Da un pò mi hanno diagnosticato una parodontite
Scritto da vitantonio / Pubblicato il
Buona sera Dottore, sono Vitantonio da un pò mi hanno diagnosticato una parodontite, il mio dentista mi ha mandato da un parodontologo e questi da un'igienista, la quale mi ha fatto una pulizia approfondita detta scaling, dopo avermi fatto fare una rx delle arcate dentarie, poi mi ha ordinato il periostat e il modo corretto di lavare i denti, ossia dalla gengiva alla fine del dente e in più l'uso dello scovolino, dopo un mese o più , da tutto ciò, incomincio ad avvertire una lieve mobilità degli incisivi inferiori, stranamente di giorno e' quasi impercettibile di sera e un pò più accentuata, vorrei sapere il suo parere a riguardo e poi se è possibile che la perdita ossea subita possa recuperarsi seguendo le istruzioni dell'igienista sopra citate e poi se si può guarire totalmente da questa malattia. Sono un fumatore, prima accanito circa 40-45 sigarette al di ora 10-13, lo scopo è quello di eliminarlo del tutto ma per ora mi è difficile, inoltre vorrei sapere la differenza che c'è tra una protesi in nylon termoplastico e una in resina sintetica. Esistono delle cliniche odontoiatriche convenzionate ASL. La ringrazio in anticipo per il tempo dedicatomi
Pubblicato il 11-03-2011
Caro Signor Vitantonio, mi sa che il Parodontologo è difficile che sia Parodontologo e che l'Igienista non abbia ben chiaro il suo ruolo di Igienista. Infatti non si cura una parodontite con una semplice pulizia dei denti e uno o più curettage e scaling. La funzione del curettage e scaling è tutt'altra! Cerco di spiegarmi in parole semplici. La massima espressione di una parodontite è il formarsi di tasche parodontali, ossia di zone della gengiva che si stacca dai denti e forma delle sacche dette tasche in cui c'è un tessuto di granulazione che tenta di ripararle senza riuscirvi. Caratteristica comune a tutte le parodontiti (ne esistono diverse e bisogna fare una diagnosi per impostare una terapia) è quello di avere periodi di attività della malattia che si alternano con periodi di inattività. Allora alla prima visita Parodontale si rilevano le misure parodontali della profondità di queste tasche in tutta la bocca in sei punti per ogni dente. Se queste misure sono state prese in una zona della bocca in cui la parodontite è attiva, il tessuto è molliccio e le tasche sono apparentemente più profonde per la facilità alla penetrazione. Se la malattia è ferma da circa un mese almeno, in quella zona o dente o uno dei sei punti di quel dente, il sondino penetra di meno perchè incontra un tessuto di granulazione compatto, duro, fibroso che fa entrare di meno il sondino parodontale che rileva misure più piccole. Il curettage e sceloing ed il Root planing servono in pratica proprio per eliminare questo tessuto e riprendere le nuove misure in una nuova visita di rivalutazione parodontale in cui si rilevano le reali misure e la reale entità del danno, a questo si aggiunge lo studio valutativo di tutte le Rx endorali che sono tante per gruppi precisi di denti (non la panoramica che deforma l'immagine distirgendola e sovrapponendo piani ossei e dentali), studiando i modelli di studio e la Gnatologia della sua bocca, la mobilità dei denti, il grado di sanguinamento e di dolore al sondaggio, la presenza di recessioni gengivali e tanto altro. Solo ora dopo questa preparazione iniziale parodontale della bocca, si può fare una Diagnosi anche sul tipi di parodontite, emettere una prognosi e una adeguata terapia. La terapia in parole povere deve ricostruire ciò che la malattia ha distrutto, osso e gengiva e ligamento parodontale (new attachmente degli autori USA) e la gengiva si deve riattaccare al dente, eliminata la tasca, con un attacco epiteliale corto e non lungo, cosa che si ottiene con la chirurgia parodontale rigenerativa profonda con membrane, là dove fosse necessaria, altrimenti con una chirurgia ossea ricostruttiva e/o resettiva con innesti ossei! Le lascio una foto con i due tipi di chirurgia più importanti Ricostruttiva e Rigenerativa con menbrane. Legga nel mio profilo, per capire meglio i miei articoli e pubblicazioni:"Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi)" e "Terapia chirurgica della parodontite La Terapia Parodontale, consiste essenzialmente nel ricostruire chirurgicamente ciò che la malattia parodontale ha distrutto" e " La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e "CURETTAGE E SCALING" e "VISITA PARODONTALE" e "LA RIGENERAZIONE PARODONTALE GUIDATA CON MEMBRANA AMNIOTICA E COLLA DI FIBRINA (TECNICA PERSONALE) 1°PARTE - Considerazioni Istologiche e Sperimentali" e poi le alte tre parti e tanti altri lavori che contengono la parola parodontite o chirurgia ossea o tasca. Questo fa un Parodontologo e una Igienista si limita a fare quello che gli dice il Parodontologo, ossia parte della preparazione iniziale e basta, perchè non ha basi culturali e cliniche per fare altro nè per fare soprattutto atti medici che vadano oltre la igiene orale!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 11-03-2011
Gentile Vitantonio, il percorso che il suo dentista le ha suggerito è esatto ma non è esatto il percorso all'indietro e cioè che l'igienista non l'abbia rimandata dal parodontologo per il prosequio delle cure. Cordiali saluti
Pubblicato il 11-03-2011
Caro sig. Vitantonio, ho letto con molta attenzione ciò che il collega di Cagliari ha scritto e devo dire che ha fatto una analisi estremamente dettagliata e una descrizione abbastanza completa della parodontite. Vorrei precisare che probabilmente il collega che l'ha presa in cura sa come intervenire, ma forse non è riuscito a risolvere la situazione perchè in questo momento è già troppo avanzata. La terapia parodontale è fondamentale per non far aggravare la situazione e tentare un miglioramento magari anche con una ricrescita ossea (alle volte basta eliminare l'infiammazione e già si ha un notevole miglioramento della qualità della vita), ma nessun parodontologo riesce a far ricrescere osso se i denti si muovono eccessivamente. Alle volte purtroppo ci si deve rassegnare all'estrazione e magari poi al recupero protesico della bocca. Arriviamo quindi alla seconda parte della sua domanda (credo che le sia stata proposta una protesi mobile). Premesso che oggi è sempre possibile un recupero con protesi fissa, magari supportata da impianti, ma che naturalmente i costi sono diversi, le dirò che le protesi in nylon si presentano simili a quelle in resina tradizionale. Se deve eseguire una protesi totale (quindi in arcata non ha un dente) probabilmente è meglio la resina tradizionale perchè non avrebbe beneficio dal nylon, anzi potrebbe avere una minore tenuta. Se in bocca c'è ancora qualche dente fermo a cui appoggiarsi allora sappia che la protesi in nylon può darle una migliore estetica oltre che una migliore comodità sia per tenuta che per leggerezza, ricordi però che i denti sulle due protesi saranno gli stessi ciò che cambia è la parte rosa. In ultimo sappia che la protesi in nylon può essere modificata in futuro, ma con più difficoltà e maggiori costi. Cordialmente dott. Giuseppe Piperno, implantologia, Chirurgia orale, protesi, ortodonzia, odontologia legale, odontoiatria estetica e pedodonzia in Vibo Valentia
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Pubblicato il 11-03-2011
Sig. Vitantonio, concordo con la splendida risposta del collega Santomauro.
Pubblicato il 13-03-2011
Ottima l'analisi del collega Petti. Aggiungo solo che il fumo peggiora la situazione perchè influisce negativamente sulla microcircolazione quindi smetta di fumare e si rivolga ad un parodontologo.
Pubblicato il 27-03-2011
Caro Vitantonio l'osso perso nel suo caso molto probabilmente in maniera orizzontale non si recupera più.... per evitare la mobilità le conviene splintarli al fine di peggiorare la situazione con il movimento dei denti stessi e solidizzarlii con uno splint posteriore. le protesi in nylon io sineramente non le ho mai sentite e comunque non conviene avere del materiale termoplastico in bocca perchè si modifica col calore. la resina acrilica è il materiale più utilizzato per le protesi mobili e sicuramente molto affidabile distinti saluti
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