Lieve forma di piorrea
Scritto da Riccardo / Pubblicato il
Ho appena "scoperto" di soffrire di una forma lieve di piorrea. In realtà le mie gengive sono così gonfie e un po’ sanguinanti da anni, i miei denti non si muovono e non ho dolore. Il mio dentista ritiene, invece, che si debba intervenire urgentemente con una "pulizia" particolare dei miei denti, altrimenti rischio di perderli. La cosa mi spaventa molto, ho paura di toccare una situazione che, tutto sommato, non mi da fastidio, se non esteticamente. E’ davvero l’unica soluzione per "salvare" i miei denti? Non è possibile intervenire con una cura farmacologica (antibiotico + antinfiammatorio)?
Pubblicato il 06-03-2008
La "pulizia" particolare di cui parla il suo dentista non è altro che l'eliminazione del tartaro accumulato sotto la gengiva mediante anestesia settoriale (generalmente a quadranti), NON è un intervento chirurgico. Può stare tranquillo che, se l'anestesia è eseguita correttamente, non avvertirà alcun dolore durante la terapia, dopo il trattamento potrebbero comparire delle piccole dolenzie gengivali, normalmente controllabili con degli antiinfiammatori, e della sensibilità ai denti alle sostanze fredde (che si ridurrà nel giro di poco tempo). Non esistono cure farmacologiche che possono eliminare i batteri "attaccati" ai suoi denti. La "piorrea" o meglio "parodontopatia" è una malattia che agli stadi iniziali è pressocchè silente, se lei presentasse mobilià dentale e la presenza di ascessi sicuramente il problema sarebbe molto grave; è un bene che il dentista se ne sia accorto per tempo. Segua i consigli del collega, prenda in considerazione che dopo la terapia "iniziale" ancora più importanti sono i controlli programmati a distanza di tempo per verificare lo stato di salute delle sue gengive. Cordiali Saluti Dott. Federico Lorelli
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Pubblicato il 06-03-2008
Antibiotici ed antinfiammatori sono da considerare COADIUVANTI nella terapia della parodontite, ma assolutamente non si può non intervenire per rimuovere placca e tartaro, che sono la CAUSA PRIMA del suo problema. Il suo dentista di fiducia saprà sicuramente come trattarla. Saluti!
Pubblicato il 06-03-2008
"Ognuno è libero di perdere i denti come vuole"...non ho altro da aggiungere. A buon intenditore...
Pubblicato il 06-03-2008
I suoi denti, caro paziente, sono "incrostati" da dei detriti e delle calcificazioni che in termini tecnici si chiama "tartaro". Questo tartaro contimua ad aumentare giorno per giorno, e in un futuro non troppo lontano le farà perdere i denti. Si affidi al suo dentista. Saluti
Pubblicato il 06-03-2008
Le terapie farmacologiche possono essere di ausilio per le forme acute e comunque non sufficienti ad eliminare la malattia. Per le forme cronicizzate come la sua, anche se si tratta verosimilmente di uno stato iniziale, la rimozione delle cause - placca e tartraro - tramite la "pulizia" è l'unico approccio al problema. Il suo dentista dovrà contestualmente insegnarle le procedure corrette per il raggiungimento ed il mantenimento dello stato di salute della bocca. Saluti.
Pubblicato il 07-03-2008
Credo che il suo dentista abbia ragione. Saluti
Pubblicato il 07-03-2008
Sig. Riccardo, si affidi agli ottimi consigli del suo odontoiatra. Il sanguinamento gengivale e uno degli indici che valutano la malattia parodontale, patologia che lentamente distrugge i tessuti di sostegno dei nostri denti ( osso e gengive ). Purtroppo le cure farmacologiche che lei cita, possono essere attuate solo per brevi periodi e non sono l’idonea soluzione al suo caso. La sua situazione potrà essere risolta, con una terapia di tipo causale o eziologica, da parte del suo odontoiatra o dall’igienista dentale, che rimuoverà le cause che hanno creato questa malattia. Una volta terminate le cure, chieda al suo dentista come mantenere controllata nel tempo questa patologia, in modo da poter prevenire eventuali futuri danni irreversibili al suo parodonto. Dott. Ruffoni Diego.
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Pubblicato il 07-03-2008
Concordo pienamente con il suo dentista. Deve rimediare il prima possibile a questa situazione prima che la porodontosi diventi un problema cronico con conseguente deterioramento delle strutture di sostegno degli elementi dentari , lassità e perdita di quest'ultimi. Cordiali saluti Dott. Pietro Meringolo
Pubblicato il 07-03-2008
La terapia consigliata dal suo dentista è sicuramente quella corretta. Alle sedute di igiene orale si può associare un collutorio ed eventualmente antibiotici ed antiinfiammatori. A questo sarà utile seguire una terapia di mantenimento con controlli periodici. Si affidi alle cure del Collega. Cordiali saluti.
Pubblicato il 10-03-2008
Gentile Sig. Riccardo, avere gengive gonfie e sanguinanti da anni non è un buon segno. per avere più chiara la sua situazione occorrerebbero, quantomeno, i sondaggi parodontali (cioè le misure di quanto sono profondi gli spazi fra margine della cengiva e fondo del solco gengivale nella sua bocca). La cura proposta dal Suo dentista è senz'altro un buon inizio, ma saranno necessari, per stabilizzare la guarigione, controlli regolari e soprattutto un'igiene domiciliare scrupolosa con spazzolino e filo interdentale (tutti i giorni!). Se dopo la cura proposta avrà risultati valuti, daccordo con il Suo dentista, se ricorrere ad un parodontologo (potrà trovare indicazioni sul sito della S.I.d:P, Società Italiana di Parodontologia).
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Pubblicato il 10-03-2008
Caro Riccardo, quello che intende fare il collega è un curettege delle superfici radicolare, non spaventarti, verrà fatto in anestesia locale e l'unica cosa che potrai sentire sarà una lieve dolenzia quando passerà l'anastesia. Secondo me è importante che tu la faccia, per prevenire un aggravio della tua salute dentale. Distinti saluti Dr Gerardo Cafaro
Pubblicato il 15-03-2008
Lei ha 48 anni. Se vuole tenersi i denti in bocca per altrettanti anni segua ciò che le dice il suo dentista. Lei è fortunato a vivere in un periodo in cui la "piorrea" può essere curata. Anni fà a persone come lei si diceva solo di aspettare la caduta dei denti in attesa della dentiera. La cura della piorrea non è semplice perchè comporta impegno e costanza nel tempo da parte sua, ma se si applicherà riuscirà a masticare con i suoi denti anche da anziano. L'antibiotico e l'antinfiammatorio sono dei palliativi momentanei. Attento perchè la piorrea può essere molto subdola e non dare segnali allarmanti. Lei stesso dice di avere le gengive gonfie e sanguinanti da anni ma non si è preoccupato perchè i denti non si muovono e non ha dolore. Così però rischia parecchio. Saluti Dott. Roberto Robba Cagliari
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