Cure per la parodontopatia
Scritto da Donata / Pubblicato il
Da poco mi hanno diagnosticato una Parodontopatia ancora allo stadio iniziale. Dopo aver eseguito una ortopantomografia, il mio dentista mi consiglia 4 interventi settoriali di pulizia profonda delle tasche. La scoperta della malattia e le informazioni ricevute sulla cura mi spaventano tantissimo. Ho sentito parlare, sopratutto in siti privati (es. www.microdentistry.net e www.dr.schulte.ch) di terapia non chirurgica della malattia parodontale e di interventi eseguiti con i laser. La terapia sembra veramente la migliore come anche i risultati ottenibili. E' veramente così? Esiste uno studio che pratica questo sistema a Verona?
Pubblicato il 09-11-2008
Sig. Donata, la malattia parodontale non va trascurata, l'ortopantomografia non è l'indagine diagnostica d'elezione, consigliato il sondaggio parodontale ed eventuale status radiografico, in modo di eseguire una giusta diagnosi. Se la malattia parodontale è stata diagnosticata dal suo dentista precocemente, in uno stadio iniziale, non occorre alcuna chirurgia, ma solo una profonda pulizia tra dente e gengiva che può essere eseguita in più sedute e a settori, anche senza anestesia. Importantissimo è il mantenimento domiciliare, che il suo dentista saprà magistralmente spiegarle. Lei praticherà il mantenimento quotidianamente, conservando un parodonto sano per tutta la vita. I siti che lei cita, sono pubblicitari di strutture private con attrezzature complesse. Per il suo caso, basta un buon operatore, che sa agire anche senza questi presidi, nel caso che occorressero strumentazioni particolari, sarà il suo odontoiatra a indicarle la struttura dove rivolgersi.
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Pubblicato il 09-11-2008
Gent.le Sig.ra, la diagnosi di parodontite va effettuata con il sondaggio parodontale e le radiografie periapicali aiutano a capire quanto osso si è perso attorno ai denti e i tipi di difetti ossei presenti, mentre l'ortopantomografia non è l'esame piu' indicato per la diagnosi. La malattia dipende da uno squilibrio fra la presenza di batteri e le difese dell'organismo. Noi possiamo agire cercando di rimuovere i batteri e negli stadi iniziali una corretta pulizia profonda, unita ad una corretta igiene domiciliare, sono sufficienti a bloccare la progressione della malattia ed a ripristinare uno stato di salute dei tessuti. La terapia laser non si è ancora dimostrata piu' efficace rispetto alla pulizia manuale o sonica/ultrasonica. concordo con la risposta del collega e la terapia proposta dal suo odontoiatra: una buona pulizia profonda con mezzi tradizionali ed un'accurata igiene orale sono ottimali per il suo caso
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Pubblicato il 10-11-2008
Cara a Donata, come le hanno detto correttamente i colleghi per diagnosticare la gravità della sua malattia parodontale non si usa la panoramica bensì lo status (serie completa di radiografie endoorali), il sondaggio parodontale e si valutano alcuni indici (sanguinamento al sondaggio, indice di placca ecc.) il laser non Le da alcun vantaggio mentre lo spazzolino ben usato da Lei ogni giorno, nsieme al filo intedentale, è la chiave della Sua guarigione (naturalmente dop aver ricevuto i trattamenti necesari per ridurre i batteri nelle sue tasche parodontali. A Verona, almeno fino a pochi anni fa, presso uno studio che non ricordo, visitava il prof Jahn Lindhe (colui che ha scritto la "bibbia" della parodontologia). Troverà riferimenti in internet (ha "un mare" di pubblicazioni su prestigiose riviste scientifiche).
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Pubblicato il 10-11-2008
Cara Donata, pur condividendo tutto quanto già detto finora dai miei Colleghi a proposito della diagnosi e della terapia della sua parodontopatia, sulla base della mia esperienza, ritengo che anche l'uso del laser a diodi possa contribuire a migliorare il buon esito delle cure cui si dovrà sottoporre, infatti la fibra del laser che è molto sottile può insinuarsi nella tasca parodontale e contribuire alla rimozione dei batteri che hanno provocato la malattia fermo restando che prima, però, dovrà sottoporsi ad un piano approfondito di igiene sia professionale che domiciliare che favorirà il passaggio della fibra del laser nella tasca. In questo modo molte volte si possono evitare interventi chirurgici che potrebbero essere per taluni un pò fastidiosi. Visto che lavoro poco distante da lei,per ulteriori chiarimenti potrà contrattarmi o tramite questo magnifico sito o direttamente mediante la mia mail: nicola.la.torre@email.it Cordialmente
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Pubblicato il 10-11-2008
Gentile paziente, la terapia per le paradontopatie è esenzialmente quella di rimuovere la carica batterica che ha determinato la lesione stessa (a meno che non ci sia una malocclusione o patologie diabetiche da lei non riferite). Eseguire un couretage delle tasche paradontali e mantenere una ottima igiene orale è la terapia d'elezione. Che poi il laser sterilizzi le tasche in maniera meno traumatica, può anche essere vero. Certamente se residuano delle tasche profonde difficili da mantenere pulite, come evitare le recidive? Si rivolga al suo dentista: una descrizione della sua patologia non può dare una indicazione terapeutica sicura. Cordialmente.
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Pubblicato il 10-11-2008
Non avendo radiografie e sondaggio mi viene difficile darle un consiglio. Si procede con pulizia profonda mediante appositi strumenti su tutti i quadranti si insegna l'igiene domiciliare, dopo di che si rivaluta il caso e a quel punto si decide il da farsi. Per quanto riguarda il laser non mi farei incantare
Pubblicato il 10-11-2008
Gentile Donata, ai consigli ricevuti io aggiungo di concentrare l'attenzione alla sua occlusione, ne parli con suo dentista. Cordiali saluti
Pubblicato il 10-11-2008
Gent.ma Sig.ra Donata, Il suo dentista Le ha consigliato bene e segua i suoi consigli, senza ricercare terapie sofisticate, per maggiore informazioni può leggere l'articolo pubblicato nella home page: casella Paradontologia "Igiene Orale e malattia paradonte". Cordiali Saluti
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