Ho 34 anni e mi è stata diagnosticata una parodontite aggressiva generalizzata in stato avanzato
Scritto da Francesca / Pubblicato il
Buongiorno, Ho 34 anni e mi è stata diagnosticata una parodontite aggressiva generalizzata in stato avanzato. Ho tasche dai 4 ai 6 mm ed una di 9 mm, con evidente retrazione gengivale in corrispondenza degli incisivi superiori e inferiori. Non e' stata notata mobilia' dentale. Mi è stata fatta una pulizia sottogengivale a cielo coperto. Mi e' stato detto che dovrò attendere 3 mesi dalla pulizia affinché sia possibile rivalutare la situazione ed eventualmente intervenire chirurgicamente e con estrazioni. È' corretto tale approccio? È possibile stabilizzare la situazione, previa scrupolosa igiene orale, anche in caso di stato avanzato? Una volta stabilizzata e' possibile intraprendere una gravidanza? Quali sono i rischi per me e il nascituro? È alta la probabilità di trasmettere al bambino i batteri responsabili dell' infezione? Vivo a Bergamo. Potreste indicarmi un valido paradontologo in zona Bergamo, Brescia e Milano? Grazie in anticipo
Pubblicato il 07-01-2013
Cara Signora Francesca, si, se è stata fatta una completa preparazione iniziale parodontale con Curettage e scaling (come sembra da quanto dice),previa Ablazione Tartaro, modelli di studio, serie complete di Rx endorali in proiezione Parodontale, dopo la prima Visita Parodontale con Analisi Gnatologico-Odontoiatrica totale e completa e sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti! Il risondaggio parodontale in seconda visita rivalutativa è bene farlo pochi giorni, in genere da uno a 21-30 giorni perchè altrimenti il secondo sondaggio verrebbe rifalsato dalla presenza di tessuto di granulazione che si sarebbe riformato in tre mesi!( a meno che il Curettage e Scaling fatto non costituisca già di per sè la terapia come potrebbe senz'altro essere, lo deve chiedere al suo Parodontologo)!Altrimenti, Il risondaggio dopo il primo curettage e scaling è motivato proprio dall'aver rimosso il tessuto di granulazione che falsava le misure della prima visita col primo sondaggio, per avere così la reale profondità delle tasche parodontali! Dopo la eventuale terapia Chirurgica non si deve sondare la gengiva per circa tre mesi per non alterare il processo di guarigione in particolare dell'attacco epiteliale e connettivale cosiddetto corto se fosse stata fatta una terapia chirurgica di rigenerazione guidata parodontale profonda! Ma è tutto un altro discorso! Le tasche4 di 4-5 mm non sono gravi, anzi, in genere possono chiudersi solo col Curettage e Scaling e Root planing! Quelle di 6 mm sono un po' più serie perchè hanno raggiunto l'osso e corrispondono a difetti dello stesso in genere di piccola entità che richiede una semplice chirurgia ossea conservativa e resettiva! Quelle superiori a 7 mm sono serie e richiedono una chirurgia ossea ricostruttiva o rigenerativa profonda! Si può rispondere alla sua domanda solo dopo la seconda visita ed il secondo sondaggio parodontale! Insomma: Prima visita con primo sondaggio poi preparazione parodontale iniziale per rimuovere il tessuto di granulazione e seconda visita di rivalutazione e secondo sondaggio per avere la reale profondità delle tasche parodontali e fare una diagnosi sul tipo di parodontite, una prognosi ed impostare una corretta terapia! Poi la terapia ed infine la terapia di mantenimento con Curettage e Scalin ed Igiene orale ciclica, in genere ogni tre mesi, poi ogni 4 poi ogni 6 (ma raramente) in base alla situazione e per tutta la vita. Le lascio un Poster di Chirurgia Parodontale! La gravidanza può iniziarla quando vuole! Non corre nessun pericolo nè lei nè il feto! Meglio in ogni caso curare prima la Parodontite se fosse realmente grave! Piuttosto bisogna fare una corretta diagnosi clinica di tipo Medico Sistemico per capire perchè ha una Parodontite con apparenti misure oltre i 6 mm a soli 34 anni! Ne ha parlato col suo Parodontologo? E' stata fatta una approfondita Anamnesi clinica? Tanti cari Auguri per la sua Prossima Gravidanza :)))Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 07-01-2013
Dott.Calderoli Stefano in via Mattioli 14;telef.035 403380 A Bergamo.
Pubblicato il 07-01-2013
Buonasera la diagnosi che le è stata fatta non la discuto ma gradirei prima di darLe non corrette risposte verificare la sua situazione con l'ausilio di una ortopantomografia (panoramica) così le sarei di più valido aiuto in quanto a secondo del tipo di riassorbimento si interviene con tecniche di rigenerazione diverse (laser, scaling etc) volendo la o mandarla alla mia e-mail o inserirla su questo sito cosi potrò visionarla. Comunque alla sua domanda se una volta stabilizzata la situazione può pensare ad una gravidanza le rispondo MA CERTO perchè aspettare. Non corre pericolo il feto. Non disperi in quanto una soluzione certamente la si trova. Distinti saluti Vaja Fabio
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Pubblicato il 07-01-2013
Alla mirabile risposta del dr. Petti, specialista proprio nel settore che riguarda la sua problematica, mi permetto di aggiungere che il laser a diodi oggi permette straordinari progressi (specie nelle tasche non troppo profonde come la maggior parte delle sue), in modo micro-invasivo, e con estrema efficacia. Infatti il laser ha due caratteristiche: sterilizza e guarisce (grazie alla fotobiostimolazione). Ho scritto numerosi articoli sul laser usato per le gengive (in parodonto), li troverà, se interessata, in questo sito, e nel mio... Nei paesi nordici questa pratica è diffusissima e gode di grande seguito fra medici e pazienti.
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Pubblicato il 07-01-2013
Sig. Francesca, forse tre mesi dall'ablazione sono abbondanti per rivalutare lo stato parodontale da lei descritto, ma non conosciamo il caso clinico per dare opinioni. Sembrerebbe lei una persona motivata alla cura, pronta a cambiare stile di vita e rispettare tutte le prescrizioni dell'igienista dentale, che sono essenziali per il mantenimento di uno stato di salute parodontale, si ricordi che senza questa figura potrebbe essere destinata all'insuccesso. Il futuro nascituro sarà infettato in bocca immediatamente subito dopo il parto da miliardi di batteri, tra cui anche quelli implicati nella malattia parodontale, ma questo succede a tutti i bimbi e non solo al suo; sarà poi lei, da mamma modello a portare il bambino dai tre anni in poi alla visita semestrale da un odontoiatra, questo è l’unico e il miglior metodo per prevenire tutte le patologie che colpiscono la bocca, in modo che anche da adulto non dovrà mai trovarsi nella sua situazione. Infatti, se lei fosse stata dedita fin da giovane a questa visita, non si sarebbe ritrovata con tasche da 9 mm e probabilmente qualche dente mancante non riabilitato, perché tutto sarebbe stato trattato e guarito semplicemente in fase iniziale e non terminale, come lei descrive. A sua disposizione ruffonidiego@virgilio.it
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Pubblicato il 07-01-2013
Gentile Sig.ra Francesca, la preparazione iniziale e il primo passo per instaurare una terapia parodontale. Quando tutto il tessuto di granulazione è stato rimosso e la gengiva non è più edematosa si può valutare esattamente la profondità delle tasche. Solo allora si può decidere se passare alla chirurgia. Cordiali saluti
Pubblicato il 07-01-2013
Gentile paziente il consiglio è quello di inviarci se possibile una ortopanoramica, le tecniche per le cure parodontali sono diverse, a seconda dei casi clinici, una ottima terapia è sicuramente il laser, per quanti riguarda la gravidanza non ci saranno problemi nè per lei nè per il nascituro. Cordiali saluti
Pubblicato il 08-01-2013
L'atteggiamento propostole mi sembra ottimo come procedura, ma intensificherei i controlli. Forse non sarà un paradontologo "puro" ma il collega Ruffoni potrà sicuramente darle delle risposte adeguate. Cordiali saluti.
Pubblicato il 08-01-2013
Cara Francesca, l'approccio terapeutico del suo Dentista è più che corretto! Solo la diagnosi mi sembra che difetti un pò! Cosa le ha provocato questa severa parodontite? La causa qual é? Sistemica o locale? Ormonale? Farmacologica? Idiopatica? Da stress malocclusivo? Se non si scopre la causa, e se questa non viene eliminata, lei si ritroverà in seguito con lo stesso problema, però aggravato! La terapia sintomatologia che ha iniziato é indispensabile, ma servirà a poco, senza la terapia eziopatologica. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 09-01-2013
L' approccio terapeutico sembra corretto. Spero che la diagnosi sia stata formulata sulla base di rilevazioni cliniche e radiografiche appropriate. Sicuramente la situazione può essere stabilizzata, poi potrà intraprendere una gravidanza senza problemi. Per un bravo parodontologo, cerchi sul sito della S.I.d.P. ( Società Italiana di Parodontologia ) tra i soci attivi della sua zona.
Dentista Puglia, Barletta Andria Trani
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