Abbassamento osseo
Scritto da Samantha / Pubblicato il
Buon giorno, ho effettuato una panoramica dentale perché dovrei incapsulatare un dente, a seguito di questa panoramica ho notato un abbassamento osseo, avendo letto da voi che la panoramica non è lo strumento adatto per diagnosticare la paradontite, e quindi poi di conseguenza andrò subito da un paradontologo, volevo sapere se quello che mi ha detto il dentista è corretto ( nessun controllo di profondità di tasche effettuato momentaneamente ma ci andrò subito) lui sostiene che il problema sia che ho i denti piccoli, e non una perdita di osso eccessiva ma minima da non destare preoccupazione momentaneamente. Aggiungo che non ho sanguinamenti mentre lavo i denti, ho iniziato a usare 1 volta al giorno il filo interdentale, effettuo la pulizia 2 volte l anno e adesso sto facendo le curette. Grazie mille
Pubblicato il 20-03-2019
La panoramica pur non essendo utile per una diagnosi clinica specie per la parodontopatia rivela già la presenza di una grave parodontite al 17 secondo molare superiore dx, cosi al 47 secondo molare inferiore dx. Il dentista cui lei si è rivolta non è in grado di curare la parodontite?
Pubblicato il 20-03-2019
Dalla panoramica, seppure esame non di elezione per questo tipo di diganostica, qualche problema si evidenzia (uno su tutti la zona 17 - 18, molari superiori destra) ed anche una para - fisiologica lisi ossea orizzontale. Nulla di irreparabile, ma sicuramente da gestire correttamente presso un collega che possa effettuarle una diagnosi precisa e relative terapie di mantenimento.
Pubblicato il 20-03-2019
Cara Signora Samantha, se non si tratta di un omonimo, ho risposto personalmente alla sua email in data 19/03/2019! Se fosse un'altra persona, le riporto quanto già risposto: Intento Le preciso che, essendo di Sesso femminile bisogna fare DDF con l'unica Parodontite di origine Genetica che "colpisce" solo il sesso femminile (vista la sua giovane età)che si chiama Parodontite Giovanile e che molti non conoscono per niente ed ha caratteristiche particolari che non le spiego per non "influenzarla"!
la Parodontite Giovanile che colpisce solo il Sesso Femminile e che può iniziare a 12, 13 anni; bisogna fare una Diagnosi Differenziale. Bisogna valutare se fare uno studio ematologico sistemico (Per fare Diagnosi di Disordini immunologici o Ormonali, Diabete, Insufficienza Renale, patologie ematologiche anche serie benché rare e dell'apparato immunitario in particolare degli anticorpi antinucleo (anti Ana ed anti Ena e Gamma Globuline e tanto altro, per iniziare. Per incominciare basta un banalissimo Emocromo con Formula e prove di Coagulazione ematica. Non bisogna mai estrapolare la bocca dal contesto dell'organismo e anche per questo è pericoloso rivolgersi a strutture Low Cost Estere o Nazionali che fossero perché non fanno Clinica Colta ma solo mercificazione dell'Odontoiatria. Figuriamoci della Parodontologia e della Semeiologia Medica per fare Diagnosi Differenziali importanti!! Ma non mi dilungo oltre.
Detto questo, la Parodontite aggressiva dell'adulto, a prescindere da quella giovanile di cui le ho parlato, può colpire anche giovani della sua età!
Occorre una Visita Parodontale: che consiste in due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e Root Planing e serie completa di Rx endorali,(non la panoramica che non serve a niente e tanto cara alle Low Cost, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica.
Dalla OPT si nota una certa alterazione della festonatura ossea (Grave riassorbimento orizzontale mesiale al 17, emisetto ad una parete residua distale al 14, tasca circumferenziale a quattro pareti in 12, cratere a due/tre pareti in 24 distale, emisetto in 27, emisetto in 47 mesiale, emisetto e cratere in 44 mesiale, cratere in 35 mesiale, emisetto in 37 mesiale e festonatura ossea diffusamente alterata oltre altre patologie endodontiche e periapicali e sospette cariogene ed oltre a patologie gnatologiche con denti intrusi, estrusi, alterazione delle curve di compensazione di Spee, Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale. La terza curva di Compensazione da valutare e quella di Monson che non è altro che una sfera immaginaria che serve per allineare le cuspidi dei denti posteriori con i margini incisali degli incisivi frontali, tutto da prendere con cautela perché sono solo sospette diagnosi dovute alla grande esperienza e non certo alla valutazione della sola OPT che Le ho spiegato che non serve a niente in Parodontologia) anche se sembra non grave ma non si può valutare da una OPT che deforma l'immagine riportando una struttura curva su un piano con il sovrapporsi dei piani e loro deformazione, le ho spiegato, occorre una serie di Rx endorali e la doppia visita parodontale con doppio sondaggio.Mi permetto, per sua informazione e quindi comprensione di spiegarle cosa sia la Parodontite, pregandola di recepire questa spiegazione in senso lato e non specifico, nono conoscendo ancora la sua situazione clinica (ma le spiego anche il significato principale del Curettage e Scaling che oltra ad essere Diagnostico è anche terapeutico e di Profilassi per le malattie Focali e per l'infarto del miocardio e segue spiegazione dettagliata sulla Parodontite che qui non posso riportare perché troppo lunga! Le lascio un foto di difetti ossei parodontali curati in alto con innesti ossei per chirurgia ossea parodontale ricostruttiva oltre che Resettiva con osteotomia osteoplastica ed in basso con Chirurgia ossea Rigenerativa per ottenere il New Attachment con Le metodiche GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata). Cari saluti
la Parodontite Giovanile che colpisce solo il Sesso Femminile e che può iniziare a 12, 13 anni; bisogna fare una Diagnosi Differenziale. Bisogna valutare se fare uno studio ematologico sistemico (Per fare Diagnosi di Disordini immunologici o Ormonali, Diabete, Insufficienza Renale, patologie ematologiche anche serie benché rare e dell'apparato immunitario in particolare degli anticorpi antinucleo (anti Ana ed anti Ena e Gamma Globuline e tanto altro, per iniziare. Per incominciare basta un banalissimo Emocromo con Formula e prove di Coagulazione ematica. Non bisogna mai estrapolare la bocca dal contesto dell'organismo e anche per questo è pericoloso rivolgersi a strutture Low Cost Estere o Nazionali che fossero perché non fanno Clinica Colta ma solo mercificazione dell'Odontoiatria. Figuriamoci della Parodontologia e della Semeiologia Medica per fare Diagnosi Differenziali importanti!! Ma non mi dilungo oltre.
Detto questo, la Parodontite aggressiva dell'adulto, a prescindere da quella giovanile di cui le ho parlato, può colpire anche giovani della sua età!
Occorre una Visita Parodontale: che consiste in due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e Root Planing e serie completa di Rx endorali,(non la panoramica che non serve a niente e tanto cara alle Low Cost, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica.
Dalla OPT si nota una certa alterazione della festonatura ossea (Grave riassorbimento orizzontale mesiale al 17, emisetto ad una parete residua distale al 14, tasca circumferenziale a quattro pareti in 12, cratere a due/tre pareti in 24 distale, emisetto in 27, emisetto in 47 mesiale, emisetto e cratere in 44 mesiale, cratere in 35 mesiale, emisetto in 37 mesiale e festonatura ossea diffusamente alterata oltre altre patologie endodontiche e periapicali e sospette cariogene ed oltre a patologie gnatologiche con denti intrusi, estrusi, alterazione delle curve di compensazione di Spee, Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale. La terza curva di Compensazione da valutare e quella di Monson che non è altro che una sfera immaginaria che serve per allineare le cuspidi dei denti posteriori con i margini incisali degli incisivi frontali, tutto da prendere con cautela perché sono solo sospette diagnosi dovute alla grande esperienza e non certo alla valutazione della sola OPT che Le ho spiegato che non serve a niente in Parodontologia) anche se sembra non grave ma non si può valutare da una OPT che deforma l'immagine riportando una struttura curva su un piano con il sovrapporsi dei piani e loro deformazione, le ho spiegato, occorre una serie di Rx endorali e la doppia visita parodontale con doppio sondaggio.Mi permetto, per sua informazione e quindi comprensione di spiegarle cosa sia la Parodontite, pregandola di recepire questa spiegazione in senso lato e non specifico, nono conoscendo ancora la sua situazione clinica (ma le spiego anche il significato principale del Curettage e Scaling che oltra ad essere Diagnostico è anche terapeutico e di Profilassi per le malattie Focali e per l'infarto del miocardio e segue spiegazione dettagliata sulla Parodontite che qui non posso riportare perché troppo lunga! Le lascio un foto di difetti ossei parodontali curati in alto con innesti ossei per chirurgia ossea parodontale ricostruttiva oltre che Resettiva con osteotomia osteoplastica ed in basso con Chirurgia ossea Rigenerativa per ottenere il New Attachment con Le metodiche GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata). Cari saluti
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Pubblicato il 20-03-2019
Sig. Samantha, "e quindi poi di conseguenza andrò subito da un paradontologo" cosa saggia se vuol curarsi, le cure hanno successo con la collaborazione dell'igienista e del paziente, altrimenti sono destinate all'insuccesso nel tempo.
Pubblicato il 21-03-2019
Buongiorno Signora Samantha. Per quanto sia impossibile darle una vera risposta per mail, tenterò di darle la mia interpretazione della cosiddetta "panoramica" inviata.
Sono evidenti segni di malattia parodontale sui secondi molari inferiori, non so precisarne però il grado di attività attuale per la mancanza di riscontri clinici in vivo. Presenza di disodontiasi degli ottavi inferiori ( giudizi ). Anche i molari superiori sinistri mostrano segni di interessamento parodontale ( perdita di infissione ossea, cioè meno volume osseo intorno alla radice ) non grave ma apprezzabile radiologicamente e comunque patologico.
I due molari superiori destri ( secondo e terzo ) sono inclinati in avanti ( mesio inclinati ) ciò che insieme alla perdita del primo molare ha causato il più grave e severo danno parodontale di tutta la bocca, con una grave perdita ossea verticale (dove stava il primo molare) che ha avuto diverse conseguenze: profonda tasca mesiale del secondo molare e sua inclinazione, inclinazione anche del terzo molare, perdita di infissione ossea anche per il secondo premolare, e malocclusione dei molari destri non più in corretto "assetto" verticale, cioè in asse funzionale fisiologico. Ciò tra l'altro mantiene ed aggrava la progressione della malocclusione e delle condizioni parodontali dei denti già colpiti.
Si ricordi che la perdita del primo molare superiore è in ogni caso una perdita importante di per sè della normale attività fisiologica masticatoria e condiziona la corretta occlusione di tutta l'emiarcata destra specie nella regione posteriore che appunto va incontro a pesanti conseguenze, e lei ne rappresenta un esempio lampante.
Occorrerà quindi una attenta valutazione dello status parodontale attuale ( anamnesi, visita, sondaggi,impronte, foto,radiografie mirate) un corretto inquadramento funzionale della sua bocca dal punto di vista gnatologico ( cioè valutazione muscolare ed articolare, se possibile anche posturale ) per poi capire se è poi possibile raddrizzare almeno il secondo molare ( per migliorare sia la sua prognosi in termini di sopravvivenza, sia la malocclusione in atto) con tecniche di ortodonzia certamente non semplici e rapide .
Occorrerà instaurare un programma di cosiddetta preparazione iniziale parodontale ( lo fanno il medico e l'igienista ) con successiva rivalutazione degli indici parodontali ( sanguinamento, placca, sondaggi, attacco clinico, recessione , ecc.) cui seguirà un programma di mantenimento parodontale inizialmente non chirurgico che dirá se occorre poi anche la chirurgia per controllare meglio la malattia parodontale oppure no. Questo anche in vista di una possibile ortodonzia che seguirà, eventualmente sempre dopo, il raggiungimento del controllo della stabilizzazione delle condizioni parodontali. Tutto questo in linea di principio. Ovviamente non posso essere più preciso , ma intanto può costituire una base per una discussione franca col suo Dentista.
Si tranquillizzi, ho trattato casi ben più avanzati del suo, e sono ottimista, tuttavia non può più perdere tempo visto che ha soli trent'anni ed una lunga prospettiva davanti in cui dovrà comunque stare sempre attiva e vigilare se vuole vincere la sua battaglia e tenersi i suoi denti.
La parodontite non dorme mai e resta sempre in agguato: sta a lei decidere chi deve vincere. Del resto come la vita, tutti i giorni una sfida , guai a sottrarsi...
Cari saluti.
Sono evidenti segni di malattia parodontale sui secondi molari inferiori, non so precisarne però il grado di attività attuale per la mancanza di riscontri clinici in vivo. Presenza di disodontiasi degli ottavi inferiori ( giudizi ). Anche i molari superiori sinistri mostrano segni di interessamento parodontale ( perdita di infissione ossea, cioè meno volume osseo intorno alla radice ) non grave ma apprezzabile radiologicamente e comunque patologico.
I due molari superiori destri ( secondo e terzo ) sono inclinati in avanti ( mesio inclinati ) ciò che insieme alla perdita del primo molare ha causato il più grave e severo danno parodontale di tutta la bocca, con una grave perdita ossea verticale (dove stava il primo molare) che ha avuto diverse conseguenze: profonda tasca mesiale del secondo molare e sua inclinazione, inclinazione anche del terzo molare, perdita di infissione ossea anche per il secondo premolare, e malocclusione dei molari destri non più in corretto "assetto" verticale, cioè in asse funzionale fisiologico. Ciò tra l'altro mantiene ed aggrava la progressione della malocclusione e delle condizioni parodontali dei denti già colpiti.
Si ricordi che la perdita del primo molare superiore è in ogni caso una perdita importante di per sè della normale attività fisiologica masticatoria e condiziona la corretta occlusione di tutta l'emiarcata destra specie nella regione posteriore che appunto va incontro a pesanti conseguenze, e lei ne rappresenta un esempio lampante.
Occorrerà quindi una attenta valutazione dello status parodontale attuale ( anamnesi, visita, sondaggi,impronte, foto,radiografie mirate) un corretto inquadramento funzionale della sua bocca dal punto di vista gnatologico ( cioè valutazione muscolare ed articolare, se possibile anche posturale ) per poi capire se è poi possibile raddrizzare almeno il secondo molare ( per migliorare sia la sua prognosi in termini di sopravvivenza, sia la malocclusione in atto) con tecniche di ortodonzia certamente non semplici e rapide .
Occorrerà instaurare un programma di cosiddetta preparazione iniziale parodontale ( lo fanno il medico e l'igienista ) con successiva rivalutazione degli indici parodontali ( sanguinamento, placca, sondaggi, attacco clinico, recessione , ecc.) cui seguirà un programma di mantenimento parodontale inizialmente non chirurgico che dirá se occorre poi anche la chirurgia per controllare meglio la malattia parodontale oppure no. Questo anche in vista di una possibile ortodonzia che seguirà, eventualmente sempre dopo, il raggiungimento del controllo della stabilizzazione delle condizioni parodontali. Tutto questo in linea di principio. Ovviamente non posso essere più preciso , ma intanto può costituire una base per una discussione franca col suo Dentista.
Si tranquillizzi, ho trattato casi ben più avanzati del suo, e sono ottimista, tuttavia non può più perdere tempo visto che ha soli trent'anni ed una lunga prospettiva davanti in cui dovrà comunque stare sempre attiva e vigilare se vuole vincere la sua battaglia e tenersi i suoi denti.
La parodontite non dorme mai e resta sempre in agguato: sta a lei decidere chi deve vincere. Del resto come la vita, tutti i giorni una sfida , guai a sottrarsi...
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