Retrazione gengivale
Scritto da Nicoletta / Pubblicato il
Salve, vorrei sottoporvi il mio problema; era un po' di tempo che il mio dentista insisteva per convincermi a fare un lavoro di copertura di colletti scoperti, dicendomi che avevo le gengive molto ritirate e presentandomi questo come un problema che avrebbe potuto darmi danni seri. Chiedo se vi siano controindicazioni per un trattamento del genere e mi risponde che non ce ne sono, che i denti verranno livellati col trapano e ricoperti con resina apposita, dolore quasi inesistente e risultati ottimali. Decide di curarmi 9 denti, di cui 2 hanno i colletti particolarmente scoperti: appena fatti questi 2, precisamente premolare sotto e premolare sopra, inizio ad avvertire dolore alla masticazione, come se i denti fossero cariati, inoltre compare una gengivite fortissima e molto dolorosa; mi reco dal dentista che decide di asportare la resina e scoprire completamente i 2 denti raccomandandomi di usare un dentifricio desensibilizzante e di tornare dopo qualche giorno per rifare il lavoro di copertura. Intanto i denti mi fanno malissimo, sensibilissimi al freddo e addirittura con una sensibilità della cute esterna, in ogni caso dopo qualche giorno torno e lui completa il lavoro ricoprendo nuovamente i colletti. Da quel momento in poi il dolore non è mai passato, ad intermittenza sento pulsare i denti che in alcuni momenti sono molto doloranti, non riesco a masticarci sopra e spesso il dolore si estende a tutta una parte della testa. Il dentista mi ha già riferito che se persiste il dolore i denti saranno da devitalizzare, vi chiedo, è possibile che io abbia una pulpite ( il dolore non è proprio continuo, ma va e viene e si accentua se ci mastico sopra), e se questa possa essere stata causata proprio da un lavoro fatto male o da una diagnosi errata in partenza, visto che prima di farlo non avevo nessun tipo di fastidio o dolore e i denti erano assolutamente funzionali. Grazie, Nicoletta.
Pubblicato il 27-02-2012
Gentile Nicoletta, si accerti che il suo dentista sia iscritto all'ordine.
Pubblicato il 27-02-2012
Gentile Sig,ra Nicoletta, effettivamente il sospetto che i denti siano in pulpite è forte. A distanza non posso valutare l'operato del suo dentista. Cordiali saluti
Pubblicato il 27-02-2012
Concordo col dr. Santomauro..
Pubblicato il 27-02-2012
Cara Signora Nicoletta, La recessione gengivale è un "ritirarsi" causando un "denudamento" della radice a partire dal colletto del dente. Stia ben attenta che purtroppo, molti, confondono una piccola recessione gengivale con una erosione dello smalto al colletto del dente. Quindi la prima diagnosi differenziale da stabilire è proprio questa. Se fossero erosioni, vanno curate subito con una semplice otturazione estetica ma anche qui bisogna fare una diagnosi differenziale: ossia se siano erosioni in presenza od in assenza di recessioni gengivali, perchè se fossero in presenza di recessioni gengivali, andrebbero curate prima le recessioni e solo dopo le erosioni perchè se no, facendo il contrario, non si potrebbe più curare chirurgicamente la recessione per il semplice fatto che il riposizionamento della gengiva aderente sopra un colletto scoperto non attecchirebbe perchè incontrerebbe il materiale artificiale del composito usato per curare la erosione. Chiaro? Poi chiarito e confermato che si tratti invece di recessioni gengivali, bisogna valutare se queste sono nella compagine della gengiva aderente o se sono già sfociate nella linea di giunzione mucogengivale e nella mucosa alveolare. Mentre la prima gengiva è rosa e aderisce all'osso sottostante e circonda i denti proteggenmdoli dal bolo alimentare e da altri stress ed insulti, la seconda gengiva, violacea, elastica, sottile, che si estende sul fornice della bocca e poi sulle labbra (parte interna), non è adatta ad avere la funzione di gengiva marginale che ha la prima e si crea una patologia che porta alla perdita del dente. Ecco che dal punto di vista funzionale le seconde recessioni descritte (quelle che arrivano od oltrepassano la linea di giunzione mucogengivale), vanno curate con la chirurgia parodontale mucogengivale. Quelle che fossero nella compagine della prima gengiva non vanno curate per problemi perchè non danno problemi funzionali ma solo estetici. E qui interviene il giudizio del Dentista che valuta la armonia della festonatura delle gengive e se questa fosse molto sconvolta, allora andrebbero curate anche queste perchè un cambiamento di forma della gengiva causa sempre un cambiamento di forma dell'osso parodontale causando prima o poi una patologia funzionale dell'unità dento-gengivale. Insomma il concetto è questo: il dente, il colletto del dente, la gengiva che lo circonda e l'osso che la sostiene hanno quella forma perché devono svolgere una funzione. Se perdono la forma, perdono la funzione e se uno dei componenti anatomici detti perdesse la forma, la farebbe perdere anche agli altri componenti. Solo se le recessioni fossero molto piccole, in assenza di erosioni, nella compagine della gengiva aderente, senza alterazione evidente della festonatira e delle forme gengivali e dei suoi rapporti con la corona clinica e con l'osso, allora si può aspettare e tenere la situazione sotto controllo con igiene orale, pulizia dei denti professionale in studio e a domicilio, curettage e scaling di mantenimento e visite periodiche di "sorveglianza". Legga nel mio profilo cliccando sul mio nome tutte le pubblicazioni mie che iniziano con la parola Recessione e legga anche "Chirurgia parodontale estetica Introduzione Divulgativa alla Chirurgia Estetica Parodontale" che le spiega tutto. Il trattamento dovrà tendere a ottenere la completa ricopertura della radice denudata, senza venir meno però allo scopo principale dell'intervento stesso, che è quello di creare una zona di gengiva aderente intorno alla recessione. Gli interventi di elezione sono molti, tra questi: Innesto Libero di Gengiva , Il riposizionamento coronale del lembo (CAF) e sue varianti , Lembo Peduncolato Ruotato , Il riposizionamento laterale del lembo , Lembo con doppia papilla , Innesto bilaminare e sue varianti, Il lembo semilunare secondo Tarnow , lembo coronale posto a copertura di una membrana secondo i principi della GTR , amelogenine sulla superficie radicolare ,(veda nei miei Casi Clinici, ci sono tanti lavori, cliccando il mio nome ed entrando nel mio profilo). Il dolore agli stimoli termici o chimici lo da una carie o erosioni dello smalto se no un denudamento della radice o per una recessione gengivale o per una tasca parodontale. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 27-02-2012
Sig. Nicoletta, concordo con il collega Santomauro, ci faccia sapere.
Pubblicato il 27-02-2012
Direi che la pulpite non è una possibilità, è la certezza. La frequenza di quanto racconta è estremamente alta, e tutto ciò nonostante tutte le varie manovre messe in atto dal collega. Se il suo dentista è un vero odontoiatra, allora si fidi di lui. Cordiali saluti.
Pubblicato il 27-02-2012
E' probabile che solo qualcuno dei denti trattati sia in pulpite e che quindi vada devitalizzato. Sull'operato del mio collega non me la sento di esprimere dei giudizi. Cordiali saluti
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