Esiste un limite di profondità della sacca oltre il quale non è possibile curare il dente?
Scritto da Claudio / Pubblicato il
Buongiorno, la mia domanda potrà sembrare banale e magari avrete già risposto centinaia di volte sempre alla stessa, ma non sono riuscito a trovare nulla nello storico. Ecco la domanda, esiste un limite di profondità della sacca oltre il quale non è possibile curare il dente affetto, e quindi l'unica soluzione dovrebbe essere l'estrazione con eventuale relativo impianto. Grazie in anticipo per la gentile risposta Cordialità
Pubblicato il 05-03-2012
Gentile Sig. Claudio, ovviamente tasche di 10 mm sono difficili da trattare. Molto importante è anche la mobilita del dente. Un altro fattore importante è la morfologia della tasca. Come vede molti sono i parametri da prendere in considerazione. Cordiali saluti
Pubblicato il 05-03-2012
La risposta e' sempre comunque relativa e si deve confrontare con le aspettative del paziente. Ci sono due modi di comportamento: scendere a compromessi o non scendere a compromessi. Quando un dentista integralista si incontra con un paziente integralista e' un aspetto,quando un dentista e un paziente sono per il compromesso, e' un altro aspetto. Di sicuro i miracoli li ha fatti una sola persona ma lo hanno crocifisso. Se si fa vedere una lastra di una bocca con gravi problemi parodontali e' probabile che ci siano svariati piani di trattamento per cui la cosa fondamentale e' il rapporto di fiducia che ci deve essere fra medico e paziente. L' importante e' non creare false aspettative e usare buon senso. Mi rendo conto che non ho risposto
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Pubblicato il 05-03-2012
Sig. Claudio cosa intende per sacca? Purtroppo in odontoiatria non si può basare tutto su regole matematiche perché ogni caso è a se stesso con tutte le sue esigenze. Più che le profondità, è bene capire che chi affronta interventi parodontali senza esserne prima motivato da un igienista, incontrerà presto l'insuccesso del trattamento.
Pubblicato il 05-03-2012
Normalmente i parodontologi considerano perso il dente che abbia una lesione che arriva ad interessare circonferenzialmente l'apice. Invece si utilizza il limite di profondità di tasca di 6 mm. per valutare o meno di eseguire un intervento chirurgico parodontale al posto della normale detartrasi e levigatura radici a cielo coperto (senza scollare la gengiva).
Pubblicato il 05-03-2012
Caro Signor Claudio, cercherò di farle capire che non è possibile rispondere "di botto" ad una domanda così! Lei si riferisce ovviamente ad una tasca parodontale, espressione di una Parodontite. Allora, anzitutto, parla di misura ma le misure di una tasca parodontale sono prese in ben sei punti di essa. Quindi bisogna parlare di misure perchè può avere anche una misura di 12/14 mm, ossia grave e le altre magari sono di 8,5,10 mm e quindi nonostante la gravità il difetto osseo è ancora curabile. Poi evidentemente non le è stato spiegato cosa sia una tasca parodontale ed un difetto osseo parodontale. In sintesi un Difetto osseo è una zona dell'osso che dovrebbe essere convessa ed invece è concava, ossia ha perso sostanza per la malattia parodontale. Bisogna sapere se il difetto osseo è ad una, due, tre, quattro pareti o se a più pareti miste, il più grave è quello ad una parete residua ovviamente! Bisogna valutare parodonto è dente che chiamiamo Unita Dentale, confrontandola con le Unità dentali vicine ed antagoniste con esame gnatologico e conservativo. Poi bisogna vedere se il dente è mobile e che mobilità ha, se di I°, II°, III°. Se nonostante una mobilità grave, lo si può immobilizzare coi denti vicini. Lo stato di tutti gli altri denti e la diffusione della Parodontite a tutta la bocca e con quale gravità e di che Parodontite stiamo parlando, perchè di parodontiti ce ne sono di diversi tipi. Bisogna quindi fare prima una diagnosi, una prognosi ed infine un programma terapeutico, dopo aver fatto una Prima Visita Parodontale, una Preparazione parodontale iniziale completa con modelli di studio, AT, Curettage e Scaling, Rx endorali complete ed una seconda visita parodontale di rivalutazione. Come vede è semplicistico credere che basti sapere una misura per dire se si può curare o no una t Unità dentale con tasca parodontale. Tenga presente in linea di massima questo: la tasca più grave è quella che ha le sei misure che si avvicinano a quella che è la lunghezza media delle radici dei denti, ossia 14 mm ( sui canini può però arrivare anche a 30 mm), che causa un difetto osseo ad una parete in presenza anche di un riassorbimento osseo orizzontale anzichè verticale, che provoca una mobilità di III° con parulide (ascesso parodontale espulsivo), che ha rapporti gnatologici di malocclusione e che magari è una unità dentale isolata, ossia senza denti vicini! Però dire se è salvabile o no, bisogna fare quanto detto sopra! Legga nel mio profilo, "VISITA PARODONTALE", "Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi)","Terapia chirurgica della parodontite La Terapia Parodontale, consiste essenzialmente nel ricostruire chirurgicamente ciò che la malattia parodontale ha distrutto." e La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!' ed avrà le idee più chiare, sicuramente. Spero di esserle stato utile e chiaro! Lelascio una foto con chirurgia ossea Ricostrurriva in alto e Rigenerativa guidata con membrane in basso.Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 05-03-2012
Egregio signor Claudio, il Dott. Tabasso le ha già dato una corretta risposta. Durante la visita vengono presi in considerazione i parametri che ha letto, stabilendo anche se si tratta di una tasca o di una perdita d'osso lungo tutta la circonferenza del dente. Quindi il medico decide se il dente è ormai perduto e ne propone l'estrazione, oppure valuta le possibilità di recupero. Le tasche possono essere curettate e riempite, facendo rigenerazione guidata; la ricrescita ossea può essere stimolata dalla terapia con laser; la causa può essere rimossa (ad esempio un precontatto da malocclusione): il dente può essere così recuperato anche in presenza di tasche molto profonde ma.... ogni possibilità di successo va valutata in base a tutta una serie di fattori, compreso anche lo stato generale di salute degli altri denti, e non solo in base ad un numero di millimetri di profondità di una singola tasca.
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Pubblicato il 05-03-2012
Ci sono una serie di parametri che fanno decidere sulla curabilità o meno di un dente: la profondità della tasca in relazione alla lunghezza della radice; la sua morfologia (tasche strette e profonde, cosiddette "a tre pareti", sono più facilmente eliminabili rigenerando i tessuti mancanti); la mobilità del dente; la "strategicità" di quel dente nell'economia globale della bocca (un terzo molare con una tasca profonda, in presenza di tutti gli altri denti verrà sicuramente estratto; lo stesso non si farà con un dente indispensabile come ultimo pilastro per un ponte ); il tipo di dente (i molari e i premolari pluriradicolati con coinvolgimento delle forcazioni hanno prognosi meno favorevole). Inoltre bisogna valutare se alla cura ad oltranza di un dente molto compromesso non sia preferibile un impianto, in base a considerazioni funzionali, estetiche, economiche, di tolleranza del paziente, igieniche, alla presenza o meno di una buona quantità di osso oltre l'apice del dente in oggetto ... Come vede la questione non è così schematica come la pone lei, ma richiede una serie di valutazioni complesse. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 06-03-2012
Non è tanto ciò che può fare il dentista, lui può trattare tutte le tasche indistintamente. Conta solo ciò che il paziente può mantenere nel tempo con le manovre di igiene domiciliare. Allora si potrà avere il successo a medio e lungo termine, altrimenti il paziente guarisce, ma in meno di un anno si riammala. Ne parli col suo dentista. Cordiali saluti.
Pubblicato il 06-03-2012
Gentile Claudio, i calcoli matematici in Odontoiatria, così come per la Medicina in generale, hanno valore solamente relativo e non assoluto in quanto è molto importante la visita obiettiva. Cordiali saluti
Dentista Molise, Isernia
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