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Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 13

E' giustificata l'estrazione degli ottavi per motivi di igiene?

Scritto da Franco / Pubblicato il
Gentili Signori, il mio dentista, avendo diagnosticato la Paradontite, ha effettuato il curettage su entrambe le arcate. Oltretutto consiglia l'avulsione di tutti e 4 gli ottavi anche se non cariati perché renderebbero difficoltosa l'igiene delle zone posteriori della bocca già seriamente compomesse dalla malattia che a lungo andare, procurerebbero la perdita dei settimi. Non pienamente convinto mi sono rivolto ad un secondo dentista che sull'avulsione degli ottavi è rimasto perplesso. Ora sono indeciso sul da farsi. L'OPT allegata chiarisce se la paradontite è in stato avanzato? Se si è giustificata l'estrazione degli ottavi per motivi di igiene? Grazi
Caro Signor Franco, deve sapere che una "lettura" senza aver fatto una visita clinica della bocca, dice ben poco! Sì è vero si vedono difetti ossei, ma non ne posso conoscere la profondità a forma tridimensionale. Ad essi è logico che corrispondano tawsche parodontali, ma nopn ne conosco la profondità in ognuno dei sei punti canonici di ogni dente di tutti i denti. Si tratta senz'altro di una Parodontite, ma di quale? Parodontiti ce ne sono di diversi tipi, mica uno solo! Poi la profondotà delle tasche parodontale è quella reale o è la prima, presa, falsata dalla presenza del tessuto di granulazione escisso col curettage e scalimg e root-planing? Per quanto riguarda i denti del giudizio è vero che c'è un difetto osseo simmetrico e profondo distalmente al secondo molare sia sin. che Dx ed è vero che sembrerebbero entrambi gli ottavi inferiori in disodontiasi per impegno distale con la branca montante mandibolare e osteolisi distale, ma da qui a diagnosticare solo da una OPT (panoramica) se debbano essere avulsi o no ce ne passa! Occorre valutarli parodontalmente, gnatologicamente e clinicamente odontoiatricamente per fare una diagnosi ed impostare una terapia! In linea di massima potrebbe essere cosme dice il suo Dentista, ma sono bei denti, con voluminose corone e radici importanti e se si potessero salvare sarebbe molto meglio! Per quanto riguarda la Parodontite, stia tranquillo, in mani abili è curabnilissima senza problemi. Non vedo una patologia parodontale grave, almeno dalla sola visione della lastra! In altre parole, per favorirle la comprensione di un argomento così astruso le faccio la stessa spiegazione che faccio ai miei pazienti durante il colloquio informativo alla fine della prima Visita Parodontale:Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane.il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta . molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto benre abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a di stanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." clicchi sul mio nome in questa risposta ed entri nella mia pagina di INFORMAZIONI GENERALI, qui clicchi su PUBBLICAZIONI e si aprirà la finestra con da sin a dx ARTICOLI, CASI CLINICI e VIDEO e cerchi i seguenti titoli sotto Articoli: VISITA PARODONTALE da questa lettura sulla visita Parodontale capirà se chi ha fatto gli interventi è un Parodontologo o un Dentista che si opccupa di Parodontologia (cosa molto diversa) quindi è importante che lei la legga Mio Sito Web di Parodontologia www gustavopetti it , POI sempre sotto gli ARTICOLI, La 'tasca parodontale, questa sconosciuta!' poi TRA I MIEI CASI CLINICI, i seguenti sotto Casi Clinici (guardi che continuano aprendo "TUTTI I CASI CLINICI", in fondo in basso, sono 4 pagine): a Pag 1, LA RIGENERAZIONE PARODONTALE GUIDATA CON MEMBRANA AMNIOTICA E COLLA DI FIBRINA (TECNICA PERSONALE) 1°PARTE - Considerazioni Istologiche e Sperimentali e le altre tre parti a Pag 2 Dalla parodontologia alla protesi, attraverso tutta l'odontoiatria e poi Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente, POI La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta.Le lascio un poster con foto di Tasche parodontali e difetti ossei complessi a più pareti per Parodontite curata con Chirurgia Ossea Parodontale.Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

La sua parodontopatia, dalla panoramica allegata, non sembra "avanzata". Ok per igiene e curettaggio. Idealmente deve essere fatto un "charting" ossia il dentista misura tutte le profondità delle tasche in bocca, prese in 4 punti per dente, segnala sanguinamenti placca mobilità.... e data la scheda. Dopo la terapia andrebbe fatto un controllo a 1 mese , a tre mesi e poi ogni 6 mesi, se tutto va bene, con relativo charting. Ottimo l'ausilio di laser, meglio se YAP nelle decontaminazioni delle tasche. Il dentista le deve anche dare istruzioni di igiene e verificarle ad ogni visita di controllo. Per quanto riguarda i denti del giudizio, andrebbe verificato innanzitutto se interferiscono nell'occlusione. Solitamente vanno rimossi per le interferenze occlusali. Per le parodontopatie va inoltre verificato che lei non abbia delle "parafunzioni" ossia digrignamenti serramenti notturni. Un buon gnatologo è in grado di determinarlo e proporle i provvedimenti necessari
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Scritto da Dott. Roberto Rigano
PAVIA (PV)

Sinceramente io valuto l'igiene del paziente.. molto spesso, dopo anni di terapia parodontale non si vedono differenze di perdita ossea ed in alcuni casi si ha un recupero del difetto. In altre l'incapacità del paziente nelle manovre di igiene orale, si traduce in perdita periodica di tessuto nonostante un root planing scrupoloso. Come valuto? se c'è perdita di tessuto parodontale nel tempo... o se si presentano delle radiotrasparenze distali sui settimi che ipotizzano l'inizio di una carie, io estraggo gli ottavi. Ora, il ragionamento del primo dentista non è errato. Ma neanche quello del secondo. Di solito io attendono i controlli successivi - soprattutto se non ci sono problemi di sensibilità al freddo e al caldo - e valuto se c'è ulteriore perdita di tessuto.. cordialmente, Gianluigi Renda
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Scritto da Dott. Gianluigi Renda
Castrovillari (CS)

Sig. Franco, questa OPT mostra delle chiare lesioni periapicali su alcuni denti e ci sarebbero anche le indicazioni al trattamento. Togliere 4 terzi molari non significa avere igiene corretto, perché le corrette manovre d'igiene le insegna l'igienista dentale, poi il paziente motivato le applica alla lettera mantenendo sano il suo parodonto, e i suoi denti.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Sig. Franco, questa OPT mostra delle chiare lesioni periapicali su alcuni denti e ci sarebbero anche le indicazioni al trattamento. Togliere 4 terzi molari non significa avere igiene corretto, perché le corrette manovre d'igiene le insegna l'igienista dentale, poi il paziente motivato le applica alla lettera mantenendo sano il suo parodonto, e i suoi denti.

Scritto da Dott. Gustavo De Felice
Sapri (SA)

Caro Franco, in considerazione della sua giovane età, fatto che rende la cosa più preoccupante, lei soffre di una parodontosi di natura microbica e sistemica che determina un abbassamento orizzontale dell'osso alveolare. Senza volerla tediare esponendole un trattato di patologia e clinica le consiglio di rivolgersi ad un valido professionista in grado di gestire al meglio la situazione e risolvere anche altre magagne visibili nella lastra. Non è affatto escluso che nel corso della terapia e nelle rivalutazioni successive i denti del giudizio vadano estratti. Purtroppo la sua patologia non si esaurirà con poche sedute,magari anche devastanti, ma step by step (passo per passo) valutando il tipo di risposta ottenuti da una serie di approcci e mantenendo nel tempo i risultati ottenuti in virtù sopratutto dal grado di collaborazione domiciliare del paziente sottoposto a corretta motivazione ed adeguato training igienico. Le sconsiglio vivamente ogni tipo di modificazione di chiusura dei denti eseguita empiricamente con l'ausilio di cartine da masticazione, senza procedere attraverso una adeguata diagnosi strumentale. Cordiali auguri Michele Lasagna
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Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)

Gentile sig. Franco, Dalla lastra si deduce il problema di una parodontite cronica, il collega ha effettuato un approccio corretto consigliandole delle sedute di curettage e' necessario inoltre un sondaggio delle tasche parodontali per un monitoraggio delle stesse nel tempo e la rivalutazione del caso una volta che i tessuti sono guariti. La visione della panoramica da comunque un indicazione relativa di quello che è' lo stato di salute della sua bocca ma si può sicuramente affermare che il consiglio di estrarre i denti del giudizio sia una indicazione corretta da parte del collega, questi infatti non sono igienicamente mantenibili, presentano tasche parodontali che possono peggiorare e danneggiare ulteriormente i denti adiacenti ed inoltre i denti del giudizio dell' arcata inferiore presentano aree di riassorbimento causate dall eruzione dei denti che prende il nome di pericoronarite. Dalla panoramica si evidenzia anche un granuloma a carico del 36 ( primo molare in basso a sx) che necessità di un ritrattamento endodontico. Sperando di essere stato d'aiuto per fugare i suoi dubbi, rimango a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento e le porgo i miei più cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Gianluca Galvani
Rimini (RN)

Gentile Sig. Franco, personalmente mi sembra che i denti del giudizio inferiori hanno dei problemi e andrebbero estratti. Ma i problemi sono anche altri. Vedo devitalizzazioni fatte male con lesioni periapicali. Andrebbero ritrattate. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Diciamo di si. Se si vuole prevenire la carie che inevitabilmente comparirà. Ovviamente e lei che deve decidere se estrarre o no. Un augurio

Scritto da Dott. Fausto Perrone
Catanzaro (CZ)

Anch'io penso, come il primo dentista, che estrarre gli ottavi sia corretto in quanto difficili da pulire in una bocca con problemi al parodonto

Scritto da Dott. Giovanni Vergiati
Fornovo di Taro (PR)

Gentile sig. Franco, visto che la malattia parodontale ha tra i fattori indispensabili al suo progredire la presenza della placca, tutto ciò che noi facciamo per semplificare le operazioni di controllo di placca da parte del paziente è giustificato. A fronte di una dentatura completa e in buone condizioni come la Sua trovo ragionevole sacrificare dei denti meno "importanti" come i denti del giudizio (ad alcune persone neppure nascono)e anche io, probabilmente, avrei un approccio analogo. Certo questo non basterà a farLa guarire ma le renderà meno complesso mantenere una corretta igiene in zone più difficili da raggiungere con filo e spazzolino...
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Scritto da Dott. Attilio Venerucci
Finale Ligure (SV)

I denti del giudizio vanno tolti per le condizioni che tutti abbiamo visto, a me lascia perplesso la "perplessità" (scusi il refuso) del secondo collega consultato. Specie gli inferiori non sono da tenere..di conseguenza i superiori. Si è già perso osso attorno ai settimi, mi pare, fare delle RX endorali può chiarire meglio questo aspetto. Cordialmente

Scritto da Dott. Valeriano Capone
Roma (RM)

Gentile signor Franco, probabilmente non ha ben compreso quanto dettole dal suo dentista. L'estrazione degli ottavi inferiori è indicata in quanto dietro ciascuno di essi è presente un'area di riassorbimento osseo causata dal fatto che per poter erompere più o meno dritti in arcata hanno "consumato" osso dietro di loro. Quanto avvenuto fa parte del quadro clinico indicato come "disodontiasi" dell'ottavo inferiore. In sostanza è presente una tasca gengivale (che provoca riassorbimento e sofferenza dell'osso) dietro ciascuno dei due ottavi inferiori. Tale tasca guarirà solo con l'estrazione. Gli ottavi superiori di per sè non hanno nulla, ma una volta tolti gli inferiori è preferibile togliere anch'essi per impedirne l'inclinazione verso la guancia da mancato contatto con il dente inferiore. Probabilmente il collega ha condensato tutto questo discorso nei termini che lei racconta. Se non fossero presenti patologie infatti è quantomeno singolare estrarre denti solo per favorire manovre di igiene. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Alessandro Francini
Messina (ME)