E' normale dopo un intervento di innesto gengivale a distanza di una settimana avere questo aspetto così bianco e antiestetico?
Scritto da anna / Pubblicato il
Egregi dottori volevo chiedervi un parere al riguardo perchè sono molto preoccupata, e il mio dentista lo vedrò solo la prossima settimana, allego una fotografia del caso per capire meglio la situazione, la mia domanda è questa: è normale dopo un intervento di innesto gengivale (prelevato dal palato) per recessione gengivale (dal laterale al premolare di un ponte per mancanza di un canino)e a distanza di una settimana avere questo aspetto così bianco e antiestetico? i punti me li toglierà la prossima settimana ma io chiedo perchè è così bianca la parte innestata? e inoltre molto più bassa delle mie gengive naturali (sopratutto il laterale) inoltre volevo chiedervi il moncone pilastro che sta sotto il ponte (il premolare che è vitale) ho dolore anche se si presenta spontaneamente ma sopportabile, ho chiesto al dentista se ci fosse una carie ma mi ha detto di no anche se non ha fatto alcuna lastra ma ha guardato visivamente e mi ha detto che se continuerà il dolore dovrà devitalizzare il moncone, è possibile ciò non è possibile salvarlo in altro modo? il dolore può compromettere la buonuscita dell'intervento di innesto? mi vergogno perfino a recarmi a lavoro perchè l'aspetto della mia gengiva mi crea disagio, quando potrò vedere una situazione più presentabile? il chirurgo che mi ha operata ha conseguito la laurea nel 2006 e essendo molto giovane sono molto preoccupata. Grazie di cuore
Pubblicato il 13-06-2013
Gentile Paziente, in seguito ad un intervento di chirurgia parodontale con innesto gengivale l'aspetto "biancastro" del tessuto innestato, nel caso di un innesto libero, appare normale a distanza di solo una settimana. Nel caso invece di tecniche di copertura bilaminari con innesto (il tessuto prelevato viene "nascosto" sotto la gengiva del dente interessato dal problema) questo aspetto normalmente non è presente e si ottiene, a guarigione completata, un miglior risultato estetico. La tecnica che il suo dentista ha eseguito appare, con il limite delle fotografie che ci ha inviato, corretta. La sensibilità del moncone dentario, se non si risolvesse spontaneamente, potrebbe implicare la terapia canalare (devitalizzazione) del dente. Rimane il cruccio di un ponte già eseguito alla sua giovane età... ma questo è un altro discorso. Cordialmente
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Pubblicato il 13-06-2013
Sig. Anna, grazie a madre natura fortunatamente lei raggiungerà uno stato di guarigione, ma deve ricordarsi che questo stato dovrà essere mantenuto nel tempo con un corretto rapporto con un igienista dentale, altrimenti si ritornerà presto con gli stessi problemi iniziali. L'intervento senza il parere del collega che la eseguito non è commentabile.
Pubblicato il 13-06-2013
Cara Signora Anna, stia tranquilla, dovrebbe essere tutto normale ma la foto non mostra tutto l'innesto, nè il letto donatore palatale, quindi posso solo presumere. E' una "grave" "dimenticanza" da parte del suo Dentista non averle spiegato tutte le fasi dell'intervento e della guarigione. Le istruzioni relative a queste fasi di guarigioni sono essenziali per la guarigione stessa! Non solo ma fanno parte del consenso informato, obbligatorio per Legge e per Deontologia e per Professionalità e Senso Morale e Civico comune oltre che Medico! L'aspetto biancastro è dovuto solo alla presenza di un normale velo necrotico superficiale di epitelio, normalissimo durante la guarigione. Poi diventerà grigiastro e più spesso e più "brutto". Dalla fato vedo che non è stato posizionato nessun impacco chirurgico protettivo, a mano che non sia stato usato un velo protettivo trasparente, orribile da vedersi e molto meno efficace nella funzione dell'impacco chirurgico vero tipo Coe-Pack! Su questo punto ci sono pareri diversi! Il mio personale, che ritengo valga non poco, data la mia Notorietà ed Esperienza e Cultura di Clinica, Ricerca e Didattica in Parodontologia che è "tutta la mia vita, e che tanto amo questa specialità, da considerare la Parodontologia, l'Anima più Nobile dell'Odontoiatria", è che è necessario un impacco parodontale per preservare meglio dall'impatto del bolo alimentare e dai traumatismi vari, le ferite in via di guarigione e di cui le lascio una immagine. L'impacco parodontale, se si usa quello di qualità, nato a questo scopo e prodotto negli Stati Uniti, diminuisce la possibilità di infezione, di sanguinamento, di dolore, di "rottura" dei punti di sutura, oltre a "togliere alla vista sua e degli altri una ferita che in via di guarigione assume via via aspetti non "simpatici" e che possono anche "preoccupare se non spaventare" il paziente!Tra l'altro diversamente a quanto purtroppo comunemente si pensa, l'impacco dura in bocca per tutto il tempo in cui deve svolgere le funzioni suddette, funzioni che sono a mio giudizio, confortato dall'esperienza di 36 anni di ricerca, didattica e clinica in chirurgia parodontale, essenziali! Questo sempre che ci siano state le condizioni per porre l'impacco chirurgico parodontale, nel qual caso però esistono cerotti chirurgici partiocolari, derivanti dalla chirurgia maxillo facciale tedesca che si usano per proteggere la ferita donatrice del palato e come impacco se non ci fossero le condizioni per metterlo! Di questi Cerotti e dell'impacco, messo guarda caso proprio per un innesto libero di gengiva e protezione del palato, le lascio una foto con entrambi!Questi cerotti, di cui troverà una immagine del palato, sul poster lasciatole , tengono anche in presenza di sangue, pus e saliva e velocizzano la guarigione ed io personalmente uso una tecnica particolare da me ideate per prolungare la tenuta del cerotto stesso con una particolare sutura dello stesso alla mucosa e periostio palatale del letto donatore, ponendo anche sotto di esso, fibrina o PRP o PRF a seconda delle situazioni cliniche! Anche per il successo dell'intervento, del quale dovrebbe essere stata informata di tutto dal suo Parodontologo è importante la presenza dell'impacco e del cerotto ! Però stia tranquilla, la guarigione avverrà lo stesso magari con risultati potenzialmente meno evidenti. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 13-06-2013
Cara Anna, stia tranquilla i suoi tessuti ritorneranno di un colte normale. Occorre avere pazienza. Non si spaventi perché anche se le avessero applicato un impacco parodontale dopo una settimana o si sarebbe staccato da solo o avrebbe dovuto essere rimosso per protocollo. Ma perché non si è pensato ad un impianto anziché ad un ponte? E pensare che la stragrande maggioranza dei dentisti se potesse metterebbe gli impianti anche per sostituire i denti del giudizio. Michele Lasagna
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Pubblicato il 13-06-2013
Starei sereno perchè, più o meno come il dott. Lasagna, penso anche io che il suo dentista nonostante la sua giovane età stia predisponendo per bene le basi di un lavoro di successo. Ci sarà bisogno ancora di un pò di tempo, durante il quale lei si farà controllare regolarmente dal suo giovane e bravo dentista, e poi potrà tornare a sorridere senza complessi. Cordiali saluti.
Pubblicato il 13-06-2013
Gentile Sig. ra Anna, il suo dentista avrebbe dovuto spiegarle che la gengiva poteva assumere questo aspetto. La maturazione di un innesto è molto lunga e nel primi giorni può essere molto inestetica. Cordiali saluti
Dentista Lombardia, Monza e Brianza
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Dentista Basilicata, Matera
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Dentista Abruzzo, L'Aquila
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Dentista Campania, Salerno
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Dentista Lazio, Roma
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