Da un pò di tempo mi sanguinano le gengive intorno ai denti incapsulati e devitalizzati
Scritto da Nina / Pubblicato il
Salve 5 anni fa ho fatto un lavoraccio da un dentista che comprendeva devitalizzazione di tutti denti e ho fatto i ponti con una protesi rimovibile, mi sono trovata benissimo fin da subito nessuna complicanza ne altri problemi, ora da un po di tempo mi sanguinano le gengive intorno ai denti incapsulati e devitalizzati, all' inizio con qualche sciacquo di colluttorio mi passava adesso da un pò di tempo circa un mese il sanguinamento non si ferma piu. Ho provato di tutto malva, acqua con sale, colluttorio ecc.. niente da fare il sangue esce anche quando non lavo i denti, le gengive non mi fanno male e non ci sono presenti gonfiori, soltanto sanguinamento e una orrenda puzza. La mia domanda è: come mai? Posso prendere qualche antibiotico? Grazie.
Pubblicato il 17-12-2012
Gentile Nina, ha mai effettuato controlli periodici semestrali con seduta di igiene orale professionale dal suo dentista? Questi sono fondamentali se si vuole avere una bocca sana e purtroppo moltissimi pazienti pensano che non siano necessari e vanno dal dentista solo quando avvertono problemi a volte già molto avanzati. Per rispondere alla sua domanda, sicuramente dalle sue parole si evince la presenza di una parodontite che può andare da una semplice gengivite fino alla formazione di tasche gengivali. Una corretta diagnosi cui segue poi una corretta terapia si può avere solo con una corretta ed accurata visita con sondaggio parodontale ed analisi di radiografie endorali. Pertanto le consiglio di contattare subito il suo dentista per un appuntamento urgente. Cordialmente
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Pubblicato il 17-12-2012
Cara Signora Nina, lei Dice:"Ho provato di tutto", ha provato a fare l'unica cosa che è saggio e giusto fare? Andare dal Dentista che le visiti le Gengive e i denti relativi e faccia una diagnosi ed imposti eventualmente una terapia! Poi non dice se in questi anni9 dopo la terapia che ha fatto, lei ha fatto visite regolari dal Dentista e regolari e cicliche sedute di Igiene orale Professionale dal Dentista magari con anche Curettage e Scaling di mantenimento! Tutto questo lo si deve fare normalmente, figuriamoci dopo una grossa cura per di più anche protesica! Il suo Dentista non glielo aveva detto? Non aveva programmato le sedute di Terapia di mantenimento e Prevenzione? Ne parli con lui, le cause potrebbero essere banalissime ma anche più serie! Potrebbero avere la loro causa nelle Gengive, ossia Gengivite o Parodontite se ci fossero tasche parodontali o in infiammazioni dovute a patologie radicolari o periradicolari e così via!le spiego come si fa o meglio come faccio io una VISITA PARODONTALE e la SPIEGAZIONE di cosa sia una TASCA PARODONTALE E COME SI ARRIVI ALLA DIAGNOSI: Deve sapere che, anatomicamente, la gengiva aderente ha consistenza compatta, color rosa corallo ed ha una superficie punteggiata "a buccia di arancio". L'aspetto a buccia d'arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Mi spiego meglio: Dalle immagini sembra proprio una Parodontite dell'adulto Aggressiva. Nella foto si vede chiaramente una decapitazione della papilla da probabile cratere osseo interprossimale e soprattutto si vede una gengiva che ha perso il suo aspetto sano naturale a buccia d'arancio. Deve sapere che la Gengiva aderente sana intorno al dente ha un'aspetto a buccia d'arancio, dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Le zone elevate della buccia d'arancio corrispondono alle proiezioni del connettivo, le depressioni o concavità della buccia d'arancio corrispondono alle proiezioni epiteliali. Orbene....nella Parodontite (ma anche nella perimplantite = la parodontite degli impianti) le prime fibre che si distruggono sono quelle connettivali = in questo modo l'aspetto a buccia d'arancio non c'è più per la scomparsa dei rilievi e la gengiva assume un aspetto lucido, piatto, edematoso, rosa-rosso-violaceo 8nei casi più gravi) che è il primo segno della Parodontite! Se il suo Dentista sondasse le gengive con un sondino parodontale, troverebbe sicuramente delle tasche parodontali = secondo segno di Parodontite, anzi espressione di Parodontite in atto! L'architettura gengivale ideale consiste in margini convessi che abbiano lo spessore in senso vestibolo linguale di almeno un millimetro. In questo modo tra dente e gengiva viene a formarsi una leggera invaginazione o solco, ma la gengiva rimane in stretto contatto con la superficie dello smalto. Le papille hanno forma conico piramidale, riempiono gli spazi interdentali fino ai punti di contatto interprossimali dei denti. Esse presentano (ma non sempre) docce naturali; per il passaggio del cibo durante la masticazione. In corrispondenza di queste docce, sulla superficie esterna dei setti ossei si trovano dei solchi incavati, detti canali di scarico, che assolvono la funzione dello scorrimento del cibo. I margini convessi, il solco gengivale e le papille interdentali costituiscono la gengiva libera. Tra essa, in senso apicale, e la linea di giunzione mucogengivale, e la gengiva aderente. La linea di giunzione muco gengivale è ben riconoscibile (mettendo per esempio in trazione il labbro inferiore) aderente (ad essa coronale, rosa nel disegno) dalla mucosa alveolare (ad essa apicale, viola nel disegno). La gengiva aderente ha consistenza compatta, color rosa corallo ed ha una superficie punteggiata "a buccia di arancio". L'aspetto a buccia d'arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, e zone depresse a proiezioni epiteliali. Un altro concetto essenziale è che non possiamo più considerare il dente e la sua patologia"da solo"... il parodonto e la sua patologia "da solo"... ma dobbiamo abituarci a considerare il complesso dente-tessuto come un unico organo: parliamo infatti di "unita dentale" che è un organo formato dai denti e dai loro tessuti di sostegno molli e duri . Come abbiamo visto, quindi, c’è una strettissima relazione di forma ed armonia tra Denti, Gengive, Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante. Tutti questi organi devono essere in equilibrio tra di loro per avere quello che gli "Statunitensi" chiamano "Natural smile", "Sorriso naturale", che è dovuto ad una proporzione tra "pink aesthetics" and "white aesthetics", ossia tra l’estetica rosa (dovuta alle gengive) e l’estetica bianca (dovuta ai denti). Se la proporzione tra queste due componenti viene meno e si ha il prevalere, rispettivamente, dell’una (Gummy smile, ossia Sorriso Gengivale), come nelle ipertrofie gengivali o dell’altra (White smile, ossia sorriso bianco) per eccesso della componente dentale come avviene per esempio nelle recessioni gengivali e nella Parodontiti. con riassorbimento osseo con grave componente orizzontale. Legga cliccando sul mio nome tra le pubblicazioni l'articolo "La chirurgia parodontale estetica Introduzione Divulgativa alla Chirurgia Estetica Parodontale"...vi troverà tutto ciò che occorre sapere per comprendere il problema e la sua terapia...ed ORA VENIAMO ALLA PARODONTITE: Parodontite è una infiammazione come le spiego più sotto…le rispondo nel modo in cui spiego ai miei pazienti in studio, cosa sia una tasca parodontale e come si arriva ad una diagnosi e come si imposta una terapia…ecco: " Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l’osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all’osso e l’Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane…il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta … molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d’ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all’ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell’95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a distanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." In questa sede si procederà anche alla pianificazione della eliminazione di tutto ciò che di irrazionale è in bocca ( restauri conservativi e protesici irrazionali, necessità di immobilizzazione temporanea o definitiva di denti con mobilità superiore al 1°, pianificazione della risoluzione di eventuali disgnazie (per le quali si segnerà una ulteriore serie di Visite anche per lo studio Cefalometrico), pianificazione di tutta la conservativa, endodonzia, chirurgia orale, Gengiviti e solo alla fine si pianificherà la "parte di riabilitazione Chirurgica Parodontale!........Arriveremo così ad una diagnosi esatta, ad emettere una Prognosi, ed infine ad un ulteriore colloquio col paziente che sarà reso edotto su tutti i suoi problemi (sottolineando complicazioni, tempi, possibilità di recidive etc.). La "terapia parodontale", spesso, per la sua importanza e complessità, coinvolge tutta l’Odontoiatria. Le lascio un Poster Mio e di mia figlia Claudia che parla della Gengivite. In bocca al Lupo! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 17-12-2012
E' del tutto probabile che sia colpa della protesi rimovibile che non si adatta piu' alla sua bocca e crea infiammazioni. Oppure può bastare una seduta di igiene professionale. In entrambe i casi c'è da rivolgersi al dr. che le ha fatto i lavori. Potrebbe non essere colpa sua, perchè la protesi rimovibile ha bisogno di controlli semestrali, come d'altronde tutto il resto della bocca!!!
Pubblicato il 17-12-2012
5 anni senza andare dal dentista dopo avere fatto una terapia complessa potrebbe voler dire vanificare tutto. Vada dal suo dentista
Pubblicato il 17-12-2012
Sig. Nina, il sanguinamento gengivale non è fisiologico, per cui non cerchi inutili rimedi, ma richieda al più presto una visita odontoiatrica.
Pubblicato il 17-12-2012
Gentile Nina, prima di tutto occorre ricordare che una seduta di igiene semestrale è fondamentale. Senza una rimozione sistematica del tartaro le gengive cominceranno a sanguinare ed essere maleodoranti. Detto questo, le capsule devono essere ermetiche. Le faccia vedere al dentista che le ha fatte per verificare che non vi siano infiltrazioni. Cordialità.
Pubblicato il 18-12-2012
Sono felice che abbia trovato soddisfazione nei primi anni in cui ha portato quel tipo di soluzione protesica. Tutte le lavorazioni che si eseguono in bocca hanno però un ciclo di vita utile e i sintomi che accusa potrebbero essere la prova che qualcosa sta cominciando a zoppicare, anche se 5 anni sono lievemente pochi statisticamente. Per giudicare se la sopravvivenza è corta però dovremmo anche sapere la condizione di partenza di 5 anni fa, che invece non conosciamo. Credo che debba essere interpellato il professionista che ha installato la protesi per vedere se è possibile qualche intervento che possa prorogare la durata del suo lavoro protesico senza sofferenze. Il sanguinamento infatti (specie senza adeguato stimolo) non è un buon sintomo prognostico, così come il cattivo odore. Buon Natale e buon anno.
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Pubblicato il 18-12-2012
La regola esige controlli semestrali, lei dopo aver fatto un lavoraccio (parole sue) 5 anni fa cerca soluzioni e rimedi fai da te...non crede sia il caso andare dal dentista?
Pubblicato il 18-12-2012
Una visita, nel mio studio come in altri, non costa niente e può incominciare a risolvere i suoi problemi. Un grande saluto. Bruno Dr. Roberto Via Arzani 10 Tortona (AL) Tel 0131812243 Cell. 3383930486
Pubblicato il 18-12-2012
Trattamento PARODONTALE
Pubblicato il 18-12-2012
Gentile Signora, i ponti sono protesi fisse e, quando i loro margini non chiudono perfettamente sui denti-pilastro, causano nel tempo sanguinamento gengivale e cattivo odore per la putrefazione del materiale trattenuto tra le capsule ed i monconi dentari. La protesi rimovibile invece, é per sua natura estraibile dalla bocca per le quotidiane operazioni di pulizia. Non é chiaro dalla sua email se le é stata applicata una protesi fissa "a ponte" o una rimovibile, oppure, in terza ipotesi, una protesi mista, cioé combinata da una parte fissa ed una rimovibile. Se gradisce ulteriori e più mirati consigli, ci posti una radiografia panoramica della sua bocca, meglio se accompagnata da una fotografia. Altrimenti vale il consiglio che le é stato unanimemente dato, di tornare dal suo Dentista per una visita. Vede, in ogni caso, la sua protesi ha bisogno di revisioni periodiche, come anche la sua bocca necessita di controlli di igiene professionale periodica e di visite mediche periodiche. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 18-12-2012
Gentile paziente dopo lavori importanti dal dentista come il suo l'errore più comune è quello di non controllarli nel tempo. Necessita del controllo del medico il quale le darà i consigli ideali per il suo caso, probabilmente una igiene professionale e controlli ravvicinati. Cordiali saluti
Pubblicato il 18-12-2012
Le devitalizzazioni non c'entrano col sanguinamento; molto probabile invece che esso dipenda dai ponti, soprattutto nei punti dove ci sono gli attacchi. Non bisogna andare dal dentista solo quando si avverte un dolore, specialmente dopo aver fatto dei lavori complessi come il suo; non può pretendere di farsi controllare solo dopo 5 anni! Vada quanto prima dal dentista e salvi il salvabile.
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