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Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 9

Seguito alla domanda: Non so cosa fare per risolvere un dolore ai denti che non passa

Scritto da mirca / Pubblicato il

Ringrazio innanzitutto per le gentili risposte. Dottor Petti, se la distanza non fosse un problema, le assicuro che sarei già venuta da tempo nel suo ambulatorio perchè ho apprezzato spesso le sue risposte. Dottor Fontana ha ragione ma nel timore di essere troppo prolissa ho emesso tante cose. Il fastidio è iniziato tutto da una sensazione di spinta nei canini a sinistra non dolore ma fastidio continuo e fastidio alla gengiva in basso a sinistra. Il mio dentista storico ha dichiarato essere un toro ma insomma non vedendo il problema ha chiuso il discorso. Ho pertanto contattato un dentista rinomato che già conoscevo che dopo una prima visita sembrava aver capito il mio problema. Speranzosa e contenta ho iniziato un iter..questo fastidio era causato da precontatti pertanto il molaggio selettivo è stato fatto per quello. Il fastidio ai canini è passato ma si è trasferito nei 2 molari in alto a sx. Ora l'ultimo dente già devitalizzato è stato ritrattato e fra questi 2 c'e una tasca di cui non so le dimensioni. Questa unica tasca sembra causata dagli attacchi ortodontici fatti in passato. Finito il ciclo di cure impostate io continuo ad avere male in alto a sinistra credo ai 2 molari ma non riesco a individuarlo precisamente. Nella gengiva parte interna in basso a sinistra qui tipo gonfiore. Il terzo dentista contattato perchè mio compagno di scuola elementare mi ha visitato e diagnosticato gengivite abbiamo quindi fatto una pulizia profonda dolorosa con molto sangue. Dopo 1 mese ho di nuovo gengivite senza placca e tartaro e i soliti dolori a sinistra che comunque sono costanti e presenti tutto il giorno MAI la notte. Mi scuso per la risposta lunga ma spero di essere stata chiara perché veramente non so cosa fare ma non voglio neanche tenermi il dolore

 

Precedenti:
http://www.dentisti-italia.it/dentista_domande/parodontologia/6791_dolore-ai-denti.html

 

Cara Signora Mirka, la ringrazio per la sua stima! Mi dispiace veramente tanto ma non posso aggiungere altro a quanto dettole ieri. Segua il consiglio e si faccia visitare da un bravo Parodontologo. Il Bravo Parodontologo è anche Gnatologo perchè la Gnatologia, la Parodontologia e la Protesi Parodontale "camminano insieme"! Tanti auguri ma Bologna-Cagliari è vicinissima in aereo e coi voli low cost è ancora più vicina!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Ho riletto le sue due domande, ma non mi pare di aver letto di radiografie. Sono state fatte?? Quali?? Ma la sua domanda è troppo difficile. Sembra un mix di problemi parodontali e-o occlusali. E' probabile che ci siano tutti e due. Se riesce a mandarci qualche rx, forse si potrà dire di più. Ma c'è il punto principale che è un altro: capisco la sua storia, ma dovrebbe fidarsi ed affidarsi di più ad un solo professionista invece di girarne tanti, ed ora addirittura in tutta Italia (sia pur virtualmente). Purtroppo per la salute si deve fare per forza così. Se si fa come quando si sceglie una lavatrice, si rischia che le cose peggiorino per uno scatenarsi di confusione massima..
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Limare i denti è sempre una cosa discutibile da lasciare a pochi casi. Cerchi su google "Allungare i denti" troverà molte indicazioni sulla Sua probabile malocclusione. Certo la presenza di sanguinamento gengivale e delle tasche indica la presenza anche di una parodontopatia. Ci sono delle linee guida internazionali di terapia progressiva che si debbono fermare solo quando le gengive non sanguinano più. Saluti

Scritto da Dott. Daniele Tonlorenzi
Carrara (MS)

Sig. Mirca, vedo che non vuole rassegnarsi e la capisco, ma tre esperti della materia hanno escluso la presenza di una patologia. Le consiglio di attendere tranquillamente, se la sintomatologia peggiora o la riferisce a una corretta posizione si può sempre intervenire, ora ci potrebbe essere il rischio di sbagliare e peggiorare i problemi.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Cara Mirca, ancora in assenza di radiografie e non potendo esaminare il suo caso"dal vivo", ma sulla traccia delle sue nuove dichiarazioni, presumo che tutti i suoi fastidi derivino da un errato combaciamento delle arcate e che il molaggio selettivo eseguito abbia ulteriormente peggiorato tale disfunzione (come avviene nella maggior parte dei casi trattati con una empirica limatura dei denti). Molteplici sono i meccanismi evocati da una malocclusione, sia a livello delle strutture parodontali che dei fasci muscolari relativi alla postura mandibolare,  che possono evocare disagio, dolore e perdita del sostegno osseo dentale. In tali casi, prima di rassegnarsi a convivere con tale sintomatologia e ad un graduale approfondimento delle tasche ossee, che potrebbe compromettere la stabilità degli elementi dentali nel tempo, occorre effettuare una diagnosi corretta dell'errore relativo al rapporto craniomandibolare che si ottiene con specifici tests computerizzati atti ad analizzare i più fini movimenti mandibolari nei tre piani dello spazio, come ad esempio quelli che avvengono durante l'atto della deglutizione, movimento naturale che ognuno di noi compie almeno tremila volte nell'arco della giornata. Analisi che ovviamente NESSUNO è in grado di condurre clinicamente senza l'ausilio di specifiche attrezzature. Tali tests hanno inoltre la possibilità,   attraverso l'elettromiografia di superfice, mediante tracciati computerizzati grezzi e filtrati di stabilire il corretto equilibrio isometrico della muscolatura masticatoria permettendo così di analizzare e correggere, idonei mezzi, l'alterazione del rapporto cranio mandibolare. Oggi esistono mezzi e tecniche che permettono di affermare che ciò che si misura è un dato certo e sicuro e ciò che non si misura è solamente un ipotesi. Cordiali auguri Michele Lasagna
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Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)

Gentile paziente in assenza di radiografie è difficile fare diagnosi, consiglio di fare quanto più possibile accertamenti diagnostici. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Stefano Salaris
Roma (RM)

Gentile signora, ho letto le risposte dei colleghi e le confesso che al suo posto mi sentirei confusa. Però alcune verità emergono. 1)prima di eseguire un molaggio bisogna fare una valutazione del tipo di chiusura del paziente, sia con procedure manuali, che strumentali, eventuali impronte di studio ecc. Esistono le dovute eccezioni, ma il clinico le deve riconoscere. 2)esiste una profonda differenza tra una semplice gengivite ( che si cura agevolmente con adeguate procedure sia professionali che domiciliari ), ed una parodontite che può essere meno suscettibile di facile risoluzione : in entrambe i casi una semplice, ma accurata visita parodontale eseguita con una banale sonda parodontale millimetrata permette la accurata diagnosi e stadiazione di esse. Il supporto radioliogico per quanto utile rappresenta più un sussidio diagnostico ed uno strumento di confronto per i tessuti duri ed aiuta nel preoperatorio, ma di per sé non dice la espressione clinica che invece si apprezza alla visita. Naturalmente in caso di parodontite il percorso di salute è lungo ed i controlli professionali durano praticamente tutta la vita 3) spesso nei soggetti parodontali le disfunzioni masticatorie ( anch'esse altrettanto comuni) si associano e complicano il quadro, quindi le due patologie vanno affrontate insieme. 4) nel caso dovesse fare un trattamento di correzione di una eventuale malposizione dentaria deve prima risolvere il quadro infiammatorio pparodontale altrimento esso può peggiorare iirreversibilmente. Questo tanto per cominciare a chiarire. Saluti
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Scritto da Dott. Massimo Scaramelli
Pisa (PI)

Gentile sig.ra, nessun collega ha mai provato a metterle un bite a permanenza( di giorno e di notte) per almeno tre mesi e vedere se questi dolori passano? a volte lo stress fa serrare i denti, con tutte le conseguenze che lei descrive.

Scritto da Dott. Gianluca Pucci
Roma (RM)