Tasca gengivale di 4mm
Scritto da francesca / Pubblicato il
Egregi dottori dopo aver fatto 2 curettage per una tasca gengivale di 4mm su un solo lato del canino perchè avvertivo dolore, ho ancora la porzione di gengiva interessata gonfia e dolorante come prima delle manovre. Ho usato jalma, dermilia collutorio e dentosan colluttorio con clorexidina senza risultato anzi quest'ultimo mi accende il bruciore. Ho fatto anche un ciclo di cefixoral e oki senza grossi risultati. Il canino e gli altri denti non hanno situazioni apprezzabili. Sono molto scoraggiata cosa posso fare? Grazie.
Pubblicato il 24-05-2010
Gentile Sig.ra Francesca, sarebbe opportuno effettuare il root-planing del canino affetto da parodontite su tutte le pareti della tasca sotto anestesia e copertura di antibiotico e, se è il caso, a cielo aperto. Cordiali saluti.
Pubblicato il 24-05-2010
Gentile signora, di solito una levigatura radicolare con courettage gengivale in anestesia locale,per una tasca parodontale di soli 4 mm,è risolutiva considerato che il massimo accettabile è di tre mm dalla giunzione amelocementizia. Forse in questo caso è da rivalutare con il suo medico la sua situazione locale per giungere ad una corretta diagnosi. Cordialmente. Dott.T.Savino.
Pubblicato il 24-05-2010
Probabilmente la terapia non chirurgica non è sufficiente. Ritorni dal suo dentista e valuti con lui la possibilità di effettuare la revisione chirurgica della tasca, dopo aver escluso, tramite rx endorale, il mantenimento dell'infezione da parte di una componente endodontica. Cordialmente
Pubblicato il 24-05-2010
Concordo con tutto cio' che han detto i colleghi. Evidenzierei solo il fatto che se la Rx dimostra un difetto verticale soprattutto a tre pareti si potrebbe tentare la terapia rigenerativa con membrana o amelogenine. Dr Roberto Bizioli (BS)
Pubblicato il 24-05-2010
Gentile Sig. Valuti la possibilità di cambiare dentista e trovare un parodontologo che si occupi anche di rigenerazione. Per saperne di più vada sul mio sito dove troverà tra i casi clinici: Igiene orale e malattia parodontale, recessioni gengivali ed in parodontologia anche un intervento parodontale. Cordiali saluti
Pubblicato il 24-05-2010
Cara Signora Francesca...una tasca parodontale di 4 mm è una patologia molto lieve che può essere l'espressione di una parodontite (ed allora in bocca ha altre tasche) o di una patologia locale del dente e del suo parodonto che verosimilmente non ha niente a che vedere con una Parodontite, perchè la parodontite non "colpisce" un dente solo...mai!...........:..........quindi ha bisogno di una seria visita Parodontale che stabilisce quanto sopra detto........:.........poi il curettage e scaling in presenza fìdi una tasca parodontale non si programma così...ma dopo una esatta diagnosi ed un piano di cura (legga i miei articoli sul mio profilo cliccando il mio nome:La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!'...e POI...CURETTAGE E SCALING....:... e poi...VISITA PARODONTALE ..... :......LE SPIEGO:la Parodontite è una infiammazione come le spiego più sotto…le rispondo nel modo in cui spiego ai miei pazienti in studio, cosa sia una tasca parodontale e come si arriva ad una diagnosi e come si imposta una terapia…ecco: " Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l’osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all’osso e l’Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane…il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta … molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d’ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all’ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell’95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a distanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." In questa sede si procederà anche alla pianificazione della eliminazione di tutto ciò che di irrazionale è in bocca ( restauri conservativi e protesici irrazionali, necessità di immobilizzazione temporanea o definitiva di denti con mobilità superiore al 1°, pianificazione della risoluzione di eventuali disgnazie (per le quali si segnerà una ulteriore serie di Visite anche per lo studio Cefalometrico), pianificazione di tutta la conservativa, endodonzia, chirurgia orale, Gengiviti e solo alla fine si pianificherà la "parte di riabilitazione Chirurgica Parodontale!........Arriveremo così ad una diagnosi esatta, ad emettere una Prognosi, ed infine ad un ulteriore colloquio col paziente che sarà reso edotto su tutti i suoi problemi (sottolineando complicazioni, tempi, possibilità di recidive etc.). la "terapia parodontale", spesso,per la sua importanza e complessità, coinvolge tutta l’Odontoiatria. Per rispondere in modo completo alla sua domanda, cercherò di spiegarle brevemente in cosa consista la ……..TERAPIA PARODONTALE………………………. Essa consiste nel ricostruire ciò che la malattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso, nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovo cemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo…nel primo caso si ha una rigenerazione….quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell’avvento dell’HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l’avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita…… nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mo di membrana) , amelogenine, Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali… Legga per favore il mio Articolo o Pubblicazione su questo stesso portale facendo così: clicchi sul mio nome in questa risposta ed entri nella mia pagina di INFORMAZIONI GENERALI, qui clicchi su PUBBLICAZIONI e si aprirà la finestra con da sin a dx ARTICOLI, CASI CLINICI e VIDEO e cerchi i seguenti titoli sotto Articoli: …….VISITA PARODONTALE da questa lettura sulla visita Parodontale capirà se chi ha fatto gli interventi è un Parodontologo o un Dentista che si opccupa di Parodontologia (cosa molto diversa)....quindi è importante che lei la legga.... ...... Mio Sito Web di Parodontologia www gustavopetti it …………….......... POI ...........sempre sotto gli ARTICOLI, La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!'.... poi.... TRA I MIEI CASI CLINICI....seguenti sotto Casi Clinici (guardi che continuano aprendo "TUTTI I CASI CLINICI", in fondo in basso, sono 4 pagine): …..a Pag 1, LA RIGENERAZIONE PARODONTALE GUIDATA CON MEMBRANA AMNIOTICA E COLLA DI FIBRINA (TECNICA PERSONALE) 1°PARTE - Considerazioni Istologiche e Sperimentali e le altre tre parti... a Pag 2...Dalla parodontologia alla protesi, attraverso tutta l'odontoiatria....e poi Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente..... infine vada sul mio sito, le sarà molto utile: www gustavopetti.it …………….......... ...... ..........Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia,Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 24-05-2010
Sig. Francesca, quando è stato eseguito il curettage? Quali risultati ha ottenuto dopo il primo curettage? Attualmente quanto è la profondità di tasca? Il dente è vitale? Che cosa presenta alla Rx? C'é sanguinamento al sondaggio o spontaneo? Segue i consigli dell'igienista dentale per il controllo della placca? Su che lato è localizzata la tasca parodontale? È stata compilata una cartella parodontale? Quando ha il prossimo controllo? Quale dei canini è compromesso? Ecc. Tante domande e probabilmente dovrei farne altre, purtroppo non conosciamo il caso, per cui consiglio di ritornare dal suo odontoiatra e di farsi rilasciare dei referti scritti di diagnosi cliniche, radiologiche con terapie eseguite e proposte. Con la conoscenza dei certificati e delle corrette risposte forse si potrebbe arrivare a dei giusti consigli.
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Pubblicato il 24-05-2010
Sarebbe opportuno scaricare dall'occlusione l'elemento dentale ed integrare la terapia con clorexidina con un antibiotico specifico (Metrodinazolo) sempre che ci sia un riscontro radiografico promettente. Cari saluti: dott. Attilio Menduni de' Rossi - Castellammare di Stabia
Pubblicato il 24-05-2010
E' possibile che la terapia effettuata finora non sia sufficiente. Ritorni dal suo dentista e dopo aver fatto una rx endorale, valuti se necessario un reintervento. Personalmente otteniamo buoni risultati in queste patologie col trattamento laser . saluti
Pubblicato il 26-05-2010
Le consiglio di farsi valutare la lesione anche radiograficamente per escludere una componente endodontica eventualmente di farsi visitare anche da un altro collega per verificare la veridicità del sondaggio parodontale e quindi decidere se necessita la situazione in atto di un eventuale intervento endodontico o parodontale.
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