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Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 7

Il dentista ha notato una forte infiammazione gengivale

Scritto da Alessandra / Pubblicato il
Buongiorno egregi dottori, da una settimana circa ho dolore in zona mandibolare/orecchio con infiammazione gengivale. Sono andata dal dentista che mi ha detto che probabilmente la posizione del dente del giudizio mi provoca dolore ma ha notato una forte infiammazione gengivale e dice che ho una paradontite (l'uncino dell'attrezzo scende fino la prima tacchetta). Mi ha consigliato di far un curettage gengivale in 2 sedute con anestesia locale. Dice che non ho bisogno di antibiotici ecc, ma che i batteri vanno assolutamente tolti. La mia domanda è: non si rischia di smuovere milioni di batteri? Non sarebbe più appropriato provare magari prima con pulizia dei denti che non faccio da 2 anni? Grazie

Buongiorno a Lei Gentile Signora Alessandra."notato una forte infiammazione gengivale e dice che ho una paradontite" e " l'uncino dell'attrezzo scende fino la prima tacchetta" = Una Parodontite (non "Paradontite" che è un termine errato e mi auguro che l'errore sia Suo o di battuta e non del Dentista) non si diagnostica "notando" e soprattutto non può essere tasca parodontale (espressione di Parodontite) se il sondino parodontale (non l'uncino, espressione errata) sonda solo un millimetro (una "tacca") a meno che per "tacca" non intenda che ne rimane visibile fuori solo una ma allora i millimetri di profondità sarebbero ben 9 ed indicherebbero, se diffusi a tutta la bocca e non solo in un punto (in questo caso andrebbe differenziato da un ascesso e da una o0steolisi di origine endodontica e non parodontale), una Parodontite Aggressiva veramente seria, data la giovane età di soli 36 anni! Insomma la Diagnosi di Parodontite si fa così con una Visita Parodontale( Legga come faccio io una Visita leggendo sul mio Profilo "VISITA PARODONTALE", ma vale come visita Odontoiatrica generale, perché la visita che si fa nel mio studio, a prescindere dal motivo per cui è venuto il paziente, è questa!)che è costituita, di regola ed in presenza di tasche Parodontali serie, da due visite cliniche strumentali, semeiologiche e anamnestiche, intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. la Parodontite è curabile (non conosco la sua situazione clinica quindi parlo in senso lato) e soprattutto la carica batterica è abbattibile fino al 99,98% con Igiene orale Professionale, Curettage e Scaling e Root Planing, sotto adeguata copertura antibiotica e tanto altro! Le Spiego, pregandola di soffermarsi sulle Malattie Focali, dato che è stato giustamente detto che i batteri vanno eliminati ma ha ragione Lei il Curettage e scaling e root planing deve essere preceduto da adeguata Igiene Orale Professionale in Studio e con copertura Antibiotica corretta!!!

La Parodontite è una infiammazione come le spiego più sotto.le rispondo nel modo in cui spiego ai miei pazienti in studio, cosa sia una tasca parodontale e come si arriva ad una diagnosi e come si imposta una terapia.ecco: " Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente,Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane.il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling e Root Planing, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi (già nel 1996 l'American Academy of Periodontology raccomandava la somministrazione dell'antibioticoterapia adiuvante secondo i criteri della "good medical practice")! IL Curettage e Scaling e Root Planing è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti.Si fa tutto in una seduta,molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Ovviamernte dipende anche dalla situazione Clinica come più volte detto. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica fino al 99,8% % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm,può bastare il Curettage e Scalinge Root Planing , magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a distanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! (ma non certo la reale misura falsata dal tessuto di granulazione può "passare da 9 mm a 2 e le ho siegato perchè);
Oltre alle malattie Focali è stata dimostrata una strettisima relazione tra le tasche parodontali e l'infarto del miocardio (in particolare nel sesso femminile è stata dimostrata una relazione inconfutabile tra presenza di tasche parodontali e infarto del miocardio con incidenza maggiore che nel sesso maschile) non trascurando l'Organismo Sistemico con Anamnesi Clinica e Visita semeiologica(malattie autoimmuni, Diabete etc)
La "terapia parodontale", spesso,per la sua importanza e complessità, coinvolge tutta l'Odontoiatria.
Per rispondere in modo completo alla sua domanda, cercherò di spiegarle brevemente in cosa consista la:

TERAPIA PARODONTALE. Essa consiste nel ricostruire ciò che la malattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una
rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso,nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovocemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo.nel primo caso si ha una rigenerazione..quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa
terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell'avvento dell'HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l'avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita, nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mò di membrana), amelogenine,Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno,osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali. Ora spiego più dettagliatamente la Visita Parodontale: Il Parodontologo deve avere una "Cultura Odontoiatrica completa con conoscenze altissime di tutte le altre specialità dell'Odontoiatria, supervisionate da questa Mentalità Parodontale" Ecco che la Visita Parodontale, diventa una visita "totale odontoiatrica". È quindi una visita complessa che richiede almeno un'ora/due ore, compreso un Colloquio col Paziente. Le consiglio di farsi Visitare per un Consulto che nulla Toglie Deontologicamente al Suo Dentista (essendo un semplice ma importante consulto che ha motivazioni nella "seria" perplessità espressa. Cari saluti

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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Probabilmente non vi siete capiti benissimo con il collega, e di fatto quando si parla di "parodontite", come descritto dettagliatamente dal dott.Petti, l'argomento va trattato e diagnosticato con una certa precisione.
Probabilmente è prevista una seduta di igiene orale standard, seguita eventualmente da una terapia causale non chirurgica su base curettage - levigatura radicolare, se effettivamente si tratta di parodontite è opportuno farla. Ma chieda più spiegazioni al collega, e non abbia paura.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Sig.Alessandra, nel cavo orale abbiamo miliardi di batteri che ci permettono di godere di buona salute. Le cure appropriate non le definisce il paziente, ma le indica l'odontoiatria con scienza e coscienza.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Se è la posizione del dente del giudizio a provocare una tasca parodontale potra' fare un courettage consapevole del fatto che la problematica non verra' risolta. sarebbe meglio pensare alla rimozione del dente del giudizio.
Nel frattempo per eliminare il fastidio potrebbe applicare sulla gengiva incriminata della clorexidina in gel almeno tre volte al giorno soprattutto la sera prima di coricarsi in modo tale che possa agire tutta la notte.

Scritto da Dott.ssa Roberta Precerutti
Torino (TO)

Buongiorno Alessandra. Comprendo la sua apprensione ed in parte la condivido. Ciò che emerge in questo forum e nei tanti cui partecipo è il cattivo coinvolgimento del paziente nel processo decisionale diagnostico e terapeutico. Che ovviamente non può trovare soluzioni in questa sede. E' difficile fornire spiegazioni e consigli senza la diretta esperienza clinica del caso così come trasmettere per scritto ad uno sconosciuto dei complessi concetti medici specialisti in assenza di una materiale ed oggettiva condizione clinica, senza reperti e senza immagini, modelli in gesso, ecc.
Si innesca un dibattito aleatorio dove compaiono i più disparati giudizi la cui validità teorica risulta quanto meno dubbia nel caso specifico.
A prima vista la metodologia del collega sembra sbrigativa ma non inutile. Non so se abbia percorso tutto il corretto iter diagnostico ma non mi sembra che lei sia in possesso di una diagnosi circostanziata e precisa. E questo è in accordo con quanto accade sempre più spesso nel rapporto medico paziente con buona pace dell'etica e del valido consenso.
Non le dirò quindi cosa fare né se il collega sbaglia o fa bene.
La invito invece a chiedere al suo dentista quei chiarimenti che rivolge a noi che da lontano e senza dati oggettivi dovremmo darle.
Questo secondo me è il nocciolo fondamentale della questione. Sua e purtroppo di tanti altri come lei.
Cari saluti.
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Scritto da Dott. Massimo Scaramelli
Pisa (PI)

Buonasera Alessandra, certamente la seduta di igiene può esserle di aiuto, tuttavia se il collega le ha diagnosticato la presenza di una tasca da trattare con un preciso piano terapeutico le consiglio di affidarsi con serenità e di valutare poi la causa del problema rappresentata probabilmente dal dente del giudizio.

Scritto da Dott. Alessandro Balena
Maglie (LE)

Cara Alessandra, faccia esattamente ciò che le ha proposto il suo dentista che si occupa lui dei milioni di batteri che ci sono nella sua bocca. Questo è il giusto protocollo. 

Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)