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Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 4

Sono una ragazza di 25 anni che soffre da diversi anni di parodontite

Scritto da Anna / Pubblicato il
Salve, sono una ragazza di 25 anni che soffre da diversi anni di parodontite. Tutto è iniziato circa 5/6 anni fa con una lieve recessione gengivale sull'incisivo inferiore sinistro che ho trascurato. La recessione è peggiorata sempre di più e adesso ho quasi tutto il dente scoperto e che dondola già da diversi anni. Il dente si è pure spostato in avanti e rialzato, sbattendo dell'arcata superiore, e questo mi ha causato una malocclusione mandibolare. Inoltre ho tutti gli incisivi, sia inferiori che superiori, diastemati e accanto a questo incisivo compromesso ho un diastema molto grande, quasi come mi mancasse un dente. Alcuni dentisti mi avevano proposto l'apparecchio ortodontico come soluzione, altri me li sconsigliavano perché i denti non avrebbero retto. Il dentista attuale a cui mi sono affidata vuole fare un ponte dentale di 4 elementi, estraendo l'incisivo ormai compromesso e incollando in ponte agli altri 3 incisivi inferiori. Il mio dubbio è che tutti mi propongono apparecchi, ponti e impianti vari ma nessuno che si preoccupi prima di curare la parodontite. Cosa ne pensate di questa soluzione del ponte dentale? Ho già perso osso alveolare e ho paura che il ponte possa peggiorare la situazione. Oggi ho fatto una panoramica dentale e questo è il referto: Riassorbimento osseo alveolare al colletto di tutti i denti con periradicolite diffusa e minime carie interstiziali.
Carissima Anna, hai pienamente ragione nel pensare che le soluzioni che ti sono state proposte non siano quelle ideali; o meglio, possono essere adatte a rimpiazzare un dente che si reputa già irrecuperabile, ma non certo quelle giuste per curare e prevenire l'aggravamento di una malattia che, da quanto scrivi, sembrerebbe proprio essere una PARODONTITE. Per l'età che tu hai sicuramente i sintomi denotano una parodontite precoce di uno stadio avanzato e di un grado di gravità tale da progredire velocemente. Probabilmente, se non ci sono altri fattori predisponenti (diabete, fumo), potrebbe esserci una familiarità e comunque devi assolutamente fare qualcosa per arginarla. Il consiglio che ti do è di cercare sul sito della SIdP (Società Italiana di Parodontologia) un parodontologo vicino a dove tu abiti; ti saprà sicuramente fare una diagnosi accurata ed impostare la cura più adatta a te.
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Scritto da Dott. Paolo Gaetani
Lecce (LE)

Ci mandi la OPT!! Qualcosa di più si può forse dire. Se un dente si muove e dondola, è molto difficile da recuperare purtroppo, nonostante l'avanzare delle conoscenze e terapie. Il ponte non sembra affatto una brutta idea.. Credo si tratti di una parodontite "giovanile", e come tale temo sia abbastanza progressiva. A meno che non ci siano problemi della salute "generale", come ad esempio difetti della immunità.. Ricordiamo che questa è "solo" una infezione batterica dei tessuti di sostegno del dente, a parte tutte le concause accelleranti genetiche o generali etc. Per rallentarla, oltre le "solite" raccomandazioni riguardo le scrupolosissime manovre di igiene personale e professionale, ci può essere il laser che aiuta molto. Checchè se ne dica! Quanto al trattamento ortodontico, fatte salve le considerazioni dette finora, c'è da dire che la malocclusione è un forte fattore accelerante e predisponente. E che, valutando accuratamente tutti i fattori in gioco, potrebbe essere una ottima idea: molti sono i casi, anche di persone molto più grandi di lei, in cui "radrizzare" i denti ne ha prolungato considerevolmente la vita..
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Cara Signora Anna, buongiorno. Che vuole che le dica? Intanto bisogna valutare se sia veramente una "Parodontite", come dice Lei. La sua osservazione, invece, potrebbe essere molto indicativa di una gengiva molto sottile e di un tavolato osseo vestibolare molto sottile o addirittura fenestrato (fenestrazione ossea che porta poi ad una recessione gengivale e ad un difetto osseo (curabili, tranquillo :) ). Solo una visita ed una accurata anamnesi può darle la risposta. Bisogna sondare le gengive per valutare, oltre la presenza di tasche parodontali, se quella poca gengiva aderente che ha sia o no sufficiente e per valutare i reali rapporti con la linea di giunzione mucogengivale che separa la gengiva aderente (rosa ed intorno ai denti ed aderente al periostio che riveste l'osso, dalla mucosa alveolare, violacea ed elastica e non adatta a sopportare lo stress del bolo alimentare durante la masticazione.

Direi che stiamo parlando di una recessione gengivale e non di una Parodontite che è tutt'altra cosa!si faccia vistare da un bravo Parodontologo. Le lascio, per capirci meglio, un poster di foto di interventi di chirurgia parodontale mucogengivale per patologie simili, se ci fossero, fatto ovviamente da me :)

Le Recessioni si possono trattare con semplcissimi interventini di chirurgia muco-gengivale parodontale estetica tipo lembi semilunare, lembi di tarnow,Innesto bilaminare e sue varianti come un lembo coronale posto a copertura di una membrana secondo i principi della GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata)! Imperativo è fare questo intervento prima di eventuali terapie di erosioni dello smalto cervicali per non alterare l'attacco epiteliale al dente! Queste sono tutte nozioni che un buon Parodontologo conosce bene! Stia tranquilla, sono "routine di tutti i giorni"! Badi che bisogna fare diagnosi differenziale tra erosione e recessione perché purtroppo non pochi odontoiatri si confondono, a volte, in situazioni in cui le una si sovrappongono e coesistono con le altre! Gli innesti liberi che vedrà tra essi sono avvenuti per la presenza di una recessione gengivale con una banda insufficiente di gengiva aderente o necessità, come l'ultimo in basso a Dx per un approfondimento del fornice,Questo per darle una idea della miriade di interventi e quindi di Diagnosi Differenziali che un parodontologo deve fare!Legga nel mio profilo "VISITA PARODONTALE" e tutto quello che vorrà leggere delle mie pubblicazioni sulla Parodontite e soprattutto sulle Recessioni Gengivali! La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Non tutte le recessioni vanno quindi curate :)Le spiego qualcosa sulle Recessioni Gengivali. Questo lo si può decidere solo clinicamente con adeguata visita parodontale. Diciamo che ogni Recessione ed ogni zona della bocca necessitano di interventi adatti e mirati! Questa è serietà! Non si vende il "fumo", si vende "l'arrosto"! :) Infatti la morfologia delle recessioni è varia: possono assumere l'aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l'aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all'estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione.
Si faccia visitare da un Parodontologo Gnatologo.

La parodontite è una infiammazione che, invece, colpisce il Parodonto ( Gengiva, ligamento parodontale, osso di più denti) e l'Organismo intero e viene codificata dall'American Academy of Periodontology che descrive descrive 4 stadi in relazione alla "Salute Parodontale" e tre categorie in relazione all'andamento e progressione della Parodontite: Per gli Stadi si va dallo Stadio 1 (il meno grave) allo Stadio 4 (il più grave). Per l'andamento e la progressione si va dal Grado A (col minor pericolo di progressione) al Grado C (col maggior pericolo di progressione). I pazienti con parodontite presentano non solo un aumento dell"infiammazione Parodontale ma anche un aumento dell"infiammazione riscontrabile a livello ematico Proteina C reattiva
IN CONCLUSIONE: la parodontite può avere effetti sistemici diretti (tramite la disseminazione dei batteri patogeni) o indiretti tramite il suo contributo all'infiammazione sistemica Proteica C reattiva ad alta sensitività (hsC-rp).

IL concetto importante è che la malattia Parodontale in parole semplici induce una malattia sistemica infiammatoria che si può estendere ad altri organi come il cuore. Per esempio le Coronarie del Cuore che per aumentata la risposta immunitaria (dovuta alla parodontite) per la presenza di alti livelli di anticorpi contro proteine batteriche in particolare della Porphiromonas Gengivalis il cui DNA è stato trovato nell'endotelio durante arterectomie insieme a proteine uguali a quelle batteriche o simili come le Hsp (Heat Shock Proteins) che in un organismo sano hanno la funzione di far ripiegare su se stesse le proteine sintetizzate dai ribosomi cellulari dei vari organi ed apparati per dare la forma globosa normale all'aglomerato proteico (perché se non avesse questa forma si creerebbero patologie) e nell'endotelio coronarico creano patologie disfunzioni e danni tali da innescare una ischemia cardiaca fino all'infarto del miocardio anche per presenza di cellule T- autoaggressive che possono causare una risposta coronarica tanto forte da portare all'Infarto. (Lavori di immunologia clinica di Oldstone e Gruber) and Periodontal infections cause changes in traditional and novel cardiovascular risk factors: results from a randomized controlled clinical trial. Am Heart Journal of Periodontology 2006 151:977-984. già citato sopra.

La Diagnosi di Parodontite si fa con una Visita Parodontale che consiste in due Visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Con le Rx endorali (non con la OPT o Panoramica) e le prove termiche e la Visita Clinica si valuta anche la presenza di carie, necrosi endodontiche, osteolisi periapicali, stomatiti etc. !!! E' stato fatto questo? Penso proprio di no! Per questo motivo si faccia visitare da un bravo Parodontologo esperto anche in riabilitazione orale!

Non si stupisca se, nonostante la sua giovanissima età si deve fare diagnosi differenziale anche con una Parodontite perchè la sua è una età in cui la parodontite è rarissima ma sappia che esiste una Parodontite detta Parodontite Giovanile e che molti non conoscono per niente ed ha caratteristiche particolari che non le spiego per non "influenzarla"!
la Parodontite Giovanile che colpisce solo il Sesso Femminile e che può iniziare a 12, 13 anni; bisogna fare una Diagnosi Differenziale. Bisogna valutare se fare uno studio ematologico sistemico (Per fare Diagnosi di Disordini immunologici o Ormonali, Diabete, Insufficienza Renale, patologie ematologiche anche serie benché rare e dell'apparato immunitario in particolare degli anticorpi antinucleo (anti Ana ed anti Ena e Gamma Globuline e tanto altro, per iniziare. Per incominciare basta un banalissimo Emocromo con Formula e prove di Coagulazione ematica. Non bisogna mai estrapolare la bocca dal contesto dell'organismo.
Cari saluti
 
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig.Anna, forse si potrebbero anche eseguire le cure parodontali, ma accorre motivazione e cambio del suo stile di vita. 

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)