Sono una ragazza di 19 anni...da 3 anni soffro di gengivite
Scritto da Federtica / Pubblicato il
Sono una ragazza di 19 anni...da 3 anni soffro di gengivite...quando arriva la curo ma dopo poco tempo mi ritrovo punto e da capo...mio padre molto giovane ha perso i denti a causa della piorrea...ho una paura immensa che possa averla pure io...spesso ho le gengive scure e gonfie...a volte sanguinano...spesso ho anche un alito cattivo...non voglio perdere i denti...per me sarebbe una tragedia perchè ci tengo molto...
Pubblicato il 02-04-2010
Cara Signora Federtica.......quando arriva la cura...ma guardi che il Dentista o meglio il Parodontologo DEVE CURARRLA IN MODO "DEFINITIVO".... non quando arriva....se no corre rischi seri...le spiego:.........La Gengivite, è l’infiammazione della Gengiva Marginale Libera La Gengiva Marginale Libera è costituita dai margini convessi della gengiva (quelli che circondano i denti), dal solco gengivale (che è quella parte di gengiva che si addossa al dente e nel cui fondo, in genere 1-2 mm., la gengiva si "attacca" al dente), dalle papille interdentali. Si cura Con L’Igiene Orale, la Ablazione del Tartaro e il Curettage e scaling in cui Il termine Scaling (letteralmente, dall’inglese, significa togliere squame, concrezioni dure, residui) significa rimuovere tartaro. Il termine Curettage indica il procedimento di levigatura o "raschiatura" che può avvenire sulla radice per rimuovere il cemento necrotico e allora si parla di Curettage radicolare, o sulla superficie sulculare della gengiva per rimuovere i tessuti molli, allora si parla di Curettage gengivale. L’aspetto a buccia d’arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell’epitelio (dall’esterno all’interno) con il connettivo (dall’interno all’esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, le zone depresse a proiezioni epiteliali. Quando si ha una flogosi di questi tessuti, praticamente questa compenetrazione viene meno per distruzione delle fibre connettivali e l’aspetto a buccia d’arancia non si ha più: siamo di fronte alla famosa GENGIVITE … questo è un dato clinico obiettivo importante da ricercare. La gengiva marginale diventa "lucida", rosso violacea. La Gengivite sconvolgendo le forme gengivali , apre il via allo "sconvolgimento" della architettura ossea = Parodontite. Infatti, la colonizzazione batterica causi prima la formazione di un solco con infiltrazioni di neutrofili e mononucleati nell’epitelio giunzionale e causi altresì una vasculite con perdita di collageno per infiltrazione del tessuto connettivo con formazione di un infiltrato di neutrofili, monoliti, macrofagi, linfociti e plasmacellule ( attivate dall’interazione batterico-immunitaria) Col progredire della malattia il riassorbimento osseo è sempre maggiore. È stato inoltre dimostrato sempre da Ebersole), che la progressione della distruzione tessutale progredisce con la velocità di 1/3, 1/5 di mm. All’anno fino alla cresta ossea e poi, dalla cresta ossea in giù la velocità aumenta paurosamente a circa ½ mm. l’anno. Se consideriamo che la lunghezza della radice è in media 14 mm., tranne che i canini dove può arrivare a misure molto più lunghe, considerando l’ubicazione della cresta ossea, in non molti anni la Parodontite diventa terminale,espulsiva con parulidi (ascessi parodontali), con quello "scolo di pus" noto col termine volgare di "piorrea". Dobbiamo considerare il dente un trasmettitore di forze, il parodonto una struttura in grado di ricevere e disperdere queste forze. Con l’aggravarsi del riassorbimento osseo, si ha un aumento del rapporto corona-radice e quindi un aumento dell’azione di leva applicata ai denti anche durante la masticazione fisiologica, che può non essere tollerata e portare a quella condizione denominata "trauma d’occlusione secondario". Ossia lo Stress creato dalle forze occlusali che provocano traumatismo occlusale. Se queste forze abnormi le si esercitano su una "unità dentale" integra, esse sono assorbite senza danno (traumatismo occlusale primario), se queste forze abnormi ma anche solo fisiologiche le si esercitano su una "unità dentale" con grave distruzione ossea, esse non vengono più assorbite (traumatismo occlusale secondario...................................QUINDI lei ha bisogno di un bravo Parodontologo che si prenda cura definitivamente di lei...legga tra i miei articoli cliccando il nome:"Curettage e Scaling"...."La Visita Parodontale"...."La tasca parodontale....questa sconosciuta"......le lascio una foto di una gengivite con le spiegazioni..........Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 02-04-2010
Sig.Federtica, come la cura? Di norma è bene sottoporsi a visita odontoiatrica almeno una volta ogni sei mesi per prevenire le malattie del cavo orale. Si ricordi che la presenza di sangue in bocca è sempre un campanello di allarme, che deve essere spento da un odontoiatra con una diagnosi e le relative cure.
Pubblicato il 02-04-2010
Salve Federica. L'impeccabile Petti le ha detto tutto quello che deve essere fatto per mantenere una bocca sana. In casi particolari come il suo (sempre che il suo sia un caso di questi) può risultare necessario recarsi dal dentista, come dice l'amico e collega Ruffoni, ogni 6 mesi o ancor più frequentemente rispetto al "normale". Se le sue gengive diventano "rosse" e sanguinolente dopo poco tempo, può voler dire cattivo spazzolamento. La chiave di volta non è tanto "quanto lava i denti" bensì "come li lava". Parli di questo col suo dentista. Cordialmente, Gianluigi Renda
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Pubblicato il 02-04-2010
Il caro Dott. Renda ha ragione Signorina, a me piacerebbe parlare con il suo dentista per sapere cosa ne pensa. Farei un check up generale tanto per non sbagliare e...lavare e filo lavare e filo, lavare e filo. Auguri.
Pubblicato il 03-04-2010
Salve Federica, la gengivite di cui lei parla è una malattia da cui si può guarire; per la "piorrea" termine oramai in disuso tra i professionisti è una malattia che attacca le gengive e l'osso che sostiene il dente. La malattia parodontale come più correttamente si deve chiamare è una malattia che certamente è contrastabile utilizzando un protocollo corretto; la invito quindi a rivolgersi ad un medico esperto che certamente sarà in grado di risolverle il problema.
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Pubblicato il 03-04-2010
Ciao sono Pierluigi Avvanzo e mi occupo di Chirurgia Orale e Implantologia presso l'Università di Foggia. Nel tuo caso è da verificare cosa scatena la gengivite e come fai tu per combatterla. Se vuoi ti visito per chiarire questi due aspetti puoi chiamarmi allo 0881663838 e dire che hai il contatto di Dentisti- Italia. Ciao
Pubblicato il 03-04-2010
Per non ripetere quanto già scritto, sono pienamente d'accordo con il collega Renda e Vecchio (soprattutto per il check up generale tanto per non sbagliare e...lavare e filo lavare e filo, lavare e filo.) Auguri.
Pubblicato il 03-04-2010
Ciao Federica, la gengivite o parodontite marginale che ti affligge (erroneamente chiamata in passato piorrea alveolare) non è una malattia ereditaria e, pertanto, il fatto che il tuo papà abbia perso i denti per questa ragione non deve preoccuparti. Considerata la tua giovane età, il consiglio che posso darti è quello di mettere in atto e, in maniera pedissequa, tutte le misure di igiene domiciliare che l'igienista del tuo dentista ti potrà suggerire e di recartici periodicamente per un'igiene professionale. Un saluto ed auguri di una serena Pasqua.
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Pubblicato il 03-04-2010
Sig.na Federica, i miei colleghi hanno illustrato alla perfezione la sua situazione clinica, iniziando dall'illustrissimo dott. Petti per passare a tutti. La sua situazione può essere risolta dopo aver eseguito dal suo odontoiatra sia uno scaling radicolare e l'aggiunta dell'applicazione locale di un Antibiotico in gel (il Metronidazolo ) dopo ogni seduta di igiene orale. Questo antibiotico è l'unico che riesce a distruggere i batteri responsabili di questa infiammazione. Ne parli con il suo odontoiatra ma le anticipo che questo tipo di antibiotico costa un pò, ma le assicuro che va benissimo.Carissimi saluti Dott. Polito vincenzo Ariano Irpino Av.
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Pubblicato il 04-04-2010
Cara Federica, se davvero non vuoi rischiare di perdere i tuoi denti, devi darti da fare, e subito. La malattia parodontale ha anche una componente ereditaria, e i sintomi che tu riferisci (sanguinamento) sono già un campanello d' allarme. Probabilmente, data la tua età, sei affetta solo da una gengivite, reversibile, però, se avessi una predisposizione ereditaria, saresti più esposta al rischio di contrarre la parodontite, per cui la tua prevenzione dev' essere più attenta e completa rispetto alla popolazione normale. Esiste una forma di parodontite chiamata "aggressiva" che colpisce spesso il giovane. Il consiglio che ti posso dare è quello di metterti nelle mani di un bravo parodontologo, ce ne sono di bravi anche in Puglia, che imposterà la tua cura in maniera razionale, non prima di aver fatto una corretta diagnosi e ti seguirà nel tempo, impedendo alla malattia di manifestarsi. Cerca sul sito www.sidp.it i soci della società italiana di parodontologia della tua regione (ci sono anch'io) e troverai lo specialista più adatto a te. Sul mio sito www.dottgaetani.it potrai trovare, nella sezione "casi clinici", alcune immagini esplicative.
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Pubblicato il 12-04-2010
Gentilissma Federica, grazie per aver chiesto delucidazioni al portale dentisti italia, che come hai potuto notare in poco tempo ti ha dato tutte le informazioni correte riguardo al tuo problema. Per non essere ripetitivo l'unico consiglio che anch'io mi sento di darti a questo punto è solo quello di farti visitare da un Parodontologo che, come più volte ripetuto dai colleghi, in Puglia ce ne sono parecchi ed anche bravi. Auguri.
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