Mia figlia ha le gengive tanto gonfie da accorciarle i denti.
Scritto da milva / Pubblicato il
Buongiorno mia figlia ha le gengive tanto gonfie da accorciarle i denti. Le hanno consigliato una pulizia molto profonda, va bene come diagnosi? grazie Milva.
Pubblicato il 11-10-2010
Gentile Milva, il rigonfiamento delle gengive è un classico segno di parodontopatia che può concretizzarsi in vari modi:dalla semplice gengivite fino alla formazione di tasche profonde e alla mobilità dei denti. Per una diagnosi più precisa è necessario un sondaggio parodontale accompagnato da radiografie mirate. Se trattasi di semplice gengivite potrebbe essere sufficiente una serie di sedute accurate di igiene orale, ma ripeto deve essere fatta una esatta diagnosi per allestire adeguata terapia. Cordialmente
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Pubblicato il 11-10-2010
Da quello che ci dice di sicuro sua figlia dovrà intensificare e migliorare l'igiene domiciliare ed iniziare una frequentazione periodica con il dentista...la terapia è corretta se è corretta la diagnosi!
Pubblicato il 11-10-2010
Cara Milva dire ha le gengive molto gonfie è dire tutto e niente, nel 90 % dei casi è dovuto a problemi correlati al tartaro e quindi alla malattia parodontale quindi la pulizia superficiale e profonda trova indicazione, ma a volte le gengive possono essere gonfie in conseguenza all'utilizzo di determinati farmaci come la fenitoina un antiepilettico e in questo caso è indicata la gengivectomia... distinti saluti
Pubblicato il 11-10-2010
La pulizia dei denti ed il curettage e scaling che mi auguro le facciano, non sono una diagnosi, ma un inizio di terapia a cui devono seguire tante altre cose per avere una diagnosi.....Da quel che capisco sua figlia ha una Gengivite o una Parodontite con tasche o false tasche parodontali e una ipoertrofia gengivale:....:...le spiego ora qualcosa:...................:.............. il normale Sorriso è dato da due componenti essenziali: i Denti ( detto Sorriso Bianco) e le Gengive (detto Sorriso Rosa) La Chirurgia Parodontale Estetica risolve tutti questi inestetismi e/o patologie e salvaguarda e ripristina il giusto rapporto estetico tra Sorriso Bianco e Sorriso Estetico Tutto in natura è "forma" ed "armonia",e 1'armonia delle forme rende possibile la "funzione". In particolare, esempio di massima fusione fra forma ed armonia, è 1'apparato stomatognatico. Le funzioni dell'"organo bocca" avvengono proprio perché i denti, la gengiva, 1'osso di sostegno, le articolazioni hanno "quella" forma e solo "quella" (Petti 1986). Ritengo utile, quindi, soffermarci un po’ sulla morfologia ossea e gengivale come concetto ideale di normalità e di salute parodontale. L'architettura gengivale ideale consiste in margini convessi che abbiano lo spessore in senso vestibolo linguale di almeno un millimetro. In questo modo tra dente e gengiva viene a formarsi una leggera invaginazione o solco, ma la gengiva rimane in stretto contatto con la superficie dello smalto. Le papille hanno forma conico piramidale, riempiono gli spazi interdentali fino ai punti di contatto interprossimali dei denti. Esse presentano (ma non sempre) docce naturali; per il passaggio del cibo durante la masticazione. In corrispondenza di queste docce, sulla superficie esterna dei setti ossei si trovano dei solchi incavati, detti canali di scarico, che assolvono la funzione dello scorrimento del cibo. I margini convessi, il solco gengivale e le papille interdentali costituiscono la gengiva libera. Tra essa, in senso apicale, e la linea di giunzione mucogengivale, e la gengiva aderente. La linea di giunzione muco gengivale è ben riconoscibile (mettendo per esempio in trazione il labbro inferiore) aderente (ad essa coronale, rosa nel disegno) dalla mucosa alveolare (ad essa apicale, viola nel disegno). La gengiva aderente ha consistenza compatta, color rosa corallo ed ha una superficie punteggiata "a buccia di arancio". L'aspetto a buccia d'arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, e zone depresse a proiezioni epiteliali. Un altro concetto essenziale è che non possiamo più considerare il dente e la sua patologia"da solo"... il parodonto e la sua patologia "da solo"... ma dobbiamo abituarci a considerare il complesso dente-tessuto come un unico organo: parliamo infatti di "unita dentale" che è un organo formato dai denti e dai loro tessuti di sostegno molli e duri . Come abbiamo visto, quindi, c’è una strettissima relazione di forma ed armonia tra Denti, Gengive, Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante. Tutti questi organi devono essere in equilibrio tra di loro per avere quello che gli "Statunitensi" chiamano "Natural smile", "Sorriso naturale", che è dovuto ad una proporzione tra "pink aesthetics" and "white aesthetics", ossia tra l’estetica rosa (dovuta alle gengive) e l’estetica bianca (dovuta ai denti). Se la proporzione tra queste due componenti viene meno e si ha il prevalere, rispettivamente, dell’una (Gummy smile, ossia Sorriso Gengivale), come nelle ipertrofie gengivali o dell’altra (White smile, ossia sorriso bianco) per eccesso della componente dentale come avviene per esempio nelle recessioni gengivali e nella Parodontiti. con riassorbimento osseo con grave componente orizzontale......................:..................Legga cliccando sul mio nome tra le pubblicazioni l'articolo "La chirurgia parodontale estetica Introduzione Divulgativa alla Chirurgia Estetica Parodontale"...vi troverà tutto ciò che occorre sapere per comprendere il problema e la sua terapia..................................... Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 11-10-2010
Gentile Sig.ra Milva, la diagnosi è un atto medico-chirurgico molto serio e che viene effettuata dopo un'attenta e scrupolosa valutazione obiettiva e, se necessario, anche con l'ausilio di indagini strumentali. Sono spiacente, pertanto, di non poterLe dire se "va bene la diagnosi" anche se ritengo che il collega per programmare già una terapia ha precedentemente formulato una diagnosi. Cordiali saluti.
Pubblicato il 11-10-2010
Gentile signora, il problema di sua figlia è di natura parodontale, molto probabilmente...l'igiene accurata, possibilmente in anestesia, è il primo passo di una terapia che consta di diverse fasi...dopo l'igiene, andrebbe effettuato un sondaggio parodontale per tutti i denti insieme a una serie di lastrine endorali...dopo va stilata una terapia appropriata al caso,data la vasta gamma di malattie parodontali presenti...inviami una foto eventualmente, si potrebbe già capire qualcosa...cordiali saluti
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Pubblicato il 11-10-2010
Quanti anni ha sua figlia? Assume qualche farmaco (Fenitoina, Ciclosporiona..)? Ha di recente fatto delle analisi del sangue come l' emocromo? Soffre di qualche malattia? Da quanto tempo non fa una seduta di ablazione tartaro? Rispondendo a queste domande si può inquadrare meglio il problema. Saluti
Pubblicato il 11-10-2010
Gentile Milva, Prima di tutto è necessario fare diagnosi. La figlia assume farmaci particolari come antiepilettici? se non assume nulla è necessaria una profonda terapia causale, eventualmente da integrare con gengivectomia, e una igiene quotidiana domiciliare assolutamente perfetta, pena recidive anche importanti.
Pubblicato il 11-10-2010
Gentile Sig.ra Milva, fare una diagnosi a distanza senza un esame clinico non è possibile, ad ogni modo il sintomo che descrive è quello di una infiammazione gengivale, una adeguata igiene dal suo dentista di fiduccia e una scrupolosa igiene quotidiana sono certamente il primo passo da compiere. Cordiali saluti dott. D. Cianci.
Pubblicato il 12-10-2010
Sig. Silvia, come cura non fa male, la diagnosi e un’altra cosa, se non guarisce ci riscriva.
Pubblicato il 13-10-2010
Le cause che possono portare ad ipertrofia gengivale sono molteplici. Tra queste l'assunzione di alcuni farmaci, ma anche la presenza di batteri. Se il suo dentista ritiene che la causa sia quest'ultima allora la pulizia va benissimo.
Pubblicato il 13-10-2010
Gentile Milva, quanti anni ha Sua figlia? come sta di salute "generale"? assume farmaci? che tipo di esami sono stati fatti? status radiografico? sondaggio delle tasche parodontali? se il suo dentista è passato attraverso l'esame di tutte queste componenti e, fatta diagnosi, ha stabilito che una "pulizia profonda" è sufficiente probabilmente ha ragione. se non ha approfondito gli esami allora consideri con lui la possibilità di appoggiarsi ad un parodontologo. la malattia parodontale, soprattutto nei giovani, può procedere molto velocemente. è possibile arrestarla ma molto più difficile rigenerare i tessuti di sostegno una volta che sono andati perduti.
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