Soffro di gengivite ormai da un pò di tempo
Scritto da Angela / Pubblicato il
Salve, soffro di gengivite ormai da un pò di tempo, ma ultimamente mi sono ritrovata a dover combattere con delle sacche davvero gonfie che a volte mi provocano dolore. Ho effettuato una pulizia dentale professionale a dicembre e sembravano veramente migliorate o quantomeno più sgonfie, ma adesso sono tornata al punto di partenza. Nonostante io sia una ragazza che lava i denti spesso, utilizza collutorio antiplacca mi trovo in questa situazione. Navigando su internet ho letto possibili rimedi per placare la gonfiatura di queste, ma tutti senza alcun successo. Lei cosa mi consiglia di fare?
Pubblicato il 05-05-2020
L'unica cosa che può e deve fare se vuole evitare problemi più gravi, fin anche la perdita precoce di qualche dente, come estrema conseguenza, è di rivolgersi ad un PARODONTOLOGO. Può trovare l'indirizzo di quello più vicino a lei sul sito della SIdP (Società Italiana di Parodontologia). Questi le farà innanzitutto una visita accurata da cui verrà fuori la diagnosi; in base alla diagnosi, deciderà quale sia la miglior terapia da adottare. Può darsi che sia sufficiente una semplice pulizia dei denti fatta bene da un' igienista per risolvere tutto, come potrebbe servire qualche intervento aggiuntivo. Lasci perdere i consigli "miracolosi" che trova su internet, spesso sono delle bufale. Cordiali saluti
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Pubblicato il 05-05-2020
Gentile Sig.ra Angela,
il consiglio è di rivolgersi da un professionista che dopo un'accurata visita le proporrà la migliore terapia.
Nonostante la sua igiene professionale a dicembre non è detto che la gengivite non possa più presentarsi..ci vuole un'istruzione domiciliare da seguire secondo dei protocolli specifici, come il giusto spazzolamento, un dentifricio curativo a base di clorexidina, filo interdentale, scovolini, tutte le armi possibili per mantenere ridotta la carica batterica!
Senz'altro dovrà ripetere la seduta di igiene e almeno mantenerla periodica, e dovrà modificare la sua tecnica di spazzolamento, affidandosi al collega che potrà mostrarla direttamente subito dopo la seduta di igiene.
Ad ogni modo la gengivite può risolversi, ma stia attenta a trascurarla!
In bocca al lupo
Cordiali saluti
il consiglio è di rivolgersi da un professionista che dopo un'accurata visita le proporrà la migliore terapia.
Nonostante la sua igiene professionale a dicembre non è detto che la gengivite non possa più presentarsi..ci vuole un'istruzione domiciliare da seguire secondo dei protocolli specifici, come il giusto spazzolamento, un dentifricio curativo a base di clorexidina, filo interdentale, scovolini, tutte le armi possibili per mantenere ridotta la carica batterica!
Senz'altro dovrà ripetere la seduta di igiene e almeno mantenerla periodica, e dovrà modificare la sua tecnica di spazzolamento, affidandosi al collega che potrà mostrarla direttamente subito dopo la seduta di igiene.
Ad ogni modo la gengivite può risolversi, ma stia attenta a trascurarla!
In bocca al lupo
Cordiali saluti
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Pubblicato il 05-05-2020
Lei è convinta di pulire bene i denti, ma non è così. Dopo l'igiene orale bisogna iniziare, assieme al dentista, un training serrato per mantenere puliti denti e gengive ed evitare che si formino gonfiori e infiammazioni poichè questi ultimi impediranno una corretta igiene per via del dolore allo spazzolamento. Spero di essere stato sufficientemente chiaro......
Pubblicato il 06-05-2020
Buongiorno gentile Angela. La tua giovanissima età e la tua apprensione mi commuovono. Vorrei poterti aiutare in concreto. Non posso invece che confermare sia lo stato infiammatorio che ci mostri per foto sia la necessità che tu ti rechi di persona da un esperto dentista, meglio se Parodontologo o Chirurgo orale, per ricevere una visita completa. Quindi sarà necessario raccogliere i tuoi dati, intendo quelli anamnestici, insomma tutta la tua storia clinica passata e recente, poi ti farà la vera visita con foto, radiografie , rilievi clinici classici ( ispezione con sonde, specchietto, palpazione Intra ed extraorale,valutazione della dinamica masticatoria e dei singoli denti, visita parodontale accurata e scheda clinica parodontale, impronte e modelli in gesso ecc. ) . Insomma una vera raccolta dati per poter fare una vera diagnosi. Solo così si potrà pensare di passare ad una terapia mirata.
È facile ed indolore. Vedrai che risolvi. Coraggio!
È facile ed indolore. Vedrai che risolvi. Coraggio!
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Pubblicato il 06-05-2020
Cara Signora Angela, buongiorno. Direi che ha una gengivite. All'età di 21 anni non è certo una urgenza inderogabile e quindi non può ancora andare dal Dentista o meglio da un Parodontologo. Per inciso, non è certo l'appartenenza ad una associazione che possa dare garanzie di competenza eccelsa! La cosa migliore è che vada dal Dentista, scelto per Fiducia e Stima e non in base a visite gratis e preventivi apparentemente convenienti! Segua la "Vox Populi" o cerchi su questo portale in "Trova Dentista " in Home page digitando la città e leggendo i curricula. Poi digiti il nome del Dentista su un motore di ricerca e se il Professionista è uno studioso, troverà curriculum, foto di interventi, corsi, congressi, pubblicazioni. Saprebbe così che sta recandosi da un Dentista colto e che fa cultura, il ché è già un buon inizio!
Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" " che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà, tra cui "Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi)" e "Terapia chirurgica della parodontite. Si faccia Visitare da un Bravo Parodontologo e Gnatologo che è anche un Dentista Completo, Clinicamente parlando.
Non penso che a 21 anni abbia tasche parodontali "pericolose": una Parodontite con difetti ossei e quindi tasche parodontali superiori ai 6-7 mm, teoricamente perché 4-5 mm sono nella compagine della gengiva e non si trattano chirurgicamente ma solo con ripetuti Curettage e Scaling e Root planing, 6 mm significa che è stata raggiunta la cresta ossea, da 7 mm a 14 mm la malattia ha distrutto l'osso ed il parodonto anche in profondità (in questo caso occorre invece la Chirurgia Parodontale Resettiva (6 mm) o Ricostruttiva con innesti ossei o Rigenerativa con Membrane(7-14 mm)! Non riferisce né lo Stadio né il Grado! La parodontite viene codificata dall'American Academy of Periodontology che descrive descrive 4 stadi in relazione alla "Salute Parodontale" e tre categorie in relazione all'andamento e progressione della Parodontite: Per gli Stadi si va dallo Stadio 1 (il meno grave) allo Stadio 4 (il più grave). Per l'andamento e la progressione si va dal Grado A (col minor pericolo di progressione) al Grado C (col maggior pericolo di progressione).
Per farla breve, Lei ha bisogno due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente che ne falsava la misura in prima seduta! Si completerebbe la visita con valutazioni Gnatologiche, disgnatiche oltre che preprotesiche. Una serie completa di Rx endorali e non una OPT che non serve assolutamente a niente per evidenziare i difetti ossei (anche se una certa alterazione della festonatura ossea sembra che si veda nella sua OPT). Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Solo dopo avere curato la Parodontite e la gnatologia della sua bocca. L'osso, se insufficiente, si può aumentare sia in altezza che in larghezza. Non riferisce poi della salute della gengiva aderente e della linea di giunzione mucogengivale e della profondità del fornice etc!
I pazienti con parodontite presentano non solo un aumento dell"infiammazione Parodontale ma anche un aumento dell"infiammazione riscontrabile a livello ematico Proteina C reattiva .
IN CONCLUSIONE: la parodontite può avere effetti sistemici diretti (tramite la disseminazione dei batteri patogeni) o indiretti tramite il suo contributo all'infiammazione sistemica Proteica C reattiva ad alta sensitività (hsC-rp).
Lei ha una Gengivite e le dico il perché: La gengiva aderente ha consistenza compatta, color rosa corallo ed ha una superficie punteggiata "a buccia di arancio". L'aspetto a buccia d'arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, e zone depresse a proiezioni epiteliali. Poichè in una gengivite sono proprio le fibre connettivali a "soffrire" e quindi a "rompersi", si ha la perdita dell'aspetto descritto e si forma un aspetto lucido che è il primo sintomo di gengivite, come ha lei. Ovviamente questo danno connettivale provoca sanguinamento. Un altro concetto essenziale è che non possiamo più considerare il dente e la sua patologia"da solo",il parodonto e la sua patologia "da solo",ma dobbiamo abituarci a considerare il complesso dente-tessuto come un unico organo: parliamo infatti di "unita dentale" che è un organo formato dai denti e dai loro tessuti di sostegno molli e duri . Come abbiamo visto, quindi, c'è una strettissima relazione di forma ed armonia tra Denti, Gengive, Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante. Tutti questi organi devono essere in equilibrio tra di loro per avere quello che gli "Statunitensi" chiamano "Natural smile", "Sorriso naturale", come già detto sopra! Coraggio, è normalissima Routine in mani "sapienti", però! ;).
Si limiti per ora a curare molto scrupolosamente l'igiene orale. Sappia che il miglior metodo, o almeno uno dei migliori metodi di spazzolamento è quello di Bass modificato o no, per me, a titolo personale modificato. Tuttavia, diciamo pure che il miglio metodo di spazzolamento è quello che è più efficace per quella bocca di quella persona, in questo caso Lei! Ossia è quello che le riesce più agevole, potrebbe anche crearlo lei, basta che porti via la Placca Batterica e che controlli che questo sia avvenuto veramente con le pasticche rivelatrici di placca di cui le parlo più avanti!Si ricordi solo che lo spazzolino deve essere duro e a testa piccola e lo deve cambiare ogni mese almeno! Si ricordi poi che non esistono bocche senza placca batterica. La placca batterica si forma in circa 3-4 ore e l'igiene orale domiciliare serve per controllarne la formazione non certo per eliminarla totalmente. Ecco perché la pulizia dei denti professionale dal Dentista serve sempre periodicamente. Faccia una prova: compri in farmacia le pasticchette rivelatrici di placca, ne sciolga una in bocca passando la saliva e la lingua su tutti i denti, sulla faccia esterna, interna e sopra masticante e si guardi allo specchio. Se vedrà colore su denti, colletti, gengive, lingua, quella è placca batterica! Solo se non vedesse colore significherebbe che non ci sarebbe placca. allora passi uno scovolino tipo cotonfioc nei solchi gengivali e veda se si colora perché allora la placca sarebbe lì! Faccia la prova e poi mi dica! Ricordi anche di pulire il dorso della lingua dove si annida la placca con dedicati spazzolini piatti che trova in farmacia! Usi il filo interdentale per pulire gli spazi interprossimali dalla gengiva a salire fino al punto di contatto. Il dentifricio non ha nessuna importanza se non quella di rendere più gradevole questa operazione. Ovvio che è meglio sia di Marca conosciuta per evitare "pasticci nocivi"! La cosiddetta tecnica di Bass modificata, di cui dicevo sopra è questa: si usa lo spazzolino orientato verso le gengive a 45° e va usato con movimenti di rotazione, vibrazione e verticali che terminano con un movimento circolare deciso! Ma va insegnato in sede di Igiene Orale in Studio!
Le lascio una foto di una Gengivite affinchè capisca e stias tranquilla che non le può succedere niente. Può attendere la riapertura degli Studi Dentistici quando si avranno linee guida ministeriali per non diffondere il Sars-Cov-2 e i relativi DPI(Disposotivi di protezione individuali) sia per il Dentista che personale di tudio che per il paziente! Solo allora sarà sicuro andare dal Dentista! Non ora: in violazione, in mancanza dei DPI, del DPCM del 22 marzo dal presidente del Consiglio dei Ministri ed in vigore dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica e valido su tutto il territorio Nazionale in data 23 febbraio 2020, n. 6, che riguardano l'assistenza sanitaria con codice Ateco 86: quindi anche gli studi odontoiatrici (codice Ateco 86.23) che per gli studi odontoiatrici, recita all'Art.1 a) P.C.M. reg.ne n. 521, con rif. articolo 1, punto 7, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020 ,di limitare le prestazioni erogate alle sole urgenze se si è in grado di erogarle utilizzando gli strumenti di protezione idonei (DPI).
Cari saluti e stia tranquilla.
Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" " che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà, tra cui "Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi)" e "Terapia chirurgica della parodontite. Si faccia Visitare da un Bravo Parodontologo e Gnatologo che è anche un Dentista Completo, Clinicamente parlando.
Non penso che a 21 anni abbia tasche parodontali "pericolose": una Parodontite con difetti ossei e quindi tasche parodontali superiori ai 6-7 mm, teoricamente perché 4-5 mm sono nella compagine della gengiva e non si trattano chirurgicamente ma solo con ripetuti Curettage e Scaling e Root planing, 6 mm significa che è stata raggiunta la cresta ossea, da 7 mm a 14 mm la malattia ha distrutto l'osso ed il parodonto anche in profondità (in questo caso occorre invece la Chirurgia Parodontale Resettiva (6 mm) o Ricostruttiva con innesti ossei o Rigenerativa con Membrane(7-14 mm)! Non riferisce né lo Stadio né il Grado! La parodontite viene codificata dall'American Academy of Periodontology che descrive descrive 4 stadi in relazione alla "Salute Parodontale" e tre categorie in relazione all'andamento e progressione della Parodontite: Per gli Stadi si va dallo Stadio 1 (il meno grave) allo Stadio 4 (il più grave). Per l'andamento e la progressione si va dal Grado A (col minor pericolo di progressione) al Grado C (col maggior pericolo di progressione).
Per farla breve, Lei ha bisogno due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente che ne falsava la misura in prima seduta! Si completerebbe la visita con valutazioni Gnatologiche, disgnatiche oltre che preprotesiche. Una serie completa di Rx endorali e non una OPT che non serve assolutamente a niente per evidenziare i difetti ossei (anche se una certa alterazione della festonatura ossea sembra che si veda nella sua OPT). Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Solo dopo avere curato la Parodontite e la gnatologia della sua bocca. L'osso, se insufficiente, si può aumentare sia in altezza che in larghezza. Non riferisce poi della salute della gengiva aderente e della linea di giunzione mucogengivale e della profondità del fornice etc!
I pazienti con parodontite presentano non solo un aumento dell"infiammazione Parodontale ma anche un aumento dell"infiammazione riscontrabile a livello ematico Proteina C reattiva .
IN CONCLUSIONE: la parodontite può avere effetti sistemici diretti (tramite la disseminazione dei batteri patogeni) o indiretti tramite il suo contributo all'infiammazione sistemica Proteica C reattiva ad alta sensitività (hsC-rp).
Lei ha una Gengivite e le dico il perché: La gengiva aderente ha consistenza compatta, color rosa corallo ed ha una superficie punteggiata "a buccia di arancio". L'aspetto a buccia d'arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, e zone depresse a proiezioni epiteliali. Poichè in una gengivite sono proprio le fibre connettivali a "soffrire" e quindi a "rompersi", si ha la perdita dell'aspetto descritto e si forma un aspetto lucido che è il primo sintomo di gengivite, come ha lei. Ovviamente questo danno connettivale provoca sanguinamento. Un altro concetto essenziale è che non possiamo più considerare il dente e la sua patologia"da solo",il parodonto e la sua patologia "da solo",ma dobbiamo abituarci a considerare il complesso dente-tessuto come un unico organo: parliamo infatti di "unita dentale" che è un organo formato dai denti e dai loro tessuti di sostegno molli e duri . Come abbiamo visto, quindi, c'è una strettissima relazione di forma ed armonia tra Denti, Gengive, Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante. Tutti questi organi devono essere in equilibrio tra di loro per avere quello che gli "Statunitensi" chiamano "Natural smile", "Sorriso naturale", come già detto sopra! Coraggio, è normalissima Routine in mani "sapienti", però! ;).
Si limiti per ora a curare molto scrupolosamente l'igiene orale. Sappia che il miglior metodo, o almeno uno dei migliori metodi di spazzolamento è quello di Bass modificato o no, per me, a titolo personale modificato. Tuttavia, diciamo pure che il miglio metodo di spazzolamento è quello che è più efficace per quella bocca di quella persona, in questo caso Lei! Ossia è quello che le riesce più agevole, potrebbe anche crearlo lei, basta che porti via la Placca Batterica e che controlli che questo sia avvenuto veramente con le pasticche rivelatrici di placca di cui le parlo più avanti!Si ricordi solo che lo spazzolino deve essere duro e a testa piccola e lo deve cambiare ogni mese almeno! Si ricordi poi che non esistono bocche senza placca batterica. La placca batterica si forma in circa 3-4 ore e l'igiene orale domiciliare serve per controllarne la formazione non certo per eliminarla totalmente. Ecco perché la pulizia dei denti professionale dal Dentista serve sempre periodicamente. Faccia una prova: compri in farmacia le pasticchette rivelatrici di placca, ne sciolga una in bocca passando la saliva e la lingua su tutti i denti, sulla faccia esterna, interna e sopra masticante e si guardi allo specchio. Se vedrà colore su denti, colletti, gengive, lingua, quella è placca batterica! Solo se non vedesse colore significherebbe che non ci sarebbe placca. allora passi uno scovolino tipo cotonfioc nei solchi gengivali e veda se si colora perché allora la placca sarebbe lì! Faccia la prova e poi mi dica! Ricordi anche di pulire il dorso della lingua dove si annida la placca con dedicati spazzolini piatti che trova in farmacia! Usi il filo interdentale per pulire gli spazi interprossimali dalla gengiva a salire fino al punto di contatto. Il dentifricio non ha nessuna importanza se non quella di rendere più gradevole questa operazione. Ovvio che è meglio sia di Marca conosciuta per evitare "pasticci nocivi"! La cosiddetta tecnica di Bass modificata, di cui dicevo sopra è questa: si usa lo spazzolino orientato verso le gengive a 45° e va usato con movimenti di rotazione, vibrazione e verticali che terminano con un movimento circolare deciso! Ma va insegnato in sede di Igiene Orale in Studio!
Le lascio una foto di una Gengivite affinchè capisca e stias tranquilla che non le può succedere niente. Può attendere la riapertura degli Studi Dentistici quando si avranno linee guida ministeriali per non diffondere il Sars-Cov-2 e i relativi DPI(Disposotivi di protezione individuali) sia per il Dentista che personale di tudio che per il paziente! Solo allora sarà sicuro andare dal Dentista! Non ora: in violazione, in mancanza dei DPI, del DPCM del 22 marzo dal presidente del Consiglio dei Ministri ed in vigore dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica e valido su tutto il territorio Nazionale in data 23 febbraio 2020, n. 6, che riguardano l'assistenza sanitaria con codice Ateco 86: quindi anche gli studi odontoiatrici (codice Ateco 86.23) che per gli studi odontoiatrici, recita all'Art.1 a) P.C.M. reg.ne n. 521, con rif. articolo 1, punto 7, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020 ,di limitare le prestazioni erogate alle sole urgenze se si è in grado di erogarle utilizzando gli strumenti di protezione idonei (DPI).
Cari saluti e stia tranquilla.
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Pubblicato il 07-05-2020
Lei dice "lavo spesso i denti" utilizzo "utilizzo collutorio antiplacca" io le dico che lei non sa lavare (spazzolare) i denti, lavarli spesso non vuol dire saperlo fare. Sa che sono stati scritti decine di articoli su come spazzolare i denti, ed è anche una domanda di esame all'università. Ebbene i collutori hanno una semplice azione cosmetica, fuorché quelli alla clorexidina, che si usano dopo intervento chirurgico. lei invece non cita la cosa più importante lo spazzolino, che deve avere certe caratteristiche e soprattutto bisogna saperlo usare.
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Pubblicato il 07-05-2020
Sig. Angela, è semplice, le cure le fa l'odontoiatra, il mantenimento lo insegna l'igienista dentale, a lei è mancata la seconda parte.
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