Segni di parodontite già a 20 anni
Scritto da Mirella / Pubblicato il
Segni di parodontosi già a 20 anni, nonostante la mia attenzione all’igiene orale a partire dai 20 anni, mi sono ritrovata a 38 anni ad affrontare un innesto osseo sintetico e posizionamento implantare andati incontro a fallimento. Ora a 54 anni mi trovo con uno scheletrato superiore e a non sapere cosa fare nella mandibola che conta soltanto: 4 incisivi, 2 canini, 1 premolare a sx (dondola), 2 premolari a dx (uno dondola), tutti con arretramento gengivale. Dalla Tc volumetrica della mandibola si evidenzia atrofia di classe V a livello dei settori diatonici mandibolari bilateralmente. Ho problemi di osteopenia, alto rischio di frattura vertebrale e medio a livello femorale. Sconsigliato prelievo osseo dalla cresta iliaca… Domanda: è preferibile estrarre tutti i denti rimasti e sostituirli con un impianto, oppure optare per uno scheletrato inferiore? Sono sempre stata consapevole della necessità del mio impegno per evitare di arrivare a questa situazione ed ho agito di conseguenza. Non parlo del mio stato d’animo. Grazie.
Pubblicato il 27-07-2009
Difficile rispondere senza aver visto la documentazione; molto dipende dalla situazione parodontale degli elementi residui che, se compromessa, potrebbe consigliarne l'estrazione per arrivare al posizionamento implantare con la riabilitazione anche fissa senza innesti, ovviamente utilizzando la zona intermentoniera ( tra l'uscita del nervo alveolare inferiore ) se la situazione parodontale degli elementi residui al contrario è buona, escludendo il premolare da estrarre, si può optare per uno scheletrato. Cordiali saluti
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Pubblicato il 27-07-2009
Per avere parodontite a venti ANNI deve avere predisposizione genetica e trauma occlusale da decubito mandibolare. Veda piorrea parontite alitosi su dentisti italia e le posizioni errate su www.galiffa.it FACCIA LE SUE DEDUZIONI E AUGURI
Pubblicato il 27-07-2009
Cara Signora Mirella...chiariamo insieme alcune cose importanti...innanzitutto la parodontosi non esiste...la desinenza -osi indica degenerazione ...il termine giusto è Parodontite...la desinenzxa -ite significa flogosi = infiammazione...la Parodontite è di origine infiammatoria sostenuta da microbi anaerobi gram negativi...volgarmente è nota col termine di "piorrea" dal greco "pus"...perchè nei momenti conclamati ed acuti si hanno ascessi che si chiamano parulidi = ascesso parodontale...Poi ha affrontato un innesto osseo sintetico... e posizionamenti implantari...= se la qualità dell'osso è alterato in una parodontite tanto da non poter più "trattenere" un dente naturale...di regola è alterato tanto da non essere adatto a trattenere un impianto...artificiale in cui non si ha attacco della gengiva all'impianto...poi parla di arretramento gengivale = recessione gengivale che è un'altra patologia mucogengivale in cui le gengive si scoprono e che può non avere niente a che fare con la Parodontite o esservi associata o essere causata...Rispondo alla sua domanda = è preferibile fare una adeguata visita da un Parodontologo che faccia una diagnosi...perchè di Parodonti ce ne sono diverse..e bisogna diagnosticare di quale si tratta...il Parodontologo deve essere esperto anche in Riabilitazione Orale complessa ...non pensi ora agli impianti..pensi a salvare il salvabile e poi si vedrà come riabilitare al meglio la sua bocca...ricordi che con l'implantologia è nata una nuova branca della parodontologia che si chiama perimplantologia che cura le perimplantiti ossia per così dire le parodontiti degli impianti...usando un'espressione errata...ma che rende l'idea...quindi l'impianto non è sempre il "toccasana"...bisogna valutaRE...LE LASCIO ALCUNI LINKS di miei articoli e casi clinici CHE LE POSSONO ESSERE UTUILI PER CAPIRE e una foto di una riabilitazione orale completa in un caso complesso di parodontopatia aggressiva dell'adulto che aveva praticamente "distrutto tutto"... VISITA PARODONTALE...LA PIORREA... QUESTA SCONOSCIUTA! ...LA RIGENERAZIONE PARODONTALE GUIDATA CON MEMBRANA AMNIOTICA E COLLA DI FIBRINA (TECNICA PERSONALE) 1°PARTE ...Riabilitazione orale completa, parodontale, implantologica e protesica, in un caso complesso pluridisciplinare, con Follow up di 19 anni. PRIMA PARTE: CHIRURGIA PARODONTALE, CHIRURGIA PREPROTESICA, CHIRURGIA IMPLANTOLOGICA. ...Terapia chirurgica delle lesioni di I, II, III classe delle bi/triforcazioni (3^ parte) ...RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva ...Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente....Mio Profilo Portale Dentisti-Italia Mio Sito Web di Parodontologia www.gustavopetti.it .Cordialmente Gustavo Petti Parodontologo in Cagliari e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi
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Pubblicato il 27-07-2009
Sig.ra Mirella, per darle un giusto consiglio, bisogna conoscere il suo stato di salute generale, valutando clinicamente e radiologicamente il suo caso.
Pubblicato il 28-07-2009
Un dente proprio, anche uno solo, partecipa ad un complesso equilibrio neuromuscolare che nessun manufatto protesico artificiale fatto dall'uomo può sostituire. Ci sono recettori di equilibrio e di masticazione importanti. Quindi, meno estrazioni possibile.. Poi, se proprio non va, alla fine si tolgono.
Pubblicato il 28-07-2009
E' necessario sicuramente un esame diretto del Suo caso e delle RX, ma da quello che dice non credo debba estrarre tutti i denti. Comunque Lei già è portatrice di una protesi scheletrata superiore: com'è la Sua qualità di vita con questo tipo di protesi? Se si è trovata bene fino ad ora, può sempre farsene fare una anche inferiore, magari anche una protesi combinata su telescopiche, se ne sono fatte a tonnellate per 30/40 anni fino ad oggi, possibile che se non si possono fare impianti non si possano risolvere i problemi con altri dispositivi? Prima di togliere tutto ed applicare qualche vite meditate, meditate. Cordialmente dr Emanuele Mansutti-Udine
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Pubblicato il 28-07-2009
Cara Mirella, una soluzione anche fissa si può trovare senza dover necessariamente ricorrere ad estrazioni. Un'accurata valutazione e tarapia parodontale può permettere di salvaguardare i denti rimasti ed utilizzarli per una protesi fissa o mobile. Trattandosi di una situazione complessa, una risposta corretta ed esauriente necessita prima di una valutazione clinica e radiografica. A disposizione per qualsiasi chiarimento, porgo cordiali saluti. Francesco Guadagno
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