Il curettage è una pratica cruenta?
Scritto da Monica / Pubblicato il
buongiorno a tutti, sono una donna di 44 anni affetta da parodontopatia. Retrazione alvolare di 5 mm, tasche multiple e tanta paura di perdere i denti. Attualmente la situazione si presenta con denti stabili, gengive rosee non sanguinanti. Il mio dentista afferma che per arrestare l'evolversi della malattia dovro' sottopormi a curettage continui per tutta la vita ed osservare igiene domiciliare maniacale, cosa che gia faccio. Mi chiedevo se il curettage fosse una pratica cruenta. Grazie a tutti
Pubblicato il 23-03-2012
Cara Monica, non si preoccupi, molto spesso non faccio nemmeno l'anestesia; ma comunque basta pochissima anestesia per non avere dolore. Io se posso, non la faccio, non per risparmiare ma per rendermi conto di dove sono. L'importante e' preservare cio' che c'e' di buono e porre le condizioni affinche' la gengiva aumenti il suo attacco. La cosa fondamentale e' la sintonia fra operatore e paziente per seguire il protocollo stabilito. Probabilmente il suo dentista ha stabilito che una terapia conservativa sia di elezione nel suo caso; per questa ragione il piano di trattamento va seguito soprattutto nella continuita'oltre che nella qualita'
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Pubblicato il 23-03-2012
Sig. Monica, cosa intende per cruento? La levigatura radicolare (curettage) è un corretto trattamento parodontale che probabilmente è indicato al suo caso. Se lei dovesse essere operata di appendicite, si preoccuperebbe se l'intervento è cruento?
Pubblicato il 23-03-2012
Gentile Monica, si affidi serenamente al suo dentista di fiducia che sono certo non la farà soffrire per un intervento di scaling effettuando eventualmente un pò di anestetico.
Pubblicato il 23-03-2012
Gentile paziente, sè è necessario il curettage può essere fatto serenamente sotto anestesia locale nella zona da trattare con uno scaling manuale o con ultrasuoni. Stia tranquilla e so affidi nelle mani del suo dentista che avrà cura della sua salute. Cordiali saluti Dr. Tommaso Giancane
Pubblicato il 23-03-2012
Cara Signora Monica riposto il mio scritto che sarà diverso perchè non capisco come possa essere successo che non sia stato "caricato". ECCO: 1-che nelle tasche di 4-5 mm può bastare una terapia con ripetuti Curettage e Scaling fino a chiudere le tasche stesse. se non si riuscisse a chiuderle si passarebbe al punto due. 2- Nelle tasche superiori ai 6 mm compreso sei si fa una chirurgia Ossea Parodontale Resettiva o Ricostruttiva o Rigenerativa sul tipo di quella che vede nella foto che ho postato! In ogni caso dopo la terapia sia nella modalità 1 che nella Modalità2, si deve mantenere il risultato ottenuto con il curettage e scaling ripetuto di solito ogni tre mesi per tutta la vita e portato eventualmente nel tempo, se ci fosse l'indicazione a diradarlo a un0o ogni 4 mesi e poi uno ogni 12 mesi circa...salvo tornare ad uno ogni tre mesi per qualche seduta in caso di necessità! Nel mio scritto ho voluto sottolineare che prima di decidere la terapia bisogna fare una diagnosi corretta che si fa con le modalità descritte nel mio articolo " VISITA PARODONTALE Visto che è abbastanza a "crudo " di nozioni Parodontali base le consiglio di leggere anche: Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi) e poi Terapia chirurgica della parodontite La Terapia Parodontale, consiste essenzialmente nel ricostruire chirurgicamente ciò che la malattia parodontale ha distrutto. E Spiego Meglio: La parodontite è una malattia seria che porta alla perdita dell'osso di sostegno dei denti e quindi dei denti stessi. La terapia consiste in parole semplici e "povere" nel ricostruire tutto quello che la malattia ha distrutto. Poi la Diagnosi di Parodontite grave e la terapia come sono stati decisi? La visita Parodontale è una visita altamente specialistica che si sa fare o non si sa fare! Consiste in breve in una prima visita dove vengono sondate e misurate le tasche parodontali, massima espressione patologica delle Parodontiti, in sei punti di ogni dente di tutti i denti in bocca. Vengono fatti inoltre rilievi gnatologici, gengivali parodontali profondi con indici di dolore, sanguinamento, placca e tartaro e tanto altro. Viene quindi programmata una preparazione parodontale iniziale con curettage e scaling e root planing ( che ha lo scopo diagnostico di eliminare il tessuto di granulazione attivo o inattivo a seconda della attività od inattività della malattia Parodontale in modo del tutto anarchico in ogni punto sondato e poter quindi riprendere in un secondo tempo le vere misure parodontali che consentono di fare diagnosi, modelli di studio, Rx endorali in proiezione Parodontale e, rimosso il tessuto di granulazione presente nelle tasche che falsa la loro misurazione, si fa una seconda visita parodontale in cui si rileva la risposta alla preparazione iniziale e si rilevano tutte le misure delle tasche parodontali per confrontarle con le prime misure. Ora, non essendo più falsate dalla presenza del tessuto di granulazione, le seconde misure sono quelle "vere" o che più si avvicinano alla realtà. Tutto questo insieme a tanto altro, porta ad una diagnosi sul tipo di Parodontite che ha, ad emettere una prognosi ed a programmare la terapia più idonea! Si ricordi che la Parodontite è una malattia che si può e si deve curare! Personalmente, essendo Parodontologo da 34 anni, ne ho curate, di qualsiasi gravità, una infinità!Quindi le parlo con l'esperienza clinica, didattica, di ricerca e con migliaia di casi clinici curati nel corso della mia vita e centinaia pubblicati in Italia ed all'Estero.Le chiedo scusa per questo lungo e veemente discorso e chiedo scusa anche ai colleghi, ma è inammissibile che si tratti ancora, nel 2012, la Parodontite come un "mostro sconosciuto ed incurabile"! Le lascio una foto di Parodontiti gravissime con tasche di 12-14 mm e curata con chirurgia ossea Parodontale ricostruttiva e dove possibile rigenerativa che è l'ideale ma non sempre possibile. Ora le racconto, affinchè capisca cosa sia questa malattia, il modo in cui spiego ai miei pazienti in studio, cosa sia una tasca parodontale e come si arriva ad una diagnosi e come si imposta una terapia…ecco: " Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l’osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all’osso e l’Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane…il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta … molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d’ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all’ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell’95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a distanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." In questa sede si procederà anche alla pianificazione della eliminazione di tutto ciò che di irrazionale è in bocca ossia conservativa, endodonzia, chirurgia orale, Gengiviti e solo alla fine si pianificherà la "parte di riabilitazione Chirurgica Parodontale!Arriveremo così ad una diagnosi esatta, ad emettere una Prognosi, ed infine ad un ulteriore colloquio col paziente che sarà reso edotto su tutti i suoi problemi. Due parole sulla Terapia Parodontale che consiste nel ricostruire ciò che la malattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso, nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovo cemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo…nel primo caso si ha una rigenerazione….quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF. amelogenine, Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali.Legga per favore il mio Articolo o Pubblicazione su questo stesso portale facendo così: clicchi sul mio nome in questa risposta ed entri nella mia pagina di INFORMAZIONI GENERALI, qui clicchi su PUBBLICAZIONI e si aprirà la finestra con da sin a dx ARTICOLI, CASI CLINICI e VIDEO e cerchi i seguenti titoli sotto Articoli: VISITA PARODONTALE da questa lettura sulla visita Parodontale capirà se chi ha fatto gli interventi è un Parodontologo o un Dentista che si opccupa di Parodontologia (cosa molto diversa) quindi è importante che lei la legga Mio Sito Web di Parodontologia www gustavopetti it , POI sempre sotto gli ARTICOLI, La 'tasca parodontale, questa sconosciuta!' poi TRA I MIEI CASI CLINICI, i seguenti sotto Casi Clinici (guardi che continuano aprendo "TUTTI I CASI CLINICI", in fondo in basso, sono 4 pagine): a Pag 1, LA RIGENERAZIONE PARODONTALE GUIDATA CON MEMBRANA AMNIOTICA E COLLA DI FIBRINA (TECNICA PERSONALE) 1°PARTE - Considerazioni Istologiche e Sperimentali e le altre tre parti a Pag 2 Dalla parodontologia alla protesi, attraverso tutta l'odontoiatria e poi Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente. Come vede la Parodontologia è una specialità molto complessa che coinvolge tutta l'Odontoiatria ed il Parodontologo deve avere una cultura Odontoiatrica e Parodontale particolarissima e completa tanto che sul mio sito di Parodontologia ed Odontoiatria troverà scritto come aneddoto "Parodontologia, l'anima più nobile dell'Odontoiatria". Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 23-03-2012
Gentile Sig. Monica, il curettage è l' intervento base di tutta la parodontologia. Viene prima di qualunque altro intervento. Con un goccio di anestesia non si sente nulla. Cordiali saluti
Pubblicato il 23-03-2012
Se per curettaggio il suo dentista intende la levigatura radicolare, questa può essere cruenta se fatta a cielo aperto (si tratta di un intervento chirurgico), mentre non lo è se fatta a cielo coperto, come dovrebbe essere il suo caso.
Pubblicato il 23-03-2012
Signora Monica il suo dentista le ha consigliato un trattamento che in presenza di tasche di 5 mm è assolutamente consigliato. Controlli periodici stabiliranno la frequenza con cui ripetere tale trattamento. Per ciò che concerne la terapia in se e per sè essendo effettuata sotto anestesia non è dolorosa. Leggeri eventuali fastidi post anestesia possono essere tranquillamente controllati con un antidolorifico, ma non è quasi mai necessario. Cordiali saluti
Pubblicato il 24-03-2012
Gentile signora, non definirei la seduta di courettage un trattamento cruento, anche se è frequente il sanguinamento durante l'esecuzione della terapia. Personalmente faccio un po' di anestesia per non far sentire alcun disagio al paziente, ma probabilmente in alcuni casi non ce ne sarebbe nemmeno bisogno. Saluti
Pubblicato il 24-03-2012
Gentile Signora, il curettage è la prima fase terapeutica per la parodontosi, che é quella malattia degenerativa dei tessuti di sostegno dei denti. Consiste nella rimozione meccanica del tartaro sottogengivale e del tessuto infiammatorio dell'epitelio e della mucosa gengivale, invaginato nella "tasca". Stia tranquilla, sebbene possa sembrare un intervento cruento, per molti pazienti non é altro che un'ablazione tartaro un po'' più approfondita. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 25-03-2012
Gentile Signora, si fidi del medico che le ha prospettato la cura; senza dubbio saprà darle tutte le indicazioni e le informazioni di cui ha bisogno.
Dentista Lazio, Roma
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