Circa 2 anni fa mi è stata diagnosticata una parodontite
Scritto da Michele / Pubblicato il
Buonasera, circa 2 anni fa (marzo 2018), a seguito di RX mi è stata diagnosticata una parodontite (stadio 1; cfr. all. 01). Il mio dentista interveniva con levigatura radicolare (4 sedute), terapia antimicrobica (4 sedute, con una maschera), e detartrasi (1 seduta). Dalla fine della terapia ad oggi, continuo a provare un fastidio alla zona gengiva-dente (colletto) dell'incisivo centrale dell'arcata inferiore del quadrante n. 3 (numero 31 ISO System). Non riesco a descrivere bene il fastidio: a volte sembra un leggero formicolio, l'intensità varia molto nei periodi dell'anno. Ho segnalato il problema al mio dentista, il quale a seguito di osservazione non nota niente di particolare, nessun accumulo di placca batterica o arrossamento della gengiva. Per completezza segnalo che: - mi sottopongo a 2 sedute all'anno di detartrasi, come concordato con il mio dentista, il quale alla fine di ogni seduta si complimenta per l'igiene orale domiciliare; - spazzolo, tramite strumento elettrico a testina tonda, i denti 3 volte al giorno. La sera, dopo lo spazzolamento dentale, utilizzo lo scovolino e il filo interdentale, come concordato con il mio dentista. Attendo fiducioso indicazioni terapeutiche per risolvere il fastidio. Allego: 01. Radiografia panoramica dentale; 02. Foto frontale dei denti. Grazie
Pubblicato il 02-04-2020
Chi meglio del suo dentista che la segue da sempre può dirle se c'è qualche problematica a carico dell'elemento dentario in questione o meno? In apparenza, sia dalla fotografia che dalla radiografia, non si vede nulla di rilevante, concordo con il collega.
Pubblicato il 02-04-2020
Buongiorno, effettivamente dalla fotografia e dalla panoramica non si riscontrano particolari problemi, anche la descrizione della sintomatologia sembra un pò variegata. Ha abitudini viziate? Tipo mangiare le biro, le unghie, fumare? Potrebbe essere anche un traumatismo continuo e ripetuto magari anche inconsciamente. In prima battuta consiglierei un dentifricio per denti sensibili, poi mi rivolgerei al collega magari rifacendo una radiografia endodorale e farei qualche test di vitalità ricontrollando anche l'eventuale sondaggio nella zona. Segua sempre le sedute di igiene professionali e domiciliari che vanno bene.
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Pubblicato il 02-04-2020
Apparentemente dalla fotografia non sembra ci siano problemi, ma dalla panoramica sembra possa esserci un'ombra (rarefazione?) all'apice del 31. Lei digrigna i denti o ha altre abitudini non corrette, p. es. spezzare il filo con i denti ecc.? Se si, dovrebbe eliminarle. Comunque continui sempre con una corretta igiene orale e, al limite potrà fare qualche seduta di laserterapia, se possibile con la nuova tecnologia Theal
Pubblicato il 02-04-2020
Sig. Michele, povero 31! Maltrattato dal fresaggio quotidiano per 3 volte al giorno con lo spazzolino elettrico. La placca è morbida e tenera e semplice da rimuovere, basta guardarsi allo specchio e rimuoverla delicatamente a secco. La radiografia mostrata non è adatta per confermare una diagnosi di parodontite. Forse è stato messo un apparecchio ortodontico? forse sono stati lesi i punti contatto? Ma queste domande non le dobbiamo fare noi, le dovrebbe fare il suo odontoiatra, lo contatti. Controlli anche se lo trova iscritto all'ordine dei medici.
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Pubblicato il 02-04-2020
Può darsi che sia legata a un leggero scollettamento della gengiva aderente al suo elemento che provoca una accentuata sensibilità, poiche è stata visitate e non riscontrato nulla di particolare provi come ultimo ausilio a utilizzare dentifrici e colluttori disensibilizanti, non è sicuro che diano sollievo ma non è detto che possano risolvere almeno parzialmente il suo problema.
Pubblicato il 02-04-2020
Caro Signor Michele, buongiorno. Non può essere stata fatta una diagnosi di parodontite solo da una OPT che è una lastra che non è adatta a questo. Occorre una una Visita Parodontale che è costituita da due visite intervallate da una preparazione iniziale con Igiene Professionale della tasca, Curettage e Scaling e Root Planing per rimuovere il tessuto di granulazione dall'interno della tasca stessa che falsa la presa delle misurazioni della sua profondità, le Rx endorali complete, i modelli di studio e che nella seconda visita si riprendono le misure delle tasche che ora saranno quelle vere e dalla differenza tra le prime e le seconde si fa diagnosi sul tipo di Parodontite, sulla sua Aggressività, sulla sua attività e si emette una Prognosi e si pianifica una eventuale terapia.
Nel suo caso non mi sembra di vedere niente di particolare se non una sospetta lievissima alterazione della festonatura che potrebbe, se in presenza di tasche parodontali misurabili solo con sondaggio parodontale Clinico, far sospettare una iniziale parodontite con tasche non superiori ai 4-5 mm. Direi però "pensando al peggio" quindi stia tranquillo!
Invece a carico del 41 (dente da lei indicato) sembrerebbe esserci una piccola insufficienza di gengiva aderente perché si intravvede, anche se parzialmente coperta dal labbro inferiore, la mucosa alveolare (viola) e la linea di giunzione muco-gengivale , troppo vicine alla gengiva aderente che ha una banda insufficiente intorno a tale dente e può dare i sintomi da lei lamentati, tipo gengivite, anche se la gengiva appare abbastanza sana dato che vedo un aspetto sano di "Buccia d'Arancio"! L'aspetto a buccia d'arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, e zone depresse a proiezioni epiteliali. Poichè in una gengivite sono proprio le fibre connettivali a "soffrire" e quindi a "rompersi", si ha la perdita dell'aspetto descritto e si forma un aspetto lucido che è il primo sintomo di gengivite.
Stia tranquillo, non è niente di grave e niente di urgente. Rimanga a casa. Quando sarà tutta finita questa dannata e grave emergenza per il Sars-CoV-2 potrà recarsi da un Parodonologo che deciderà se sia il caso o no di curare la Insufficienza di Gengiva aderente. Per farle capire cosa sia la linea di giunzione gengivale e la gengiva aderente e la mucosa alveolare (elastica e traibile afferrando il labbro e segnando così tale linea e sopra la gengiva aderente più rosea. Cari saluti
Nel suo caso non mi sembra di vedere niente di particolare se non una sospetta lievissima alterazione della festonatura che potrebbe, se in presenza di tasche parodontali misurabili solo con sondaggio parodontale Clinico, far sospettare una iniziale parodontite con tasche non superiori ai 4-5 mm. Direi però "pensando al peggio" quindi stia tranquillo!
Invece a carico del 41 (dente da lei indicato) sembrerebbe esserci una piccola insufficienza di gengiva aderente perché si intravvede, anche se parzialmente coperta dal labbro inferiore, la mucosa alveolare (viola) e la linea di giunzione muco-gengivale , troppo vicine alla gengiva aderente che ha una banda insufficiente intorno a tale dente e può dare i sintomi da lei lamentati, tipo gengivite, anche se la gengiva appare abbastanza sana dato che vedo un aspetto sano di "Buccia d'Arancio"! L'aspetto a buccia d'arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, e zone depresse a proiezioni epiteliali. Poichè in una gengivite sono proprio le fibre connettivali a "soffrire" e quindi a "rompersi", si ha la perdita dell'aspetto descritto e si forma un aspetto lucido che è il primo sintomo di gengivite.
Stia tranquillo, non è niente di grave e niente di urgente. Rimanga a casa. Quando sarà tutta finita questa dannata e grave emergenza per il Sars-CoV-2 potrà recarsi da un Parodonologo che deciderà se sia il caso o no di curare la Insufficienza di Gengiva aderente. Per farle capire cosa sia la linea di giunzione gengivale e la gengiva aderente e la mucosa alveolare (elastica e traibile afferrando il labbro e segnando così tale linea e sopra la gengiva aderente più rosea. Cari saluti
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