Malocclusione di secondo grado
Scritto da Elisa / Pubblicato il
Buongiorno. Mi presento brevemente, mi chiamo Elisa, ho 30 anni e vado dal dentista da quando ho 9 anni. Per quasi 20 anni sono stata seguita sempre dallo stesso specialista, negli ultimi 2-3 anni notavo troppi peggioramenti di svariate cose (recessione gengivale importante incisivi inferiori, estrusione "spontanea" degli incisivi inferiori, asimmetrie del volte etc.). Decido quindi di vedere 3 specialisti diversi per nuovi consulti, e sono venuta a scoprire in età adulta che ho una malocclusione di secondo grado con referto di chirurgo maxillo facciale (ne ho visti 2), sono in lista per la chirurgia ortognatica. Nel frattempo, nell'attesa di questo intervento, dovrei sottopormi a un innesto di gengiva degli incisivi inferiori, come accennavo prima, ovviamente su consiglio anche dei chirurghi specialisti che mi seguono. Ho svariate domande ma vorrei concentrarmi su chiedere come funziona il PRE OPERATORIO per una chirurgia parondontale, premetto che sono una paziente fumatrice moderata (circa 4-6 sigarette trinciato al giorno). Purtroppo le mie gengive sono sottili per genetica, le papille gengivali si "staccava dai denti" inferiori già da bambina.. fumare non aiuta e non fa bene, lo sappiamo tutti. Parlando con lo specialista, ha organizzato questa chirurgia parodontale inizialmente cosi: Scaling - visita dopo 1 settimana - chirurgia dopo 1 settimana Dopo pochi giorni ha proposto di eseguire lo scaling da subito (meta' novembre), e a gennaio procedere con l'innesto. Io vorrei sapere, ci sono delle linee guida per delle tempistiche da rispettare per eseguire lo scaling courette prima della chirurgia? Far passare quasi 2 mesi, non aumenterebbe il rischio di nuovi depositi di placca sotto gengiva? Non sarebbe più logico fare lo scaling poco prima della chirurgia, ovvero 1-2 settimane prima (come tra l'altro già stabilito)? Ho visto e continuo a vedere specialisti, ma vorrei avere qualche informazione un più su questa fase delicata del pre operatorio. Sul post sono già documentata. Non ho mai saltato un solo appuntamento dal dentista in vita mia, ma ritrovarmi con problemi che avrei già dovuto risolvere almeno 15/10 anni fa adesso, be, vorrei essere preparata per valutare al meglio lo specialista migliore per il mio caso, purtroppo abbastanza complicato, lo riconosco. Concludo dicendo che su questo innesto che devo fare, ho avuto pareri discordanti. E a volte è difficile capire a chi affidarsi.. Ho allegato 2 foto estrapolate dallo studio del caso per la futura maxillo facciale che dovrò eseguire.. Grazie per il tempo dedicato. Spero capiate che non voglio sostituirmi a nessun professionista, vorrei solo essere in grado di fare quello che è meglio per me stessa e la mia salute. Dopo tutto, vorrei solo mettere fine a questo calvario nella mia bocca. Grazie
Pubblicato il 10-11-2023
Buongiorno Signora, se non glielo hanno ancora detto è Fondamentale correggere la postura della lingua e la deglutizione, infatti la sua lingua è responsabile della malocclusione. Prima dell'approccio chirurgico mi sento di consigliare la già citata correzione della lingua, può trovare su internet utili indicazioni consultando "Postura della lingua" e "Deglutizione", facendosi magari aiutare da un logopedista, e una terapia miofunzionale con apparecchi adatti.
Cordiali saluti e...buona fortuna
dott. Giampiero Bonazzi
Cordiali saluti e...buona fortuna
dott. Giampiero Bonazzi
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Pubblicato il 12-11-2023
Sono assolutamente d'accordo con la importante risposta del Collega Bonazzi. Tuttavia vorrei aggiungere due cose. 1) assolutamente non mi sembra un caso chirugico: con opportuno trattamento ortodontico penso proprio si possa risolvere con un fisso alle due arcate. 2) per la chir par ci sono precise indicazioni "tecniche" per decidere se farla prima o DOPO la correzione ortodontica. Questo è molto importante.
Pubblicato il 13-11-2023
Sig. Elisa, il suo parodonto mostra gli esiti di trattamenti ortodontici precedenti. Probabilmente i denti sono stati spostati vestibolarmente, portandoli fuori dall' osso. Gli interventi parodontali potrebbero andare incontro a recidiva, non essendo disponibile un supporto osseo. La malocclusione di secondo grado, non è una brutta malattia, milioni di persone convivono con questa forma, evitando interventi chirurgici, che potrebbero dare complicanze.
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