia per cui deve essere una clinica o meglio uno Studio con più Dentisti che si occupano di più Specialità! Il concetto di Clinica il cui termine è tanto abusato è completamente diverso! Spero che non sia una cosiddetta Clinica Low-Cost! Che vuole che le dica. Può essere un ascesso, una Parulide (ascesso Parodontale), punti di sutura riassorbibili che hanno avuto problemi, punti di sutura non riassorbibili che sono stati inglobati dai tessuti molli causando infezione e tanto altro come per esempio una Fistla o un sequestro osseo se ci fosse stato un difetto osseo non diagnosticato. Occorre una accuratissima visita Parodontale, Rx endorale, Sondaggio parodontale e del tramite fistoloso ed altro. L'unico che può rispondere è il suo Dentista che l'ha operata senza "fuggire"! In una situazione così non si abbandona il paziente per andare in un altro reparto (si risponde all'altro "reparto": "ora non posso"!)o si fa attendere il paziente (Lei in questo caso) per riprendere la Visita Diagnostica! Tutto questo fa pensare che lo Studio non sia di Sua Proprietà ma sia qualche cosa di diverso! Stia tranquilla. Si farà Diagnosi e si provvederà, se non ci fossero tasche parodontali non dovrebbe essere niente di particolare. Magari basterà una terapia antibiotica ed un punto di sutura dopo escissione della "Fistola"! Cari saluti e scusi se ho dovuto rispondere così "sinceramente", nulla contro il Suo Dentista per amor del Cielo ma Lei ha chiesto ed io ho dovuto rispondere al meglio perché nel momento in cui pone la domanda ed io rispondo è come se fosse diventata mia "paziente" anche se on line :)
Le spiego alcune nozioni base per aiutarla a comprendere: L'architettura gengivale ideale consiste in margini convessi che abbiano lo spessore in senso vestibolo linguale di almeno un millimetro. In questo modo tra dente e gengiva viene a formarsi una leggera invaginazione o solco, ma la gengiva rimane in stretto contatto con la superficie dello smalto. Le papille hanno forma conico piramidale, riempiono gli spazi interdentali fino ai punti di contatto interprossimali dei denti. Esse presentano (ma non sempre) docce naturali; per il passaggio del cibo durante la masticazione. In corrispondenza di queste docce, sulla superficie esterna dei setti ossei si trovano dei solchi incavati, detti canali di scarico, che assolvono la funzione dello scorrimento del cibo. I margini convessi, il solco gengivale e le papille interdentali costituiscono la gengiva libera. Tra essa, in senso apicale, e la linea di giunzione mucogengivale, e la gengiva aderente. La linea di giunzione muco gengivale è ben riconoscibile (mettendo per esempio in trazione il labbro inferiore) aderente (ad essa coronale, rosa nel disegno) dalla mucosa alveolare (ad essa apicale, viola nel disegno). La gengiva aderente ha consistenza compatta, color rosa corallo ed ha una superficie punteggiata "a buccia di arancio". L'aspetto a buccia d'arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, e zone depresse a proiezioni epiteliali. Poiché le più "fragili" sono le proiezioni connettivali, se ci fosse una patologia parodontale, scomparirebbero i rilievi con perdita dell'aspetto a buccia d'arancio e quindi comparsa dell'aspetto lucido che ha lei. Legga nel mio profilo "Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi)" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e "GENGIVITE" e quanto altro volesse sulla Parodontologia che è la Specialità che Studia e Cura queste Patologie.
In una recessione, quindi il primo e più importante "scopo" è quello di ricreare intorno al dente, una banda sufficiente di Gengiva Aderente. I problemi Estetici vengono "dopo" anche se importanti. Esistono interventi per raggiungere sicuramente il primo traguardo ed esistono altri interventi per raggiungere anche il secondo. Basta fare una corretta Diagnosi ed una Corretta Terapia. Le spiego qualcosa sulle Recessioni Gengivali. Questo lo si può decidere solo clinicamente con adeguata visita parodontale. Diciamo che ogni Recessione ed ogni zona della bocca necessitano di interventi adatti e mirati! Questa è serietà! Non si vende il "fumo", si vende "l'arrosto"! :) Infatti la morfologia delle recessioni è varia: possono assumere l'aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l'aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all'estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Non tutte le recessioni vanno quindi curate :)
Le spiego alcune nozioni base per aiutarla a comprendere: L'architettura gengivale ideale consiste in margini convessi che abbiano lo spessore in senso vestibolo linguale di almeno un millimetro. In questo modo tra dente e gengiva viene a formarsi una leggera invaginazione o solco, ma la gengiva rimane in stretto contatto con la superficie dello smalto. Le papille hanno forma conico piramidale, riempiono gli spazi interdentali fino ai punti di contatto interprossimali dei denti. Esse presentano (ma non sempre) docce naturali; per il passaggio del cibo durante la masticazione. In corrispondenza di queste docce, sulla superficie esterna dei setti ossei si trovano dei solchi incavati, detti canali di scarico, che assolvono la funzione dello scorrimento del cibo. I margini convessi, il solco gengivale e le papille interdentali costituiscono la gengiva libera. Tra essa, in senso apicale, e la linea di giunzione mucogengivale, e la gengiva aderente. La linea di giunzione muco gengivale è ben riconoscibile (mettendo per esempio in trazione il labbro inferiore) aderente (ad essa coronale, rosa nel disegno) dalla mucosa alveolare (ad essa apicale, viola nel disegno). La gengiva aderente ha consistenza compatta, color rosa corallo ed ha una superficie punteggiata "a buccia di arancio". L'aspetto a buccia d'arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, e zone depresse a proiezioni epiteliali. Poiché le più "fragili" sono le proiezioni connettivali, se ci fosse una patologia parodontale, scomparirebbero i rilievi con perdita dell'aspetto a buccia d'arancio e quindi comparsa dell'aspetto lucido che ha lei. Legga nel mio profilo "Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi)" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e "GENGIVITE" e quanto altro volesse sulla Parodontologia che è la Specialità che Studia e Cura queste Patologie.
In una recessione, quindi il primo e più importante "scopo" è quello di ricreare intorno al dente, una banda sufficiente di Gengiva Aderente. I problemi Estetici vengono "dopo" anche se importanti. Esistono interventi per raggiungere sicuramente il primo traguardo ed esistono altri interventi per raggiungere anche il secondo. Basta fare una corretta Diagnosi ed una Corretta Terapia. Le spiego qualcosa sulle Recessioni Gengivali. Questo lo si può decidere solo clinicamente con adeguata visita parodontale. Diciamo che ogni Recessione ed ogni zona della bocca necessitano di interventi adatti e mirati! Questa è serietà! Non si vende il "fumo", si vende "l'arrosto"! :) Infatti la morfologia delle recessioni è varia: possono assumere l'aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l'aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all'estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Non tutte le recessioni vanno quindi curate :)
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 08-10-2018
Ha scritto correttamente il collega. Chi l'ha operata, la deve seguire, non scomparire. Soltanto con diagnosi clinica oggettiva e sondaggio parodontale, è dato capire quale è il problema se c'è. Dalla fotografia sembrano ottimali le condizioni dei tessuti molli gengivali, ma deve tornare, le ripeto, dal collega che l'ha trattata.
Pubblicato il 08-10-2018
Secondo me non è del tutto normale. Nella foto, peraltro sfocata sembra di poter intravedere una fistola, da cui uscirebbe forse il materiale. Però c'è da dire anche che dal 9 settembre è passato un mese: può essere normale. Non c'è dubbio che deve farlo vedere a chi l'ha operata, incrociando le dita se si tratta di un low cost. Anzi, passando prima per la chiesa parrocchiale!
Pubblicato il 10-10-2018
Sig.Simona, il collega voleva rivederla, si faccia rivedere senza farsi inutili domande. Qui non avrà mai una risposta certa e le rimarranno sempre degli inutili dubbi.
Dentista Lombardia, Lodi
Vedi la scheda
Dentista Molise, Isernia
Vedi la scheda
Dentista Umbria, Terni
Vedi la scheda
Dentista Emilia Romagna, Bologna
Vedi la scheda
Dentista Lombardia, Monza e Brianza
Vedi la scheda