Mi è stata diagnostica una forma grave di parodontite
Scritto da Laura / Pubblicato il
Buongiiorno, sono una donna di 32 anni cui è stata diagnosticata qualche mese fa una forma grave di parodontite. Premetto che ho sempre curato la mia bocca affidandomi ad un noto dentista della mia città. Per anni ho fatto l'igiene anche 3 volte l'anno e mai ho saltato appuntamenti di controllo. I miei problemi sono iniziati circa un paio di anni fa quando le gengive hanno iniziato a sanguinare, poi a farmi male, poi ho iniziato ad osservare una recessione gengivale. Il mio dentista continuava a minimizzare dicendo che si trattava di gengiviti dovute al fatto che ho i denti storti e al fumo di sigaretta; aumentava le sedute di igiene superficiale e mi prescriveva colluttori alla clorexidrina. Stanca di veder sminuire le mie preoccupazioni mi sono rivolta ad altri specialisti. Tutti mi hanno riscontrato, con grossa sorpresa e disagio per il "lavoro" del loro collega, una parodontite molto grave non curata. Alla fine ho scelto di affidarmi ad una dentista di lunga esperienza ma ora faccio incredibilmente fatica a fidarmi. Vivo con enorme disagio la mia malattia e non riesco ad imparare a convivere con una bocca che non riconosco. Aggiungo, comunque, che la mia igiene orale domiciliare, a detta di tutti i dentisti che mi hanno visitata è ottima. Per la diagnosi hanno effettuato un sondaggio parodontale e delle lastre singole su ogni dente. Ho smesso di fumare e ho iniziato subito con un curettage a cielo chiuso o aperto in base al dente interessato. Alla visita di controllo la dentista ha affermato che la situazione è nettamente migliorata, tasche da più di 9 mm sono scese a 2 mm e, a suo dire, la bocca è piuttosto sana. Procederemo con pulizie parodontali trimestrali di mantenimento e osserveremo l'evolvere della situazione. In caso di stabilizzazione, tra un anno, un anno e mezzo dice che potremmo anche pensare all'apparecchio per risolvere il sovraffollamento e richiudere i diastemi causati dalla parodontite. La mia preoccupazione è data dal fatto che i denti continuano a muoversi e, anzi, alcuni sono peggiorati (incisivo, incisivo laterale e canino destri) e si allargano sempre più creandomi enormi disagi. Non riesco più a ridere serenamente. La dentista dice di non preoccuparmi e, per fermare l'aumento dei diastemi, mi ha dato una mascherina di contenimento da portare la notte. La mascherina potrebbe peggiorare la mobilità dei denti? È possibile che la mobilità e "l'allargamento" continuino nonostante questo esito positivo della terapia? È possibile che in realtà il curettage non sia riuscito e la malattia stia progredendo? Dovrei indossare la mascherina ma temo che peggiori ancora di più la situazione. Non so cosa fare o pensare. Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione dimostratami e per le eventualità risposte che vorrete darmi.
Pubblicato il 13-11-2018
Cara Signora Laura, buongiorno. "tasche da più di 9 mm sono scese a 2 mm" (con semplice Curettage?) e preciso: se queste misure di sondaggio delle tasche fossero vere e reali e non falsificate dal tessuto di granulazione presente (legga più avanti). Sono veramente molto perplesso perché tasche di 9 mm si formano quando ci sono difetti ossei parodontali a più pareti complesse e non possono "guarire" con un semplice Curettage!!! Preciso: 6 mm significa che la tasca parodontale ha raggiunto la cresta ossea e da 7 mm a 14mm, che è penetrata nell'osso causando un difetto osseo ad una, due, tre, quattro pareti residue o miste a più pareti (la più grave è quella ad una parete sola residua perché non solo è più complesso ricostruirle l'osso per la mancanza di supporto osseo circostante dell'ospite e perché è più difficile la organizzazione del coagulo ematico da cui "parte" la guarigione). La prima si cura con la chirurgia parodontale Resettiva (osteotomia osteoplastica), la seconda con la Chirurgia Ossea Parodontale Ricostruttiva o rigenerativa GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata). Le tasche di 4-5 mm possono essere guarite con ripetuti Curettage e Scaling e Root Planing (di regola almeno ogni tre mesi). Le Spiego:
La Parodontite è una infiammazione come le spiego più sotto.le rispondo nel modo in cui spiego ai miei pazienti in studio, cosa sia una tasca parodontale e come si arriva ad una diagnosi e come si imposta una terapia.ecco: " Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente
mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al
dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano
dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente,Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente
all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma
non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la
visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenzae leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Se la
malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane.il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro,
compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling e Root Planing, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi (già nel 1996 l'American Academy of Periodontology raccomandava la somministrazione dell'antibioticoterapia adiuvante secondo i criteri della "good medical practice")! IL Curettage e Scaling e Root Planing è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti.Si fa tutto in una seduta,molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Ovviamernte dipende anche dalla situazione Clinica come più volte detto. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm,può bastare il Curettage e Scalinge Root Planing , magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a distanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! (ma non certo la reale misura falsata dal tessuto di granulazione può "passare da 9 mm a 2 e le ho siegato perchè);
Oltre alle malattie Focali è stata dimostrata una strettisima relazione tra le tasche parodontali e l'infarto del miocardio (in particolare nel sesso femminile è stata dimostrata una relazione inconfutabile tra presenza di tasche parodontali e infarto del miocardio con incidenza maggiore che nel sesso maschile) non trascurando l'Organismo Sistemico con Anamnesi Clinica e Visita semeiologica(malattie autoimmuni, Diabete etc)
La "terapia parodontale", spesso,per la sua importanza e complessità, coinvolge tutta l'Odontoiatria.
Per rispondere in modo completo alla sua domanda, cercherò di spiegarle brevemente in cosa consista la:
TERAPIA PARODONTALE. Essa consiste nel ricostruire ciò che la malattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una
rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso,nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovocemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo.nel primo
caso si ha una rigenerazione..quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi
indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa
terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell'avvento dell'HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l'avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors =
fattori di crescita, nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mò di membrana), amelogenine,Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno,osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della
situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali. Ora spiego più dettagliatamente la Visita Parodontale: Il Parodontologo deve avere una "Cultura Odontoiatrica completa con conoscenze altissime di tutte le altre specialità dell'Odontoiatria, supervisionate da questa Mentalità Parodontale" Ecco che la Visita Parodontale, diventa una visita "totale odontoiatrica". È quindi una visita complessa che richiede almeno un'ora/due ore, compreso un Colloquio col Paziente. Le consiglio di farsi Visitare per un Consulto che nulla Toglie Deontologicamente al Suo Dentista (essendo un semplice ma importante consulto che ha motivazioni nella "seria" perplessità espressa. Poi Lei ha parlato di Recessioni Gengivali: Ebbene,le Recessioni Gengivali non hanno niente a che fare con la Parodontite ma possono coesistere con essa aggravandosi vicendevolmente!In ogni caso non tutte le Recessioni vanno curate. Legga nel mio Profilo "RECESSIONI GENGIVALI"! Il Parodontologo serve per questo ma è stata fatta una Visita Parodontale, non dico uguale ma simile, con doppio sondaggio gengivale in sei punti di ogni dente di tutti i denti? Ed è stata fatta prima una Diagnosi sulla Classe di appartenenza delle Recessioni Gengivali?la morfologia delle recessioni è varia: possono assumere l'aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l'aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all'estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Non tutte le recessioni vanno quindi curate :)
Si faccia visitare da un Parodontologo Gnatologo. Essendo di Sesso femminile bisogna fare DDF con l'unica Parodontite di origine Genetica che "colpisce" solo il sesso femminile (vista la sua giovane età)che si chiama Parodontite Giovanile e che molti non conoscono per niente ed ha caratteristiche particolari che non le spiego per non "influenzarla"!
Le lascio un Poster con mia Chirurgia Parodontale Ricostruttiva con Innesti Ossei in alto e Rigenerativa con Membrane, in basso. Spiegazione nel Testo e Gengivite e Curettage e Scaling e Root Planing per la Sua "Preparazione Parodontale Iniziale". Cari Saluti
La Parodontite è una infiammazione come le spiego più sotto.le rispondo nel modo in cui spiego ai miei pazienti in studio, cosa sia una tasca parodontale e come si arriva ad una diagnosi e come si imposta una terapia.ecco: " Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente
mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al
dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano
dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente,Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente
all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma
non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la
visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenzae leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Se la
malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane.il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro,
compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling e Root Planing, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi (già nel 1996 l'American Academy of Periodontology raccomandava la somministrazione dell'antibioticoterapia adiuvante secondo i criteri della "good medical practice")! IL Curettage e Scaling e Root Planing è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti.Si fa tutto in una seduta,molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Ovviamernte dipende anche dalla situazione Clinica come più volte detto. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm,può bastare il Curettage e Scalinge Root Planing , magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a distanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! (ma non certo la reale misura falsata dal tessuto di granulazione può "passare da 9 mm a 2 e le ho siegato perchè);
Oltre alle malattie Focali è stata dimostrata una strettisima relazione tra le tasche parodontali e l'infarto del miocardio (in particolare nel sesso femminile è stata dimostrata una relazione inconfutabile tra presenza di tasche parodontali e infarto del miocardio con incidenza maggiore che nel sesso maschile) non trascurando l'Organismo Sistemico con Anamnesi Clinica e Visita semeiologica(malattie autoimmuni, Diabete etc)
La "terapia parodontale", spesso,per la sua importanza e complessità, coinvolge tutta l'Odontoiatria.
Per rispondere in modo completo alla sua domanda, cercherò di spiegarle brevemente in cosa consista la:
TERAPIA PARODONTALE. Essa consiste nel ricostruire ciò che la malattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una
rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso,nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovocemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo.nel primo
caso si ha una rigenerazione..quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi
indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa
terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell'avvento dell'HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l'avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors =
fattori di crescita, nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mò di membrana), amelogenine,Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno,osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della
situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali. Ora spiego più dettagliatamente la Visita Parodontale: Il Parodontologo deve avere una "Cultura Odontoiatrica completa con conoscenze altissime di tutte le altre specialità dell'Odontoiatria, supervisionate da questa Mentalità Parodontale" Ecco che la Visita Parodontale, diventa una visita "totale odontoiatrica". È quindi una visita complessa che richiede almeno un'ora/due ore, compreso un Colloquio col Paziente. Le consiglio di farsi Visitare per un Consulto che nulla Toglie Deontologicamente al Suo Dentista (essendo un semplice ma importante consulto che ha motivazioni nella "seria" perplessità espressa. Poi Lei ha parlato di Recessioni Gengivali: Ebbene,le Recessioni Gengivali non hanno niente a che fare con la Parodontite ma possono coesistere con essa aggravandosi vicendevolmente!In ogni caso non tutte le Recessioni vanno curate. Legga nel mio Profilo "RECESSIONI GENGIVALI"! Il Parodontologo serve per questo ma è stata fatta una Visita Parodontale, non dico uguale ma simile, con doppio sondaggio gengivale in sei punti di ogni dente di tutti i denti? Ed è stata fatta prima una Diagnosi sulla Classe di appartenenza delle Recessioni Gengivali?la morfologia delle recessioni è varia: possono assumere l'aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l'aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all'estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Non tutte le recessioni vanno quindi curate :)
Si faccia visitare da un Parodontologo Gnatologo. Essendo di Sesso femminile bisogna fare DDF con l'unica Parodontite di origine Genetica che "colpisce" solo il sesso femminile (vista la sua giovane età)che si chiama Parodontite Giovanile e che molti non conoscono per niente ed ha caratteristiche particolari che non le spiego per non "influenzarla"!
Le lascio un Poster con mia Chirurgia Parodontale Ricostruttiva con Innesti Ossei in alto e Rigenerativa con Membrane, in basso. Spiegazione nel Testo e Gengivite e Curettage e Scaling e Root Planing per la Sua "Preparazione Parodontale Iniziale". Cari Saluti
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Pubblicato il 13-11-2018
A quello che dice magistralmente il dr. Petti (vero luminare assoluto della materia) io posso solo aggiungere che come fattore aggravante potrebbe esserci la malocclusione. Ottima l'idea di verificare se si può correggere questa condizione. Va verificata attentamente la postura linguale (ed eventualmente correggerla con logopedia) perchè alla base delle malocclusioni spesso c'è questo fattore che spiega anche in parte gli spostamenti ulteriori che si stanno verificando..
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Pubblicato il 13-11-2018
I colleghi sopra hanno spiegato con dovizia di particolari.
Aggiungo altri elementi esplicativi. Se il collega / la collega sta facendo quello che lei scrive (sedute trimestrali approfondite di igiene orale e curettage parodontale) e se lei è davvero così precisa nel mantenimento di un ottimo standard di igiene orale, la sua bocca è sulla strada giusta per stabilizzarsi, migliorare in alcuni settori e quanto meno non peggiorare in altri. La parodontite è una patologia destruente cronica, non si aspetti una guarigione in termini assoluti ed un recupero completo di funzionalità ed estetica, ma si aspetti un buon recupero e il mantenimento di un equilibrio accettabile. La mascherina di contenzione è molto utile, non capisco questa sua sfiducia verso il collega che gliel'ha prescritta, più la porta e meglio è: riduce la mobilità dei denti. Così come sarà di grande aiuto correggere la malocclusione, ortodonticamente, quando possibile.
Aggiungo altri elementi esplicativi. Se il collega / la collega sta facendo quello che lei scrive (sedute trimestrali approfondite di igiene orale e curettage parodontale) e se lei è davvero così precisa nel mantenimento di un ottimo standard di igiene orale, la sua bocca è sulla strada giusta per stabilizzarsi, migliorare in alcuni settori e quanto meno non peggiorare in altri. La parodontite è una patologia destruente cronica, non si aspetti una guarigione in termini assoluti ed un recupero completo di funzionalità ed estetica, ma si aspetti un buon recupero e il mantenimento di un equilibrio accettabile. La mascherina di contenzione è molto utile, non capisco questa sua sfiducia verso il collega che gliel'ha prescritta, più la porta e meglio è: riduce la mobilità dei denti. Così come sarà di grande aiuto correggere la malocclusione, ortodonticamente, quando possibile.
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Pubblicato il 14-11-2018
Un caso complesso ma risolvibile. Dalle sue parole si evidenzia un danno parodontale risolto con levigatura a cielo chiuso e problemi di malocclusione (lei riferisce affollamenti e diastema). Ora bisogna concentrarsi sull'occlusione e stabilizzarla (da quello che ho capito l'ortodonzia è la strada migliore). E' chiaro che senza avere un quadro della sua situazione reale è molto difficile per noi dentisti esprimerci sulla storia raccontata dai pazienti.....
Pubblicato il 15-11-2018
Sig.ra Laura Buongiorno
Per quanto riguarda il problema parodontale i colleghi le hanno ampiamente risposto. Per quanto riguarda la persistente mobilità dei denti e i diastemi va fatta un'accurata valutazione dell'occlusione da un bravo ortodonzista/gnatologo che valuti per esempio anche la deglutizione che, nel caso in cui sia disfunzionale spesso peggiora il problema della mobilità dentale. Con l'ortodonzia i denti si muovono e la condizione parodontale di partenza è fondamentale per evitare di avere spiacevoli sorprese a fine terapia. Quindi si affidi ad un bravo specialista che possa valutare il trattamento più indicato per la sua bocca.
Cordiali saluti
Per quanto riguarda il problema parodontale i colleghi le hanno ampiamente risposto. Per quanto riguarda la persistente mobilità dei denti e i diastemi va fatta un'accurata valutazione dell'occlusione da un bravo ortodonzista/gnatologo che valuti per esempio anche la deglutizione che, nel caso in cui sia disfunzionale spesso peggiora il problema della mobilità dentale. Con l'ortodonzia i denti si muovono e la condizione parodontale di partenza è fondamentale per evitare di avere spiacevoli sorprese a fine terapia. Quindi si affidi ad un bravo specialista che possa valutare il trattamento più indicato per la sua bocca.
Cordiali saluti
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Pubblicato il 15-11-2018
Sig. Laura, quando un odontoiatra vede un trattamento precedente per lui non congruo, sarebbe bene che parli con il collega della prima cura prima di esprimersi con il paziente. Ora nel suo caso, dicono che lei ha una perfetta igiene orale, allora perchè presenta malattia parodontale? Da chi è stata istruita sulle norme d'igiene orale domiciliare? Curare la malattia parodontale, chiudendo gli occhi o cercando di contenere una migrazione patologica con una mascherina forse non sempre ci porta alla completa guarigione. Purtroppo oggi si tende ad avere professionisti di altissima specializzazione di branca e non sempre vien visto il cavo orale in modo globale, che nel suo caso è essenziale. Mi sbaglierò e potrà confermamelo o meno se vorrà darmi le risposte, con probabilità le è stato tolto un primo molare precocemente senza riabilitarlo?
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