Una tasca gengivale può causare dolore ad un dente durante la pressione/masticazione?
Scritto da elisa / Pubblicato il
Buongiorno, volevo cortesemente chiedere se una tasca gengivale può causare dolore ad un dente, ma solo durante la pressione/masticazione. Provo a spiegare senza dilungarmi troppo il problema. Il dente in questione è il 37, che è stato devitalizzato e incapsulato anni fa, l'anno scorso mi è stato riaperto e ripulito per la presenza di un granuloma. Passati 4 mesi abbiamo rifatto la radiografia ed essendosi ritirata la lesione abbiamo provveduto al provvisorio, e dopo altri due mesi al definitivo in disilicato di litio, eseguito con la tecnica CAD CAM. Dopo due mesi dal posizionamento della capsula il dente in questione ha iniziato a darmi fastidio solo alla pressione o durante la masticazione, inoltre, chiudendo la bocca sentivo che in un punto il dente toccava prima. Mi sono ovviamente recata dal dentista la quale ha notato la presenza di una cuspide (che prima non c'era), levigata la cuspide ovviamente non ho piu sentito il dolore, dopo una settimana circa il dolore si è ripresentato, sono tornata dal dentista che stavolta ha notato la presenza di una tasca gengivale, dalla parte della lingua, ha effettuato un courettage e mi ha consigliato sciacqui con la clorexidina e del gel da applicare sulla parte. Faccio presente che abbiamo rifatto una rx endorale per ricontrollare la radice e l'area dove c'era il granuloma, che è risultata pulita. Da subito il fastidio maggiore è scomparso, ma a tre giorni dal courettage io ho di nuovo fastidio sempre e solo alla compressione, che durante la giornata varia, da poco fastidioso (la mattina) a piu fastidioso (pomeriggio e sera), anche se io evito di sollecitarlo e di masticarci sopra. Inutile dire che tornerò per la terza volta a far vedere lo stesso dente, mi ha detto di far passare una settimana, quindi ancora un paio di giorni. Secondo voi una tasca può dare questo tipo di fastidi? Oppure può trattarsi di capsula che si è in qualche modo spostata, e/o che non sia correttamente posizionata? Non vorrei nemmeno fare la saccente con la dottoressa che per altro ho cambiato da poco perchè col precedente non mi ero trovata bene, però vorrei risolvere il problema al più presto e nel modo migliore possibile Grazie per le risposte che vorrete darmi. Cordiali saluti
Pubblicato il 28-06-2013
Cara Signora Elisa, visto che le piace la precisione, sappia che il di-silicato di litio non è niente altro che ceramica integrale. Sappia inoltre che la tecnologia CAD/CAM si riferisce all'impiego congiunto e integrato di sistemi software per la progettazione assistita da computer (Computer-Aided-Design = CAD) e fabbricazione assistita dal computer (Computer-Aided-Manufacturing = CAM). L'uso di sistemi integrati di CAD/CAM rende più semplice il trasferimento di informazioni dalla prima alla seconda fase del processo. TECNOLOGIA CAD, Computer-Aided-Design L’Odontotecnico, scannerizza al computer il modello dei monconi preparati dal Dentista, ricavando una immagine tridimensionale perfetta, con un software di acquisizione. A questo punto inizia la fase di TECNOLOGIA CAM, Computer-Aided-Manufacturing Essa si realizza tramite un altro software computerizzato con cui si procede ad una fresatura con una macchina del materiale usato. Se la tecnica è precisa, come ha letto, la Tecnologia Cad, permette all'Odontotecnico discannerizzare al computer il modello dei monconi preparati dal Dentista! Preparato dal Dentista significa che se il moncone non fosse preparato a regola d'arte, anche la corona definitiva non sarebbe a regola d'arte! Quindi la tecnica Cad-Cam è precisa se è preciso il Dentista nella preparazione protesica del moncone! Ma veniamo alla sua domanda. Il dolore può essere provocato sia da una tasca parodontale per Parodontite, sia da una endoparodontite sia da una osteolisi periapicale. Dire "l'area dove c'era il granuloma, è risultata pulita", può significare tutto o niente perchè "saper leggere" una Rx endorale in modo preciso e soprattutto saper valutare la non frammentazione della corticale alveolare parodontale, l'ampiezza dello spazio parodontale, la disposizione dell3e trabecolature osseee periapicali e la loro radiopacità, non è semplice e bisogna avere un occhio moto esperto ed allenato nella diagnosi differenziale di queste patologie! Bisogna fare una Visita Odontoiatrica completa e complessa che coinvolga la conservativa, l'endodonzia, la Parodontologia, la Gnatologia e tanto altro per arrivare ad una diagnosi che non può essere fatta certo via Web! Inoltre è' necessaria una preparazione iniziale ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca, una igiene orale approfondita professionale ed un curettage e scaling e rootplaning! Le spiego quello che dico ai miei pazienti durante e dopo la prima visita:Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta . molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a di stanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." clicchi sul mio nome in questa risposta ed entri nella mia pagina di INFORMAZIONI GENERALI, qui clicchi su PUBBLICAZIONI e si aprirà la finestra con da sin a dx ARTICOLI, CASI CLINICI e VIDEO e cerchi i suddetti titoli sotto Articoli, in particolare la "Visita Parodontale" , che poi è la visita Odontoiatrica completa che bisognerebbe sempre fare per qualsiasi motivo il paziente vada dal Dentista e che personalmente faccio sempre, altri la pensano diversamente e non la fanno, la Libera Professione è questa, ognuno procede come meglio crede e secondo la sua Cultura ed Esperienza!!! Quindi deve essere fatta una diagnosi certa per rispondere alla sua domanda in modo congruo e definitivo e quindi utile!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 28-06-2013
Il collega più che dare un consiglio (anche se molto qualificato e preciso) credo che abbia fatto una relazione congressuale, per cui mettendomi nei panni della sig.ra elisa, immagino che si sia ancor più confusa le idee, mi permetto di dare una mia opinione confermando che non è possibile fare una diagnosi senza un indagine radiologica ed un esame obiettivo. Dando per buona la guarigione dopo il ritrattamento endodontico (la ridevitalizzazione) mi chiedevo se nel periodo in cui alla sig,ra era stato istallato un provvisorio funzionale, persisteva una sintomatologia, questo per capire se è un problema protesico oppure no. Per quanto riguarda la tasca, anche questa dando per scontato che sia stata valutata con una sonda parodontale e che effettivamente esista, se trattata correttamente, (ad esempio integrando un trattamento con FotoSan 630),dovrebbe com.que regredire. Io attenzionere la presenza di precontatti e di parafunzioni che potrebbero avere innescato una periodontite traumatica, ma di certo la collega con cui è in cura saprà assolutamente risolverle il problema. Distinti saluti
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Pubblicato il 28-06-2013
La capsula che le è stata proposta è indiscutibilmente di un ottimo materiale, biocompatibile con i tessuti gengivali molto più di altri tipi di manufatti ed esteticamente molto valida se fatta con i giusti criteri. Il fatto è che valutare la congruità di un manufatto protesico non è sempre semplice, un indizio potrebbe essere il fatto che là dove non c'era ora si è creata una tasca parodontale, questo potrebbe essere un segno di incongruità tra i bordi dentali e quelli della capsula,in questo caso dovrebbe essere presente rossore dolore o anche sanguinamento alla palpazione del margine gengivale. Gli indizi che ci da però non possono escludere una riacutizzazione della infiammazione cronica periapicale che non sempre è nettamente apprezzabile radiologicamente...vada pure dalla sua Dottoressa e non si preoccupi di essere petulante, vedrà che troverete la soluzione giusta. Cordialmente
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Pubblicato il 28-06-2013
Gentile Signora Elisa, la bella notizia per Lei è la scomparsa del granuloma. La cosa strana è la “presenza di una cuspide che prima non c'era”. Le cuspidi sono formazione anatomiche che non compaiono dal nulla! Per il resto probabilmente dovrà sentire il parere di un bravo parodontologo. Cordiali saluti.
Pubblicato il 28-06-2013
Cara signora Elisa al di là della tasca parodontale essendo il dente devitale potrebbe trattarsi di una incrinatura di una radice cioè una microfrattura superficiale. Spesso succede ed è dovuto al carico masticatorio in denti con trattamenti endodontici troppo indebolenti la struttura interna di sostegno della radice (canali esageratamente allargati in seguito alla terapia oppure perni endocanalari di ricostruzione inseriti in modo non congruo). Se aggiungiamo che molti pazienti sono anche disfunzionali...e tendono al drigrignamento o bruxismo notturno...questa evenienza è tutt'altro che rara. Una serie di radiografie endorali eseguite in modo molto accurato e con l'aiuto di centratori dovrebbe poter evidenziare l'eventuale presenza di una microlinea di frattura. Altrimenti è possibile utilizzare un particolare esame denominato Tac Cone-beam con scansione 0.125 nella zona del molare interessato ... che certamente metterà in luce l'eventuale presenza di danno radicolare. Molti cordiali saluti . Alessandro Sassi
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Pubblicato il 28-06-2013
Gent.ma Sig.ra Elisa, posso rispondere genericamente di sì alla sua domanda se un dente con tasca parodontale possa dolere alla masticazione. Che questa sia effettivamente la causa del suo problema non lo posso sapere senza una visita clinica. Il collega Dr. Sassi ha accennato alla possibilità di una microfrattura (verticale) di radice. Se fosse confermata purtroppo questa evenienza porta alla perdita del dente. Un classico esame clinico con sondaggio parodontale potrebbe già essere molto indicativo (la sonda sprofonda improvvisamente nella tasca in corrispondenza dell'incrinatura radicolare). Altri esami Rx possono confermare la diagnosi. Non vorrei essere pessimista o farla preoccupare ma prima di ogni altra cosa andrebbe esclusa questa possibilità (la microfrattura radicolare) poichè ogni altro intervento sarebbe semplicemente inutile in quanto il dente andrebbe estratto. Si faccia fare un sondaggio parodontale accurato dalla collega e poi ci sappia dire. Cordiali saluti
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Pubblicato il 28-06-2013
Sig. Elisa tra 2 giorni, verrà sicuramente emessa una sentenza a carico del suo dente, l'accetti in piena fiducia, se proprio vede dei grossi dubbi, richieda una relazione scritta dalla dottoressa con le radiografie, in modo da poterle dare qualche consiglio serio.
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