Da un anno ho scoperto di essere affetta da una parodontite diffusa
Scritto da Consiglia / Pubblicato il
Ho 44 anni scrivo da NAPOLI e da un anno ho scoperto di essere affetta da una parodontite diffusa, il primo segnale è stato uno spazio (un buco nero) antiestetico formatosi al centro degli incisivi superiori, già di se molto grandi per cui non sembrano esserci soluzioni per appianare la situazione a livello estetico, dopo aver consultato il primo paradontologo il quale mi voleva curare con laser e microscopio, ho consultato altri dentisti, i quali mi hanno sconsigliato detta terapia dicendomi che l'unica cosa che si poteva fare per tenere sotto controllo la situazione era la pulizia periodica dei denti. A distanza di un anno però mi è comparso un ascesso molto grande sulla gengiva superiore all'altezza di denti coperti da ponte. Il dentista in seguito a radiografia mi ha detto che i denti in questione stanno cadendo per cui bisogna estrarli e che successivamente cadranno tutti gli altri. Che ne pensate? Non c'è nessun modo per ricostruire l'osso del parodonto? Mi potete indirizzare da un parodontologo DI FIDUCIA nella mia città o Regione?Grazie di cuore
Pubblicato il 19-04-2013
Cara Signora Consiglia, beh, un Parodontologo con Laser e microscopio, non è un Parodontologo! L'approccio alla Parodontite deve essere da Parodontologo vero e la Parodontite, stia tranquilla, in mani abili è curabilissima senza problemi. Per favorirle la comprensione di un argomento così astruso le faccio la stessa spiegazione che faccio ai miei pazienti durante il colloquio informativo alla fine della prima Visita Parodontale:Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane.il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta . molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a di stanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." clicchi sul mio nome in questa risposta ed entri nella mia pagina di INFORMAZIONI GENERALI, qui clicchi su PUBBLICAZIONI e si aprirà la finestra con da sin a dx ARTICOLI, CASI CLINICI e VIDEO e cerchi i seguenti titoli sotto Articoli: VISITA PARODONTALE da questa lettura sulla visita Parodontale capirà se chi ha fatto gli interventi è un Parodontologo o un Dentista che si occupa di Parodontologia (cosa molto diversa) quindi è importante che lei la legga Mio Sito Web di Parodontologia. POI sempre sotto gli ARTICOLI, La 'tasca parodontale, questa sconosciuta!' poi TRA I MIEI CASI CLINICI, i seguenti sotto Casi Clinici (guardi che continuano aprendo "TUTTI I CASI CLINICI", in fondo in basso, sono 4 pagine): a Pag 1, LA RIGENERAZIONE PARODONTALE GUIDATA CON MEMBRANA AMNIOTICA E COLLA DI FIBRINA (TECNICA PERSONALE) 1°PARTE - Considerazioni Istologiche e Sperimentali e le altre tre parti a Pag 2 Dalla parodontologia alla protesi, attraverso tutta l'odontoiatria e poi Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente, POI La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta. Le lascio un poster con foto di Tasche parodontali e difetti ossei complessi a più pareti per Parodontite curata con Chirurgia Ossea Parodontale.Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 19-04-2013
Gentile signora, la terapia dipende da quanto ed in che modo è diffusa la parodontopatia. È opportuno valutare la possibilità di una rigenerazione ossia (con osso sintetico o autologo, oppure con i fattori di crescita piastrinici) accoppiata ad un protocollo di terapia parodontale. La invitiamo, se interessata, a contattarci, per una visita, pregando di portare con se una radiografia della bocca (OPT ). Cordiali saluti, dr.Stefano Squillante
Pubblicato il 19-04-2013
Provi a consultare il Dott. Massimo Buda di Napoli, è un Collega molto preparato. Cordialità
Pubblicato il 19-04-2013
Gentile sig.ra La parodontite (una volta chiamata Piorrea) è una malattia dei tessuti che sostengono i denti, le cause sono diverse ed è su queste che si deve intervenire per limitare o debellare la malattia. Lei ha scoperto solo da un anno di averla ma probabilmente le è insorta da molto più tempo. Nei primi anni infatti, i sintomi sono assenti e solo la visita dal dentista può scoprirla. Se è in fase già molto avanzata potrebbe avere già perso i suoi denti, se invece c'è la possibilità di intervenire con degli interventi parodontali e se possibile di ricostruzione dell osso, allora potrà ancora conservare i suoi denti. Solo una visita e degli esami strumentali come opx e se necessario una tac potranno darle la certezza della situazione. Distinti saluti
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 19-04-2013
Sig. Consiglia, ci sono pazienti che meritano i trattamenti parodontali e beneficiano dei successi, ma da quello che descrive purtroppo lei non è tra questi eletti, perché con il suo stile di vita sarà destinata all'insuccesso. Le ricordo che tutti gli odontoiatri conoscono la parodontologia e che in Italia non esiste una specialità in parodontologia, per cui per il suo caso si può rivolgere anche a un semplice economico odontoiatra.
Pubblicato il 19-04-2013
Va fatta innanzi tutto una diagnosi precisa, poi si potrà stabilire se i denti sono ancora recuperabili o no.
Pubblicato il 19-04-2013
Gentile signora nella sua regione può recarsi dal dott. Enzo Vaia
Pubblicato il 19-04-2013
Gentile sig.ra Consiglia, la malattia parodontale è una cosa molto seria e difficilmente, anche in mani espertissime, è curabilissima. Il percorso terapeutico è lungo e impegnativo, Le consiglio di rivolgersi alle università di Napoli ( federico II o SUN) dove troverà degli ottimi parodontologi. Auguri
Pubblicato il 21-04-2013
Gentile Signora Consiglia, il primo dentista le ha proposto di curare la parodontite, usando anche il laser. Il laser da solo non è sufficiente, ma rappresenta una marcia in più in mano ad un dentista-parodontologo. Di studi professionali all'avanguardia, attrezzati con strumentazioni importanti come il laser, siamo in pochi a Napoli: per questo motivo è facile che, chi non dispone di laser, glielo sconsiglia! Purtroppo altri dentisti le hanno consigliato la "pulizia dei denti" come unica terapia... La detartrasi superficiale (pulizia dei denti) è la prima cosa da farsi, ma solo per poi intervenire in maniera più specifica, altrimenti è un semplice palliativo temporaneo. Per ultimo le hanno consigliato la sostituzione dei suoi denti con una bella dentiera! Peggio di così...!!! Cara Signora, lei è ancora così giovane e non deve perdere le speranze, come pure non deve perdere i suoi denti! La malattia parodontale, attentamente valutata, può essere curata con grande successo. I risultati delle cure apportate possono essere permanenti, se si eliminano le cause della malattia, insieme alle sue manifestazioni. Si cerchi un bravo parodontologo, altrimenti ricorra dal primo che ha consultato (quello del laser e microscopio). Auguri e cordiali saluti.
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 21-04-2013
Credo che SIDP la società italiana di parodontologia, che troverà su internet, le fornirà il parodontologo più vicino a lei. Auguri
Dentista Emilia Romagna, Rimini
Vedi la scheda
Dentista Emilia Romagna, Reggio Emilia
Vedi la scheda
Dentista Emilia Romagna, Rimini
Vedi la scheda
Dentista Sardegna, Cagliari
Vedi la scheda
Dentista Sardegna, Cagliari
Vedi la scheda